Diario dei 60 giorni (by Silvia Makita)
Nucleare? No, grazie!
Sito denuclearizzato



Preparazione alla semina.

4 aprile,

chiacchero con Valeria Parea, architetto-vivaista. Racconto di una azione possibile per "darsena pioniera" durante il salone del mobile, le dico che vorrei fare un gesto gentile, una semina. Valeria Parea consiglia di seminare legumi azotanti con metodo Fukuoka, inizia la primavera e' tempo di concimare.

5 aprile in poi,

confeziono scatole per semi, con carta oleata da pasticceria con la scritta " si ringrazia la gentile clientela per la preferenza accordata". Olaf Bohr, amico gallerista, insiste un po', vuole mostrare le scatole per semi in una collettiva in via broggi 5, piccolo spazio espositivo. Perplessa.

6 aprile,

acquisto libro di Fukuoka, "la rivoluzione del filo di paglia".

7 aprile,

raccolta argilla da Gattaiola, nei dintorni di Lucca, presso orti di convento del 1200, guidata da Valerio Simini, architetto. Acquisto semi da Grigiolini in Lucca. Concordo con Olaf per l' esposizione "oggetti in preparazione per una azione urbana".

8 aprile in poi,

compongo palline d' argilla e semi nei parchi pubblici con l' aiuto dei bimbi. Imbastisco cappelli di carta con ciuffi. Mi chiedo come lanciare lontano: catapulta leonardesca multipla con attrezzi da cucina? Un fallimento. Chiedo consigli. Valeria Parea suggerisce le cerbottane per il lancio dei semi e le fionde argentine. Sara Lusena mi chiama, Ualid sa fare un lancio tunisino. Le chiedo di venire ad insegnarcelo. Arturo, bimbo costruttore, mi costruisce una balestra funzionante.

15 aprile,

racconto a Marco Montanari "SchiZo", iniziatore della vicenda ScaldaSole , della azione che sto preparando, domando se l' atteggiamento purista di non semina tra le piante pioniere e' migliore. Marco mi risponde che Gilles Clement, nostro giardiniere-lampadina, se ne frega delle piante autoctone. Faccio tagliare in ferramenta tubi della misura di un seme. Provo il lancio, la cerbottana funziona.

16 aprile,

conosco la moglie di Alberto Ferreri, co-fondatrice di "orti in conca". Scambio di idee. Appoggio di quelli di "orti in conca". Vuole che le mostri le palline d' argilla.

17 aprile,

ceneri di vulcano islandese in Europa, piove pioggerella costante. Con Sara Lusena, cucitrice artistica, costruisco una grande stoffa per segnare un cerchio, centro per il lancio di semi. Alcuni cittadini di "darsena pioniera" contrari alla semina.

Azione: semina

18 aprile,

h 17.30,tanti bimbi, felici di seminare, hanno portato armamentari per il lancio: fionde argentine, balestre, cerbottane, micro-bigliardi... in fondo a via vigevano, sotto gli alberi: semina di palline d' argilla fukuoka con fave, piselli, girasoli, riso. semina con fave e piselli sciolti. Non scendo nell' area a segnare il centro in cui mirare. Alcuni cittadini di "darsena pioniera" mi indicano in fondo al naviglio un luogo in cui seminare. Li' il terreno e' molto duro e compatto. Mando, walid, un giardiniere di mestiere. Walid, gentilmente, zappa e semina leguminose con qualche bimbo.

h 18.00 p.m abbiamo finito ci uniamo alla cordata pro darsena, organizzata da "darsena pioniera". Cielo nuvoloso fino alle17, poi sole. Foto: Andrea martiradonna, io, Christine, Christof, Alberto Callari. Video: Alessandro Nassiri, Alberto Callari. Registrazioni acustiche: Tullia Gianoncelli [pic] DIARIO DEI 60 GIORNI

In marrone microcosmo, osservazioni del campo seminato. In arancio macrocosmo, osservazioni dell' area darsena e varie correlazioni.

