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comunicazione
L'archivio è aperto al pubblico il giovedì e venerdì pomeriggio dalle 15:30 alle 20:00




Agenda > Programmazione > novembre 2016




giovedì 3 novembre ore 21

Presentazione del libro

La Milano di Paolo Valera
a cura di Nicola Erba e Massimo Berni
Milieu Edizioni


A novant'anni dalla morte di Paolo Valera è benvenuta questa edizione che ricorda il Paolino, così lo chiamava affettuosamente Sandro Bortone che ci ha lasciato nel 2014. Il Paolino ha sempre difeso la causa degli umili e dei lavoratori, per più di cinquant'anni, battendosi in modo intransigente, affrontando anche l'esilio e la galera. Valera è stato scrittore, giornalista e agitatore culturale, vivendo sulla propria pelle e raccontando in prima persona tutte le trasformazioni di Milano, osservandola criticamente nel suo passaggio da importante capoluogo regionale di 250mila abitanti a metropoli di quasi un milione di persone, diseredato fra diseredati, sovversivo fra sovversivi.
Quest'opera si divide in due parti: la prima racconta il percorso biografico e letterario di Valera, ed è arricchita dagli interventi inediti dei suoi ammiratori nell'odierno milieu culturale milanese: Piero Colaprico, Roberto Marelli, Marco Philopat, Matteo Speroni, Elfo, Alessandro Bertante e Luigi Vergallo.
La seconda parte ripropone in forma integrale i suoi classici su Milano, Milano sconosciuta e Gli Scamiciati: scritti con uno stile unico, magico e crepuscolare, che mescola reportage narrativo, letteratura verista, giornalismo di denuncia.







domenica 6 novembre dalle ore 11.00


Mercatino biologico e delle autoproduzioni

Giornata in solidarietà con San Francisco Echeverria, un'interessante esperienza di autogestione comunitaria, nata dopo i massacri perpetrati dall'esercito durante la guerra in El Salvador.

Ore 11.00 Apertura mercato
Ore 13.00 Pranzo salvadoreño
a sostegno del progetto di ristrutturazione dell'asilo della comunità
Ore 15.30 Giochi senza frontiere
aperti a grandi e piccini a cura dell'Associazione 3.2.1.
Ore 18.00 Racconto di un viaggio
nella comunità di San Francisco Echeverria







domenica 13 novembre 2016
ore 17,30
Calusca City Lights presenta

Luciano Parinetto
CORPO E RIVOLUZIONE IN MARX. MORTE DIAVOLO ANALITÀ
[Mimesis, Milano-Udine, 2015]

Partecipano
Nicoletta Poidimani e Gian Andrea Franchi


Ecco nuovamente disponibile un "classico" della critica radicale, che apparve per la prima volta sui banchi delle librerie proprio l'anno in cui nelle strade si materializzò la potenza del Negativo, il Settantasette. Luciano Parinetto (1934-2001), un filosofo che ha passato a contrappelo il pensiero occidentale scandagliando le figure della strega, dell'alchimista, dell'indio, in questo libro mostra come la rimozione del corpo erotico sia alla base della grande macchina capitalistica che, mediante la messa al lavoro dei corpi, li trasforma in merci e li reifica. Quest'opera segna un soprassalto in quel conatus polifonico e multiverso di liberazione, inclusivo pure dello sforzo storico-critico inteso a liberare Marx dal marxismo, che ancora ci impegna.






lunedì 14 novembre 2016, ore 21.00


Incontro pubblico sul processo d'appello per i fatti del 27 giugno-3 luglio 2011 a Chiomonte e sulle attuali pratiche di resistenza No Tav alle misure restrittive


Al tribunale di Torino sta per concludersi l'appello ai 53 No Tav già processati in primo grado per avere partecipato a quelle giornate di lotta. All'apertura del secondo grado il pubblico ministero dichiarò: "Sono qui per proseguire lungo la linea tracciata dalla procura di Torino di Gian Carlo Caselli, che condivido in pieno: una linea di grande rigore all'interno, naturalmente, di una cornice di garantismo", e l'andamento delle udienze ha confermato in pieno questa impostazione. Ciò mentre una pratica di libertà e orgoglio, sostenuta dalla campagna "Io sto con chi resiste", contro la pioggia di misure restrittive, sta mettendo in difficoltà la strategia repressiva dello Stato. Ne parliamo con avvocati, imputati del "Processone" e attivisti No Tav.







martedì 15 novembre

alle 16.30 comesempre al cox

PIOVONO POLPETTE

cuciniamo tutti insieme

SAPORITE POLPETTE






mercoledì 16 novembre, ore 21


PALUDE GIANTURCO, DAL PANTANO ALL'INDUSTRIA E RITORNO
(Monitor edizioni, Napoli, 2016)

Un viaggio nell'ex zona industriale di Napoli, tra i disegni di Diego Miedo e con i testi di Davide Schiavon, fotografie di Giulio Piscitelli.

