HacKnitting



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Il mondo naturale vive nel flusso e comprende il mutamento.
     — Nancy Jack Todd, John Todd - Progettare secondo natura

Diary

none

Tasks

Notes

#158

la tintura con licheni

ieri siamo andati a gironzolare in valtellina e m'è capitato di osservare i licheni sparsi a terra, aggrappati ai rami dei pini silvestri e così, ricordandomi che servivano per tingere me ne sono fatto una piccola scorta, una preziosa 50ina di grammi

I licheni sono piante primitive. Molto resistenti a qualsiasi tipo di clima, vivono ovunque eformano delle incrostazioni sulle rocce o sui tronchi degli alberi. Il lichene è formato da due vegetali: un'alga (azzurra o verde) e un fungo. L'alga, con la clorofilla, fornisce al fungo l'energia tratta dalla luce solare, il fungo eleabora le sostanze minerali e protegge l'alga... si usano i licheni per tingere la lana, ottenendo mille sfumature di marroni, gialli, viola... Uno di questi è l'/umbilicaria/... Per tingere serve una percentuale molto bassa di lichene, circa il 6% del peso del filato, quindi è inutile raccoglierne più del necessario. Teniamo presente che i licheni sono lentissimi nella loro crescita; impiegano anche 30 o 40 anni per giungere a maturazione. Se possibile raccogliamo licheni già staccati... anche se sono secchi. Servono ugualmente per tingere. Il potere tintorio dei licheni è contenuto in un acido che sta nell'interno...

[//La tintura naturale - Maria Elda Salice - Sonzogno//]

... Il popolo tingeva i suoi abiti con colori che facilmente poteva trovare nel regno vegetale ed in genere erano tonalità gialle, beige o marrone. Coloro che potevano spendere di più utilizzavano colori come il viola ottenuto dalla Roccella tinctoria. Questo è un lichene grigio che messo a macerare nell’urina di mucca o di pecora con aggiunta di calce produceva una pasta molle rosso scuro chiamata “oricello”...

http://www.irre.toscana.it/multiverso/prato/7circolo/fibre.htm

#157

Drop Stitch

"If computers are the power looms of the modern industrial revolution, software is more like knitting. Programmers still toil in digital sweatshops coding software by hand, writing and rewriting one tangled line after another. Not surprisingly, they sometimes drop a stitch, which later unravels as a bug in the programme."

Economist, 29 Oct, 1994 .#156 The history of guerilla knitting - 24th Chaos Communication Congress (2011.11.07#3)

"Guerrilla knitting" has a couple of meanings in the knitting community - to some, it merely means knitting in public, while to others, it means creating public art by knitted means.

Contemporary knitters feel very clever for coming up with edgy language to describe their knitting, but the truth is that...

http://events.ccc.de/congress/2007/Fahrplan/events/2358.en.html

#155

KnitKnit: Profiles + Projects from Knitting's New Wave

KnitKnit, an artist's publication dedicated to the intersection of traditional craft and contemporary art, was founded in 2002 by artist Sabrina Gschwandtner.

KnitKnit issues 1-7 with their limited edition covers are now included in the permanent collections of the Fine Arts Library, Fogg Art Museum at Harvard University, the New York Public Library, and The Museum of Modern Art, New York- anyone can make an appointment with those institutions to read the KnitKnits there.

Table of contents for each issue, and information about contributors and events (KnitKnit receptions, film and video screenings, art shows) can be found here.

http://www.knitknit.net/

#154

In The Loop: Knitting Now

Just when you thought you had read them all, here comes another book on knitting. This one however has a unique approach. Instead of listing quirky artists and modish projects, In the Loop unravels knitting through disciplines as different from each other as taxonomy, psychoanalysis, history and literature (more precisely 'knit lit'). Each of the contributors of the book, whether they are artists, tapestry maker, scholars, costume designer or fashion designers, is challenging any expectation and perspectives we might have on knitting.

The book is divided into four main sections: Rethinking Knitting, Narrative Knits, Site and Sight: Activist Knitting and Progress: Looking Back...

http://we-make-money-not-art.com/archives/2010/06/in-the-loop-knitting-now.php

#153

Cyclocarder: Katharine Jolda (video)

This video was shared via the Miro Guide

Descrizione: At Maker Faire Bay Area 2011, Katharine Jolda demonstrates the Cyclocarder, a bicycle powered wool carding machine. Inspired by the cotton gin, pedal power spins raw wool so the fibers are aligned and can easily be used to make...

(guarda il video)

#152

indagare le caratteristiche del filato di ortica

... Dall'ortica si fabbricano ottimi filati sottili e flessibili che risultano anche forti e tenaci. La fibra di ortica è morbida, resistente e traspirante come il lino, brillante come la seta. E' una fibra naturale biodegradabile al 100% che possiede anche proprietà antistatiche. Il fusto cavo conferisce proprietà termoregolatrici. La fibra può avere funzioni diverse a seconda di come la si torce. Se viene molto attorcigliata su se stessa, ostruendo completamente la parte cava che trattiene l'aria, la fibra assume caratteristiche simili al cotone. Mentre se attorcigliata poco, l'aria rimane all'interno della fibra e il tessuto che se ne ricava protegge dal freddo come la lana...

http://www.giardini.biz/content/fibra-tessile-di-ortica

Filato d'ortica con le proprie mani!

... Il periodo indicato è l'autunno, va raccolta, essiccata e poi lasciata a bagno per un lungo periodo, di nuovo essiccata in modo da ricevere, finalmente, la "fibra da libro" (parte legnosa della pianta) dalla quale deriva la fibra da filatura...

... Il tessuto ottenuto dalle fibre lungo è

ottimo per vestiti, camicie, tovaglie, biancheria (intimo e da letto), ecc. Dalle rimanenze da fibre medio corte si può fare un tessuto grezzo che risulterà buono per coperte, sacchi, zerbini, ecc. Con le fibre corte e grezze, che non sono state lavorate di scorticazione e pettinatura, si possono fare corde, funi e possono essere usate anche come capecchi, da inserire nei muri durante la costruzione della casa o durante le riparazioni...

http://paradisiverdi.ucoz.com/publ/11-1-0-82

Prove sperimentali in campo con Ortica dioica effettuate dal LaMMA TEcnologie per il Sistema Tessile

#151

Wild and Woolly Fashion at Wool Modern

[TreeHugger]

Photo: B. Alter, Sibling

Wool Modern is a special show that showcases the best in fashion design in wool. It's not part of London Fashion Week, or the London Design Festival but it should be. The designers included in the show have used the sustainable fibre in innovative and exciting ways for both clothing and furniture. Sculpted, knitted, draped, embroidered and knitted, this shows proves that "if silk is the queen, cotton ...Read the full story on TreeHugger

#150

SO CRITICAL SO FASHION

Tre giorni di moda critica, etica e indipendente

23-24-25 settembre 2011

venerdì 23 dalle 17 alle 23
sabato 24 dalle 10 alle 22
domenica 25 dalle 10 alle 20

Frigoriferi Milanesi
via Piranesi, 10
Milano

http://www.criticalfashion.it/

#149

pantaloncini in canapa x il mare

sono stati anche questi realizzati con il gioco dei ferri iniziando con un girovita di 60x4 maglie a costa 2/2 per 20 giri seguiti da uno a maglia rasata, uno a punto traforato (ins2dir + gett), uno a maglia rasata e poi altri 20 a costa 2/2. quindi ho proseguito a maglia rasata facendo degli aumenti (intercalato ritorto) sui due ferri del dietro ad una distanza di 20 maglie dal centro mentre sul davanti 10 maglie (sempre dal centro), questo ogni 10 giri. arrivato ad una lunghezza del tubo di circa 20 cm, per realizzare il cavallo, ho lasciato in sospeso tutte le maglie eccetto 20+20 centrali che ho continuato a punto legaccio facendo un calo a 5 maglie dai due margini laterali per 15 ferri (si arriva cosi a 10 maglie); poi ho continuato riaumentando sempre lateralmente prima un ferro si e uno no ancora a 5 maglie dai margini, quindi, per non fare diventare il cavallo dietro troppo lungo, ho iniziato ad aumentare anche dopo 10 maglie (4 umenti ogni 2 ferri)... sino a tornare a 40 maglie. a questo punto ho suddiviso sui 4+1 ferri le maglie delle gambe che ho realizzato a maglia rasata per circa 2 cm e ho terminato con 20 giri di costa 2/2.

alla fine ho messo un elastico nero in vita facendolo passare tra le "asole" del punto traforato

eccoli qua

#148

magliassa & cappello

mi sono cimentato in una nuova versione estiva, in lino, del modello 3d (realizzato con il gioco dei ferri)

mentre lo lavoravo mi è stato chiesto se stavo facendo una nassa... con il gioco dei ferri ho fatto il collo a costa 1/1 poi, al solito, ho proseguito con le spalle e le parti avanti e dietro (riprese a partire dai lati delle spalle e dalle maglie centrali del collo lasciato in sospeso) sino al giromanica, come sto facendo ormai da tempo. in questi casi con 2 ferri e a punto legaccio lasciando un vivagno a catenella (con il filo davanti, come per fare il rovescio, si passa la prima maglia a diritto, si porta il filo sul dietro e si lavorano normalmente le altre maglie) ai lati. poi ho montato le maglie del corpo su 4+1 ferri e ho proseguito a maglia allungata (con tre avvolgimenti) alternata a 3 giri a punto legaccio poi ho finito con 7 giri a punto legaccio. allo stesso modo ho realizzato le maniche.

da notare che:

  • quando ho ripreso le maglie del giromanica (dove era presente il vivagno) mi sono attaccato ai due fili di ogni catenella.
  • il punto a maglia allungata, dove la parte iniziale è diversa da quella terminale, nel gioco dei ferri, che prevede passaggi a spirale, cioè che l'inizio di un giro si accavalla alla fine del precedente, è venuto comunque abbastanza decentemente, si nota poco, direi meno che se avessi dovuto fare delle cuciture

    con filati diversi di lino che m'era rimasto ho poi scolpito un cappello con la tesa circolare

    ho montato 8 maglie su 4+1 ferri, ho realizzato il primo giro dritto ritorto, al secondo ho raddoppiato le maglie con una gettata frammezzata, 3o, 4o e 5o giro a dir, 6o giro come il secondo, 5 giri, un altro raddoppio, 7 giri, un altro raddoppio, al 10o giro ho cambiato filo e l'ho eseguito con ins2dir + 1 gett. avanti per tutta la parte "tubolare" del cappello poi, a una certo punto ho abbinato i due fili in modo tale da irrigidire la maglia; ho fatto qualche giro (una decina) ed ho aumentato per la tesa un intercalato ritorto ogni 5 maglie. un'altra decina di giri e ho chiuso

#147

Feltrosa 2011

dal 29 aprile al 1 maggio

Questa Feltrosa romagnola nasce da una proposta di Vanna Romualdi...

... insegna all'Accademia di Belle Arti di Bologna...

... ospiterà Fabbrica... La sede è Gambettola, in provincia di Forlì, un centro importante per il recupero dei materiali ferrosi. Altra attività tradizionale della città è la stampa di tessuti con la ruggine e la coltivazione della canapa. In passato Gambettola era anche un centro di raccolta di pelli e stracci...

Questa Feltrosa sarà dedicata al design, alla personalizzazione del lavoro, avrà un occhio attento per la tradizione e la tutela ambientale...

http://www.evabasile.it/felt/feltrosa2011.html

#146

corsi di filatura

sulla posta del sito di InterGAS è arrivata una segnalazione da parte di valeria

per dei corsi di filatura della lana, in perfetta sintonia con il progetto di riutilizzo del pelo delle pecore dei nostri produttori di formaggi

se qualcun[o|a] fosse interessat[o|a] puo' comunicarlo a me oppure aggiungendo un messaggio alla "Discussione" in coda alla pagina wiki che riporta questa opportunita'

#145

caffè II

dopo aver usato l'aceto come mordente, stavolta la tintura ai fondi di caffè la faccio utilizzando come mordente dell'allume di rocca.

l'indicazione dell'allume di rocca (di potassio) è data dal libro "La tintura naturale" di Maria Elda Salice, in questo caso viene aggiunto anche il 10% di solfato di ferro

io ho utilizzato circa il 25% di allume di rocca sul peso della lana in matasse

prima ho bollito nell'allume la lana per un'oretta e l'ho lasciata riposare per tutta la notte, idem ho fatto per i fondi (tanti) di caffè

la mattina dopo ho scolato la lana e l'ho fatta ribollire, sempre per circa un'ora, immersa nella tintura filtrata

lascio li il tutto sino al giorno dopo

#144

Parliamo anche di lana

[http://pascolovagante.splinder.com/]

... in Piemonte... in Valle Stura... a Vinadio...

... Nell'altro lato della stalla invece ci sono le pecore già tosate. Sono direttamente i pastori a svolgere questo lavoro, Bruno ed i suoi fratelli. Parliamo anche di lana, la Comunità Montana, insieme al Lanificio Piacenza di Biella, ha cercato di valorizzare quello che ormai è considerato solo più un sottoprodotto (quando non uno scarto) dell'allevamento ovino. Bruno si lamenta, nonostante tutto si sono ricavati pochi centesimi dalla vendita della lana. "Perchè l'anno scorso alla fine abbiamo dovuto dare tutto ad un commerciante...". Poteva andare peggio, poteva essere un costo per il suo smaltimento. Non è facile portare avanti questi progetti di recupero e valorizzazione!...

(continua)

#143

The Wool Box

Il progetto (di Biella The Wool Company) The Wool Box nasce per conoscere, salvaguardare e promuovere la cultura della lana in tutte le sue declinazioni.

The Wool Box è... Un luogo dove possa crescere la consapevolezza dei consumatori e dove produttori, trasformatori e utilizzatori di lana possano dialogare e condividere idee, saperi ed esperienze...

mò m'attacco al feed :)

sul sito di Biella The Wool Company c'è il pdf, Quali pecore quali prodotti, sui tipi di pecore, con foto, e il filato/prodotti che se ne può ricavare

#142

magliaccone

manica

con i ferri del 4 avvio 60 m con la lana tinta di caffè ed eseguo un bordo aperto a punto legaccio con vivagno a catenella (20 righe), poi metto sul gioco dei ferri e proseguo con il filato non tinto a maglia rasata... il secondo giro dopo le prime 5 m e prima delle ultime 5 faccio un aumento per ogni ferro... il terzoo giro dopo le prime 6 m e prima delle ultime 6 faccio un aumento per ogni ferro... il quarto giro dopo le prime 7 m e prima delle ultime 7 faccio un aumento per ogni ferro... proseguo a tubo sino alla lunghezza di 50 cm, poi faccio un aumento dopo la 5a m del primo ferro e uno prima della 5ultima del 4 per 10 volte (+20 m) arrivando a 53,5 cm... e sospendo il tutto su due spille ferma maglie...

poi proseguo con due ferri e a punto legaccio sino a raggiungere l'inizio dello scollo, chiudo xxx maglie centrali e proseguo da entrambe le parti raggiungendo la metà della larghezza del busto

fatta anche l'altra parte metto le estremità nuovamente sul gioco dei ferri e lavoro circolarmente con la lana non tinta (écru) a maglia rasata fino a che metto prima la parte davanti e poi quella dietro su due ferri e passo a maglia legaccio gli ultimi 20 ferri con la lana color caffè

poi riprendo con l'uncinetto a maglia bassa tutto lo scollo creando anche le asole per sette bottoni di legno che decorano la parte davanti non cucita (quella posteriore l'ho invece cucita a punto maglia o grafting o come si chiama quando si chiude una maglia tubolare)

#141

tintura caffè

ora sono passato alla tintura, intendiamoci, niente di che eh!?, però è pur sempre un ulteriore tassello che si aggiunge a questa bellissima esperienza

ho usato semplicemente dei fondi di caffè che ho fatto bollire per un'oretta in modo da creare il bagno colore e poi ho immerso le matasse di lana in acqua e aceto (3/1) facendo bollire per un'altra ora e lasciando raffreddare il tutto nell'ammollo.

non ho usato un mordente classico, cosa che mi prefiggo nelle prossime puntate, però il color cappuccino (sbiaditino) è pur venuto

#140

Lavori di cucito e ricamo. Lavori a maglia

Lavorare a maglia, cucire e tessere sono attività di cui possono avere esperienza bambini molto piccoli, così i maschi come le femmine; si tratta di lavori che implicano molti aspetti matematici.

Il lavoro a maglia esige che il bambino conti di uno in uno, ma quando i bambini si sono impadroniti del punto a rovescio e cominciano ad affrontare la lavorazione a costa è spesso necessario che essi siano in grado di contare a due a due: due a diritto, due a rovescio, ecc.

Più avanti i bambini comincieranno a contare a coste alternate; ad esempio:

prime quattro righe: 4 a diritto, 4 a rovescio;
seconde quattro righe: 4 a rovescio, 4 a diritto.

Questo procedimento realizza uno schema che non solo implica l'aspetto astratto del numero quattro, ma mette in evidenza che 4^2 è uguale a 16.

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Molti bambini la cui capacità nel lavoro a maglia è a un livello piuttosto rudimentale, si divertono a costruire dei quadrati di maglia da cucire poi insieme per fare una coperta per il lettino della bambola.

I bambini impareranno anche a chiudere il lavoro in diagonale per vedere se risulta ancora un quadrato...

Si tratta anche di una esperienza preliminare sulle aree; inoltre, sistemando opportunamente i quadrati i bambini hanno occasione di ricoprire superfici.

Semplici esperienze di tessitura forniscono esperienze che conducono alla comprensione dei termini alternato, pari e dispari.

Più tardi il lavoro di tessitura può seguire schemi di riferimento più raffinati e anche questi implicano numeri.

La creazione di schemi di questo tipo serve a mettere in evidenza relazioni fra i numeri.

I bambini si divertono molto a cucire: per la realizzazione di schemi ripetitivi mediante punti, ad esempio di ricamo o cucito, i bimbi solitamente vengono forniti di un tessuto sufficientemente robusto, di grossi aghi e di fibre tessili di colori vivaci.

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Da questi lavori nascono facilmente questi termini: diagonale, alternato, consecutivo, paralleli, sopra a, sotto a, davanti, dietro, attraverso, su e giù.

tratto da Dalle esperienze alle relazioni - Progetto Nuffield per la matematica - Zanichelli editore Bologna - 1968

#139

È un altro paio di maniche

mi son già fatto due manicotti da abbinare con i maglioni con manica a 3/4 o con i gile e quando immagino gli indumenti me li figuro spesso modulari, composti da più parti intercambiabili; ebbene oggi sono venuto a conoscenza del fatto che il detto "è tutto un altro paio di maniche" ha origini antiche, rinascimentali (e medioevali), quando i vestiti erano composti da elementi separati, busto maniche colli ecc ecc...

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Origine

([nel medioevo e nel rinascimento] gli abiti erano corredati di maniche di ricambio)... lo stesso vestito poteva assumere sembianze completamente diverse a seconda delle maniche che vi venivano abbinate.

(continua)

d'ora in avanti la progettazione dei capi sarà... tutta un altro paio di maniche

#138

Modifica dei punti base nella lavorazione in tondo

  • ...
  • Maglia tubolare: nel 1° giro lav. * 1 m. dir. e 1 m. passata a rov. ; nel 2° giro lav. 1 m. dir., 1 m. rov., 1 m. passata a dir., 1 m. rov. . Nel 3° giro lav. 1 m. dir. ritorto, 1 m. passata a rov. *. Ripetere sempre il 2° e il 3° giro.
  • ...