19 aprile,

guardo. Un po' di spazzatura. h 9.00 a.m. sole. Da domani fotografo il campo seminato tutti i giorni alle ore 9 a.m. e per 60 giorni. Da oggi scrivo un piccolo appunto al giorno per 60 giorni. Chiamo Stefano Giannotti, compositore, mi propone un suono per ogni scatto, per un totale di un minuto; lo metto in contatto con Tullia Gianoncelli, antropologa sonora . Acquisto calendario a strappo.

20 aprile,

Con Andrea Martiradonna impostiamo il primo scatto con calendario e senza. Disegno il 'diagramma dei 60 giorni'. Niente. Decido di non intervenire, ne' annaffio, ne' aggiunta di terra. Voglio vedere se i semi nell' argilla ce la fanno da soli. Ripulire con accumulazione cromatica? No, solo osservazione. h 9.00 a.m. sole.

21aprile,

circa 12 piccioni beccano il prato, arrivo e scappano, un uomo attraversa. Sole. Chiamo Melina Mulas per sostituirmi nel week end, in mia assenza. Incontro con gruppo di comunicazione in contatto per la organizzazione della biennale, sezione ai giardini, tema nature-culture.

22 aprile,

niente di nuovo, forse una bottiglia in piu'. Lieve brezza alza fogli.

23 aprile,

animali gracidano, piatto rivoltato, pioggerella puntiforme. Alex Valentino, coordinatore di un progetto per le Civilta' nomadi, mi manda una mail, vuole lanciare bombe di semi a bagnoli, ex fabbrica siderurgica a Napoli.

24 aprile,

l' area torna in possesso del comune. Il comune dichiara che AMSA da settimana prossima sara' in azione per ripulire. Incontro Martina Gerosa, anima coordinatrice di "darsena pioniera", ci raccontiamo preoccupazioni per la modalita' di pulizia, le scrivo questo sms: "devo riflettere. La qualita' va insieme alla giusta competenza..le papere, le canne e queste erbe sono un tesoro che forse negli uffici non hanno osservato bene come noi. Intanto orientiamo l' osservazione, indicando. E' il momento dell' inventario e delle foto". Palline fukuoka intatte. Clima umido.

25 aprile,

gran suoni di volatili nella macchia, 15 piccioni beccano, sole. in pomeriggio sono in una oasi LIPU sul Ticino, ne conseguono considerazioni di competenza: penso che LIPU si occupi proprio di aree simili alla darsena, di aree selvatiche con molta fauna e non parchi urbani. Potrebbe affiancare AMSA? La cura e non solo l' igiene da subito?

26 aprile,

16 piccioni beccano i semi, quando arrivo volano via. Due o tre bottiglie di birra in piu', due o tre bicchieri di plastica in piu'. Mattinata uggiosa, pioviggina.

27 aprile,

tre papere nell' acqua scappano al mio arrivo. Domani passo felpato. 8 piccioni danno colpi di becco alle palline d' argilla, cercano di estrapolare il seme. Rinunciano. Di nuovo c' e' solo un pacchetto di sigarette pullmall. Mattina dopo il temporale. Terra pregna d' acqua. Parlo con Martina Gerosa, che ricevuti i miei opuscoli su LIPU 'Guida agli animali selvatici in citta'', approva l' idea di contattarli per la osservazione e protezione della fauna in darsena . Martina suggerisce di consultare LIPU anche per sondare l' opportunita' di mettere una casetta-mangiatoia per piccioni in darsena, proposta che era stata pensata dal comune per il parco Baravalle. Il parco Baravlle e' poco adatto per la piccionaia, perche' densamente frequentato da bambini.

28 aprile,

avvisto un volatile nero con una linea bianca e il becco rosso ciliegia, nessuna nuova spazzatura, ieri era martedi'. Sole brillante e aria frescolina.

29 aprile,

un soffione intatto, uno soffiato. A qualche metro di distanza, circa 7 piccioni beccano il pane. Sole , aria limpida e fresca. Piu' lontano due uomini su di una gru. Smontano il grande cartellone pubblicitario in centro all' area.

