I Comuni della Bassa Romagna, infatti, nonostante la loro ridotta superficie, ospitano una diversità biologica tra le più elevate a livello nazionale, contando ben sette aree protette di notevole valore ambientale: la riserva naturale di Alfonsine, il Podere pantaleone di Bagnacavallo, i bacini di Conselice, il bacino di Cotignola e il fiume Senio, il paesaggio seminaturale protetto della Centuriazione di Cotignola e Lugo, i bacini di Massa Lombarda e il Canale dei Mulini di Lugo e Fusignano. Tale ricchezza di specie e habitat è ulteriormente accresciuta dalla presenza di elementi rari e pregiati tanto che a marzo del 2011 la Provincia di Ravenna, di concerto con la Giunta dell'Unione, ha istituito nuove aree protette e ampliate altre già esistenti, il tutto con l'obiettivo di tutelare, ripristinare e ricostruire un intero mosaico di ambienti in via di estinzione. Queste tipologie di aree protette, caratterizzate da piccola superficie, forti vincoli di tutela e da strutture di fruizione non impattanti, sono al centro di una strategia di integrazione al fine di realizzare un sistema coerente di aree boscate, di siepi, di aree verdi attrezzate e di zone umide che contribuisca al riequilibrio dell'intero territorio.

Bassa Romagna in bicicletta alla ricerca di eroi, condottieri e dinastie