entra nel sito
comunicazione
L'archivio è aperto al pubblico il giovedì e venerdì pomeriggio dalle 15:30 alle 20:00




Agenda > Programmazione > aprile 2017

domenica 2 aprile dalle ore 11.00


Mercato
dei prodotti biologici e delle autoproduzioni



Ore 11.00 Apertura mercato
Ore 13.00 Pranzo a cura dei cuochi di coox18
Cous cous per tutti
Ore 16.00 laboratorio creativo per bambini
"il Drago di Aprile"








mercoledì 5 aprile, ore 21.00
Presentazione del libro "CONTRE LA LOI TRAVIL ET SON MONDE" di Davide Gallo Lassere

Alla vigilia delle elezioni Presidenziali in Francia, ci ritroviamo per tentare di fare il punto sulla situazione sociale e politica d'oltrelape.
A un anno dalla mobilitazione contro la Loi Travail (il JobsAct francese), si tratta di ritornare sulle diverse fasi e soggettività che hanno caratterizzato la primavera scorsa, analizzandone le forme d'azione e d'organizzazione.

Ne parleremo con Davide Gallo Lassere, autore di "Contre la Loi Travail et son monde. Argent, précarité et mouvements sociaux" (Eterotopia, 2016) e con Andrea Fumagalli, professore di economia all'Università di Pavia.

Qui sotto una breve presentazione del libro:
Dopo un anno segnato dagli attentati di gennaio e novembre e dall'imposizione dello Stato d'emergenza, la mobilitazione contro la Loi Travail, con i suoi blocchi dei licei e delle università, i suoi cortei di manifestanti, le sue Nuits Debout e i suoi scioperi sindacali, cambia il clima politico. Questo volume percorre i momenti topici che hanno scandito la mobilitazione, mostrando come il "lungo marzo francese" affonda le proprie radici in una storia recente che lo precede e lo sorpassa. Gli eventi della primavera 2016 devono così essere situati in una prospettiva transnazionale che va al 1968 fino alle lotte globali del 2011, passando per lo scoppio della crisi nel 2007-08. Questo approccio permette all'autore di elaborare una visione d'insieme della crisi in corso e delle proteste che l'hanno accompagnata, mettendo in luce l'articolazione tra il piano nazionale francese e quello della governance europea. Le riforme neoliberali operate dai governi socialisti entrano infatti in forte risonanza con le norme in vigori negli altri contesti nazionali, anche se le forme d'opposizione e di resistenza messe in atto riflettono le specificità francesi. Attento alla composizione soggettiva della contestazione, il saggio avanza infine una proposta passibile di alimentare il dibattito politico nei mesi a venire: la socializzazione del reddito e il suo legame con le lotte anti-razziste.







giovedì 6 aprile, ore 21
Presentazione del libro Libertà tra i Navigli

"Mia madre, mia zia, a correre nella notte, ad attaccare con la colla fatta con la farina volantini scritti a mano, contro il fascismo e il nazismo, a piangere i compagni morti, a nascondere in cantina armi e munizioni": testimonianze, narrazioni, storie di partigiani, deportati e oppositori politici del fascismo, percorsi della memoria, con informazioni sui luoghi salienti della Resistenza alla Barona, in Giambellino, al Lorenteggio e a Porta Genova: ci sono le vie e le piazze dove ci si batté, le lapidi di chi è caduto (spesso nel fiore degli anni), la descrizione degli scontri a fuoco, i ricordi di chi c'era, le fotografie dei protagonisti.
Un libro nato per divulgare fatti&cose della Resistenza nella zona sud di Milano. Un progetto in crowdfunding che, per il settantesimo della Liberazione (1945- 2015), si riallaccia a "un vecchio opuscolo della Sezione, ormai introvabile, che raccontava episodi e storie della Resistenza nel nostro territorio". Le due aggressioni fasciste dello scorso sabato 1° aprile, al Gratosoglio Autogestito e a un giovane della Rete Studenti Milano sui Navigli, bastano per "dire" dell’utilità di questa presentazione/discussione.
Partecipa: Ivano Tajetti, coordinatore ANPI Zona 6






Il nemico non è, no non è oltre la tua frontiera;
il nemico non è, no non è oltre la tua trincea

(Enzo Jannacci)


Giovedì 13 aprile h 21
Calusca City Lights
Via Conchetta 18 - Milano
filobus 90-91, tram 3, M2 Romolo


INCONTRO-DISCUSSIONE SULL'ATTUALITÀ DELLA GUERRA
per opporsi alla barbarie del capitalismo decadente,
contro il terrorismo di Stato (occidentale e russo),
contro il terrorismo del cosiddetto "islamismo radicale"


Per dare vita a un Centro di documentazione contro la guerra

Siamo in guerra da tempo. Dalla fine della Seconda Guerra mondiale nel 1945, che con le bombe atomiche USA sganciate su Hiroshima e Nagasaki ha visto il più grande e tragico atto di terrorismo fin qui conosciuto nella storia umana, le guerre, benché combattute nelle "periferie" del Pianeta, principalmente in Asia e in Africa, si sono susseguite senza interruzione.
In tutti i conflitti oggi in corso l'intervento dei capitalismi occidentali e/o russo è una costante, nelle forme del coinvolgimento diretto nei combattimenti e nei bombardamenti, che seguono le operazioni coperte, di intelligence, di addestramento e di supporto logistico.