Gli Autori ne discutono con Giuseppe Pipitone (u.net)

Nell'area orientale della città, alle spalle della stazione ferroviaria e poco distante dal porto, si trova il quartiere Gianturco. Agli inizi del Novecento compariva sulle mappe con la dicitura "Orti detti le paludi". Lì scorreva il Sebeto, fiume di cui narrò Virgilio, e si pescava, si coltivava, si allevavano capre e vacche. Per i napoletani era 'o Pascone. Con l'espansione industriale e demografica vi si insediano le concerie, le grandi multinazionali ma anche le botteghe. Vi si trasferiscono gli operai. Nel terzo millennio la dismissione riapre il dibattito sul futuro del quartiere.






domenica 20 novembre ore 18.00

Fugitive Days Weather Underground:
la contestazione armata negli Stati Uniti dopo il '68


in occasione della riedizione del libro "Fugitive Days Weather Underground: contestazione armata negli Stati Uniti dopo il '68" (DeriveApprodi 2016) di Bill Ayers

ore 18.00 incontro con Bill Ayers e Bernardine Dohrn

ore 20.00 buffet, musica e conversazioni





Fugitive Days è la storia del Weather Underground, movimento rivoluzionario clandestino che agì negli Stati Uniti tra gli anni Sessanta e Settanta, in parallelo al movimento studentesco e a quello per i diritti dei neri. Anni di fermento politico e sociale: anche gli anni della guerra in Vietnam. Ma come si può fermare una guerra quando questa si combatte a migliaia di chilometri di distanza? "Portiamo la guerra a casa", avevano urlato i Weathermen nel 1969 per le strade di Chicago e poi in tutti gli Stati Uniti. Era la loro battaglia, la lotta di migliaia di giovani per fermare la guerra del Vietnam. "Molti erano studenti", scrive Ayers, "altri erano hippy, freak e gente di strada, alcuni erano intellettuali, altri anarchici, ribelli, socialisti, comunisti di ferro, (...) eredi dei formidabili beatnik, poeti, liberi pensatori, artisti, ragazzi di strada, rocker, digger, wobblies". Bill Ayers era uno di loro. Nel 1970, dopo le mobilitazioni contro la guerra del Vietnam, i riot urbani e le lotte per l'autodeterminazione della comunità nera, i Weathermen scelgono la clandestinità, e dichiarano guerra agli Stati Uniti. Si chiameranno Weather Underground, da una canzone di Bob Dylan, Subterranean Homesick Blues: "Non hai bisogno di un weatherman - un esperto del tempo - per sapere da che parte soffia il vento".



giovedì 24 novembre 2016, ore 21

Il Lato Cattivo. Elementi di teoria del comunismo


Dalla crisi del 2008 a oggi, il corso del capitalismo mondiale si è contraddistinto per il suo carattere caotico e apparentemente indecifrabile.

Ma questo caos è retto da una logica, che bisogna sforzarsi di cogliere se si vogliono delineare prospettive e sbocchi possibili.

Dagli Stati Uniti al Venezuela, dal Mediterraneo al Mar Giallo, la crisi ha mandato gambe all'aria la stabilità delle combinazioni sociali, produttive, economiche e (geo-)politiche, emerse dalla riconfigurazione conclusasi idealmente con la fine del duopolio USA-URSS.

Tanto le peculiarità dei sommovimenti che - in Grecia, in Egitto, in Tunisia, in Turchia, in Brasile ecc. - hanno punteggiato gli esordi della nuova Grande Depressione in cui tuttora ci troviamo immersi, quanto i riassestamenti più attuali e più diversi (dalla guerra in Medio Oriente al voto sulla "Brexit", attraverso la "crisi dei migranti" e l'ascesa dei movimenti "populisti") indicano che un immenso work in progress è in atto, ma anche che nessun nodo è stato sciolto e che le battaglie decisive sono ancora di là da venire. Collisioni epocali di classi e di Stati si affacciano all'orizzonte.

Per entrambe le due classi fondamentali che strutturano la società - classe capitalista e proletariato - la posta in gioco a medio termine è il dischiudersi di un mondo nuovo: superamento o rigenerazione - radicale l'uno e l'altra - del modo di produzione capitalistico? Per il momento, entrambe, nella planetaria eterogeneità delle loro incarnazioni e segmentazioni, stanno sul chi vive, limitandosi a scontri episodici. Le convulsioni della classe media dominano la scena. Fino a quando? E con quali fattezze le classi fondamentali si manifesteranno al momento decisivo?

Ne parliamo con i redattori della rivista "Il Lato Cattivo. Elementi di teoria del comunismo", che presenteranno il contenuto del suo secondo numero (giugno 2016).





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