(continua)

#137

Ligustrum vulgare

vedo dalla rete che il *Ligustrus vulgare*, che così tanto diffusamente invade i miei vasi, era (o è) utilizzato pure lui per tingere l[ana|ino] con l'utilizzo di allume da solo o con sale per bacche e foglie mentre le sole foglie anche senza mordenzatura...

vedrò il da farsi, anche se un pò mi dispiace togliere gustosi bocconi agli uccelletti

#136

tinture naturali

... I mordenti più comuni sono l'allume e il cremor tartari con i quali si prepara la fibra per la tintura. Altri, come il solfato di ferro, solfato di rame, ecc. si usano alla fine del processo di tintura per modificare il colore... (continua)

... Per fare aderire il colore alla lana bisogna che la stessa sia sottoposta ad un trattamento di mordenzatura. I mordenti principali si dividono in tanninici e potassici. Nei primi rientrano le parti legnose come radici e corteccia di alberi ricchi di tannino come quercia, il mirto la acacia... la Galla (o noci di galla), e le foglie dei rovi che producono le more. Nei secondi rientrano l'allume di potassio, detto anche allume di rocca, il cremor tartaro bruciato, la cenere di legna e qualsiasi sostanza solubile in acqua contenete potassio... (continua)

preparazione della lana per la tintura

... Nel procedimento più classico si procede poi con la mordenzatura. Tale processo agisce sulla lana, o in genere sulla fibra naturale, facendo sì che le sostanze coloranti solubili in acqua e contenute nel bagno di colore si fissino stabilmente ed in maniera indelebile sulle fibre. Questi risultati in resa e stabilità di colore si ottengono mordenzando la lana prima della tintura (questo procedimento è noto come tintura a mordente) con allume di rocca (solfato di alluminio e potassio, che costituisce il mordenzamento vero e proprio) al 10-15% in peso e cremor tartaro (tartrato acido di potassio, che ammorbidisce la lana indurita dal mordenzante) al 5% in peso. Le percentuali sono riferite alla lana asciutta da trattare. Ossia, per ogni 100 g di lana asciutta occorrono da 10 a 15 g di allume e 5 g di cremor tartaro. L'allume di rocca ed il cremor tartaro sono reperibili nelle drogherie meglio fornite.

Si opera come segue... (continua)

... Con determinati decotti, quali quelli di noce, licheni, castagno ( foglie e ricci ), galle di quercia e di terebinto, non è necessario mordenzare il filato prima della tintura, in quanto queste specie vegetali sono già ricche in sostanze fissative, ad azione mordenzante, quali in particolare i tannini. Questo procedimento si chiama tintura diretta... (continua)

estratti dal "Progetto di sviluppo locale della montagna italiana" dell'Istituto Comprensivo di scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di I° grado "Bacchisio Raimondo Motzo" di Bolotana (Anno Scolastico 1997)

pure La IVa. elementare di Mezzovico sta studiando e scoprendo come si lavora la lana

tinture naturali

  • corteccia di quercia (marrone chiaro)
  • prezzemolo (verde)
  • cavolo rosso (grigio)
  • cipolle (ocra)
  • caffè (beige)
  • fichi d'india (tinta a caldo quella giallina e a freddo la rosa)
  • edera (dalle foglie ocra e dai frutti grigio-verde)

http://sognidilana-berny.blogspot.com/search/label/tingere%20la%20lana

alcune tinte sono pure su

http://it.wikipedia.org/wiki/Tintura

  • con l'acqua di cottura del riso nero (grigio)
  • bacche si sambuco - sambucus nigra (... piacevoli colorazioni che variano dal rosso scuro all'arancione)
    • alcune erbette per la tintura si possono prendere da minardi erbe (di Bagnacavallo)

ecc. ecc.

senz'altro interessante è il volume 12 degli "Opuscoli scelti sulle scienze e sulle arti...":

  • dalla pag 95 c'è "Memoria sul grano carbone - che i francesi chiamano bled noir e dai contadini milanesi si chiama guado"
  • dalla pag 126 c'è "Dissertazione della utilità delle pecore"
  • dalla pag 191 c'è "Sull'arte della tintura"

un altro bel libro digitalizzato è il "Nuovo dizionario universale tecnologico o di arti e mestieri..., Volume 13" dove sono sviluppate le voci telaio, tessitore, tintore (molto approfondita)

approfondimenti sono pure su "Coloranti Vegetali: Dalla Natura Ai Beni Culturali - Storia, utilizzo, molecole, e riconoscimento

#135

stefania villa da chiamare al numero della cometa

ora come funziona l'approvvigionamento:

  • chi se ne occupa
  • da chi si riforniscono (precedentemente era http://www.naturfasern.de)
  • quantità
  • costo
  • quali tipi di filati (peso, colori, interessano i filati e le tinte naturali)
  • le altre scuole come si approvvigionano (vedi maestra viviane)
  • la tintura naturale di filati naturali (da portare avanti a partire da collaborazioni esterne) potrebbe anche avere delle ricadute sulla realizzazione di un giardino delle piante tintorie più usate
#134

fibre tinte filati

fornitori di filati:

  • Sinnradel (Alto adige) Buone lane di diverse qualità: Haller's Schafwollprodukte Kohlstr 64 39015 St Leonhard i. Pass http://www.spinnradl.it Tel 0473 656192
  • Lazzari Filati, stockista, bel materiale, buoni prezzi. Via Moroni 380, 24127 Bergamo - Tel. 0352 58 047
  • Filature de Chantemerle, lana naturale. atelier5(at)wanadoo.fr

fibre naturali:

  • Lanificio Cugini Giannini, lane colori naturali a ottimo prezzo del centro e sud Italia, cardata e filata.

Via delle Acacie 2,
51024 Ponte Sestaione (PT)
Tel. 0573 68138 / 68480
Cell. 338 6804788
giovagiannini(at)interfree.it / giannini(at)interfree.it

... il lanificio dei cugini Giannini a Ponte Sestaione, sull'Abetone, che lavano piccole partite di lana e la cardano. E da loro si trova tradizionalemente la lana della zona: Appenninica e Massese, molto grossa e ricca di peli morti, ma che feltra rapidamente, specialmente la Massese Grigia... la Gentile di Puglia, lana merinizzata tipica italiana di colore bianco. Feltra più lentamente e da un feltro elastico... In seguito all'interesse per le lane da feltro Gannini ha iniziato ad appassionarsi: ha trovato la lana Zerasca, della vicina Lunigiana che ha dei lunghi peli caratteristici e la Carapellana, una lana merinizzata scura, del Centro-Italia. (continua)

filati tinti con colori naturali:

  • Cristina Bargis, Sampeyre CN - Tel. 0175 989899
  • "La Campana", lana sopravissana (varietà locale di merinos) allevata nella zona di origine. La cooperativa tinge anche filato con colori naturali.la lana ha altrimenti il colore bianco o marrone naturale Vende anche i coloranti naturali a chi voglia cimentarsi in proprio: polvere di guado, radice di robbia macinata, reseda macinata. Si può acquistare anche contrassegno, sconti per spese superiori ai 60 euro . Cercare nel sito Web i prodotti: dopo una sfilza di marmellate arrivano le lane. Poi le indicazioni sono chiare ed esaurienti. Mi hanno detto che la lana tinta è quella del Campolmi, mentre quella prodotta dalla coop viene filata e venduta nei colori naturali. Contrada Menocchia 42 63010 Montefiore dell'Aso (AP) Tel. 0734 939012 Fax. 0734 938229 http://www.lacampana.it/ordine.htm - info(at)lacampana.it (continua)
  • Associazione Tintura Naturale Maria Elda Salice - L'Associazione è sorta a Milano nel 1986, con l'intento di proseguire lo studio e il lavoro della maestra tintora Maria Elda Salice (1931-1985). Non ha fini di lucro e sviluppa il proprio impegno nell'ambito della ricerca, della sperimentazione e della diffusione delle tecniche di utilizzo dei coloranti naturali. L'impegno al recupero ed al mantenimento del patrimonio culturale relativo alla Tintura Naturale è indirizzato non solo al mantenimento di una tradizione, ma vuole anche essere uno stimolo verso una pratica artigianale a cui riconosciamo un valore attuale.
#133

L'Abruzzo valorizza la lana

Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga lancia il progetto "Pecunia", con l'obiettivo di valorizzare le lane prodotte nell'area protetta.

Diretto agli allevatori che si dedicano alle attività pastorali. Il Parco abruzzese raccoglierà circa 30.000 Kg di lana di tosa, da sottoporre alle operazioni di cernita ed imballaggio presso un centro nazionale specializzato e da immettere sul mercato internazionale...

(continua)

#132

openly local |_| apertamente locali

Openwear vi invita ad un aperitivo/presentazione orientato alla socialità diffusa.

venerdì 19 novembre dalle 19.30 a Milano da Medionauta

Vogliamo continuare le opportunità di networking positivo tra le piccole produzioni di moda critica e autoproduzioni iniziato durante SoCriticalSoFashion.

SPECIAL GUESTS

  • Guya (Isola della Moda) / progetto Shop-Sharing
  • Veruska e Silvia / Stich&bitch Milano
  • Serpica Naro / WinterWorkshop

http://openwear.org/blog/?p=945&lang=it

#131

INvestiRE

... Lo scorso lunedì 27 settembre 2010 i referenti dei Gas reggiani e una rappresentanza modenese si sono incontrati a Bibbiano nella sede della Cooperativa Sociale C.R.M. per parlare degli ultimi dettagli del progetto INvestiRE...

La linea INvestiRE è una possibile risposta dal basso alla crisi che stiamo vivendo, la crisi strutturale del sistema economico basato sul mercato globale, la crisi dei valori umani quali la dignità del lavoro, il rispetto dell'ambiente e la solidarietà verso i più deboli.

Partendo da una nuova linea tessile equa e solidale realizzata a Reggio Emilia abbiamo voluto dimostrare che è possibile fare acquisti responsabili anche nella filiera dell'abbigliamento, offrendo opportunità di lavoro sul nostro territorio e mettendo in rete diverse realtà dell'Economia Solidale in un circuito locale...

http://investire-tessile.blogspot.com/

#130

una libreria tessile

... Alessandra ha avvolto i tessuti attorno a tavolette di legno della grandezza di un libro. Poi ci abbiamo messo le etichette con la loro storia, la provenienza e i consigli per il lavaggio, la lavorazione, il prezzo...

Ogni tessuto - e non è tanto per dire - ha una storia a sé.

(continua)

#129

lava la lana se sei capace!

[forum di agraria.org]

... per la filatura a mano con il filarello la lana non va lavata perchè la lanolina aiuta ad incollare le fibre mentre si fila... si forma la matassa e la si mette a bagno in acqua bollente con sapone di marsiglia... e si provvede alla follatura che consiste nel battere con forza le matasse su un piano duro... si ha così una lana abbastanza morbida...

(continua)

#128

Il guado

Il guado o gualdo è una pianta antica, usata per secoli per ricavare una tinta blu per le stoffe. Originaria dell'Asia, essa è conosciuta in Europa fin dai tempi dell'antica Roma e veniva coltivata sia per ricavare la tinta sia per le sue facoltà antisettiche. L'Isatis tinctoria (questo il nome scientifico della pianta) contiene nelle foglie lo stesso principio colorante dell'indaco...

(continua)

#127

Signora mia! (ri)creazioni di mamme

Chi siamo?

Creazioni per bimbi, addobbi per sciure, arzigogoli in lana, ceramiche tornite a mano, accessori, borse, cappelli, gioielli e oggetti d'arte... Il tutto realizzato da "casalinghe non disperate" che si sono "reinventate" al seguito della nascita di un figlio per rendere compatibile l'essere mamma e l'essere "cre-attiva".

http://ricreazionidimamme.blogspot.com/

#126

Tessile Contemporaneo: continuità e contaminazioni

TESSILE CONTEMPORANEO continuità e contaminazioni
FABBRICA Gambettola 6 / 21 novembre 2010

Kaori Katoh, Accademia di Belle Arti di Ravenna, Fioritura, 2010

Inaugurazione venerdì 5 novembre
ore 17.00 Conferenza/incontro con l'artista: Il tessile nell'arte contemporanea Iratxe Larrea, Gina Morandini, Lydia Predominato
ore 18.30 Inaugurazione mostra
Progetto a cura di Vanna Romualdi

... progetto espositivo, nato dalla collaborazione tra Fabbrica di Angelo Grassi ed il corso di Cultura Tessile dell'Accademia di Belle Arti di Bologna...

(continua)

#125

passato presente & futuro

silvia makita writes:... ad un certo punto della conferenza [Il ritmo nella vita dell'adulto] ha notato e commentato benevolmente che prima stavo sferruzzando e che quindi conosco i tempi lunghi di un fare antico....ma in conclusione diceva che non dovremmo auspicare un ritorno al passato, ma agire nel presente accellerato con la consapevolezza individuale del tempo interno al micro cosmo-uomo e del tempo del macro-cosmo astrale.

beh, direi che e' scontato e semplificativo associare il lavoro a maglia al "ritorno al passato" e non a un continuo lavorio sul presente, addirittura proiettato [progettual|creativa]mente verso un futuro immediato, dietro l'angolo, che con il presente va a braccetto

e' poi altrettato scontato e piuttosto semplificativo accennare al "ritorno al passato" come qualcosa di reazionario, indurente, fissativo, nel senso che il passato e' pur sempre li con le sue culture e le sue pratiche e il nostro presente psichico e' importante che ne tragga esperienza attiva cioe' sviluppi quella capacita' critica che permette la rielaborazione di un agire in grado di formare una quotidianita' piu' profonda, in armonia, appunto,

con la consapevolezza individuale del tempo interno al micro cosmo-uomo e del tempo del macro-cosmo astrale.

una rielaborazione critica che spessatamente e' incessantemente rivoluzionaria, cioe' trasformativa di un presente che, altrettanto spessatamente, e' alienante, in particolare proprio nei confronti di questi tempi, o unico molteplice tempo, scansione di frequenze energetico/vitali

ho come l'intuizione che una certa frenesia o, diciamo,

presente accellerato...

non lascino respiro per una metabolizzazione delle esperienze, dell'esistenza, del proprio [agi|lavora]re, del proprio essere in armonia con quei tempi che fanno fremere la vita

ed e' proprio qui che certe pratiche di altri tempi ed altri luoghi possono essere capite, interpretate ed assimilate come strumenti di una economia di un'esistenza piu' piena, sintonizzata appunto su tutte quelle frequenze armoniche


tanto per rispondere indirettamente, da un'altra angolazione, all'associazione maglia "ritorno al passato" e all'esigenza trasformativa che il nostro agire deve portare con se ti segnalo questa notizia apparsa sul sito di "serpica naro"

non sottintendendo che io vorrei intrufolarmici (anche se non lo escludo a priori) che, secondo me, la situazione che s'e' venuta a creare tra noi di artigianalita' nomadica metropolitana e' ancora piu' in armonia con un

agire nel presente accellerato

siamo mooolto avanti, addirittura, forse, dissociat[i|e], altro che "ritorno al passato"


... ma in conclusione diceva
che non dovremmo auspicare un ritorno al passato,
ma agire nel presente

ma poi io mi chiedo, volendo essere pignolo e facendo il finto tonto, cos'e' 'sto ritorno al passato? un ritorno a dove? un minuto fa, un'ora, un giorno, un anno, quando mia mamma faceva la maglia, quando la faceva mia nonna, quando l'uomo scopri' che intrecciando poteva dar forma a delle maglie e dei tessuti con i quali ha dato vita alla cultura, a tutta una serie di concetti che hanno trasformato il suo linguaggio?

in fondo l'arte del tessere e del lavoro a maglia e', come evidenzio pure io con HacKnitting, anche l'arte del sequenziare i bit su bit che compongono questo "presente accellerato", intendendo l'arte appunto come un agire consapevole, proprio dell'hacking informatico, che scardina e acquisisce criticamente gli strumenti dell'agire rivoluzionando i mezzi e le tecniche in senso conviviale (come direbbe illich)

poi, da un punto di vista atemporale, lo sferruzio e la tessitura possono essere esperite come pratiche di meditazione... e qui si va oltre sia al "ritorno al passato" che al "presente accellerato", ma anche all'antroposofia; si iniziano a lanciare palline d'argilla e a piantare alberi (come direbbe fukuoka)

e ad oziarci sotto, con maglie e su tappeti autoprodotti (come direbbe gandhi)


tra l'altro, volendo proprio filosofeggiare, direi che lo sferruzzare si coniuga volentieri con il gerundio "sto facendo..." che sottende un processo in divenire il quale ingloba passato presente & futuro, abilmente intrecciati dalla creativita' dell'uomo.

Non tanto l'uomo in quanto re della creazione, ma piuttosto colui che è toccato dalla vita profonda di tutte le forme e di tutti i generi, che s'incarica delle stelle ed anche degli animali, e che non cessa di innestare una macchina-organo su una macchina-energia, un albero nel suo corpo, un seno nella bocca, il sole nel culo: eterno addetto alle macchine dell'universo...

#124

telaio nomade

l'altro giorno ho fatto salto al laboratorio che travis meinolf ha tenuto al naba e son rimasto annichilito dalla mia imbarazzante incapacita' di comunicare con travis. e' che pensavo ci fosse piu' gente e che sarei potuto cosi passare inosservato... e poi mi spiaceva perdermi questa occasione di imbattermi in possibili stimoli... l'attivita' che aveva proposto a me, all'inizio, e' sembrata estremamente semplice, troppo, ma poi mi ha invece lasciato un senso di leggerezza (se si esclude l'imbarazzo che ho provato) che mi ha spinto a realizzare finalmente il telaio a tensione che m'ero appuntato

e' bellissimo,
funziona,
ed eccolo qua

ed ora c'ho pure voglia di proporre agli amici di ada di fare un'esperienza come quella li al naba: gli potrei fare dei telaini cosi semplici da utilizzare sparsi per il parco attaccati ad alberi differenti... nella "yurtha urbana"

#123

lavori in yurtha

ecco qua meraviglioso pomeriggio in yurtha del 29 sett.

#122

costume

quest'estate mi sono arrivato a finire un costume ispirandomi a quello che nel mio immaginario poteva essere un indumento dei nativi americani o degli antichi romani o di qualche popolazione indigena di qualche parte del mondo...

con un filato di lino ho realizzato in sostanza una lunga fascia con un punto a maglia allungata (una riga intervallata a tre a punto legaccio) e ad una estremità ho fatto una riga a punto "turchia" (almeno è con 'sto nome che l'ho conosciuto la prima volta), cioè dir2ins e 1 m accavallatta in sequenza, e tre righe a punto legaccio finali. attraverso le asole create dal punto "turchia" ho fatto passare una cordicella fatta all'uncinetto con una lunga catenella e una successiva riga a maglia bassa.

il costume si "monta" facendo cadere a gonnellino una parte della fascia sul davanti che per il resto della lunghezza avvolge sino a sopra il sedere dove si trova l'estremità con la corda per legare il tutto con un fiocco su un fianco.

#121

utopia yurtha urbana

From: silvia makita

CONCETTO DI YURTHA URBANA

Ho visto
un uomo, donne e bambini,
arrivare in un parco,
sedersi,
tirar fuori dai propri saccocci
chi i ferri, chi un telaio, chi ago e filo...
e tra le buone chiacchere
i bimbi giocare,
delle volte lavorare...
piccoli ferri e giochi di filo...
immagino
quel uomo, quelle donne e bambini,
portarsi un tappeto da preghiera,
srotolarlo e lavorare per questo,
per pregare.

Il concetto di yurtha urbana e' un concetto di 'lavoro naturale', in luoghi e tempi di naturale definizione, per la salvaguardia di un ambiente sociale adatto alla sopravvivenza:

  • dell' artigianato domestico
  • di luoghi urbani per il fare collettivo
  • della filosofia del 'fare a fianco al figlio'
  • della spontaneita' nel tramandare le abilita'
  • della produttivita' di persone attive per necessita' esistenziale.
  • di manufatti creati con il calore e la gioia del fare
  • della casa come luogo dinamico.
  • di un lavoro non finalizzato al guadagno, ma allo scambio
  • di una cultura dell' intelletto integrato al sapere del corpo
  • di luoghi della cultura come convivialita' non discriminante...