30 aprile,

Palline d' argilla frantumate ma non sciolte, cielo bianco, aria ferma. Due corvi sul prato.Fiera nautica sul naviglio, NAUTICA MI, esposizione dello scafo di "azzurra". Molti uomini in giallo al lavoro, ripuliscono dalla spazzatura. Vado a vedere: una ruspa, 15 uomini AMSA, qualche uomo in giacca e cravatta. Mando un sms al gruppo darsena pioniera. Incontro Paola Savoldi e Martina Gerosa, cerchiamo di contattare LIPU e il Garante per la Tutela degli Animali Selvatici a Milano. Dopo poco siamo in Darsena: Giuliana Zoppis, Martina Gerosa, Paola Savoldi e io. Oggi aprono un nuovo cantiere-darsena. Sindaco Moratti presente, conferenza stampa. Intanto i frollini continuano a spianare fiori e piante. Motivazione igiene. Il gruppo darsena pioniera decide di scrivere un telegramma al sindaco e alla stampa, in cui si domanda di dichiarare quale sia il progetto e chi sia il progettista.

1 maggio,

mattinata con brezza, foglioline bianche svolazzano nell' aria. Molti i volatili rari additati dai cittadini. Genitori con figli scendono nell' area appena ripulita, nutrono papere e paperette.

2 maggio,

assente da Milano. Carlamaria Salamana comunica l' avvistamento di rondoni e balestrucci, due lepri e rane.

3 maggio,

assente, piove verso sera. In mattinata intervista del TG3 a darsena pioniera, intanto i frollini spianano tutta l' area delle mura romane.

4 maggio,

di nuovo: tre bottiglie di becks, un vecchio condizionatore d' aria. Un germano si fa la toilette mattutina, altre due papere girovagano. Piove una pioggia densa e costante. Allertata, al nord, la protezione civile per il rischio alluvioni. Uomini AMSA al lavoro, senza frollini, vanno avanti indietro, Non sembrano sapere, al momento, cosa fare e dove intervenire. Andrea Martiradonna e' con me. Ci indichiamo alcuni dei fiori della macchia, sarebbe il momento di documentarli, appena la pioggia ci da tregua. Uno sintetico inventario fotografico, almeno delle parti piu' belle.

5 maggio,

Tre uomini in giallo hanno appena rasato il prato, il condizionatore e' ancora li', un bicchiere di plastica e' li'. Non ci sono piu' bottiglie. Piove ininterrottamente da 24 ore. Guardo piu' in la', a circa dieci metri dal campo seminato atterra un airone, si erge con posa da re sulla diga in cemento. Sullo sfondo le automobili ronzano, il traffico delle h 9:00 del mattino milanese. Scende Andrea Martiradonna per fotografarlo da vicino, ma l' airone muove qualche passo da star e poi vola sull' altra sponda. Gli stagni oggi sono piu' pieni, l' acqua piu' limpida e profonda, piu' bella. Scrivo un sms a Martina Gerosa, Paola Savoldi, Giuliana Zoppis. Racconto dell' incanto dell' airone tra le automobili. Faccio presente che avevo gia' immaginato che con delle micro chiuse si poteva smuovere e mantenere l' acqua piu' limpida e profonda e oggi vedo che era una buona idea. Inoltre penso che comunque vadano le cose, delle isole di piante pioniere si potrebbero mantenere anche con una soluzione di acqua ovunque. Giuliana Zoppis mi risponde che anche Patrignani, botanico che si occupa dell' inventario delle piante in darsena, aveva fatto le stesse considerazioni. Oggi il gruppo Darsena Pioniera incontra F. Vallone, direttrice del settore

"parchi e giardini". Io, dopo aver parlato con Paola Savoldi, decido di non andare.

