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comunicazione
L'archivio è aperto al pubblico il giovedì e venerdì pomeriggio dalle 15:30 alle 20:00




Agenda > Programmazione > luglio 2015




giovedì 9 luglio ore 21:00
presso Calusca City Lights

Claudio Albertani
presenta
l'edizione italiana del libro


Victor Serge
CARNETS (1936-1947)
Massari editore, Bolsena (VT), 2014
[basata sull'edizione francese, a cura di Claudio Albertani e Claude Rioux]


Dopo la presentazione di quest'opera di Victor Serge,
saranno forniti aggiornamenti sulla situazione attuale in Messico e se ne discuterà.






Frutto di una disciplina militante e letteraria, questi taccuini, consegnati alla lettura senza mediazioni o correzione a posteriori, vedono alternarsi analisi politiche, testimonianze e riflessioni personali. L'insieme pone gli elementi di una controstoria degli anni cruciali del ventesimo secolo. E vi troviamo entrambe le qualità letterarie di Victor Serge (finezza nel ritratto e descrizione ispirata delle città e dei paesaggi attraversati) e l'originalità delle sue analisi politiche (permanere della speranza socialista, nonostante l'isolamento e la sconfitta).
Da Bruxelles a Città del Messico, passando per Parigi e Marsiglia, Serge porta uno sguardo lucido su un periodo particolarmente drammatico: mentre la "mezzanotte nel secolo" rintocca, egli dimostra che non si può mai abdicare alla forza bruta né rinunciare alla speranza socialista (dalla presentazione dell'ed. Agone, Marseille, 2012).
Capolavoro letterario del Novecento, questi "Carnets (1936-1947)" costituiscono un degno seguito delle "Memorie di un rivoluzionario".

Nato a Bruxelles, in una famiglia di esuli antizaristi, collaboratore della stampa anarchica, Victor Serge (1890-1947) raggiunge la Russia all'annuncio della rivoluzione, dopo aver partecipato nel luglio 1917 a un tentativo di sollevazione anarchica a Barcellona. Membro dell'Opposizione di sinistra del partito bolscevico, conosce il carcere e poi la deportazione negli Urali. Espulso dall'URSS dopo una lunga campagna internazionale in suo favore da parte di attivisti e scrittori, arriva a Bruxelles nell'aprile del '36. Nel 1941, lascia la Francia e raggiunge il Centroamerica, insieme col figlio Vlady, grazie all'aiuto di Varian Mackey Fry, il giornalista statunitense che riuscì a organizzare circa duemila espatri. Victor Serge muore a Città del Messico alla fine del 1947. Infarto o assassinio?


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