Il concetto di yurtha urbana puo' essere di aiuto alla visibilita' e alla vendita a chi apprezza i manufatti realizzati in questo spirito, ma non ha questo come fine.

Il fine e' valorizzare il processo del fare, non il prodotto fatto. Il fine e' portare avanti una filosofia.

L' inverno ha bisogno della casa, il concetto di yurtha urbana che si basa sul conforto del fare insieme migra dentro le mura riempiendo le case di quei tappeti e di persone che lavorano naturalmente allo stesso filo conduttore. Allora , fino al ritorno del nuovo sole, immagino le case invase da quei tappeti da preghiera, piccole yurthe colme, case calde e dinamiche e gente felicemente operosa.

#120

poncho autunnale indirlandese

dopo il poncho "indiano" (nativo americano) estivo fatto con il lino cotto bouclè

provo a fare questa fusione, un poncho sempre a coperta ma che realizzo partendo alla "irlandese" come per il "maglino" e il "MioMaglione".

il filato è un bel alpaca peruviano filato a mano acquistato l'anno scorso a Filo lungo filo, un nodo si farà (da venerdì 24 a domenica 26 settembre 2010)

con il gioco dei ferri del 4 monto 100 maglie e faccio circa venti giri poi proseguo con i due lati (1 ferro con 25 maglie) corrispondenti alle spalle: 10 ferri a maglia rasata con vivagno "legaccio" (la prima m sempre al dritto), altri 10 f eseguendo al centro 3 m a maglia rasata rovescia (1 m di vivagno, 10 a maglia rasata, 3 a maglia rasata rov, 10 a maglia rasata, 1 m di vivagno), al 21esimo realizzo due trecce 5+5 (una verso sx e l'altra speculare verso dx) nelle m a maglia rasata, lo stesso al f 41esimo, poi proseguo per altri 10 f...

... monto tutte le maglie su 4 ferri (+1) e continuo la lavorazione per tutta la circonferenza in modo tale da dar forma avvolgente alle spalle. le parti avanti e dietro sono fatte a grana di riso con al centro una striscia a maglia rasata dove ripeto il motivo delle doppie trecce come lungo le spalle... per 30 giri, altri 10 li proseguo avviando un punto legaccio nella parte delle spalle (andandole a terminare per proseguire con il restante aperto) poi passo a lavorare con due ferri le parti "libere", svolazzanti, anteriore e posteriore...

#119

osloom: an open source jacquard loom

What is OSLOOM?

OSLOOM (short for OPEN SOURCE LOOM) is a project aimed at creating an open source electromechanical thread-controlled floor loom that will be computer controlled. A loom is a device used to weave fabric. The loom itself will be a Jacquard style loom. Jacquard looms allow for the individual control of each thread which in turn allows for photographic imagery to be woven...

http://osloom.org/

#118

Filo e Artificio - Dal territorio all'abito

Il CNR-Ibimet, con il progetto LaMMA-TEST in collaborazione con la Regione Toscana ha dato avvio ad iniziative di studio e di ricerca, rivolte a tutti i livelli della produzione artigianale con lo scopo di valutare strade innovative e sbocchi diversi per l'occupazione.

L'iniziativa "Filo e Artificio - Dal territorio all'abito" vuole riassumere i vari aspetti della filiera che, partendo dalla produzione delle fibre tessili naturali, attraverso tessitura, tintura e taglio sartoriale giunge alla creazione di tessuti particolari ed alla produzione di articoli da indossare e da esporre in casa.

http://www.filoeartificio.it/home/hbin/index.php

#117

Aggiustamenti

sto rifacendo un po' la giacchetta in ciniglia dell'anno scorso.

dopo aver montato l'interno su 4 ferri a doppia punta ne faccio un bordo di una decina di ferri, proseguo ogni lato (80 maglie) davanti del corpo facendo 10 cali per lo scollo e andando avanti per altri 15 ferri, poi aggiungo alla ciniglia il filo di lino cotto continuando per altri 5 f. poi 1 f. con un pdg+gettata (cosi faccio tutta una riga di "asoline") e finisco con altri 4 ferri... tutto in punto legaccio.

lascio tutto in sospeso da finire con l'uncinetto

tadaaa...

#116

Storia di un biocco di lana

[Sabato 22 Maggio] ... Presso l'ufficio Turismo (Villanova di Bagnacavallo) da visitare la mostra "Storia di un biocco di lana", dedicata alla vita dei pastori, agli utensili e ai prodotti del ciclo della lana, dall'uso tradizionale domestico fino ai moderni usi della bioedilizia.

In Piazza della Libertà, dalle 19.30, stazione dei cavalli...

(leggi tutto)

#115

Maglioncino di lino

Ripeto la tecnica senza cuciture che ho usato per realizzare il MioMaglione.

Monto 160 maglie, le distribuisco sul gioco dei ferri e faccio 10 giri, poi proseguo per 49 ferri con sole 20 maglie le spalle... e passo ugualmente l'altra spalla.

riprendo tutte le maglie di una parte ed eseguo la parte del busto sino alla fine (ad occhio) del giromanica, idem per la parte speculare. poi rimetto tutto sul gioco dei ferri e vado, vado, vado... sino ad una lunghezza accettabile per l'intero busto.

per le maniche: riprendo 90 maglie per lato alle quali vanno aggiunte le 20 in sospeso della spalla, metto tutto (200 m) sul gioco ed eseguo 70 giri sempre a maglia rasata.

tutti i bordi... sono assenti, nel senso che ovunque chiudo semplicemente la maglia rasata e la lascio arrotolare

ecco qua magLino, il mio maglioncino di lino

#114

From: Moda MeDea

Subject: vendita Alpaca Naturale_ Bazar di Pasqua Scuola Rudolf Stainer Via Clericetti 45 Milano

Date: Thu, 18 Mar 2010 11:31:11 +0100

INVITO

Ultima vendita stagionale - Alpaca tinta naturale

Articoli a prezzi speciali!

DOMENICA 28 MARZO 2010

h 11,00 - 18,00

BAZAR DI PASQUA

SCUOLA RUDOLF STEINER DI MILANO

VIA CLERICETTI, 45 - MILANO (Città Studi)

#113

Hand Weaving - Tessitura manuale

  • Backstrap Basics

    Excerpt from http://www.weavezine.com/content/backstrap-basics with Laverne Waddington

  • Weavolution.com, an online social network designed to meet the unique needs of handweavers, launched its beta test on June 8, 2009. Designed to bring handweavers together from around the world, Weavolution.com is a one-stop resource for every type of hand weaver.
    • Weavolution's BACKSTRAP WEAVING GROUP.

      Backstrap weaving is about using sticks to form a loom,which is attached to and tensioned by the weaver, on which anything from simple narrow bands to wide pieces of fabric with complex pick-up patterns can be woven. Backstrap weaving is an ancient form of weaving still in practice today in many regions of the world.

  • Backstrap Weaving

    Projects, tutorials, South American culture and more...

  • Backstrap weaver

    A backstrap weaver in Yangshuo, China, using an old traditional Chinese loom.

  • Weaving with a backstrap loom in the Himalayas - 1993

    Weaving in the Gurung village of Thak in 1993, using the 'Indonesian' backstrap loom, after having first arranged the thread.

  • Learn to weave

    Learning traditional back-strap weaving in small indigenous pueblo in Guatemala

  • Backstrap weaving
  • Hand-in hand Weaving

    The hand weaving and culture of an Ewe village in Ghana - 1/8, 2/8, 3/8, 4/8, 5/8, 6/8, 7/8, 8/8

  • Weaving yarn by hand
  • Potholder Loom Tutorial Part 1, Part 2

    Noreen Crone-Findlay's Potholder Loom Tutorial, showing how to weave with yarn on the potholder loom.

  • Weave a triangle on the potholder loom

    Potholder looms don't just make squares! Noreen Crone-Findlay has figured out how to weave triangles on the potholder loom and shows how in this video tutorial.

  • Weaving Tutorial

    How to make a woven bag.

#112

MaM a Fa' la cosa giusta

[Motivi a maglia]

Motivi a Maglia quest'anno collaborerà con la fiera del comsumo critico "Fa' la cosa giusta" che si terrà dal 12 al 14 marzo presso FieraMilanoCity. Come Motivi a Maglia saremo presenti con tre diversi eventi presso l'Area Relax della sezione Critical Fashion:

  • sabato 13 dalle 14,30 alle 17,30 e domenica 14 dalle 17,30 alle 19: workshop di maglia e di uncinetto tenuti da Caterina Donato e da Veruska Sabucco, animatrici dei corsi di maglia e di uncinetto presso l'Arci Scighera di Milano oltre che in svariate altre realtà e creatrici di capi originali a maglia e all'uncinetto;
  • domenica 14, dalle 11 ale 13: dimostrazione pratrica di filatura a mano a cura di Typesetter, durante la quale sarà possibile assisitere alla nascita di un filato a partire dalla fibra cardata e/o pettinata sia con il fuso che con la ruota da filatura e avere indicazioni siu come accostarsi a questa tecnica.

(continua)

#111

MioMaglione

Con la mia (da me lavata, cardata e filata) lana e un gioco dei ferri del 4.5 mi accingo a farmi il MioMaglione.

Iniziando dal collo, monto 96 maglie e ne lavoro 3 giri poi passo alla creazione delle spalle utilizzando tutte le 24 maglie presenti su ogni ferro e lavoro a maglia rasata (con vivagno legaccio (lavorando sempre a dir la prima e l'ultima m))... per 40 ferri.

Poi riprendo una parte (diciamo il dietro) e proseguo, a occhio, sino a raggiungere un'altezza adatta per creare un giromanica sufficente, poi faccio l'altra (davanti) parte uguale, metto tutte le maglie sul gioco dei ferri (4+1) e proseguo sino a raggiungere la lunghezza giusta di tutto il maglione.

Riprendo 105 maglie nella manica e le metto sul gioco dei ferri lavorando 75 giri... poi li lascio in sospeso (che mi sa che per quest'anno mi tengo il maglione a maniche corte, dato che oramai è primavera... al resto delle maniche ci penserò 'staltr'anno) e passo all'altra manica...

tadaaa...

#110

"Dopo le cause primarie le conseguenze", mostra di Aldo Lanzini in Triennale Bovisa

Dal 3 al 28 febbraio sarà visitabile in Triennale Bovisa la mostra di Aldo Lanzini "Dopo le cause primarie le conseguenze", curata da Do-knit-yourself.

(continua)

#109

Moduli viola

Con un filato viola tinto naturalmente e i ferri del 6

  • Gilè/Coprispalle

    Faccio una maglia tubolare di 88 m per 4 giri, il 5 a costa 1/1 e metto poi sul gioco dei ferri (4+1), al 41esimo giro faccio un aumento prima e uno dopo ogni m dir, al 51esimo faccio lo stesso per le m rov e proseguo sino al giro 80. Al giro 81 metto in sospeso le m di 2 ferri opposti (sono le maglie che costituiscono le "maniche") e distribuisco gli altri sul gioco dei ferri per proseguire la parte del busto in costa 1/1 aumentando 12 m in corrispondenza delle maglie in sospeso (vanno a formare l'aumento per i giromanica). Continuo poi per 30 cm e chiudo con un filato di colore differente (blu) dopo aver fatto un giro a maglia rasata. Chiudo pure le "maniche" seguendo le coste 3/3 dopo aver ripreso le maglie con il filato di colore differente (blu).

  • Bracciali

    40 m a maglia tubolare per 3 f poi faccio un f a costa 1/1, metto sul gioco dei ferri (4+1) e inizio una costa 2/2 (ogni ferro inizia e termina con una coppia di dir)... al giro 20esimo di questa costa 2/2 faccio un calo dir2ins tra l'ultima e la prima m di ogni ferro (-4 m in totale)... i giri dal 41 al 50 li faccio a costa 1/1 poi, dal 50, lavoro a maglia rasata e chiudo al ferro 70.

#108

Usare la lana locale per fare il feltro

[Eva Basile]

Ogni anno tonnellate di lana vengono smaltite come rifiuto speciale, a bruciarle producono fumi tossici e si decompongono lentamente. Alcuni le usano per arricchire il compost e le usano per concimare.

Questo perché oramai non c'è alcuna convenienza nel produrre lane in un momento nel quale il mercato cerca solo lane finissime o addirittura si orienta verso materiali di sintesi. Le greggi italiane non sono allevate per la loro lana da molti decenni, con conseguente scadimento della qualità dei velli.

Per fare il feltro però non occorrono lane tanto fini, ci sono tanti oggetti da realizzare con lane più grossolane.

(continua)

#107

Lavare la lana di tosa

[Eva Basile Blog]

... lavare qualche vello è facile e da' soddisfazione: permette di entrare in contatto con uno dei materiali più antichi ed importanti della storia dell'umanità, permette a chi fila o fa il feltro di procurarsi lane che spesso sono introvabili sul mercato, e che possono dare effetti interessanti. Vale la pena 'salvare' la lana delle oltre 100 razze selezionate nei secoli dai pastori italiani.

(continua)

#106

Tessere & Coltivare

Oggi, seguendo i collegamenti di Matteo Salusso (fabbricante di telai), mi sono imbattuto nell'associazione culturale "il salice ridente" e nel laboratorio "la Tela".

L'associazione culturale "il salice ridente" è costituita da un gruppo di persone amanti della natura, ed ha come scopo la salvaguardia delle tradizioni. Si occupa in particolare di divulgare tecniche di lavorazione che hanno origine antiche. Organizziano corsi di erboristeria, alimentazione naturale e vegetariana, laboratori di tessitura a mano, di saponificazione e cosmesi naturale, vacanze ecologiche, escursioni guidate, corsi di apicoltura... (continua)

Il Laboratorio "La Tela" di Ginesi e Varagona oggi situato in Vicolo Vecchio, 6 a Macerata. Nei locali ristrutturati di una vecchia falegnameria da oltre vent'anni trasmette la tradizione tessile tipica del territorio maceratese... Le stanze che si susseguono oltre l'entrata del nostro laboratorio, raccolgono da molti anni oggetti e memorie di un'arte che è stata capace di testimoniare il progresso culturale dell'uomo nel corso dei millenni... (continua) Nel piccolo giardino interno al laboratorio, è presente una esemplificativa collezione di piante tintoree e da fibra per esperienze di tipo didattico - comunicativo. Si tratta per lo più di specie erbacee ed arbustive utilizzate fin dall'antichità, sia per la coloritura dei tessuti, sia per la loro tessitura, fino alla fine dell'800 quando molte di esse vennero sostituite da prodotti di sintesi. Nelle Marche alcuni esemplari crescevano spontanei ed erano conosciuti sia per le proprietà tintorie, sia per l'uso terapeutico... (continua)

#105

La Filanda di Salzano

L'antica Filanda della seta di Salzano sta vivendo una seconda vita... un polo di attività culturali per il paese e il territorio

  • FESTA DELLA FILATURA A SALZANO

Inizio di giugno
presso la Filanda Romanin-Jacur

Ricostruzione del processo produttivo del baco da seta con macchinari d'epoca.
Sfilata di moda; mostra dell'artigianato locale.
Degustazione di piatti tipici e intrattenimenti musicali.

  • FILI - Filanda Idee Lavoro Identità

Primo Week end di agosto
Filanda Romanin-Jacur

Rassegna di teatro, musica e danza.
Spettacoli, laboratori, incontri e letture restituiscono a questo straordinario sito l'originaria bellezza e una nuova funzione culturale e sociale

http://salzano.provincia.venezia.it/filanda/index.htm

#104

Gambali

Avvio 50 m con color viola e faccio 5 f a maglia rasata, il 6o lo faccio a dir inserendovi le asole (gett, dir2ins) iniziando e finendo con 5 m dir, eseguo il 7o f a dir e, alla fine, metto tutto su un gioco di ferri (12+13+13+12)

8o f passo al colore blu eseguendo un giro fatto di costa 1/1 nel 1o f, maglia rasata nel 2o e 3o , costa 1/1 nell'ultimo...

il 51esimo giro lo faccio tutto a maglia rasata e faccio 1 calo (pdg) alla fine del 2o ferro e 1 (dir2ins) all'inizio del 3o (12+12+12+12 m), poi proseguo con costa 1/1 su tutto... e continuo sino al 70esimo giro... al 71 passo al viola e faccio una maglia rasata (aperta sul davanti), 1 passaggio dir, 1 inserendovi le asole presenti come sopra... chiudo all'85.

#103

Babbucce

Monto 50 m su ferri del 4.5 e ne lavoro 14 a maglia rasata,

il 15esimo f lo faccio lasciando 5 m all'inizio e alla fine a maglia rasata mentre le altre le lavoro con 1 gett. e dir2ins,

faccio un altro f (16esimo) a rov

poi monto sul gioco dei ferri (12+13+13+12) e continuo a lavorare la maglia rasata sino al 20esimo giro.

Dal 21 al 25 (compresi) lavoro in costa 1/1 i ferri 1 e 4 mentre i 2 e 3 sono sempre in maglia rasata

... proseguo poi solo sulle m posteriori facendo cosi il calcagno per 20 ferri a punto legaccio... poi la staffa suddividendo le 26 m del calcagno in 8+10+8 e proseguendo a maglia rasata quelle centrali (prendendo, con un pdg, una m alla fine dei ferri diritti e una m sul ferro laterale; con rov2ins, una m alla fine dei ferri rovesci e una sull'altro ferro laterale)...

poi metto il tutto nuovamente sul gioco dei ferri, faccio un giro a maglia rasata e dal 2o inizio a fare dei dir2ins alla fine del 1o ferro, costa 1/1 nel 2o e 3o, pdg all'inizio del 4o... proseguo per 5 volte con questi cali sino ad avere 11+12+12+11 maglie disposte sui ferri, poi vado avanti con una maglia rasata nei ferri 1-4 e costa 1/1 nei ferri 2-3...

al 31esimo giro parto con la maglia rasata su tutto e dal 45 al 50 faccio dei cali (pdg, dir2ins) alla fine e all'inizio di ogni ferro.

#102

Manopole

avvio 40 m con f da 4.5 e faccio 5 f in maglia tubolare, poi passo tutto su un gioco di ferri e proseguo per altri 15 f a costa 1/1.

il giro 21 passo a maglia rasata...

al 22 inizio gli aumenti del pollice (x 4 volte aumento 2 m alla fine del 1o f (1 tra la trezultima e la penultima m e 1 tra la penultima e l'ultima) e l'inizio del 2o (1 tra la prima e la seconda m e 1 tra la seconda e la terza))...

l'ultimo aumento lo faccio al giro 34 e proseguo sino al 40esimo per raggiungere la lunghezza dalla quale far partire il pollice...

al giro 41 umento 2 m ai lati del pollice e al 42 proseguo solamente la sua lavorazione (il 42esimo g diventa il 1o g del pollice)... al 43 faccio 2 cali in prossimita' della giunzione con il resto della mano... proseguo sino al 58esimo g che chiudo infilando tutte le m con l'ago e stringendo.

continuo il resto della mano sino al giro 70 e poi (71) inizio dei cali progressivi (1 pdg alla fine del 1o f, 1 dir2ins all'inizio del 2o ( lo stesso tra il 3o e il 4o)) per 5 volte (75esimo g compreso); poi eseguo il 76esimo g e chiudo passando il filo tra le m.

#101

Realizzazione del cerchio con il gioco dei ferri

Si montano 8 m. su 4 f.