6 maggio,

un germano passa a nuoto. Tre piccioni beccano il prato. Il condizionatore accumulato piu' in la' insieme ad altre tre rumente. Nel campo seminato non c'e' piu' nessuna spazzatura.Di non organico passa solo un tubo di gomma. Solicello timido, misto a goccie a singhiozzo. Un uomo nutre papere e piccioni alla mia destra. Un altro uomo, con cappello giallo, pesca nel naviglio. Il pescatore dal cappello giallo lo avevo gia' osservato. Nel naviglio,al suo amo, abboccano pesci. A sinistra uomo con frullino spiana arbusti nella macchia. Andrea Martiradonna si precipita per fermarlo. Io parlo con il direttore del cantiere, il quale fa due telefonate." Le piante nell' invaso non devono essere toccate". Gli uomini AMSA mettono via la motosega. Arrivano Alberto Callari e Patrizia Berton. Ieri la direttrice ai parchi e giardini, Flora Vallone, ha parlato con Darsena Pioniera. La Vallone vuole che Darsena Pioniera si occupi della salvaguardia del biotipo sul campo e fuori campo coordinando le voci verdi della citta'. Darsena Pioniera ha contattato WWF e avvia una collaborazione. Io ho contattato ORTIINCONCA e SchiZo. Ortiinconca mi mostra una scatola di semi, semi di pomodoro di 200 tipi diversi. Penso che un orto con questi semi dovrebbe essere portato ad osservazione delle scuole, incluso come esperienza didattico-pedagogica. SchiZo immagina 'concerti notturni per sole piante'. Io penso che 'i concerti notturni per sole piante' siano un ottimo concime per l' anima delle piante e per i giardini mentali dell' uomo.

7 maggio,

due merli toccano il prato e volano via, volatile dal becco rosso di cui non so il nome nuota nello stagno e passa. Due passeri sugli esili rami. A destra, gruppo di piccioni con una papera per l' usanza della colazione a pane secco. Gentile cittadina al lancio. Un uomo osserva e prende appunti alla mia sinistra. Il condizionatore viene svuotato d' acqua e lasciato li', il resto buttato via. Mattina umida con sole incerto. Ieri si e' incontrata Darsena Pioniera con gli esperti della partecipazione Sergie De La Pierre e Marianella Sclavi, si e' avviata una lista di idee da zavorrare in darsena. Come dice Alberto Callari, ci danno il contenitore, noi dobbiamo metterci il contenuto.
  • pomodori in orti gallegggianti , le 20 varieta' raccolte da 'orti in conca'
  • 'concerti notturni per sole piante', SchiZo
  • micro vivaio in cassette con composizioni realizzate con piante simil-pioniere, vivaio 'il posto delle margherite'.

Marianella Sclavi ci consiglia una riunione settimanale con bacheca delle proposte e con una figura di ascoltatore. Sergie ci consiglia di proporre una affissione di cartellone che racconti della riqualificazione del rapporto con I cittadini che avviene per la darsena Io e Giuliana Zoppis, affermiamo che qualche isola di piante pioniere si potra' lasciare anche quando la darsena tornera' porto. Alcuni presenti dicono che questo sara' il nostro progetto 2. Il progetto 2 sara' da presentare in un secondo tempo.

8 maggio,

1 bottiglia, pioggerella, il volatile dal becco rosso. A destra 4 papere, la solita famiglia di piccioni, circa 15 a colazione. Mi viene una idea: "la patata bollente', per uno slow food-mobile per la darsena con formaggi fusi. Devo parlarne a Guido Vimercati, propietario di ape e licenza per la vendita di alimenti, just for fun. SchiZo risponde a mail, con un testo sul perche' dei violini per piante, Sa quel che dice e ricuce da lontano: Krishna, Mian Ten Sen, dott.T.C.Singh......Cristina, consorte di SchiZo, propone anche richiami per animali. Paola Savoldi di Darsena Pioniera mi dice che anche Hub- tessile ci sara' per vivificare la darsena; inoltre ha parlato con il vivaio Riva.

9 maggio,

una bottiglia, volatile dal becco rosso. Ceneri di vulcano islandese sorvolano i cieli italiani. Aereoporti chiusi. Sole tra le foglie. Pittori sul naviglio, e graffettari in darsena: qualche fungo e fumetto sulla riva dell' acqua. Nuove chiatte galleggianti e imbarcazioni pronte al varo. Cesare Malfatti, compositore, mi dice che potrebbero ripetere in darsena il concerto con "proiezioni di fiori in Fiore" fatto con Andrea. Leggo, dal ministero dell' ambiente, che il 2010 e' l' anno della biodiversita'. Lipu si rende disponibile per attivita' in darsena.

