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comunicazione
L'archivio è aperto al pubblico il giovedì e venerdì pomeriggio dalle 16:00 alle 20:00




Agenda > Programmazione > novembre 2022






domenica 6 novembre 2022 dalle 11.00

Mercato agricolo e delle autoproduzioni

DALLE ORE 11,00
ore 11,00 apertura mercato
ore 13,30 pranzo a cura dei cuochi di Coox18








giovedì 10, ore 17.30

Adam Vaccaro, Google - il nome di Dio
In quattro quarti di cuore
(puntoacapo Editrice)

Viaggio con la poesia di Adam Vaccaro
Alla ricerca di senso sotto il sole del pensiero unico

A colloquio con L'Autore

Gabriella Galzio e Claudio Zanini

Con letture di Mariella Parravicini






***
Seguirà aperitivo

Info:
Associazione Culturale Milanocosa - www.milanocosa.it - info@milanocosa.it - T. 3477104584




giovedì 10 novembre, ore 20.30

Il Centro Documentazione contro la guerra
organizza una discussione su:

PER CIELO, PER TERRA, PER MARE

Politica guerrafondaia dell’Italia dall’Ucraina all’Africa e ruolo del Mediterraneo nel contesto globale del nuovo disordine mondiale

Con la partecipazione di Daniele Ratti







Non ci sono fronti da sostenere l’unica arma è e rimane il disfattismo


Sarà possibile seguire e partecipare all’incontro anche online, prenotatevi scrivendo a:

centrodocumentazionecontrolaguerra@inventati.org




Mercoledì 23 novembre, ore 18.00

Per il ciclo "Non è mai troppo tardi" Io la conoscevo bene: "LA FINANZA"

Economia e Finanza: Sinonimi? Alleate? Interdipendenti?
Si è passati dalla finanza strumento dell’economia ad economia pretesto/ostaggio della finanza? Il linguaggio evolve/involve di conseguenza e si allontana dalla comune comprensione.. codice criptato di comunicazione per iniziati.
Ante Marx l’economia era vista come disciplina autonoma a vocazione tecnica avulsa dal contesto sociale e dalla politica.
Marx ribalta tutto: l’economia sovradetermina qualsiasi altra attivita’ umana...
E adesso della Finanza cosa si puo’ dire?







Giovedì 24 novembre, ore 20.30

IRAN non possiamo non sapere
più di 400 morti
migliaia di feriti e di
arresti tra i
manifestanti
non possiamo non sapere









Non inaspettata, ma sorprendente per estensione e radicalità, la sollevazione delle donne iraniane, dopo l’assassinio della giovane Mahsa Amini da parte della “polizia morale”, ha acceso la miccia per
un movimento rivoluzionario che vuole la fine del regime teocratico della Repubblica Islamica dell’Iran.
Milioni di donne e uomini stanno dando vita ad una insurrezione contro un sistema di potere che disprezza i diritti universali, opprime e umilia le donne, calpesta i diritti dei lavoratori. Operai e studenti sono scesi in sciopero in massa.
Il regime ha scatenato una repressione feroce contro un’insurrezione popolare disarmata: 400 morti, migliaia di feriti, migliaia di incarcerati, sistematiche torture e minacce di sentenze di
morte per impiccagione.
Non possiamo non sapere, non possiamo non ascoltare le voci della

Rivoluzione popolare in Iran per la fine del regime islamico, per lo stato laico, per la parità tra uomini e donne, per la libertà e l’autodeterminazione

ne parliamo con rappresentanti di Together for Iran residenti iraniani in Italia



Sabato 26 novembre, ore 17.00

Presentazione del libro Il nemico non ha pietà
di Marco Boba








Domenica 27 novembre, ore 16.00

41 bis: quando lo stato d’eccezione diventa norma
Lo sciopero della fame a oltranza di Alfredo Cospito ha riportato alla ribalta il regime detentivo previsto dall’art. 41 bis ovvero la più drastica e afflittiva condizione di isolamento e deprivazione sensoriale disposta per una persona reclusa. Un regime di tortura, democraticamente legiferato e altrettanto democraticamente applicato, inteso a cancellare l’identità del prigioniero al fine di indurlo a collaborare.
Se descriviamo e discutiamo delle modalità d’applicazione del 41 bis, è per unire le forze in una chiamata a raccolta atta a contrastare la supina accettazione di uno stato d’eccezione che, inesorabilmente, diviene la norma con cui regolare le contraddizioni sociali.

Il nostro ragionamento sul 41 bis va collegato all’individuazione dell’uso dell’apparato giuridico e carcerario per contenere e reprimere, ancor meglio se d’anticipo, la ribellione e la voglia di cambiare.
Escogitare sempre nuove occasioni per applicare gravi capi d’imputazione, aggiornare le tecniche di controllo sociale, ispessire la “blindatura” dello Stato, tutto ciò e altro ancora serve a legittimare come “normale” uno “stato di emergenza” che in Italia dura ormai da oltre quarant’anni e che, in questi nostri tempi di profonda crisi e guerra, non è certo destinato a dissolversi da sé. Al contrario, oggi risulta sempre più drammaticamente vero quanto fu scritto all’inizio del 1980: «Permettere che lo Stato si insinui nel nostro “sistema di valori” antagonista, questo sì rappresenterebbe l’inizio della fine».

Solidali con Alfredo, Juan, Ivan e Anna in sciopero della fame!






INCONTRO PUBBLICO
DOMENICA 27 NOVEMBRE 2022, ORE 16
CSOA COX 18, VIA CONCHETTA 18 - MILANO

interverranno, tra gli altri:
Giuseppe Pelazza
Margherita Pelazza
Flavio Rossi Albertini
Frank Cimini
Napoli Monitor
USI Sanità SanPaolo / SanCarlo



promuovono: Panetteria Occupata, Archivio Moroni, OLGa - milano, nov 2022
L'incontro sarà trasmesso in streaming su Cox18Stream

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