  • 1o giro dir.
  • 2o giro 1 aumento ogni m.
  • 3o 4o 5o giro dir.
  • 6o giro 1 aumento ogni m.
  • 7o 8o 9o 10o 11o giro dir.
  • 12o giro 1 aumento ogni m.

    poi

    ... si prosegue con 5 giri dir. e uno con 1 aumento ogni 5 e poi ogni 6 m...

oppure

si utilizzano sempre 5 ferri

  • 1° giro: raddoppiare le maglie
  • 2° 3° 4° dir.
  • 5° raddoppiare le maglie
  • 6° 7° 8° 9° dir.
  • 10° aumentare 1 m. all'inizio (o alla seconda, vah) e 1 alla penultima per ogni ferro
  • 11° 12° 13° 14° 15° 16° 17° dir.

    ogni 5 o 6 giri ripetere il 10°

#100

GiakKimono

monto 80 m. e lavoro 123 ferri del 6 a punto legaccio.

giro il tutto, rendendo sopra e sotto quelli che sarebbero lati e riprendo, poi, 20 + 20 m. per lavorare il davanti, lasciandone 24 per lo scollo... sempre punto legaccio per 150 f.

eseguo una prima striscia sempre di 150 f. a punto legaccio del davanti, lo cucio con il dietro e metto sul gioco dei ferri 15+18+17+15 m. iniziando la manica a maglia rasata per 100 giri.

poi riprendo il lato sx del davanti a lavoro a punto legaccio sino a raggiungere il lato dx che riprendo a sua volta per fare 7 f. sempre a punto legaccio dove vanno attaccati i 4 bottoni. le asole le faccio sul lato sx facendo un bordo a maglia bassa con l'uncinetto (l'asola la faccio con una catenella di 7 punti che si allungano dal bordo)

#99

Calzettini

oramai son partito

mi faccio un altro paio di calzini

(con ferri del 4.5) monto 48 m. e faccio 4 ferri di maglia tubolare ne eseguo uno (quinto) a costa 1/1 e monto il tutto sul gioco dei ferri, poi proseguo sino al giro 30.

proseguo, per il tallone, la lavorazione della metà delle maglie (24) con un diverso colore in maglia rasata per altri 20 ferri (50esimo)

...

a questo punto ridistribuisco queste 24 m. (7+10+7) e formo (partendo dal 51esimo ferro) la staffa del calcagno con i soliti cali: nei ferri dispari un pdg con la maglia finale delle 10 centrali insieme ad una m. laterale, mentre nei ferri pari faccio un rov.2ins. con l'ultima delle m. centrali e una m. di quelle laterali... finisco al ferro 64

...

riprendo tutte le maglie e le metto sui 4 ferri (10+11+24+11)

...

il 65 lo faccio tutto a maglia rasata con il nero e inizio a fare dei cali sui lati adiacenti al ferro con 24 m.

partendo dal lato lungo faccio dei pdg mentre arrivandoci faccio dei dir.2ins. sino ad avere la suddivisione 10+5+24+5 alla fine del giro 71... ripartisco le m. sui ferri (10+12+10+12)

...

al giro 106 passo al colore marrone

al 120esimo inizio, all'inizio e alla fine, del secondo e ultimo ferro, i cali (pdg, dir2ins, pdg, dir2ins per ogni giro) finendo al 126 (dove, per eliminare tutte le m. laterli, aggiungo, alla solita diminuzione, un calo, inverso al precedente, utilizzando l'unica m. rimasta sul ferro con la prima del successivo)

chiudo passando con l'ago tutte le m. rimaste su due ferri (che il punto maglia che serve a chiudere il tubolare non riesco proprio a farlo :) )

(continua con la seconda calzatura)

#98

Cappuccio II

dopo il cappuccio per la Francesca ho deciso di farmene uno pure per me

#97

Calzettini/babbucce per Ada

Dato che, come confermato dai recenti calzettoni che mi son fatto , se non prendo appunti poi il secondo calzettino viene sempre diverso pur essendo, all'inizio, certo di non dimenticare i semplici passaggi fatti, allora questa volta segno:

monto 56 m. e faccio 7 ferri a maglia tubolare, l'ottavo ferro lo faccio a costa 1/1 e poi (ferro 9) monto tutto sul gioco dei ferri (4+1)... e vado avanti sino a completare il giro 20

proseguo metà delle maglie (28) con la maglia rasata del calcagno per 15 ferri

per sagomare il calcagno, suddivido queste maglie (8+12+8) distribuendole sui ferri e le lavoro cosi:

  • i ferri dispari (dritto nella maglia rasata) l'ultima m. la passo senza lavorarla sul ferro di dx e prendo, lavorandola, una m. dalle "laterali" alla quale poi accavallo quella passata; in sostanza faccio una diminuzione "pdg" (1 pass, 1 dir., gett.)
  • i ferri pari (rov) le ultime due m. le lavoro insieme (rov.2ins.)

    ... per 16 ferri (tot 51)...

    ... al 52esimo ridistribuisco tutte le maglie sul gioco dei ferri dopo aver ripreso con l'uncinetto10 m. della staffa (in totale ora ci sono 28+10+12+10 m.) e faccio un giro a maglia rasata...

    nei successivi 4 giri a maglia rasata eseguo 4 cali ai lati della calza (i ferri contenenti 10 m.) utilizzando le m. contigue alle 28 (faccio un pdg (1 pass, 1 dir., gett.) nelle ultime 2 m. di un ferro e un dir.2ins. nelle prime due dell'altro)...

    al giro 55 (57) le m. son così suddivise (12+6+28+6)... proseguo in maglia rasata ni ferri conteneti 6+12+6 m. mentre nelle restanti 28 m. riprendo la costa 1/1... sino al 91 dove inizio una costa rasata su tutto... dopo 5 giri (tot 96) ridistribuisco le maglie sui ferri (12+12+16+12) e inizio a fare i cali per la chiusura (al passaggio tra il primo ferro e il secondo un "pdg", tra il secondo e il terzo "dir.2ins.", tra il terzo e il quarto un "pdg" e tra il quarto e il primo "dir.2ins.") sino al giro 100.

    l'ultimo, il 101, faccio dei cali doppi nei ferri "laterali" aggiungendo uno stesso tipo di calo dopo e prima di quelli soliti.

#96

L'università del merletto. I corsi di macramè della signora Edera Timoncini

[Lugo Notizie]

Dal 2003 l'appuntamento è fisso: ogni martedì pomeriggio dalle 14 in poi ci si incontra a Maiano, a casa della signora Edera Timoncini per imparare l'arte del macramè un merletto a nodi di origine araba, importato in Italia dai marinai che approdavano ai porti genovesi. Una scuola nata per caso; Giuseppina, figlia della signora Edera, faceva volontariato in alcuni negozi equo solidali della zona e la mamma, da sempre appassionata di macramè, fece avere in negozio alcuni suoi lavori: «Non si faceva in tempo a esporli in negozio che già andavano venduti - racconta la signora Giuseppina -, così abbiamo pensato che sarebbe stato un vero peccato perdere quest'arte».

(continua)

#95

Il gilè (di lana cardata & filata da me)

Eccolo qua

L'unica deficenza, che poi alla fine s'è trasformato in un'occasione, è che, per cercare di utilizzare solamente il filato che già avevo creato mi son costretto ad una taglia che per me era decisamente scarsa... ma che sta a pennello a cristina :)

#94

La binatura

Durante la realizzazione del poncho/kimono

m'è capitata la sorpresa di arrivare a finire la lana a 3 ferri, dico TRE ferri!!!, dalla fine dell'opera. Pensa che ti ripensa ho passato al vaglio una valanga di possibilità e alla fine ho deciso di farmi un filato abbastanza simile con la lana che sto lavorando. Sono passato così dalla filatura semplice di un solo filo ad uno composto da due più sottili, così come viene realizzato attraverso la binatura...

oh! è venuto benissimo, praticamente non ci si accorge dell'aggiunta e in più ho avuto l'occasione di provare una fase nuova della trasformazione della lana.

#93

Poncho/kimono

monto 60 maglie, faccio 10 righe a punto legaccio e poi 80 composte da 15 m a punto legaccio, 30 m a maglia rasata (ogni 20 ferri eseguo nel mezzo una treccia di 5+5 da dx a sx), 15 m a punto legaccio.

sempre eseguo un vivagno prendendo la prima m a rovescio e passandola nel ferro dx senza lavorarla.

poi concludo con 10 righe a punto legaccio e chiudo alla 100.

#92

Coordinamento Tessitori

#91

Tessitura, matteosalusso.it

  • Telai per tessitura
  • Laboratori di tessitura
  • Il pettineliccio tubolare
  • Corsi di tessitura
  • Chi siamo
  • Tessitura a tavolette
  • Accessori per tessere

http://www.matteosalusso.it/

#89

350 gr

giusto prima di partire per la trasferta romagnola sono arrivato a quota 350 gr di preziosissimo filato di lana.

c'è da dire che mano a mano che prosegue la filatura il filato diventa sempre più uniforme e più sottile rispetto all'inizio.

rimando a settembre la continuazione e l'inizio della lavorazione...

#88

Vestito/canottiera

Riprendo l'idea della canottiera a in punto turchia (2008.08.30#1) per realizzarne una più lunga da regalare a mia zia, che già da tempo ci fa il filo.

parto con 8 righe di 96 m a punto legaccio...

... alla riga 91 calo le prime 3 m del giromanica e alla 92 le altre 3, poi -1 m all'inizio di ogni riga sino alla riga 98 compresa (rimangono 2 m di punto legaccio su entrambi i lati)...

... il 135 è l'ultimo ferro

... faccio il 136 e 137-esimo a punto legaccio

... alla riga 138 calo le prime 13 m per la spalla...

... alla riga 139 calo le seconde 13 m per la spalla...

... al 140 chiudo 14 m, ne sospendo 30 e ne chiudo altre 14.

#87

TelaIo

Da "La tessitura a mano" di Martha nieuwenhuijs edito da "IL CASTELLO" ho seguito le istruzioni per la realizzazione del mio primo telaio

con il quale sto tessendo un bel filato grezzo di canapa

#86

I miei primi 50... grammi di gomitolo

Dopo aver finalmente preso la mano alla cardatura con le due spazzole per cani "lanosi"...

e aver non poco tribolato per capire come mettere le mani al fuso...

ecco qua i miei primi 50 gr di gomitolo filati dalla preziosa lana degli zii di Donatella.

(oggi sono arrivato a 100 gr)

#84

Sto cardando

dopo alcuni giorni di tentativi con una sola spazzola cardatrice ho deciso di accoppiarla con un'altra e il risultato e' migliorato

il problema che ora mi pongo, di fronte al tentativo di filatura con il fuso, e' di come "caricare" l'asta che porta la matassa di lana cardata. io, cioe', una volta fatti, diciamo cosi, alla bellemeglio, i serpentoni, devo avvolgerli tutti nell'asta e raccogliere la materia grezza seguendo questa disposizione della lana "riducendo" il serpentone in filato?

#83

FELTRAIE - il sito di quelle che lavorano le lane del vicino

Associazione culturale per la valorizzazione delle lane locali

Siamo un gruppo di "ragazze" che nel 2006 hanno incontrato per caso il feltro sulla strada dell'autoproduzione, del rispetto e della tutela dell'ambiente.

Nello stesso anno abbiamo organizzato un circolo di studio nell'ambito del quale abbiamo raccolto, lavato e cardato la lana delle pecore dei pastori che allevano le pecore vicino a dove abitiamo.

Riteniamo assurdo usare per fare il feltro lane che hanno fatto migliaia di chilometri per arrivare fino a noi quando quasi tutta la lana delle pecore europee viene "smaltita" o interrata...

http://www.feltraie.it/

#82

Alcuni appunti di cardatura e filatura

La cardatura è un'operazione che fa parte del processo di filatura della lana. Consiste nel liberare dalle impurità, districare e rendere parallele le fibre tessili, al fine di permettere le successive operazioni di filatura.

Deve il suo nome alla pianta del cardo, anticamente le infiorescenze seccate del cardo dei lanaioli (che sono coperte di aculei) venivano usate per questo lavoro... (continua)

Il fuso è uno strumento che permette di filare a mano. La filatura si ottiene con la torcitura di fibre tessili in modo da trasformare un ammasso di fibre in un filato... (continua)

  • Filatura e formazione delle matasse
  • Laboratorio della Zona: La logica del fare
  • ... la signora Tina, utilizzando il fuso (video, 3.3 MB, 21 secondi) ... mostra come trarre dalla lana grezza il filato

    Catullo (Nozze di Peleo e Tei, LXIV, 311-319) così descrive le Parche che filano i destini umani: "Laeva colum molli lana retinebat amictum dextera tum leviter deducens fila supinis formabat digitis: tum prono pollice torquens Libratum tereti versabat turbine fusum: Atque ita decerpens aequabat semper opus dens Lanaeque aridulis haerebant morsa labellis, quae prius in leni fuerant extantia filo: ante pedes autem candentis mollia lanae vellera virgati custodiebant calathisci".

    "La sinistra teneva la conocchia coperta di morbida lana, la destra, leggermente tirando i fili, li formava con le dita supine, mentre col pollice supino torceva le fibre e faceva ruotare il fuso librato in aria dalla fusaiola. Al tempo stesso i loro denti, staccando le asperità, senza posa rendevano uniforme il filo e alle labbra disseccate aderivano le fibre della lana che dianzi fuoriuscivano dalla superficie compatta del filo; ai loro piedi i flosci bioccoli di candida lana empivano corbe di vimini"... (La filatura)

#81

Il Lavaggio

Continuano le frugali emozioni.

Le mani a mollo, lavando questo santo dono, è stata una ulteriore esperienza vitale, vitalizzante, un profondo senso di partecipazione alle fondamentali leggi dell'universo.

grazie

#80

E' arrivata! (la lana)

Il seguente esempio di economia diffusa

...
pensando a milano
a me, ingenuamente, mi vien da immaginare che
potrebbe essere fattibile e bellissimo mettere su un progetto di
valorizzazione di questo tipo all'interno di InterGAS

acquisti condivisi tra piu' gas e un piccolo spazio dove tenere la
lana grezza, lavarla e lavorarla (con relativo diffuso scambio di
conoscenze/abilita'), magari pure iniziare a tingere con le piante...

'na figata! :)

piena valorizzazione di tutta la filiera che va dalla bestia al capo
d'abbigliamento...

ecoequobiosolidalappagantemente rivoluzionario :)

per intenderci, quello che mi immagino io sarebbe
uno spazio collettivo per corsi, lavorazione e vendita diretta
(ogni lavorat[ore|rice] vende le sue realizzazioni,
lana cardata, filato, tessuto, capo d'abbigliamento che sia)

che ho presentato ad InterGAS, ha dato i suoi frutti, tra i vari gas s'è infatti sparsa la voce e così è saltato fuori che...

'somma, la lana è arrivata!

non ho ancora messo le mani a mollo,
ma mi sento sin da ora
di ringraziare Donatella...
per le sensazioni che ho provato
trasportandomi sulle spalle queste pecore nel sacco...
a piedi, per le strade,
in metropolitana...
una frugale situazione decisamente decontestualizzante
:)

un profondo piacere

proxima azione Il Lavaggio

#79

capre & cavoli

> ... quello che mi immagino io sarebbe
> uno spazio collettivo per corsi, lavorazione e vendita diretta
> (ogni lavorat[ore|rice] vende le sue realizzazioni,
> lana cardata, filato, tessuto, capo d'abbigliamento che sia)...

http://www.gasmilano.org/forum/viewtopic.php?f=22&t=332

questo esempio e' piaciuto molto,
quando ne parlo con le persone
il riscontro e' decisamente buono,
sto anche avendo conferme varie sulla possibilita'
di trovare lana dai pastori
(anche il taroGAS mi ha offerto collaborazione in questo senso)
e cosi' la fantasia ha continuato a farsi strada tra i neuroni.
pochi giorni fa, in un manipolo d'eroi[ne],
abbiamo ripulito lo spazio verde lasciato abbandonato al degrado in via ScaldaSole,
anche questa azione sta riscontrando una forte adesione
da parte delle persone del quartiere.
sembra che un giardino comunitario
potrebbe effettivamente realizzarsi.
e cosi mi vien da tessere tutti questi fili.
voi che dite, sarebbe possibile
impostare un progetto di sviluppo
di attivita' artigianali di questo tipo:

  • il giardino comunitario potrebbe venir coltivato a piante e fiori per la tintura dei filati.
  • nel centro sociale del comune far partire dei laboratori per le attivita' precedentemente indicate (avendo, tra l'altro, la possibilita' di coinvolgere tutta l'anziana fauna che bazzica intorno al centro)

si tratterebbe di trovare alcune persone
in grado di fare da dirett[ori|rici] di settore
e di presentare il progetto come gas, o, meglio, intergas, al comune
in modo tale da mantenere una forte impronta di autonomia
dal basso dei futuri produttori/artigiani.
insomma, la struttura organizzativa, gestionale,
bisognerebbe imporla inequivocabilmente come orizzontale
portatrice di tutti i nostri fondamentali valori etici, ecologici,
di partecipazione attiva e diffusa... con un riscontro economico.
si tratterebbe infatti di attivare microeconomie di un artigianato
che trae linfa vitale dai lavori del passato
e si scaraventa nel futuro di una reinvenzione dell'agire umano
solidale e conviviale.

#78

Giacca di ciniglia a mezze maniche

con un ferro del 4.5 monto 96 m e faccio 10 righe a punto legaccio, poi proseguo a maglia rasata sino alla 96 al termine della quale aggiungo 48 m per la prima manica e alla 97 aggiungo le altre 48 m...

arrivo alla 182 e sospendo (dovro' ripartire facendo la 183) le m del collo (36) e le restanti 30 più quelle di una manica (48) (tot. m sosp. 114)

il ferro è così suddiviso in 48 30 36 30 48...

il bordo che unifica i lati lo lascio in sospeso (per una parte piu' il collo) alla riga 3 (dovro' partire facendo la 4)...

#77

Fettuccia riciclata

... m'è venuto da pensare che potrebbe essere interessante riciclare i vecchi abiti disfacendoli, scomponendoli tagliandoli spiralmente in un'unica fettuccia da riutilizzare con i ferri...

#76

non si nasce imparati!

ratmusque writes:

... Che libro e'? Magari riesco a comprarlo online.

guarda, ho trovato on-line l'equivalente, in italiano, vi sono riportate tutte le tecnichebase poi ci sono anche un po' di punti

ci sono arrivato dal forum sul lavoro a maglia di alfemminile.com

#75

Filati di cotone e lino

domani e dopo, in via marconi (forse), sara' presente una bancarella dove tempo fa ho comprato della ottima lanona di pecore bergamasche e un bel filato di ciniglia di cotone... andro' sicuramente a fare acquisti... forse del lino, ma sicuramente anche del cotone, naturali, non tinti... belli.

#74

Ancora sui calzini

... Le calze sono uno dei primi capi che furono lavorati a maglia, addirittura esistono nei musei esemplari di calze egiziane lavorate nel XIII e XIV secolo in cotone su tre o quattro ferri a due punte. Insomma, le calze hanno avuto nella storia della maglia una grande importanza...

(continua)

#73

I miei primi Calzettini

64 m.

10 righe arancioni, 20 blu, 10 arancioni...

inizio il calcagno proseguendo la lavorazione di metà delle m. (le altre in sospeso) per 6/7 cm. che circa corrisponde a 20 m., cioè sino alla riga 60, tutto a maglia rasata con colore blu.

alla 61 faccio le prime 9 m. le 14 m. centrali e metto su un ferro le altre 8 m. laterali dopo aver accavallato l'ultima delle 14 m. centrali con la prima delle ultime 9 m. laterali.

alla 62 faccio la riga rovescia e alla fine faccio due rov. ins. prendendo l'ultima delle centrali insieme alla prima laterale... e cosi' via sino al completamento delle m. laterali che avviene al ferro 78...

al ferro 141 inizio la punta terminale cambiando colore (azzurro) e passando alla maglia rasata su tutto il cerchio.

alla riga 146 inizio i cali (4 ogni 2 ferri), son 34 m. su, 11 laterali e 14 sotto; i cali sono 2 nella parte alta e 1 per ogni lato nella maglia in basso.

chiudo al ferro 161 con cucitura "a tubolare"...