Dal 2007 il capitalismo è entrato in una crisi generale e internazionale che sta modificando gli equilibri e le gerarchie tra gli Stati. La competizione economico-finanziaria, la ricerca di profitti, la lotta per il controllo delle materie prime prospettano un teatro bellico senza confini e senza limiti, che tende a rendere permanente la guerra, ad allargarla fino a interessare aree sempre più vaste del Pianeta.

Due terrorismi contrapposti, ma complementari, oggi si fronteggiamo a scala planetaria, quello di Stato occidentale e russo, da un lato, quello del cosiddetto "islamismo radicale" (tipo Al Khaida e Isis) dall'altro. Se le popolazioni d'Asia e Africa hanno pesantemente pagato con morti e distruzioni su larga scala la "guerra infinita al terrorismo" condotta dai "nostri" eserciti, dopo l'attentato alle Twin Towers di New York dell'11 Settembre 2001, ora il terrore serpeggia anche nelle nostre metropoli.

L'Italia è in guerra a pieno titolo, fa parte del pugno di nazioni che vendono armi a Paesi in guerra e che spediscono soldati per il Pianeta, occultando la reale natura della partecipazione alle imprese belliche, definendole "missioni internazionali", "peace keeping", ...
Il 31/12/2016 è entrata in vigore la legge quadro sulle missioni militari all'estero (145/2016) che, di fatto, cancella ogni residua considerazione sull'incostituzionalità dell'uso dell'esercito in operazioni belliche internazionali, rafforza l'autonomia del governo nel decidere gli interventi militari, assicura preventivamente i fondi per queste missioni.
La spesa militare italiana nel 2016 è cresciuta del 10,63%, pari all'1,11% del PIL, per un totale di 23,4 miliardi all'anno, 64 milioni di euro al giorno, quasi 8.000 militari sono impegnati in missioni all'estero.

La guerra è anche "controrivoluzione preventiva". Se crisi, competizione economica e militare, aumento delle spese militari, immigrazione di massa, ... hanno un'evidente ricaduta sul peggioramento delle condizioni delle classi subalterne, meno immediatamente evidente è la loro correlazione con il progressivo restringersi della democrazia formale e degli spazi di agibilità politica e sindacale, con il controllo sempre più invasivo dello spazio urbano. Sbarre, recinzioni, telecamere, mezzi dell'esercito per le strade (Operazione strade sicure con la scusa della tutela dell'ordine pubblico!) fanno ormai parte del nostro ambiente quotidiano.
Fa riflettere, in proposito, la pubblicazione da parte della Nato, nel 2003, del rapporto Urban Operations in the Year 2020 (UO 2020), che traccia le linee guida per le operazioni militari in aree urbane, delineando uno scenario di crescenti tensioni economico-sociali, che provocheranno scontri e sommosse, e che potranno essere tenute sotto controllo solamente con l'impiego dell'esercito in funzioni di "ordine pubblico". Uno scenario di militarizzazione completa dei territori per affrontare masse potenzialmente conflittuali, uno scenario non dissimulato di … "controrivoluzione preventiva".

Mancando nei Paesi occidentali un'opposizione stabile contro la guerra, innanzitutto contro le politiche belliciste del "proprio" governo nazionale, vorremmo contribuire a favorire le condizioni che la rendano nuovamente possibile e praticabile.

Vorremmo, dunque, aprire un confronto per la costruzione di un Centro di documentazione contro la guerra, per raccogliere informazioni, materiali, e produrre analisi per opporsi alla barbarie del capitalismo decadente, per contrastare il terrorismo di Stato quanto quello del cosiddetto "islamismo radicale".

Un Centro di documentazione che sia uno strumento per favorire l'indipendenza politica e organizzativa del proletariato, che non ha alleati da sostenere nelle contraddizioni inter-imperialiste e inter-capitaliste.
Info c/o: libreriacalusca@yahoo.it









Il nemico non è, no non è oltre la tua frontiera; il nemico non è, no non è oltre la tua trincea / il nemico è qui tra noi, mangia come noi, parla come noi, dorme come noi, pensa come noi ma è diverso da noi. / Il nemico è chi sfrutta il lavoro e la vita del suo fratello; / il nemico è chi ruba il pane il pane e la fatica del suo compagno; / il nemico è colui che vuole il monumento per le vittime da lui volute / e ruba il pane per fare altri cannoni / e non fa le scuole e non fa gli ospedali / e non fa le scuole per pagare i generali, quei generali / quei generali per un'altra guerra...
(Enzo Jannacci, Il monumento, 1975, in: Quelli che...)





sabato 22 aprile h 14.30

Parole e canzoni per Vik
Nel sesto anniversario della scomparsa di Vittorio Vik Arrigoni le sue parole.
Le sue musiche si ripresentano per dirci che la memoria rimane nonostante il tempo trascorso.
Nonostante le tante omissioni
.


Con la prtecipazione di
Egidia Beretta
Rosa Piro
Claudia e Silvia Pinelli
Tiziana Pesce
Maria Elena Delia
Cosimo Morleo
Sergio Anrò
e altri amici


Libreria Calusca
via Conchetta 18
Milano





entra nel sito

informativa privacy