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Nonostante nella società dell'informazione il lavoro manuale si sia guadagnato una brutta reputazione per la sua mancanza di status e per i bassi guadagni, il contributo degli artigiani e delle artigiane nell'economia olandese è considerevole: si contano infatti 900mila posti di lavoro su un totale di 16 milioni di popolazione. E' snocciolando questi numeri che Henk Oosterling inizia il suo intervento. Filosofo, professore e fondatore di Skill City, il progetto che sta rivitalizzando e rinnovando il tessuto urbano di Rotterdam a partire proprio dal connettere le abilità manuali a traiettorie di formazione e occupazionali.

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Il nodo principale del suo ragionamento si incentra sulla relazione tra l'artigianalità e il nostro "essere nel mondo" , molto spesso filtrato dalla tecnologia. . . tratteggia un'idea di artigianalità, passando per Richard Sennet attraverso il lavoro di Hanna Arendt "Vita Activa", come un intreccio tra estetica, politica ed etica (cosa ha valore) che si interessa più a ciò che accade tra persone (inter-esse) piuttosto che a ciò che c'è in esse. . .

(continua)