#72

Knit the city

Fare a maglia è un'arte d'altri tempi che è stata quasi totalmente rimossa dalla nostra vita. Un modo per riscoprire quest'arte, un mestiere che intreccia tessuti e persone. Massima libertà di creare e di sperimentare questo mestiere. Il risultato diventerà parte dell'allestimento sulle cesate nel cantiere alle spalle del mercato comunale di XXIV maggio, diventando parte integrante della città.

  • Designer: Kathryn Jane Hall
  • From: Londra, UK
  • Info: 23 Aprile dalle 10:00 alle 18:00 in Piazza XXIV Maggio.
  • Costi: a consumo
  • Partecipanti: unlimited

http://www.designpubblico.it/publicdesignfestival/it/home/

#71

Scamiciato primavera/estate

con un filato di cotone e dei ferri da 3.25 avvio 100 m. e faccio 5 righe a punto legaccio con il colore azzurro poi inizio una maglia rasata alternando due righe arancioni con 2 azzurre sino alla 106. la 107 108 109 110 le faccio in maglia rasata con l'arancione e alla 111 passo a costa 1/1 sempre con lo stesso colore...

154 -10

155 -10

156 arancio

157 blu

158 inizio 20 m. a punto legaccio, 40 m. costa 1/1, 20 m. punto legaccio

davanti

176 chiudo sospendo le 20 m. di una spallina e chiudo le 40 m. centrali

dietro

186 chiudo sospendo le 20 m. di una spallina e chiudo le 40 m. centrali

#70

Fibre Naturali: tessere reti sostenibili

Esperienze, progetti e prodotti realizzati attraverso il recupero e la valorizzazione delle fibre naturali e la creazione di filiere locali/di territorio ambientalmente e socialmente sostenibili.

Fa' la cosa giusta! - FieraMilanoCity - Pad. 2 P.ta Scarampo

Sabato 14 Marzo 2009, ore 14.30-17.00 - Sala Africa

In occasione dell' Anno Internazionale delle Fibre Naturali- IYNF (iniziativa FAO/ONU), e dell'apertura della nuova sezione di Fa' la cosa giusta! ad esse dedicata, l'incontro offre un'occasione di approfondimento sulle opportunità e problematiche di questo settore, e un momento di scambio e confronto tra produttori e trasformatori delle FN, rappresentanti del mondo imprenditoriale, accademico e della ricerca, del Commercio Equo e Solidale, della Pubblica Amministrazione, di associazioni e "campagne", stilisti, designer, GAS, "consumatori critici"...

Intervengono:

  • Francesca Corso, Assessore Tutela dei Consumatori, Provincia di Milano
  • Romano Bonadei, Presidente del Comitato Italiano per la Promozione dell'Anno Internazionale delle Fibre Naturali -IYNF2009
  • Beppe Croce, Associazione Chimica Verde - Legambiente
  • Marco Antonini, Consorzio Arianne
  • Benedetta Zini, Progetto Tessile e Sostenibilità Ibimet-Cnr
  • Stefano Panconesi, PAI-Natural Color
  • Silvia Marastoni, Fibre Naturali - Fa' la cosa giusta!

Introduce e coordina: Paolo Foglia, Settore Tessile ICEA

Hanno inoltre confermato la loro partecipazione numerosi altri soggetti attivi negli ambiti sopra indicati.

Le Fibre Naturali sono una risorsa preziosa, varia e versatile, dalla quale si ottengono prodotti ad alto valore aggiunto, capaci di soddisfare la domanda di "qualità globale" espressa dai consumatori. Rappresentano il principale mezzo di sussistenza, sicurezza alimentare e sviluppo economico per milioni di persone, e una materia prima molto importante per le economie di molti dei contesti più "sviluppati".

Tradizionalmente impiegate soprattutto nel settore tessile, sono sempre più frequentemente utilizzate anche in ambiti diversi - dal packaging all'edilizia, alla cosmesi, alla produzione cartacea, ecc. -, ampliando l'offerta di prodotti ambientalmente e socialmente sostenibili a disposizione dei "consumatori critici".

Tuttavia, le FN: sono ancora troppo spesso prodotte e "processate" con modalità non rispettose dell'ambiente, dei diritti e della salute dei lavoratori, delle popolazioni e comunità locali e dei consumatori; hanno progressivamente perso, a partire dagli anni '60, larga parte del loro mercato a favore delle fibre sintetiche e artificiali; sono ancora insufficientemente conosciute dai consumatori, nelle loro diverse tipologie e caratteristiche/proprietà.

#69

Filo lungo filo, un nodo si farà

Storia, leggende e prodotti dell'Artigianato tessile

Il Villaggio Leumann nasce dalla tessitura. Infatti qui nella seconda metà dell'800 venne impiantato un cotonificio ed intorno alla fabbrica nacque e si sviluppò il Villaggio. Cuore di questa realtà è quindi il lavoro, in particolare un'attività, la tessitura, che è antica quanto la storia degli uomini.

"Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi: intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture"

Genesi 3,6-7

Nel 1972 il Cotonificio Leumann chiude e si rompe definitivamente il legame Villaggio-tessitura che sopravvive solo nella memoria di chi qui era venuto a lavorare. Progressivamente l'attenzione si è trasferita dalla fabbrica alle case e così per molti il Villaggio Leumann è diventato solo più un posto dove ci sono delle casette carine con i loro piccoli giardini.

Valorizzare il Villaggio Leumann come documento di assoluto valore dello sviluppo industriale nell'area torinese e ristabilire il legame tra lavoro-tessitura-villaggio sono stati propositi che l'Associazione Amici della Scuola Leumann si è imposta e che hanno trovato una fortunata realizzazione nella manifestazione Filo lungo filo, un nodo si farà. Nata nel 1995, si tiene ogni anno all'interno del Villaggio Leumann. Prima nel cortile della Scuola Elementare, poi nella piazza del Convitto delle Operaie ed ora finalmente nell'area dello stabilimento.

Si tratta di una mostra-mercato esclusivamente di artigianato tessile che viene proposta a tutti coloro che "tessono a mano" perché possano far conoscere i propri prodotti. Si svolge alla fine di settembre tra sabato e domenica. Si apre al sabato con un convegno che affronta temi che riguardano aspetti diversi della tessitura, prosegue con la mostra-mercato vera e propria e non mancano dimostrazioni e attivazioni di laboratori. Nel pomeriggio della domenica si tiene una sfilata di modelli prodotti dagli espositori, mentre per tutto il tempo della manifestazione sono allestite una o più mostre...

Collegno (To) Villaggio Leumann

http://www.villaggioleumann.it/index.php

#68

Giaccacosacca

Dietro:

Avvio 123 m. con ferro 3.75

Faccio 4 righe a grana di riso

Passo al ferro 4.5 cambiando filo

Al ferro 101 chiudo 4 m. per il giromanica (alla 102 le altre 4) poi calo 1+1 m. per 3 righe, poi calo 1+1 m. per 2 righe pari

Alla 181 chiudo le prime 17 m. (della spalla) alla 182 le altre 17 m. alla 183 18 m. alla 184 le altre 18 m. alla 185 chiudo le 35 m. dello scollo

Parte sx davanti:

79 m. a maglia rasata con bordo uguale al dietro.

Il giromanica parte ugualmente alla 101 e si sviluppa allo stesso modo del dietro.

Al ferro 160 chiudo 25 m. dello scollo poi 1 alle righe 161, 162, 163, 164, 165 167, 169, 171, 173, 175

Alla 181 chiudo le prime 17 m. della spalla e alla 183 le altre 18 m.

Parte dx davanti:

49 maglie, bordino di 4 righe, al ferro 5 tutto dir., al 6 tutto dir. nuovamente in modo tale da ottenere una maglia rasata rovescia.

Alla riga 102 inizio il solito giromanica

160, 161, 162, 163, 164 calo 1 m.

Al ferro 182 chiudo le prime 17 m. della spalla,

Al ferro 184 chiudo le altre 18 m.

Maniche

Monto 79 m. eseguendo il bordo marrone con il ferro 3.75 e alla 5 riga passo all'altro filato utilizzando il 4.5...

#67

sullo stato della lana italiana

PS: sai che ho visto dei siti dove si puo' adotare a distanza una pecora e averne poi tutti i "frutti"... dalla lana al latte e prodotti derivati??? E sono molto interessata alle tinture naturali ma ho visto che deve essere fatta in tempi lunghi e con ampi spazi.

http://www.ravelry.com/discuss/knit/390870/51-75#72

#66

sullo stato della lana italiana

nel gruppo di discussione kn.it su ravelry, dove è stato segnalato l'articolo Un tesoro bianco di discarica apparso su repubblica, il dibattito è proseguito; partendo dal sito http://www.vallestura.net/sambucana/ è stato contattato un pastore che alleva questo tipo di pecore (sambucane)

#65

Un altro smanicato

Con il bel filato di cotone misto lino che mi sono accattato alla solita bancarella mi sto accingendo a fare un ulteriore smanicato (ce ne ho circa 500 gr).

Il punto che ho scelto di fare, che mi sembra valorizzi la "pelosita'" che caratterizza questo filato, e' la "grana di riso doppia".

Utilizzando un ferro del 6.5 monto 67 maglie e al 71esimo ferro ne chiudo 8 per il giromanica "squandrato" cosi come al 72esimo...

Proseguo sino alla riga 120 poi, alla 121 chiudo le prime otto maglie di una spalla, alla 122 le altre otto dell'altra, 123 altre 8, 124 altre 8 e alla 125 chiudo tutto.

Davanti come il dietro poi, al ferro 72 aggiungo 39 maglie da una parte, al 73 altre 38 e proseguo a costa 1/1 fino alla riga 100 dove chiudo 39 maglie all'inizio, ne lavoro 16, ne chiudo 19 del collo quadrato, ne lavoro altre 16 e chiudo le restanti 38.

Alla riga 101 riprendo le 16 maglie per parte con punto legaccio (e relativo vivagno) sino al ferro 120...

#64

La filatura

La filatura della lana

filatura a mano e con l'arcolaio (il video)

filare

Lut Verrelst, artista tessile, arriva dal Belgio a Porchiano del Monte con il suo arcolaio e insegna come usarlo. Poi viene coinvolta come filatrice nel presepe vivente. (il video)

... spinning wheel (il video)

Hand Spinning Wool

An into to Fiber Arts and handspun wool (il video)

Hand-spinning with the "Sling Blade" Handspinner

Here's the "Sling Blade" Handspinner - my latest "EZ-er" Spinner! If a picture's worth a THOUSAND WORDS - I hope the video clearly helps demonstrate HOW easily the "Sling Blade" works! (il video)

Fancy Kitty Hourglass Hand Spinner

How to spin using the Fancy Kitty Hourglass Hand Spinner (il video)

La filatura della ginestra fibra alternativa e sostenibile

Servizio TV di Pippo Gatto, riprese Michele Cava, sullo spin off del progetto universitario della filatura della ginestra, un fibra forte di un fiore che cresce in abbondanza nel Mediterraneo (il video)

#63

DRITTO E ROVESCIO

[Il Venerdì di Repubblica - 19.12.08]

II museo del design di Milano ospita un' esposizione di opere realizzate con i ferri, ma anche un laboratorio per chi vuole imparare

DRITTO, rovescio, dritto, rovescio...

Non è il lavoretto a maglia della nonna ma la mostra d'arte contemporanea della Triennale Design Museum di Milano. Dal 24 febbraio al 29 marzo 2009 saranno esposti oggetti di design e installazioni firmati da artisti internazionali.

In più, ci sarà un laboratorio permanente aperto al pubblico.

Perché una mostra del genere? L'idea è quella di riflettere sull'intreccio tessile come metafora del pensiero e della società.

L'esposizione nasce dall'esperienza condotta negli ultimi due anni dal gruppo do-knit-your-self e Naba (Nuova Accademia di Belle Arti) che, insieme alla Triennale, ha creato il Knit Café, un appuntamento settimanale al Triennale DesignCafé per curiosi e appassionati del lavoro a maglia: " l'anno scorso - insieme a studenti, artisti e ascoltatori della trasmissione Pinocchio di Radio Deejay - hanno realizzato il Family Dress, un maxiabito composto da vestiti cuciti tra loro (http://www.triennale.it).

#62

Le proposte in maglia degli stilisti

... una selezione dei capi in maglieria... della stagione A/I 08-09 (pubblicata da seidimoda)

http://seidimoda.repubblica.it/fotovideo/home/4101951/1

#61

Natalizie

A me non è mai importato gran che dei regali, ne farli ne riceverli, però, quest'anno è stata una bellissima esperienza di lento (anzi, piuttosto veloce direi) lavorio creativo. E' stato tutto un gran sferruzzare e la cosa più particolare è la sensazione datami dal "progettare" il punto e il modello in base ai caratteri dei vari referenti.

  • Il cappuccio/fazzoletto in righe in rilievo (80 maglie di partenza) ,
  • gli scaldamani con la treccia/armonica,
  • lo scialle a 180 gradi ritorti ,
  • la sciarpa, classica ma non troppo,
  • il collare con punto fantasia ...
  • e l'abbigliamento della bambola
  • e la sua coperta.

    Veramente appagante.

(se ce ne avrò voglia e la capacità tornerò indietro sui miei punti per appuntarne il dispiegamento)

#60

knitPro

[Serpica Naro - MultiBlog]

knitPro ed e' un tool online freeware di microRevolt:

Traduce immagini digitali in schemi per lavori a maglia e a puntocroce (ah, perche'... c'e' differenza?).

l'interfaccia e' molto semplice, e facile da usare:

si fa l'upload del file (gif, png o jpg - max 1MB di peso) e all'invio knitPro scarica sul tuo computer lo schema in pdf.

http://www.microrevolt.org/knitPro.htm

#59

Serpica Naro

Oggi, gironzolando in rete per motivi completamenti diversi dalla maglia & affini, mi sono trovato sul sito di Serpica Naro, l'ho girato un pò e devo dire che decisamente l'assenza di una sua segnalazione era una grave manchevolezza su HacKnitting; bene, ora c'è, come c'è anche il feed nell'elenco utilizzato per la realizzazione di NoviGlob

Serpica Naro è una community dedicata alla moda autoprodotta, è un brand collettivo che ripensa la produzione di stile oltre la precarietà, è un luogo dove condividere talenti e saperi.

#58

Un tesoro bianco di discarica

[Motivi a maglia]

Da Repubblica questo bello e triste articolo sulla situazione della produzione laniera in Italia:

I pastori dell' Abruzzo per secoli hanno portato la loro lana a Roma tornando con le bisacce piene d' oro. «Adesso» dice Antonio Brignone, tecnico agrario della comunità montana valle Stura «la tosatura di una pecora costa 2,5 euro e la lana che si raccoglie - un chilo e mezzo per animale - in teoria viene pagata 0,35 euro al chilo. In teoria, perché i commercianti non passano quasi più e allora la lana viene messa da parte o buttata via.

[Addio al tesoro bianco ora è un pezzo da museo]

#57

Spazio Laboratorio Filosofà

martedì 04 novembre 2008
dalle 20 in poi
c/o Unza! Cicloofficina Nord - Niguarda - Milano
si inaugura...

Spazio Laboratorio di cucito, taglio, rammendo e attacca.

Per imparare, per insegnare, soprattutto per sperimentare

TUTTI I MARTEDI' SERA

  • 1 macchina a pedali
  • 1 macchina elettrica
  • 1000 aghi
  • 10000 spilli
  • 1000000 fili
  • 10000000 di simpatia

http://www.unza-milano.org/calendario-appuntamenti/filosof.html

#56

Giacca traforata

Parto con 112 maglie fatte con ferro del 5 e proseguo con 6 righe in punto legaccio... poi passo al punto turchia...

alla riga 65(+1) faccio il primo calo dell'inclinazione e proseguo facendo un calo ogni ferro dispari...

alla 80(+1) chiudo le prime 4 maglie del giromanica, alla 81(+1) altre 2, alla 82(+1) 2 ancora e le ultime due al ferro 84(+1)...

alla 153(+1) riga rimangono 8+8 maglie a punto legaccio che proseguo sino alla 160(+1) e chiudo alla 161(+1)

manica: 56 maglie in costa 1/1 x 56 ferri, poi una maglia gettata per ogni maglia e raddoppio le maglie che lavoro con punto turchia. alla riga 120 chiudo 4 maglie per il giromanica alla 121 altre 4, 122 -2, 123 -2, 124 -2, 125 -2, 126 -2, 127 -2, 128 -1, 129 -1, 130 -1, 131 -1. dal ferro 165 calo 1+1, 1+1, 1+1, 1+1, 1+1, 2+2, 2+2, 2+2, 3+3, 3+3... e chiudo tutto

La giacca a kimono traforata

finalmente e' finita (2009.02.06#1)

dopo una luuunghissima gestazione, in un periodo estemameeente travagliato e' saltata fuori anche questa.

#55

Pantacalze/salopette (x ada)

Finalmente mi cimento anche con l'avvio a tubolare, il lavoro da cui colgo l'occasione è una salopette per ada.

Parto con 40 maglie a tubolare con ferro del 6 per 10 righe (verdi) poi continuo con il rosa per 2 ferri in costa 1/1, poi cambio ancora con il verde per altre 2 righe. al 15 ferro riprendo il rosa e proseguo sino alla 23 dove alla fine aggiungo una maglia... poi ne aggiungo un'altra alla 24 e vado avanti...

... alla fine della 56 aggiungo una maglia... poi ne aggiungo un'altra alla 57...

... alla fine della 64 aggiungo una maglia... poi ne aggiungo un'altra alla 65...

... cambio colore alla 72 e alla fine aggiungo una maglia... poi ne aggiungo un'altra alla 73...

... cambio colore alla 82...

... alla riga 92 inizio una parte del cavallo aggiungendo 5 maglie alla fine... lo stesso vale per la 93...

... faccio un aumento alla fine delle righe 103, 107, 111

[nell'altra parte ... faccio un aumento alla fine delle righe 102, 106, 110]

... faccio un calo alla fine delle righe 115, 119, 123

[nell'altra parte ... faccio un calo alla fine delle righe 114, 118, 122]

... alla 124 cambio colore

... alla 125 lascio in sospeso le prime (che lavoro) e le ultime 17 maglie (non lavorate) e proseguo, solamente con le 24 centrali... 126 cambio ferro ed inizio la costa 1/1 con il 5...

... 130 inizio il tubolare di chiusura che cucio alla 135.

[nell'altra parte la 131 divido in 2 bretelle lasciandone sospese 17 della 130]

... la 151 la divido in 2 bretelle da 17 maglie ciascuna lasciandone sospese 17 della 150...

... finisco la bretella alla riga 230...

#54

Kitchener Stitch... la maglia tubolare

finalmente mi son deciso a fare la chiusura del collo con la maglia tubolare.

l'avvio a partire da un lavoro già in esecuzione per eseguirne una chiusura elastica è molto semplice:

avvio della maglia tubolare per la chiusura lavoro

1° ferro: (#) 1 dir., filo davanti, passare una maglia rov. senza lavorarla, filo dietro (#).
ripetere da (#) a (#).
i ferri successivi sono identici.
chiudere il lavoro con un ago effettuando un punto maglia.

e qui iniziano i dolori, il punto maglia; dopo aver fatto alcuni tentativi sleggiucchiando alcune istruzioni ho fatto una ricerca in rete e ho trovato i[l] seguent[e]i video che ne mostra chiaramente i passaggi...

ferro1 dietro davati

( />
ferro2 davanti dietro
ferro1 davanti dietro e lasciar cadere

ferro1 dietro davati
ferro2 dietro davati e lasciar cadere

( />
ripetere da (#) a (#)

#53

La stoffa del diavolo. Una storia delle righe e dei tessuti rigati

Autore Pastoureau Michel
Curatore Scotti M.
Editore Il Nuovo Melangolo (collana Opuscula)

In sintesi

Struttura impura, la riga è rimasta a lungo, in Occidente, un marchio di esclusione o di trasgressione. Il Medioevo considera i tessuti rigati oggetti diabolici e la società moderna ha vestito con indumenti a righe i ceti più bassi della propria popolazione: schiavi, domestici, marinai, ergastolani. Tracciando una lunga storia della rigatura occidentale, Michel Pastoreau si interroga più ampiamente sull'origine, lo statuto e il funzionamento dei codici visuali in seno a una determinata società. [ibs]

La recensione de L'Indice

#52

L'ape Ada

Ho in programma di fare un maglione a righe per Ada che ricordi le api.

