I trascorsi giorni di festività sono stati decisamente importanti
per il processo di affinamento della casa/laboratorio/fattoria,
non uno, ma due! telai sono diventati parte dell'ambiente che si stà trasformando.

Il primo è un telaio verticale,
probabilmente da utilizzare per la realizzazione di tappeti & arazzi,
trovato in mezzo alla moltitudine di oggetti
venduti al Mato Grosso, mercato dell'usato per beneficenza
che tutti gli anni si svolge a Faenza nel periodo che va dal Natale al primo dell'anno

http://www.inventati.org/noviglob/org/images/telaio_verticale.jpg

Il secondo è un telaio tradizionale della Bassa Romagna
che ci è capitato di avere in onorato affidamento
dal "Museo della vita contadina in Romagna" di San Pancrazio, in comune di Russi.
Era da molto tempo che volevo passare dal museo,
principalmente per comprare alcuni quaderni pubblicati dall'associazione "La Grama"
che gestisce il museo stesso e le attività che gli gravitano intorno,
solo che l'apertura era su appuntamento il che mi aveva sempre disincentivato.
Guarda caso in quei giorni stavano lavorando
per la realizzazione di un forno per il pane
così siamo passati da li, Franco ci ha accolti facendoci visitare tutto quanto
e, tra un racconto e l'altro,
ovviamente è saltata fuori la mia ossessione per la tessitura,
la mia passione per i lavori che gravitano intorno alla maglia, la filatura. . .
oh!
com'è come non è il museo doveva sgomberare la roba
che aveva in un magazzino che doveva essere demolito
sostituito da spazi molto meno capienti,
per cui molte cose dovevano essere eliminate. . .
tra cui svariati pezzi di telaio!
così uno è diventato nostro!
si! ora sta nella bottega!

http://www.inventati.org/noviglob/org/images/telaio_orizzontale.jpg

e ci siam accaparrati pure due documentari prodotti dal museo:

  • una vita fra i "bigatti"/ - dove si narra della tradizionale attività di allevamento dei bachi da seta - /una vita fra la canapa - dedicato alla coltivazione e lavorazione di questa pianta

che nel passato ha fatto parte integrante dell'esistenza stessa delle famiglie contadine di questi luoghi