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comunicazione
L'archivio è aperto al pubblico il giovedì e venerdì pomeriggio dalle 15:30 alle 20:00




Agenda > Programmazione > ottobre 2025


Domenica 5 ottobre dalle ore 11.00

Mercato dell'autoproduzione e di prodotti biologici


STOP BOMBING GAZA | STOP GENOCIDE | STOP BOMBING GAZA | STOP GENOCIDE


Ore 11.00 – Apertura mercato
Ore 13.30 – Pranzo conviviale










CineCox




- 06/10 Anatomia di un omicidio (Anatomy of a Murder), Otto Preminger 1959, 160'
- 13/10 Il processo (Le Procès), Orson Welles 1962 - da una novella di Kafka, 118'
- 20/10 Sacco e Vanzetti, Giuliano Montaldo 1971, 124'
- 27/10 Anatomia di una caduta (Anatomie d'une chute), Justine Triet 2023, 150'

Istituto, rito, verità, il processo è un nodo centrale dell'organizzazione delle società moderne.

Nel processo un mondo reale si confronta con le regole astratte della legge.
Entrano in gioco valori ed interessi individuali o collettivi con il presupposto che la procedura penale possa costituire una chiave di accesso ad una verità al di fuori delle parti.
I media fanno la loro parte interagendo sia con l'aula che con le inevitabili tifoserie.

è il tipo di situazioni con cui il cinema va a nozze.

Presentiamo qui una prima serie di quattro titoli sull'argomento.
Come vedete le proiezioni sono tutte un po' lunghe (sono nozze d'argento). Cercheremo di iniziare puntuali alle 21, vi invitiamo quindi ad arrivare con un poco di anticipo.


rassegna
"Chi processa Chi
Parte I: la verità"


6 ottobre ore 21.00

Anatomia di un omicidio (Anatomy of a Murder), Otto Preminger 1959, 160








11 - 12 ottobre

CORRADO LEVI - UNA CONCA PIENA DI COSE
Opere dal 1983 a oggi

a cura di Studio Corrado Levi
in collaborazione con Calusca City Lights
presentazione di Beppe Finessi

Inaugurazione (presente l'Artista):
sabato 11 ottobre 2025, ore 18.00

Durata: 11-12 ottobre 2025

sabato 11 ottobre, ore 16.00-22.00
domenica 12 ottobre, ore 12.00-22.00






Corrado Levi torna al Conchetta, spazio alternativo che ha sempre amato, luogo di esperienze, sogni e speranze, rifugio che ha frequentato in anni eroici grazie all’antica amicizia con il leggendario Primo Moroni, indimenticabile gigante di casa. Una complicità determinata da una visione comune del mondo, da un impegno politico e civile che si è espresso anche (oltre al lottare per le proprie idee e i propri sogni) nel fare sempre al meglio il proprio lavoro.
Torna al Cox 18, accompagnato da suoi allievi nel tempo diventati preziosi e quotidiani collaboratori, Giorgio Masin e Luciana Riverso, che hanno costruito con lui il progetto di una “48ore” di opere e progetti, di azioni e provocazioni, di primati e di record.
Un’occasione realmente unica per vedere, e rivedere (“Le cose bisogna vederle, rivederle, capirne le ragioni, cambiare idea”), alcune opere già entrate nel nostro immaginario, nella nostra memoria, nell’enciclopedia dei nostri riferimenti.
Opere di grande valenza politica, come il Monumento alle vittime omossessuali del razzismo nazifascista, realizzato a Bologna con il collettivo R.O.S.PO., così misurato e silente da diventare un’opera “calpestabile". O come la Panchina RosaTriangolare, attrezzatura pubblica che invita a un dialogo diverso le persone che lì si siederanno.
Opere di denuncia e insieme spiritose, quasi sberleffi, come Lega, realizzata con l’aiuto“operativo” dell’amico artista Stefano Arienti, per la sede originaria del centro sociale Leoncavallo prima che venisse sgomberato dal governo miope della nostra città nei primi anni Novanta.
Opere fatte di “poco” (una scritta a stencil) ma che non spengono l’urgenza di dichiararsi, e di schierarsi, come Uomini di Corrado Levi, tra i suoi primi gesti “pubblici” in un contesto (la vecchia fabbrica Brown Boveri, che avrebbe dato il la alla nascita di una nuova stagione per l’arte milanese e italiana negli anni Ottanta) di grande effervescenza creativa. Opere come Desiderando gli amici (Cinture), il suo modo di invitare i nostri corpi ad “attraversare” quelli degli altri (dopo averci suggerito, durante le sue mitiche lezione alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, a “lasciarsi attraversare dalle cose”), con un gesto più delicato rispetto all’Imponderabilia degli stellari Marina Abramović e Ulay.
Opere provocatorie, spesso irriverenti, tese programmaticamente tra arte e architettura, come Baci Urbani, un vero e proprio “piercing” fatto però a un edificio storico, nel centro della sua Torino, insieme ai giovani amici del gruppo Cliostraat. Opere sperimentali, certo audaci, ma mai teoricamente irrealizzabili: come La Mole Rovesciata, come la Casa Magritte, come la Casa Sfera, come la Casa Casuale, e come alcune altre ancora.
E opere dove ancora oggi non viene meno il suo impegno politico e quell’esser civile delle righe sopra, princìpi condivisi allora con il sodale Primo: come Vestiti di arrivati, un’ulteriore azione di deflagrante impatto sulle nostre coscienze, fatta però “à la Corrado”: chiedendoci e offrendoci ascolto, e così semplicemente indossando uno sull’altro più capi di abbigliamento lasciati, e da lui ritrovati sulla spiaggia di Otranto, dopo l’ennesimo approdo da persone che da altri paesi, e minori fortune, cercavano qui una vita migliore e un futuro, sperando in un dialogo con noi.

Beppe Finessi





15 Ottobre 2025 ore 20.30
DebitoCrazia, 50 sfumature di Rosso


quarta puntata della seconda serie Io la conoscevo bene: LA FINANZA







Le conseguenze globali
del fallimento del modello USA

Che relazioni esistono tra il gigantesco debito USA (36/37 trilioni di dollari) e l’atteggiamento tracotante dell’amministrazione Trump nei confronti di creditori e alleati? L’acciaio di navi e l’alluminio degli aerei sostituiscono l’oro come metalli di riserva...

tutte le puntate





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16 ottobre 2025 ore 18.00


Giorgio Bigatti
MILANO
Matrici e metamorfosi di una capitale industriale
[Mimesis, Milano, 2024]

Ne discutono
GIORGIO BIGATTI
SERGIO FONTEGHER BOLOGNA








Tre edifici rappresentativi di altrettanti passaggi d’epoca - la Galleria De Cristoforis (1832), il quartiere operaio di via Solari costruito dalla Società Umanitaria (1906) e la “piccola Montparnasse” di via Rugabella (anni trenta) - sono il prisma attraverso cui sono osservate le fasi dello sviluppo di Milano, dall’epoca risorgimentale a oggi.



CineCox

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"Chi processa Chi
Parte I: la verità"


13 ottobre ore 21.00
Il Processo (Le Procès), Orson Welles 1962 - da una novella di Kafka, 118'








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"Chi processa Chi
Parte I: la verità"


20 ottobre ore 21.00
Sacco e Vanzetti, Giuliano Montaldo 1971, 124'








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Parte I: la verità"


27 ottobre ore 21.00
Anatomia di una caduta (Anatomie d'une chute), Justine Triet 2023, 150'






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