Uso un filato ecologico di pura lana, tinto con piante: giallo, marrone.

ROWAN
purelife
Organic Wool Naturally Dyed

Organic Wool
Grown in an environmentally and socially responsible way from sheep grazed on land free from pesticides and chemical fertilisers.

Low Impact Dyeing
Our organic wool is cleaned and processed in an environmentally friendly way and then dyed with natural sustainable plant dyes producing no toxic effluent.

thinkcleanknitgreen

http://www.knitrowan.com

Ho pensato di fare delle righe seguendo la sequenza seguente

      0
      4 marrone punto legaccio
    + 4
      4 giallo maglia rasata
    + 8
      4 marrone maglia rasata rovescia
    + 12
      6 giallo maglia rasata
    + 18
      6 marrone maglia rasata rovescia
    + 24
      8 ecc.
    + 32
      8 ecc.
    + 40
      10
    + 50
      10
    + 60
      12
    + 72
      12
    + 84
      14
    + 98
      14
    + 112
      16
    + 128
      16
    + 144
      18
    + 162
      18
    + 180

(+) cambio colore

(alla riga 60 inizio la parte tutta gialla e lo scalfo ddel giromanica lo inizio alla 65 con 3 maglie chiuse, alla 66 le altre 3 maglie chiuse, poi ne calo 1 per parte per i successivi 2 ferri dritti)

(alla riga 81 chiudo 14 maglie per lo scollo e lascio in sospeso una parte, poi proseguo facendo un calo ogni ferro dritto sino ad rimanere 10 maglie, chiudo il lavoro alla riga dritta 101)

(le maniche le inizio con un ferro del 5 facendo 30 maglie, 4 righe a punto legaccio poi, alla 5, cambio colore... faccio aumenti sino ad arrivare a 38 maglie... alla 43 faccio un ulteriore cambio di colore in maglia rasata diritta... alla 67 (?) cambio nuovamente colore e inizio (alla 68?) a calare (3 maglie chiuse) alla 69 le altre 3 poi 1 maglia all'inizio e alla fine delle righe 70 e 72... poi dovrei continuare così ogni 4 ferri (72, 76) piuttosto che ogni 2... poi ricomincio con i cali ogni 2 (86, 88...)... alla 96 chiudo le prime 3, alla 97 le altre 3 e chiudo le restanti 6 alla 98)

#51

ki? mò, no! n° 2

eccolo qua

son 48+8+8+48 maglie, partendo con una costa 2/2 con ferro 4.5 passando poi al 5 e facendo una maglia rasata rovescia con una grossa treccia centrale creando accavallando verso sx 8+8 maglie. alla riga 69 aumento 56dx+56sx maglie e proseguo la forma a T sino alla riga 155 dove lascio in sospeso 48 maglie del taglio dello scollo. la parte successiva continua dalla 156 dove aggiungo al centro le rispettive 48 maglie dello scollo e proseguo come l'altra parte. le maniche le completo poi riprendendo e facendo 2 righe a coste 2/2 sempre con ferro del 5 e chiudendo con quello del 6. il collo è ugualmente una costa 2/2 però fatta con gioco di ferri del 6, utilizzando il filo doppio e chiudendo con un ferro del 7.

#50

Ti sei mai chiesto cosa c'è dietro a quello che indossi?

Ogni capo di abbigliamento che contiene fibre di origine animale comporta un maltrattamento, più o meno grave agli animali. Generalmente quando si parla di maltrattamenti agli animali si pensa alle pellicce, ma non sono solo queste che comportano maltrattamenti, anche lana, seta, e articoli in pelle di ogni genere non sono immuni.

Lana

Le pecore vengono selezionate e allevate affinché posseggano velli sempre più folti e ciò può portare, d'estate, a colpi di calore anche mortali, mentre, dopo la tosatura, in caso di abbassamento della temperatura, gli ovini muoiono per l'esposizione al freddo.

La lana, oggi, proviene tutta da allevamenti che contano milioni di capi, situati in Sud America o in Australia; gli animali subiscono innumerevoli sevizie, i maschi vengono castrati con "l'elastico", a tutti gli animali viene tagliata la coda o praticato il "mulesing".

Oggi, ormai, la tosatura è quasi totalmente automatizzata per misure standard; questo comporta il rischio che quando la pecora è fuori misura, le lame, che in pochi minuti hanno il compito di tagliare tutta la lana, taglino anche la carne... e questo purtroppo accade spesso...

Lana Merino

Questo tipo di lana deriva da una particolare qualità di pecore australiane che sono state selezionate in modo da avere una pelle molto rugosa e quindi essere in grado di produrre un maggior quantitativo di lana. Le mosche depositano le loro uova nella pelle e una volta liberate, le larve penetrano nella carne delle pecore; per ovviare a questo problema gli allevatori attuano una pratica chiamata "mulesing".

Cos'è il Mulesing?

Il mulesing è un operazione che comporta lo scuoiamento dell'area perianale ed il taglio della coda dell'animale, lasciando la carne viva e sanguinante, in questo modo si evita che la pecora sporchi il suo prezioso vello con gli escrementi o che le mosche depositino le loro uova tra la lana...

http://www.oltrelaspecie.org/abbigliamento.htm

#49

sferruzzamilano

ma a milano cosa si può fare che abbia comunque un minimo di senso? sferruzzare! come del resto in qualsiasi altra parte dell'universo :) pensavo, tra le altre cose, di fare uno smanicato a punto pelliccia con la bella lana (filato ecologico senza trattamenti chimici - 60% lana, 40% alpaca - etichetta stamapata su carta riciclata) trovata al mercato... chiuso con degli alamari. per ora ci stò finendo il ki?mò, no! n° 2

#48

Corso di Lavoro a Maglia (novembre 2008) alla Scighera (Milano)

PROGRAMMA DEL CORSO

Lavorare a maglia come arte e divertimento acquisendo le tecniche base per poter esprimere se stessi e dare spazio alla propria fantasia e alla creatività insita in ognuno di noi.

Attraverso la lavorazione a maglia si può creare magicamente ciò che si vuole, lo "sferruzzamento", oltre a scaricare lo stress liberando la mente,dà molta soddisfazione per ciò che ognuno di noi riesce a creare.

  • cenni sui filati;
  • due tecniche per mettere i punti sui ferri;
  • imparare i punti base: punto diritto, punto rovescio. Verrà mostrato come realizzare un collo/cappello;
  • punto maglia legaccio;
  • punto maglia a grana di riso. Istruzioni per la realizzazione di una borsetta anni '30;
  • punto coste per rifinire un capo;
  • come prendere le misure realizzando un campione;
  • inizio lavorazione di una sciarpa utilizzando i punti appresi durante il corso.

(approfondisci)

#47

Mandala e uncinetto

Immagino che non sia una genialata, probabilmente la metà delle persone che si dedicano all'uncinetto fanno una riflessione di questo tipo, sta di fatto che oggi, in libreria per acquistare "La pecora Ornella" (di Agostino Traini per Edizioni EL) mi sono imbattuto nei libri che trattano i mandala (uno dei quali è "Tucci G., Teoria e pratica del mandala, Ubaldini, Roma 1969." elencato su wikipedia sotto la voce mandala nella stessa pagina da cui è tratta la citazione in fondo). L'associazione mandala e uncinetto è stata folgorante. Se l'entusiasmo si mantiene sufficentemente energetico mi piacerebbe portare avanti lo studio mandalico assieme alla pratica dell'uncinetto (grazie al libro "Enciclopedia e tecniche a uncinetto" di Jean Eaton - Ed. IL CASTELLO).

I Mandala hanno una tradizione antichissima e, nello scorso secolo, anche un grande studioso della psicologia occidentale ne ha fatto uno strumento di studio delle personalità dell'uomo. Si parla dello psicanalista svizzero Carl Gustav Jung (26 luglio 1875 Kesswil - 6 giugno 1961 Küsnacht), che sull'argomento ha scritto quattro saggi dopo averli studiati per oltre venti anni. Secondo Jung, durante i periodi di tensione psichica, figure mandaliche possono apparire spontaneamente nei sogni per portare o indicare la possibilità di un ordine interiore. Il simbolo del mandala, quindi, non è solo un'affascinante forma espressiva ma, agendo a ritroso, esercita anche un'azione sull'autore del disegno perché in questo simbolo si nasconde un effetto magico molto antico: l'immagine ha lo scopo di tracciare un magico solco intorno al centro, un recinto sacro della personalità più intima, un cerchio protettivo che evita la "dispersione" e tiene lontane le preoccupazioni provocate dall'esterno. Ma c'è di più: oltre ad operare al fine di restaurare un ordinamento precedentemente in vigore, un mandala persegue anche la finalità creativa di dare espressione e forma a qualche cosa che tuttora non esiste, a qualcosa di nuovo e di unico. Come afferma Marie-Louise Von Franz (allieva di Jung), il secondo aspetto è ancora più importante del primo ma non lo contraddice poiché, nella maggior parte dei casi, ciò che vale a restaurare il vecchio ordine, comporta simultaneamente qualche nuovo elemento creativo.
  (Mandala - Wikipedia)

Attraverso i mandala anche il tantra entra in gioco ("Il massaggio tantra in 4e4otto" di Rajiv Haurasia - Ed. L'AIRONE)

... La dogmatica tantrica procede dalla convinzione che l'uno è il tutto, che essere umano, natura e trascendenza non sono dissociati ma, esistendo un'armonia tra individuo e universo, i fattori del macrocosmo corrispondono a quelli del microcosmo e, pertanto, a quest'ultimo è data la possibilità di disporre delle forze dell'altro.

Il mandala rappresenta visivamente questa condizione: esso è uno psico-cosmogramma, un'immagine tanto della psiche quanto dell'universo, la cui iconografia rivela la fondamentale identità fra il corpo e la psiche umani e la struttura del cosmo, un'identità che non coinvolge solo le forme esteriori ma anche le dinamiche interne di mutamento e di mantenimento dei due sistemi...
  (Il mandala: un simbolo del sé)

#46

La pecora Ornella

Titolo La pecora Ornella
Autore Traini Agostino
Editore EL (collana Le letture dei piccoli)

La pecorella Ornella, l'unica del gregge che alza il muso dall'erba e cerca di capire le cose, si chiede a cosa serva la lana che gli uomini tosano regolarmente a lei e alle sue compagne. Indaga e scopre che gli uomini lavorano la lana e poi la vendono. Decide allora di mettersi in proprio, convince il gregge a seguirla e, una volta trovata una casa abbandonata, ne fanno una vera e propria fabbrica per la produzione della lana, con tanto di campagna pubblicitaria. Età di lettura: da 5 anni

(ibs.it Internet Bookshop)

#45

PhiloCafé

Nel cuore della moda italiana, a 19 km da Firenze, PhiloCafé - un nuovo Punto Lana per la Bertagna Filati

PHILOCAFÈ è uno spazio originale e polifunzionale a due passi da Firenze che unisce un nuovo punto lana, una ricca libreria ed una pasticceria artigianale. Un luogo dinamico dalle mille risorse per acquistare filati e imparare a lavorare a maglia, immergersi nella lettura e tenersi aggiornati sulle novità editoriali, gustare prodotti di pasticceria e specialità toscane...

(continua)

#44

Mamma li Turchi!

In tempo limite per la chiusura in bellezza dell'estate ho terminato la canottiera in punto Turchia con il solito filato di cotone misto lino.

Dietro:

Avvio 100 maglie

alla riga 71 chiudo 4 maglie per il giromanica e lo stesso lo faccio nella 72, poi chiudo 2 maglie alla volta per 6 volte (alternativamente, per riga (partendo dalla 72 nel senso inverso), sino alla 84).

Alla riga 110 chiudo 15 maglie per il girocollo e ne sospendo 1+1+16+1 (ripartirò con la 111). Alla riga 112 inizio a calare chiudendo 2 maglie e proseguo per altre 5 volte (nella parte ripresa il calo lo inizio dalla 113).

Chiudo la 151

Davanti:

Avvio 100 maglie

alla riga 71 chiudo 4 maglie per il giromanica e lo stesso lo faccio nella 72, poi chiudo 2 maglie alla volta per 6 volte (alternativamente, per riga (partendo dalla 72 nel senso inverso), sino alla 84).

Alla riga 96 sospendo la metà delle maglie, comprese le 2 centrali per uno scollo a V. Alla riga 97 inizio a calare chiudendo 2 maglie e proseguo per altre 5 volte (nella parte ripresa il calo lo inizio dalla 98).

Chiudo la 151

I bordi ripresi sono in punto legaccio, per 2 righe più la chiusura.

#43

Ki? Mò, No!

Già che ci sono mi annoto anche della realizzazione della maglia che mi ero prefisso

Le due righe di sospensione per il collo sono la 176 (ultima) e la 177 (prima). I bordi sono fatti con 8 righe in punto legaccio per maniche e fondo mentre il collo è fatto con 32 ognuna scalata ai lati di una maglia (2 per riga) in modo tale da ottenere la cucitura del taglio inclinata.

Le maniche sono state realizzate aggiungendo semplicemente 32 maglie (per manica) ottenendo così una forma a T di dimensioni 128 m e 32+128+32 m.

#42

Chi? Mò, No!

Dopo un pò di prove e rimuginamenti con il misto di cotone e lino che mi son procurato, dovrei essere arrivato ad un'idea di capo da realizzare: una maglia con maniche a kimono.

Son partito con un punto legaccio per 8 ferri (del 4) e 128 maglie poi ho continuato con una maglia rasata rovescia sino alla riga 8+64. Come si può già da ora intravedere, il modello dovrebbe utilizzare tutti multipli di byte (8 bit), nel qual caso lo si potrebbe chiamare, in esadecimale, ADA cioè, in binario, 101011011010...

Dalla 73 (compresa) inizio la parte con le maniche con 32+128 maglie (la parte che segue non è stata realizzata... aumento di 1+1 maglia in tutte le righe pari (che hanno il punto dritto) partendo dalla 74 (compresa (con 1+32+128+33)) e proseguendo con 32 aumenti sino ad arrivare ad un totale di 256 maglie (su 8+64+64 righe)... circa)

#41

World Wide Knit in Public Day (Milano)

[Motivi a maglia]

Il 14 giugno, dalle 15,30 in poi, Motivi a Maglia invita tutt@ al Parco Sempione per l'annuale World Wide Knit in Public Day, o come l'abbiamo ribattezzato noi, il Giorno della Maglia in pubblico. L'appuntamento è per chiunque lavori a maglia, all'uncinetto, ricami o altro, o chi desideri imparare, a partecipare. Per intervenire non è necessario iscriversi né comunicare la propria presenza, solo presentarsi.

Durante il knitout sarà inoltre attivo uno stash swap, durante il quale sarà possibile scambiare i filati non utilizzati (almeno un gomitolo completo).

Consigliamo di portare sdraio, seggiolineostuoie per sedersi sull'erba.

In caso di maltempo, ci trasferiremo presso il Bar Bianco.

... abbiamo già anche la sigla!

http://maglia.blogspot.com/2008/05/14-giugno-wwkipd-al-parco-sempione.html

#40

Gilè x mè

Con lo stesso filato di cotone che ho usato per il gilè di ada ne ho iniziato uno per me

  • 157 maglie con ferro del 3.5 con schema a costa interrotta...

    faccio la riga 100 ed inizio la svasatura del giromanica alla 101... sino alla 120 compresa.

    la 121 prosegue con lo schema impostato...

    faccio la 180 e alla riga 181 sospendo (da continuare) a faccio direttamente il primo calo finendo alla 203 (probabilmente mi son perso 2 righe in qualche correzione dato che l'altra parte finisce giustamente alla 205 ed è lunga uguale) con 21 maglie (programmate).

    chiudo alla 206 con ferro del 4.0

  • faccio la 150 e alla riga 151 sospendo (da continuare) a faccio direttamente il primo calo finendo alla 175 con 21 maglie (programmate).

    proseguo sino alla 225 e CHIUDO ALLA 226 CON FERRO DEL 4.0

  • ecco

La costa interrotta richiede un multiplo di 4 maglie più 1

Questa costa non è elastica come una costa vera perchè alcune righe verticali sono interrotte lavorandole come maglie dritte su ogni riga.
Il risultato è una trama liscia che non si arriccia.
  - 1a riga 2 dir., * 1 rov., 3 dir., ripetere da * alle ultime 3 m., 1 rov., 2 dir.
  - 2a riga * 1 rov., 3 dir., ripetere da * all'ultima m.
Ripetere queste 2 righe

#39

Laboratorio Tessile

"Progetto di sviluppo locale della montagna italiana"

Anno Scolastico 1997...

ISTITUTO COMPRENSIVO "B. R. MOTZO" BOLOTANA

Le tradizioni più significative a Bolotana

Nell'ambito dell'economia familiare il lavoro femminile era determinante. Molte erano le attività che competevano alla donna, e fra queste, il lavoro al telaio e la confezione del pane erano essenziali per la soddisfazione delle necessità primarie di sopravvivenza. La conduzione sapiente di queste attività contribuiva al benessere familiare e, inoltre, determinava prestigio in seno a quel microcosmo rappresentato dal "vicinato ", che costituiva l'ambito di riferimento del gruppo comunitario.

In questo capitolo le classi quinte della Scuola Elementare, si occupano del lavoro al telaio, restringendo il campo di ricerca, allo studio delle erbe usate per la colorazione della lana e ad una presentazione dei manufatti tipici del nostro paese.

LABORATORIO TESSILE

Con la collaborazione della Cooperativa "S'Iscaccu" di Bolotana.

Storia dell'uso dei coloranti naturali.

La tradizione tintoria in Sardegna

  • Utilizzo delle Piante Tintorie
  • Scopi, Pregi e Difetti
  • Preparazione della Lana per la Tintura
  • Additivi Chimici usati nella Tintura con Vegetali
  • Le Piante Tintorie
  • Attrezzature
  • Schema di Lavoro
  • Tintura vera e propria
  • Preparazione del Bagno di Colore
  • Utilizzo del Bagno di Colore
  • Prove di Solidita' dei Colori
  • Compilazione delle Schede

http://www.scuolebolotana.it/BOLOTANA/progetto%20montagna/tessile.html

#38

Associazione Tintura Naturale "Maria Elda Salice"

L'Associazione è sorta a Milano nel 1986, con l'intento di proseguire lo studio e il lavoro della maestra tintora Maria Elda Salice (1931-1985).

Non ha fini di lucro e sviluppa il proprio impegno nell'ambito della ricerca, della sperimentazione e della diffusione delle tecniche di utilizzo dei coloranti naturali.

L'impegno al recupero ed al mantenimento del patrimonio culturale relativo alla Tintura Naturale è indirizzato non solo al mantenimento di una tradizione, ma vuole anche essere uno stimolo verso una pratica artigianale a cui riconosciamo un valore attuale.

Associazione Tintura Naturale M.E.Salice - Via Gallarate, 49 - 20151 Milano
web: http://www.tinturanaturale.it
email: mailto:info@tinturanaturale.it

#37

Allevatori di lama di Potosì

... L'allevamento di camelidi costituisce per la maggior parte delle persone l'unica fonte economica: nel solo dipartimento di Potosí, vengono allevati circa 800 mila lama, ma la fibra di lama non ha mai goduto di promozione e valorizzazione da parte dello stato boliviano, nonostante abbia qualità simili alla fibra di alpaca (finezza, resistenza e proprietà termiche). Fino ad oggi l'unica maniera in cui l'industria tessile ha valorizzato questa materia prima è stato come fibra a buon mercato da unire a quella di alpaca per abbassare i costi di produzione. Di fronte alle richieste del mercato gli allevatori hanno sempre venduto fibra di lama in grandi quantità, a basso prezzo, senza distinzione di qualità, mantenendo un sistema di produzione rudimentale.