10 maggio,

secchio di plastica gialla nello stagno. Bottiglia. Pioggia appena smessa. I semi di leguminose, non mangiati dai piccioni e non tranciati dai frullini, dovrebbero schiudersi a giorni. A casa sono germogliati da poco legumi piantati nei giorni della semina in darsena. L' idea de "la patata bollente" piace a Guido Vimercati, dice che la raccontera' a quelli di Smemoranda, e ad una associazione navigli di cui mi dira' il nome. Jacopo Zigliotto, disegnatore, dice che vorrebbe fare il logo della ' patata bollente'. Jacopo vorrebbe richiedere il permesso per una barchina a remi da mettere in darsena. Gli dico di unirsi a noi; chiamarla 'barchetta numero 1' . Le tinte della "barchetta N.1" potrebbero essere come quelle dei tram di MI, giallo maionese - striscia marrone nutella - crema. Mi viene una domanda, si va verso una autogestione delle spese, come fa la biennale? Alessandro Morandi mi chiama, dice che tutto questo sarebbe da mostrare, ha uno spazio da riempire di contenuto ai giardini della biennale. Lo incontro oggi.

11 maggio,

prato con 3 piccioni che beccano. Nessuna bottiglia. Piove prima e dopo di adesso. Pulizia con ruspa nello stagno dietro alla macchia, frullini a destra, bracci meccanici di fronte.

12 maggio,

prato bagnato da pioggia di diversi giorni. Piccioni sul marciapiede. Due uomini AMSA sulla destra raccolgono piccole immondizie. Il secchio giallo e' sempre in acqua. Mi viene in mente che si potrebbe mettere un quadrato di tatami sul prato per un te' verde con chiacchere vegetali. Mi pare un bel nome 'il fiore all' occhiello' per I vestiti erbacei. Gli shintoisti avrebbero creato un 'en', una porta sacra per questo luogo di bellezza.

13 maggio,

prato zuppo da pioggia continua. Un volatile bruno di piccolo-media dimensione. Nessun uomo al lavoro di pulizia. I piccioni beccano sul marciapiede. Ieri, con Paola Savoldi di Darsena Pioniera, abbiamo incontrato Gianluca Comazzi, garante per la tutela degli animali. Comazzi ha chiamato, alla nostra presenza, Flora Vallone della Parchi e Giardini, Claudio Celada della LIPU, Riccardo Tucci del Gruppo Ornitologico Lombardo: Abbiamo fissato un appuntamento per mercoledi' prossimo. Al tavolo con noi sara' presente anche AMSA.

14 maggio,

qualche piccione, un giovane merlo e tre papere, da ovest nuvole grigio- nero intenso. Nessun addetto alla pulizia. Alla mia sinistra un uomo con cannocchiale. Vado a presentarmi. Mi racconta di aver avvistato 70 tipi di animali. Ci scambiamo gli indirizzi. La sua lista e' preziosa, gli chiedo di spedirmela. Con il tempo dovuto ha avvistato molti piu' animali di WWF. Mi dice di essere in contatto con la LIPU, che ha richiesto il suo lavoro giovedi' scorso.

15 maggio,

un piccione becca il prato, nuvole piene. Vediamo Marisa Cingarle con Martina e Giuliana Zoppis. Ci illustra un foglio con uno schema che racconta la complessita' di relazioni messe in atto da Darsena Pioniera.

16 maggio,

sole. Una barca tipo gondola approda in darsena. A bordo una bionda svedese a piedi nudi e un ragazzo con cappello alla texana. Quando partono, ai remi, due anziani del mestiere.

17 maggio,

nello stagno, la gallinella d' acqua con I suoi due piccoli. Un collo di bottiglia rotto. Sole e cielo azzurro.

18 maggio,

un coperchio di milk shake sul prato. Sole e cielo azzurro. Darsena Pioniera ha preparato documenti che registrano la flora e la fauna del luogo da consegnare in comune. Io e Martina Gerosa spediamo mails che invitano a trattare con cura le realta' del luogo, associazioni e cittadini dalle' teste coltivate', come preziose perle di autonomia e di non porgerle troppo facilmente senza guidare la qualita' della presentazione. Bisogna ben raccontare la partecipazione, fulcro innovativo per questa citta'.