I lama fin dalla preistoria hanno fornito agli abitanti dell'altopiano andino diversi prodotti, come la fibra per produrre indumenti, charque 1 (carne essiccata) per l'alimentazione, cuoio per corde, sterco per fertilizzare i campi e combustibile (taquia 2). Oltre a servire come mezzo di trasporto nelle carovane inter-ecologiche di scambio di prodotti, questi animali erano l'elemento centrale nelle feste di rituale religioso.

...

Il progetto di ACRA (Associazione di Cooperazione Rurale in Africa e America latina) in favore degli allevatori di lama di Potosì appoggia le microimprese costituite per la trasformazione dei prodotti del lama, che costituiscono le unità operative con maggiori potenzialità (grazie al loro livello di organizzazione comunitaria) e possibili centri di sviluppo pilota per altre comunità vicine.

1. Charque: Carne di lama disidratata e salata.

2. Taquia: Sterco di camelidi utilizzato come combustibile e/o concime organico.

#36

Vecchissime Ruggini

... la stampa a ruggine, di cui si parla già in testi greci e romani, é presente anche nella tradizione egizia, indiana e in generale in quella africana e asiatica. In Italia si é diffusa solo nel XVI° secolo grazie al Rinascimento che rinnovava l'interesse verso l'artigianato. La sua diffusione in Romagna e nel Montefeltro non é antichissima: risale al 1700. Solo trecento anni, ma intensi e creativi...

(continua)

vedi anche Associazione Stampatori Tele Romagnole

#35

Gilè per Ada

Cotone bordeaux per ferri del 2.5/3 che io lavoro con un 3.5

Dietro

82 maglie con punto zig-zag ((19 dritte, [2dirins, gett|gett, pdg]) x 3 + 19 dritte) partendo con due righe rovesce.

giromanica alla 63

scollo dalla 101 e sospendo la spalla sx alla 103 (compresa) e chiudo le due righe rovesce del bordo collo...

la spalla dx la proseguo sino alla 120 e poi faccio due righe rovesce chiudendo con la 123

Davanti...

scollo dalla 91 e sospendo la spalla sx alla 93 (compresa) e chiudo le due righe rovesce del bordo collo...

Punto zig-zag

Nella 1a riga di questo schema, ogni maglia gettata (gett.) è compensata dalla precedente diminuzione con 2 maglie dritte insieme (dir.2ins.) mentre nella 3a riga ogni maglia gettata è compensata dalla successiva diminuzione con maglia accavallata (pdg).
Questa alternanza crea una trama a zig-zag.

Questo schema richiede un multiplo di 5 maglie più 3.

  - 1a riga (riga dritta) 3 dir., * dir.2ins., gett., 3 dir., ripetere da * alla fine.
  - 2a riga Rov.
  - 3a riga 3 dir., * gett., pdg., 3 dir., ripetere da * alla fine.
  - 4a riga Rov.
Ripetere queste 4 righe.

#34

Il Paese delle Cinque Erbe

Villanova di Bagnacavallo (RA) Italy

Bioregione - Valle del Lamone

Realtà museale dell'utilizzo delle vegetazioni spontanee delle zone umide emiliano-romagnole e del legno nostrano

Il Centro Etnografico della Civiltà Palustre è una realtà con la finalità primariadi salvare quanto rimane di un bagaglio di capacità e di cultura che ha origine con il sorgere di Villanova delle Capanne...

http://www.racine.ra.it/erbepalustri/

#33

TESSITURA, BACO da SETA, CANAPA

Tre sezioni interessanti dal sito del Museo della Vita Contadina in Romagna (S.Pancrazio di Russi)

Una vita al telaio

Filatura (Filadura)

D'inverno al tepore delle stalle si filava. Ogni donna aveva la propria rocca e il proprio fuso.

La rocca per il legoro e il fiore era panciuta, quella per il comento era quasi lineare. La filatrice vestiva la rocca avvolgendola di fibra pettinata, le poneva in cima il cartoccio, la bargamena, sedeva, infilava l'estremità dello stelo della rocca sotto la fettuccia del grembiale sulla sinistra facendolo passare prima per l'asola di una fettuccia ripiegata e fermata alla spalla sinistra, e' pinsir...

http://www.racine.ra.it/russi/vitacontadina/tessitura.htm

Una vita fra i bigatti

Introduzione

Nel territorio di San Pancrazio l'allevamento del baco da seta (e' bigat) era praticato da tempo immemorabile. Era, come per la canapa, un'attività frammentata in piccole unità a dimensione familiare. Si dice che all'inizio del XX° secolo l'ottanta per cento delle famiglie presenti sul nostro territorio, contadini, braccianti, artigiani, allevassero il baco da seta...

http://www.racine.ra.it/russi/vitacontadina/baco.htm

Una vita fra la canapa

Introduzione

La produzione della canapa (canva) si è protratta nel nostro territorio fino al 1952, 1953, poi è rapidamente scomparsa con l'arrivo in quantità dei prodotti tessili industriali.

Nella bassa ravennate la canapa è principalmente servita a soddisfare le necessità della famiglia, in particolare quella contadina.

Poichè non è stato buttato via niente, la canapa ormai prodotta è rimasta conservata nei magazzini delle case ed è stata filata fino alla fine degli anni cinquanta...

http://www.racine.ra.it/russi/vitacontadina/canapa.htm

#32

Gilè III - giubbotto smanicato II

Davanti, lato dx

40 maglie a coste 2/2 con ferro dell'8

inizio il giromanica alla riga 50 rovescia pdg poi alla 51 2dirins (idem per la 52 e la 53) per 4 diminuzioni

girocollo alla riga 91 calando 4 maglie all'inizio e poi una alla volta per ogni riga sino alla 103 compresa... altre 2 righe e poi chiudo (10 maglie) dalla 106 per le spalle finendo con la 108 (ultime 10 maglie) con il ferro 9

Davanti, lato sx

40 maglie a coste 2/2 con ferro dell'8

inizio il giromanica alla riga 50 rovescia 2rovins poi alla 51 pdg (idem per la 52 e la 53) per 4 diminuzioni

girocollo alla riga 92 calando 4 maglie all'inizio e poi una alla volta per ogni riga sino alla 104 compresa... altre 2 righe e poi chiudo (10 maglie) dalla 107 per le spalle finendo con la 109 (ultime 10 maglie) con il ferro 9

Dietro

80 maglie a coste 2/2 con ferro dell'8

chiudo (10 maglie alla volta) dalla 103 per le spalle finendo con la 106 (ultime 10 maglie più il resto delle maglie in sospeso per il girocollo) con il ferro 9

#31

Gilè II - un giubbotto smanicato

Con il filato cardato che ho usato per la borsa vorrei farmi un gilè da usare come giubbotto smanicato.

88 maglie con ferro del 6 con il filato color cappuccino. Inizio il giromanica alla riga 71 e lo finisco con la 77 (soliti 4 cali)

Faccio tutto senza bordo e vorrei riprendere in un unica catena all'uncinetto una volta montato, con la lana rossa.

Il davanti lo vorrei fare con il filato marrone (leggermente più grosso) a punto riso...

Ho iniziato a calare (10x2 maglie x 2) le spalle alla riga 123. L'ultima chiusura di spalla e' alla riga 126 che poi viene lasciata in sospeso con 40 maglie centrali dello scollo...

Davanti

Alla riga 75 inizio il giromaniche per 4 calate e dalla 76 inizio a calare per lo scollo sino alla riga... 126

D. sx

solite 45 maglie a punto riso

sequenza delle righe (per la realizzazione delle asole)

5 2(6/7) 14 2(22/23) 14 2(38/39) 14 2(54/55) 14 2(70/71) 5

... azzz! ho finito la lana!

provo ripartendo con 39 maglie... vediamo che succede...

inizio il giromanica alla solita riga 75, mentre lo scollo lo inizio dalla 96...

... aggiungi di qua, ripensa di la, rifai di su & giù...

... ecco qua!

#30

Raging Grannies Knit-in

[imc-nyc]

Granny Peace Brigade organized a Knit In on 3/19/2008 in front of Times Square Recruiting Station.

By Sophie Forbes

The NY Granny Peace Brigade organized a Knit In in response to the 5th anniversary of the war...

(continua)

#29

Laboratorio dell'intreccio al Capolinea

LABORATORIO DELL'INTRECCIO
significa CREAZIONI e RI-CREAZIONI TESSILI
attraverso RIUTILIZZO-RICICLAGGIO-RECUPERO
in puro stile DO IT YOURSELF

Apertura

In attesa di uno spazio apposito, per ora si pratica quando ci pare, con quel che c'è a disposizione, spesso il mercoledì pomeriggio-sera.

Strumenti a disposizione

  • biblioteca dell'intreccio (manuali di taglio, cucito, maglia, riciclaggio,ecc.);
  • telaio piccolo: per imparare le basi della tessitura;
  • maglieria magica;
  • macchina da cucire;
  • telai da ricamo e stampa su tessuto;
  • manichino;

nota: alcuni di questi strumenti arriveranno quando ci sarà lo spazio, molti altri possono essere trovati o costruiti. si accettano donazioni.

Materiali

Fibre e tessuti DI OGNI GENERE:

  • naturali (grezzi e non),
  • scampoli e avanzi recuperati,
  • abiti smessi,
  • altro materiale riciclato.

Realizzazioni

  • piccoli lavori al telaio e a mano: borse, cinture, bambole...
  • "LE SEDUTE DEL TAVOLO DEGLI INTELLETTUALI": una collezione di sedie (una ventina, ma sono in aumento) ricreate con diverse tecniche e materiali strani (sacchetti di plastica, spago di gomma, passamanerie, calze, finta pelle...). Ogni sedia è unica, qualcuna ha un nome, sono tutte IN USO E IN MOSTRA al capolinea, attorno al tavolo degli intellettuali.

Prossimi progetti

  • costruire un telaio semplice di dimensioni medio-piccole (trasportabile)
  • autoprodurre una collezione di abiti "irripetibili" da presentare in una sfilata spettacolare (in data da definirsi)
  • invitare artigiani del territorio per dimostrazioni pratiche
  • lavorazione della fibra grezza di canapa

E' roba da femmine?

NO.Come per qualunque altra faccenda, basta averne voglia.

Oltre a trasformare e aggiustare i vestiti, si può, ad esempio, impagliare sedie, cesti e stuoie, fabbricare corde, tendoni, tappeti, creare e riparare oggetti utili, socializzando gusti e abilità.

LA PIETRA NON ERA CERTO L'UNICA MATERIA PRIMA USATA DALL'UOMO, E' SOLO QUELLA I CUI MANUFATTI SI SONO MEGLIO CONSERVATI. OSSERVANDO LA MATERIA PRIMA DI POPOLI CACCIATORI E RACCOGLITORI CHE ANCOR OGGI SONO NELL'ETA' DELLA PIETRA, DEI SAN NEL DESERTO KALAHARI, DEGLI ARANTA DELL'AUSTRALIA CENTRALE O DI SVARIATE TRIBU' IN AMAZZONIA, NELLE FILIPPINE E ALTROVE, CI RENDIAMO CONTO CHE OPERE DI INTRECCIO E TESSITURA DOVEVANO, GIA' NEL PALEOLITICO, FARE PARTE DELLA CULTURA MATERIALE. Emmanuel Anati, da "Le radici della cultura"

c.s.a. CAPOLINEA via Volta 9 - 48018 Faenza (Ra) - 0546622872

#28

Schemi

#27

Il maglione del Paese delle Meraviglie

Finalmente ce l'ho fatta!

Dopo tanti tentativi falliti, durante i quali ho messo a dura prova mia pazienza, sono finalmente riuscito, con tanti stratagemmi e tecniche varie, a realizzare un maglione con la pura lana vergine che avevo comprato molto tempo fa

maniche maglione

sono l'unica certezza che ho :)

Avvio 56 maglie grigie con ferro del 6. 4 ferri a coste 1/1... 2 verdi 2 grigie... ho iniziato ad aumentare 1+1 alla riga 7 (grigia)... il secondo aumento 1+1 alla riga 9... inizio a chiudere le prime 8 maglie alla riga 107 grigia, poi le altre 8, sempre grigie... inizio la spalla tutta verde dalla 109 scalando subito 1+1 maglie (x4)... finisco chiudendo la 117

tutto maglia rasata

il dietro so solo che erano 70 maglie con il ferro del 6 partite con un bordino grigio a coste 1/1 per 4 ferri e proseguito con il colore verde sino a riga 94 dove ho fatto il giromanica calando dalla 95 1+1 maglie (all'inizio e alla fine) per 4 volte. nel davanti ho fatto il girocollo rotondo e non mi ricordo piu' quando ho iniziato a calare... e' stato tutto un lavoro di tessitura trascendentale :) poi, cucendo i pezzi, mi son accorto che il maglione risultava stretto! allora mi son fatto un'aggiunta riprendendo lateralmente, su tutti e due i pezzi, i lati con 8 righe a punto legaccio

il collo (tondo) l'ho fatto riprendendo tutto il girocollo e lavorando in cerchio con un gioco di 5 ferri sempre del 6

#26

Knit gas-mask hat

[Boing Boing]

Craftster's Teriyakimoto knitted this (non-functional) gas-mask hat for work and play (e.g., "Hey, honey, let's play stern-but-soft air-raid warden and recalcitrant claustrophobe!"). Teriyakimoto plans on using it as a bicycling hat during the long winter months. Link (via Craft)

#25

Have a Hippy Baby

[TreeHugger]

There is something so anti-fashion about these hand-made baby clothes. They are irresistible because of their refusal to show off a child's clothing as a reflection of the parent's taste and success. They are so retro. Each one is unique.

(continua)

#24

Borsa

Mi hanno regalato della lana secca con la quale vengono relizzate delle borse dalle api operaie di napoli e cosi, dopo molto cosare di cervello mi sono applicato nella lavorazione di una borsa che inizialmente pensavo prettamente da ciclista, un po' sullo stile bike messengere, poi ne è uscito questo.

Sono partito con 23 maglie utilizzando un ferro del 6 e poi, dopo circa un metro ho iniziato a crescere verso il basso sino a raggiungere 46 maglie. Ho cambiato lana (leggermente più grossa) e ho inserito altre 23 maglie verso l'alto e altre 46 verso il basso lavorando così per 23 cm e proseguendo poi scalando il primo colore della tracolla.

Pensavo di chiamarla BCBorsa o BorsaBC però non ne è venuta fuori una con spiccato "stile" ciclistico per cui la chiamerò semplicemente borsa :)

#23

Giaccone

E' un giaccone che volevo fare da tempo e che m'ha consumato 13 (andati ad acquistare in 3 volte :) ) gomitoli di questa lanona melange 80% lana e 20% acrilico da 100 gr (con sviluppo di +- 50 m) da lavare a 30% e stirare **; lavorati iniziando con un ferro da 9 e proseguendo con uno del 10. I bottoni sono in legno e non ho messo tasche che se no dovevo impiegare 2 kg di lana :)

#22

Poncho

[alFemminile.com]

**Non ti serve uno schema**

Inviato da alicetwain il 16 ott a 20:59

Per realizzare un poncho non ti serve uno schema, dato che è uncapo assolutamente elementare.
Una maniera di fabbricare un poncho molto semplice cosiste nel lavorare due pannelli rettangolari, praticamente due grosse sciarpone, con il lato lungo che misura quanto il lato corto + 30-40 cm (qualcosa in più se lo vuoi bordare). Una volta prodotti i due pannelli, devi sono cucire il lato corto del pannello A sul lato lungo (all'estremità del lato lungo) del pannello B, e l'opposto lato corto del pannello B sul lato lungo del pannello A...

Un modo alternativo, lavorando in tondo...

(continua)

#21

Sferruzzamenti

#20

maglione

#19

Tecniche di tessitura e di tintura in Messico

Praticamente non c'è persona a Teotitlàn del Valle che non abbia una conoscenza profonda e dettagliata delle tecniche di tessitura e di tintura nelle sue varie fasi: cardatura e pettinatura della lana, filatura a mano, allevamento degli insetti nel loro cactus preferito, scelta dell'indigofera giusta. E una conoscenza radicata nei componenti delle famiglie di questo villaggio. Non c'è bisogno di chiamare nessun "esperto", non è necessaria nessuna conoscenza esterna che non esista già nel villaggio. Ogni aspetto di questa esperienza è già presente qui.
Com'è diverso tutto ciò dalla nostra cultura più "progredita", dove nessuno sa né è in grado di costruire qualcosa da sé. Come nascono, per esempio, una penna o una matita? Saremmo in grado di crearne una se ce ne fosse la necessità? Temo per la sopravvivenza di questo villaggio e di quelli simili, che esistono da oltre mille anni. Temo per la loro sopravvivenza nel nostro mondo massificato e specializzato.
C'è qualcosa di gradevole e stabile in questo villaggio di artigiani, e nel ruolo che svolge nella cultura circostante; questi villaggi non subiscono quasi nessun mutamento con il passare del tempo: i figli prendono il testimone dai genitori e lo passano a loro volta ai propri figli, generazione dopo generazione, senza che nulla cambi né si spezzi. Vengo preso da un sentimento di nostalgia per questa immobilità del tempo, questo stile di vita quasi medievale.
Eppure, mi dico, cosa accadrebbe se uno dei Vàsquez fosse portato per la matematica? O se avesse un estro letterario, pittorico, musicale? O desiderasse semplicemente uscire dal suo mondo e conoscerne uno nuovo, vedere qualcosa di diverso? Quali conflitti interverrebbero? Quali difficoltà dovrebbe superare?
Osserviamo le operazioni di cardatura, pettinatura, tessitura della lana, gli operai al lavoro tra i grandi telai di legno, ma il nostro interesse, il mio, per lo meno, è per la tintura. Vengono adoperati solo coloranti naturali, in uso già migliaia di anni prima della Conquista, e ogni giorno si usa un colore diverso, quasi sempre di origine vegetale. Oggi è la giornata del rosso, il giorno della cocciniglia.

Quando gli spagnoli videro per la prima volta la cocciniglia rimasero sbalorditi, poiché nel Vecchio Mondo non esisteva tintura di un rosso così intenso, così stabile, così resistente agli agenti esterni. La cocciniglia, insieme all'oro e all'argento, divenne una delle grandi risorse del Nuovo Mondo, più preziosa, forse, a parità di peso, dell'oro stesso. Ci vogliono settantamila insetti, ci spiega don Isaac, per produrre mezzo chilo circa di tintura in polvere. Le cocciniglie, di cui si usano solo gli esemplari femmina, si trovano soltanto su determinati cactus originari del Messico e dell'America centrale. Ecco il motivo per cui la cocciniglia era sconosciuta nel Vecchio Mondo. Fuori della filanda di don Isaac si trovano dei cactus al cui interno gli insetti formano dei piccoli bozzoli cerosi, bianchi e duri, simili a placche, che si possono rompere con la punta di un coltello o con un'unghia. Una volta estratti, gli insetti vanno ripuliti della cera e poi schiacciati, ed è ciò che stanno facendo i figli di don Isaac, passando e ripassando con un rullo, fino a ottenere una finissima polvere rossa che va dal magenta al carminio intenso.

Il 10 per cento circa di questa polvere è costituito da acido carminico; sarei curioso di conoscere la formula di struttura di questo acido e se vi sia un modo per produrlo sinteticamente senza difficoltà. (Al ritorno dal viaggio ho controllato queste ipotesi e mi sono reso conto che l'acido carminico potrebbe essere prodotto abbastanza facilmente per sintesi. Ma ciò getterebbe sul lastrico migliaia di operai messicani, oltre a distruggere un'industria e un artigianato tradizionali che fanno parte della storia messicana da migliaia di anni.)
La tonalità di magenta o carminio non ha raggiunto ancora quel colore brillante che ammaliò gli spagnoli, quel rosso scarlatto che seminava terrore tra i nemici, e che fu usato in seguito per tingere le uniformi delle giubbe rosse. Il colore rosso vivo appare soltanto quando la cocciniglia viene acidificata, operazione che si effettua aggiungendo del succo di limone alla polvere rossa. Il cambiamento è immediato e sorprendente. Ne prendo un po' sulla punta delle dita e mi viene quasi voglia di leccarla. Non ci sarebbero problemi, afferma don Isaac, perché la cocciniglia si usa come colorante nelle bevande rosse e nei rossetti per le labbra, e anche negli inchiostri di alta qualità. Inchiostro rosso, inchiostro di cocciniglia! Mi tornano in mente immagini di cinquant'anni fa, quando usavamo il rosso di cocciniglia durante le nostre lezioni di biologia: era stato in parte sostituito da coloranti sintetici, ma, negli anni quaranta, non c'era ancora un prodotto sintetico così brillante.
James Lovelock, nella sua autobiografia, "Homage to Gaia", narra della contentezza che provava da giovane apprendista tintore nella preparazione del rosso di cocciniglia. La quantità di insetti necessari alla preparazione era incredibile. Bisognava versare un sacco di cinquanta chili dei piccoli insetti in un ampio recipiente di rame contenente acido acetico in ebollizione ("somigliava alle immagini che avevo visto di un laboratorio d'alchimista"), e dopo che aveva bollito lentamente per quattro ore, il liquido rosso-brunastro andava fatto decantare e trattato con allume e poi con ammoniaca. L'aggiunta di ammoniaca faceva precipitare il pigmento rosso scuro, che veniva poi filtrato, lavato ed essiccato. Finalmente si otteneva la polvere di carminio pura, e questa, scrive l'autore "era di un colore rosso così puro e intenso che dagli occhi passava direttamente al cervello. Era una gioia assistere alla trasformazione di insetti essiccati in un carminio purissimo! Mi sentivo come.., l'apprendista stregone".
La polvere macinata - quasi mezzo chilo di peso (non oso pensare quanto costi, anche in termini di impegno umano, allevare settantamila insetti, raccoglierli a mano dalla pianta di cactus, trattarli, essiccarli, macinarli e rimacinarli) - viene versata in un enorme recipiente di acqua bollente messo su un fuoco a legna nel cortile, e viene poi mescolata e rimescolata, finché l'acqua assume un colore rosso sangue. A questo punto viene aggiunta la lana grezza, in grosse matasse. Ci vogliono dalle due alle tre ore perché il colore faccia presa.

Sacks Olivier, "Diario di Oaxaca", Feltrinelli, pag. 109

#18

La fattoria della lana mohair e merinos

Dall'amore per la natura e del naturale nasce nell'azienda un settore dedicato interamente alla preziosa lana.

Nel rispetto degli animali da noi allevati e dell'amore per il naturale trasformiamo la lana prodotta dai nostri animali in capi artigianali , lavorati su telai a mano oppure lavorati con i ferri e l'uncinetto.

  • DALLA PECORA ALLA LANA (link non più attivo) nel rispetto dell'ambiente, lavorazione artigianale (come si fà la lana)
  • CATALOGO PRODOTTI capi artigianali , lavorati su telai a mano oppure lavorati con i ferri e l'uncinetto (lana 100% in matasse da 100 gr.titolo 6000 - matasse misto merinos / mohair titolo 6000 - matasse 100% merinos con titolo 6000 - ovatta di lana per riempimento cuscini o da feltrire lana 100% matasse da 100gr. colori naturali tinte con pigmenti vegetali)
  • TINGERE CON I VEGETALI (link non più attivo) utilizziamo tinture vegetali ottenute dalle erbe che raccogliamo nei campi e nei boschi della nostra Versilia (tingere la lana con tinte naturali come si fà e vegetali utilizzati)
#17

http://www.hypertextile.net Tessili Tessimili Arti Non-arti Afriche Bici

  • TESSERELIBERI laboratorio autogestito
  • Portale sul Tessile TESSIMILIA tessitura a mano et similia
  • Tessitura Kente Ewe HIH Hand-In-Hand Weaving tessitura a mano-nella-mano tessitura a mano e cultura di un villaggio Ewe nel Ghana
  • Il movimento pratico della Brandamaglia nasce nell'ambiente delle occupazioni autogestite, precisamente al CPA Firenze Sud e su iniziativa di Tessere Liberi. A partire da qui (ma ben presto anche altrove), chiunque può imparare o insegnare in pochi minuti, la creazione di un cappello a calotta, grazie a un attrezzo rudimentale e a un gomitolo di fili disparati, recuperati gratis, o quasi, tra gli avanzi più vari del distretto tessile. Questa origine aleatoria dei filati dà originalità e varietà alle composizioni in brandamaglia.
#16

Punti Pelliccia

Andando in giro per la rete alla ricerca di come utilizzare il contarighe su MarcellaMaglie ho trovato le seguenti istruzioni che, in previsione di un utilizzo, ho pensato di annotarmi:

#15

3D grafting with a hook

[Woolly Wormhead]

Knitters do use hooks, y'know. For the odd thing, like picking up dropped stitches and adding a nice little picot edge or something...

(continua)

#14

Scaldamani

  • 45 maglie
  • 8 dritte con il 4,5 (bordi iniziale e finale con 4 maglie dritte)
  • rovescio, dritto... maglia rasata per 24 righe (terminando con una dritta)
  • 8 con il 7 (dritte)
  • 16 con il 9 (dritte)
  • 9 dritte con il 4,5
  • maglia rasata (26 righe) partendo da una rovescia (bordi iniziale e finale con 4 maglie dritte)
  • 8 ferri dritti
  • chiusura
#13

19-01-2008 Stitch 'n' Bitch in Triennale!

Appuntamento per il primo stitch 'n' bitch milanese del nuovo anno al 19 gennaio al solito presso il Design Cafè della Triennale...

#12

Maglie. I movimenti del filo

[L'ippocampo]

di Françoise Tellier-Loumagne

... inventario completo dei vari sistemi di maglie possibili. Attraverso le tecniche industriali e artigianali l'autrice propone un'iniziazione, passo dopo passo, alle molteplici creazioni tessili che la maglia offre... Ispirandosi alla natura (ciottoli sulla sabbia, foglie morte d'autunno, neve al sole, fili d'erba piegati dal vento...) e alle stagioni, quello che avrebbe potuto essere soltanto un manuale tecnico assume in più una dimensione poetica... Le analogie tra i movimenti del filo e gli elementi naturali diventano allora una fonte inesauribile di creazione.

(scheda libro)

#11

Il filo del pensiero. Tessere, scrivere, pensare

[il Mulino]

di Rigotti F.

La vita è appesa a un filo, ma quel filo è la vita stessa.

... Il filo è il caos fatto ordine, è il groviglio che trova struttura, è la linea che esce dal labirinto. Filare, pensare, scrivere: tutte azioni che sgorgano da questa necessità primordiale di imprimere una forma, una direzione, un senso... il volume segue il farsi metaforico del filo, del tessuto e dell'intreccio, per approdare al contenuto simbolico del vestire e dello spogliare, che evocano l'interno e l'esterno del corpo, l'ambito morale e quello materiale, sofisticazione e virtù, menzogna e verità. Un percorso, questo, che ci porta direttamente alla metafora della rete, odierna "tessitura" che comprime il tempo e dilata lo spazio...

(scheda libro)

#10

Filati naturali di lana

[Rete nazionale di collegamento dei G.A.S. - Autosegnalazioni di Produttori]

Indaco di Alessandra Sbrolla

Produzione di filati naturali di lana tinti con pigmenti estratti da piante tintorie.

Telefono: 0734-710950
e-mail: indaco.tinture(at)libero.it
Indirizzo: via Pozzo 55 - 63020 Falerone (Ascoli Piceno)
Web: http://www.indacotinture.com

#9

Guida alla Tintura Naturale

[Nordpress]

di Adele Vigo e Francesca Sibelli

Ottanta piante, spontanee o coltivate, selezionate dopo una ricerca effettuata in prati, boschi e giardini del Nord Italia. È il lavoro contenuto in questa guida alle tinture naturali...

(scheda libro)

#8

Cappuccino, gomitoli e fantasia

[LASTAMPA.it]

L'Italia scopre la moda dei Knit café. E nei locali la lana fa tendenza

... Ma non tutte le città di possono «fregiare» di un Knit Café. E allora succede, in attesa di un bar come sede del proprio knitting group, si cerchi ospitalità in trattorie e bistrot. A Imola, per esempio, una cinquantina di donne «matte per la maglia» si trovano in un'osteria: maneggiano forchette e coltelli e poi si concedono il tempo per i ferri. Queste signore della lana, riunite dalla passione di Lorena Minardi, titolare del negozio «Fili di Dora», il giorno dell'Epifania srotoleranno per le strade di Imola la loro calda creazione collettiva, una sciarpa di 500 metri, la più lunga d'Italia...

(continua)

#7

Chi fa la Maglia non è una mezza calzetta

[Unfilodi]

di Rossana Campisi

Il Venerdì di Repubblica - 03.11.06

Ferri del mestiere

Lavorare la lana, cucire e ricamare. Un tempo attività da nonne, poi passatempi rìscoperti anche dai vip. Oggi sono nati club, bar, boutique. Con sempre nuove idee. Esposte in fiera...

Elio Bevilacqua ha 47 anni e vive a Vicenza. Una volta la settimana lo chiamano in qualche pub della città per "fare una serata": con dieci euro a testa (kit compreso) tiene lezioni di tricotage. Una trentina di giovani tra birra e ferri. "Alcune sere" aggiunge "vengono pure a casa gli amici dei miei figli. Tirano fuori la lana e si mettono a fare sciarpe e maglioni anche per le loro morose"...

Per gli psicologi la creatività aiuta a smaltire stress e a ritrovare serenità...

Da qualche tempo, il dritto e rovescio si è diffuso anche via blog (http://www.knitty.com); in libreria e in edicola (da Lo zen e l'arte di fare a maglia della canadese Bernadette Murphy, edizioni Adams Media, al successo evergreen della storica rivista Mani di fata)...

E se nella metro di New York, in attesa dei treni, si sferruzza... un esercito di uomini si dà appuntamento su http://www.menknit.net e http://www.menwhoknit.com (siti dedicati ai signori che filano).

(leggi tutto)

#6

Knitting Zen

L'hobby della maglia impazza a New York. Nell'East Village sulla 14th Street, nel KnitNewYork di Miriam Maltagliati, è possibile ordinare un caffè macchiato e un gomitolo rosso.

Miriam Maltagliati nel 1999 aveva 28 anni. Aveva in mente una carriera da filmaker e una vita felicemente caotica. Eppure un giorno sente di non aver trovato l'equilibrio. Un attimo dopo è già tutta sbilanciata verso la depressione. "Ero veramente stressata - racconta - e ho deciso di pensare a me stessa. Mi son detta che avevo bisogno di fare qualcosa con le mie mani. Mia madre me lo diceva sempre che avrei dovuto provare a fare la maglia, ma io non ne avevo mai voluto sapere. Poi un giorno saltai a cavallo di un impulso improvviso: entrai in un negozio e presi una lezione. Fu amore fulmineo".

(continua)

#5

Warm and Fuzzy, Knitting Scarves for Charity

[Laughing Squid]

Warm and Fuzzy is a wonderful project started by Ellen Watkins, a high school student in San Francisco, who is encouraging people to knit scarves for charity...

Warm and Fuzzy is a San Francisco organization of friendly teenage knitters looking to make a difference...

(continua)

#4

Maglia smanicata

Maglia smanicata (gilè) a cui abbinare una coppia di maniche e un collo alto da aggiungere/togliere a seconda delle esigenze. Mi propongo di farle di tre colori differenti.

dietro

avvio 42 maglie con ferro del 7 e proseguo successivamente con una dritta e con ferro del 9.

arrivo fino alla riga 42 (o 40?) rovescia e, alla dritta successiva, chiudo le prime 4 maglie (giro manica), poi ripeto una riga dritta chiudendo ancora le prime 4 maglie.

arrivo sino a 70 righe con ultima una dritta e chiudo la successiva rovescia come fosse dritta

davanti

avvio 42 maglie con ferro del 7 e proseguo successivamente con una rovescia (maglia rasata rovescia) e con ferro del 9.

alla riga 61 ho messo la spilla fermamaglie (per 10 maglie), poi la 62 l'ho fatta sino alle maglie fermate e il ritorno (riga 63 dritta) chiudo le 14 maglie dello scollo e proseguo con le 10 restanti sino alla 70 riga... poi torno a completare lo scalfo riprendendo le 10 maglie lasciate in sospeso e le finisco anche loro alla 70

#3

Fascia/berretto

Fascie/berretto: (sostanzialmente un tubo) lavorato in "punto legaccio" e cucito (oppure lavorato in un pezzo tubolare con un gioco di ferri a due punte)

#2

La maglia è cosa da uomini

[Motivi a maglia]

O quantomeno lo è stata per secoli, poi ha smesso di essere remunerativa ed è stata degradata a "roba da donne". Il risultato è che oggi, almeno in Italia, gli uomini che lavorano la maglia sono pochissimi, anche se in alcune aree del mondo, come quella andina, rimane la tradizione della maglia per gli uomini.

#1

S'n'B 15 dicembre

[Motivi a maglia]

S'n'B2

Appuntamento, sia a Milano che a Torino per l'ultimo Stitch and Bitch dell'annata 2007 il 15 dicembre.

  • A Milano ci troveremo, al solito, il 15 dicembre dalle 16 in poi presso il Design Cafè della Triennale in via Alemagna, a due passi dalla stazione di Cadorna.
  • A Torino l'appuntamento è alle 10 di mattina, fino alle 13, sempre presso "Otto-cafè" nella Corte della Ristorazione n. 55 nel centro commerciale 8Gallery del Lingotto in via Nizza a Torino.

collegamenti:

  • (the online knitting compendium) Wool Works! This is a noncommercial, volunteer-run site full of information for handknitters.
  • Learn to Knit! - online knitting instruction - Welcome to our Learn To Knit website. Here you will find simple instructions for getting started with your first knitting pattern project. Instructions are given for right-hand, and left-handed knitting. Click on the pictures above to start, then use the arrows to move through the instructions.
  • KnittingHelp - Learn how to knit with free knitting videos! - Grab your knitting needles and yarn, and learn a new knitting skill the easy way: by watching! Start by learning the knitting basics such as Long Tail cast-on and the knit and purl stitches. Those three techniques make up the vast majority of any knitting project, so pat yourself on the back. From there you'll probably want to learn a couple of increases and decreases, and check out our knitting tips page. When you're ready for even more excitement, delve into some advanced knitting techniques. If you get stuck along the way or just want to chat with other knitters, drop by our friendly online knitting forum.
  • Learn to Knit - Knitting will give you a lifetime of pleasure and relaxation. You can learn to create handmade knits for yourself and people you love. When you give a lovingly knit gift, part of you goes into it. Your time, talent, the yarn and color you select - even the thoughts and feelings you have as you work - all become part of your knitted gift. You can learn to knit by following our simple instructions and by the end of chapter 2, you'll be knitting!
  • Knitting Ring - Open to quality sites devoted to hand knitting, wools and yarns, and related crafts.
  • Motivi a maglia - Il mondo della lavorazione della maglia a mano: ferri dritti, uncinetto, gioco di aghi (ferri a due punte), ferro circolare, ferretti ricurvi, ferri supplementari, spille da balia, contagiri, aghi da lana, graffette, pesciolini, protteggi-punte; gomitoli, filati, lana, cotone, seta, NO ACRILICO, cashmere, merino, angora; pizzo, intarsia, entrelac, Jacquard, punto calza, trecce; gettato, accavallato, 2 assieme, rovescio, diritto; e tutti punti della maglia!
  • Unfilodi - Blog-Shop online di Maglia e Knit-Café
  • KNITTA PLEASE - Knitta began in August 2005, when the soon-to-be-Knittas were discussing their frustration over unfinished knitting projects: half-knitted sweaters and balls of yarn gathering dust. That afternoon, they knit their first door handle...
  • do-knit-yourself - ... abbiamo dato il via ai knit-kafe, luoghi dove incontrarsi per fare la maglia, chiacchiere e ricamare. Abbiamo attivato questo sito per connetterci...
  • Nonsolomaglia nasce, nel 1984, come spaccio interno di un'industria cotoniera. Con l'esperienza acquisita negli anni e dopo continue evoluzioni diventa il punto di riferimento nella Milano dei Navigli per gli amanti del lavoro a maglia, uncinetto e ricamo... "La botteguccia - filati in fantasia" ha recentemente aperto in via Lodovico il Moro 81 a Milano. La sua proprietaria è Elena che aveva il negozio "La bottega di non solo maglia" nella stessa via al civico 3 ma che ha chiuso insieme al magazzino di via Pestalozzi.
  • The AntiCraft - Creation from chaos is natural. We've come to a place where we've realized that we have this actual, physical need to create things. We've discovered that we hate people en masse, we're sick of homogenized culture, and these realizations have left holes in our hearts. We create to fill those holes, to be able to sleep at night knowing we've done something, even a small something, to confront the manufactured culture that is currently being churned out. The point then is not that you should craft just like us. You should craft in the medium that understands you. This is just a place to let your eyes rest, find some inspiration, or scream yourself hoarse. We're all outcasts and refugees from the mainstream here. We're strange girls, tactless and profane in the face of the sacred, obsessed with mortality and the things you find under flesh and over bone. Our personalities are in this (can you tell that one of us likes puns?), which makes it personal. We want you to help us carry this along, which makes it political - a stand against the current trends in society to sanitize grief, drug sadness, hide obscenities, stigmatize sex, and take everything much too seriously.
  • MagKnits is one of the most popular resources for free knitting patterns online.(chiuso)
  • Knitting Pattern Central is an online directory featuring thousands of links to free knitting patterns. Choose from 50+ categories, including clothing, hats, afghans, stuffed animals, toys, dishcloths, and much more. Begin browsing by category at the Free Knitting Pattern Directory or by keyword with Knitting Pattern Central's Pattern Search, located to the left.
  • LANAR, è una manifattura che produce filati pregiati in grado di seguire ciascuna fase del ciclo produttivo: dalla ricerca delle materie prime nei Paesi di origine, passando dalla filatura, per arrivare alla tintura.
  • Max's World. The home of Knitimation madness, where knitting meets stop-motion animation.
  • The Inside Loop è una nuova rivista di maglia basata in Inghilterra. Il progetto è quello di invitare all'uso di filati di qualità prodotti nel regno unito, generalmente da piccoli produttori...
  • Serpica Naro è una community dedicata alla moda autoprodotta, è un brand collettivo che ripensa la produzione di stile oltre la precarietà, è un luogo dove condividere talenti e saperi.
  • microRevolt projects investigate the dawn of sweatshops in early industrial capitalism to inform the current crisis of global expansion and the feminization of labor.
  • Sartoria Vico è una linea di accessori e abbigliamento..., a metà tra il mondo della moda e il mondo del design: una contaminazione fra forma, funzione (spesso più di una), estetica, materiale e vestibilità.
  • Ferri incrociati, perché un ferro può essere usato come strumento di offesa, ma anche perché è stato usato per abortire, quando le donne non avevo diritto ad altre scelte. I ferri danzano e si incrociano invece per rendere concrete idee, simboli, utilità. Gandhi usava il telaio come arma contro l'imperialismo inglese. I ferri possono essere usati come arma contro l'imperialismo del mercato. I ferri sono sinonimo di autodeterminazione e di espressione della propria capacità di fare. Perché indossare un maglione fatto da se non vuol dire solo portare addosso un capo di abbigliamento...