19 maggio,

arrivo e un merlo vola sul ramo con un vermetto in bocca, un' altro rimane sul prato. Due corvi alla mia destra. Cielo instabile, sole nubi e temporale, tutto e' possible. In pomeriggio siamo, io, Paola, Alberto, Patrizia, Alessandra seduti alla' parchi e giardini', consegniamo censimenti e subiamo la voracita' della direttrice. Attendono la nostra lista di iniziative. Diciamo che al prossimo appuntamento la consegniamo. Alla sera vedo Ugo, figlio di Melina Mulas, e mi passa molto entusismo per le idée in darsena. Mi vengono in mente cerchi da disegnar sulla terra, nella parte sabbiosa, con la stessa sabbia, con sassi ,...tipo land-art. Cerchi per azioni sceniche. Ogni azione su di un simbolo diverso.

20 maggio,

tre piccoli di gallinella d' acqua nuotano nello stagno, un piccione becca il prato. L' acqua si e' un po' ritratta. Sole e cielo azzurrino. Vedo Melina Mulas, la invito a proiettar suoi ritratti di meditatori per la darsena, mi linka diversi suoi contatti, la poetessa Mariangela Gualtieri, la ceramista Katerine von Weiss, le danzatrici indiane, Umberto Fiori e Chiaramonti. Pensa ad una associazione poesie di Montale e foto di Ugo Mulas. Ugo Mulas aveva parecchie foto di darsena. Chiama alla mia presenza Caterina, la invita a realizzare una idea: fare con I cittadini ciotole in vari tipi di terra 'cotte dal sole' , 'seminate dol vento', 'sciolte terra nella terra'. Trova disponibilita'. Provo gratitudine.

21 maggio,

la coppia di gallinelle d' acqua e' contornata da 5 piccoli, uscita mattutina al completo. Una bottiglia da mezzo litro d' acqua sul prato, cartaccia sulla destra. Sole stabile. L' altro ieri ho proposto dei canestri da basket sopra i cestini della spazzatura per 'fare centro'. AMSA

e Vallone hanno approvato.

22 maggio,

giorno senza scatti. Sole stabile e caldo. Mando un sms a Martina Gerosa, Paola Savoldi e Giuliana Zoppis, dicendo che settembre mi sembra il mese giusto per le attivita' che stiamo pensando per la darsena, un mese da sempre piu' consono al ritrovarsi nella rinnovata frescura culturale. Fare azioni per la darsena di luglio- agosto vorrebbe dire solo intrattenimento e svago per una Milano svuotata e in preda alla calura anti-cultura. Semmai a giugno si potrebbe fare, al solistizio, due giorni "distillato di attivita'" che svilupperemo con calma nei week-end settembrini.

23 maggio,

giorno senza scatto. Sole e caldo. Vedo Melina Mulas, mi dice che martedi' quando vediamo la ceramista Caterina von Weiss mi presentera' "il meccanico di via vigevano", un personaggio che vive di una officina meccanico- artistica, luogo di incontri. Melina e' d' accordo sul settembre in Darsena, mese piu' intellettuale e fresco. Riferisco per telefono a Giuliana Zoppis. In serata Enzo Umbaca, artista mio vicino, mi accorda chiacchere, mi sembra disponibile ad un te' verde bio-diverso. Racconto a Enzo che ad una tavola rotonda e' indispensabile, secondo me, la diversita' dei soggetti per accendere un dialogo frizzante, e sarebbe interessante invitare allo stesso tavolo artisti , poeti , paesaggisti, anziani e bambini, meccanici e giardinieri, bird-watchers e filosofi...La bio- diversita' e' nei pomodori e nelle menti.

24 maggio,

scatto. Una distesa di bottiglie, vetri infranti e lattine, specialmente a destra del campo seminato. Lo stagno e' quasi prosciugato. Molte bottiglie che erano insabbiate sullo sfondo sono ora all' aria aperta. Elisa Ossino, stylist, al caffe' del mattino, mi dice che anche a lei piacerebbe fare qualcosa in darsena. Sospendiamo il discorso......Sono sul posto. Penso che di canestri sulla spazzatura ne servirebbero almeno 10. Ma come si raccolgono questa miriade di vetri infranti sul prato? Vedo Martina Gerosa, mi lascia opuscoli "laboratori par tot", "buon mercato", "falacosagiusta", mi mostra il sito "via Padova e' meglio di Milano". Le propongo il week end del solistizio d' estate, 19-20 giugno, come due giornate d' assaggio per le attivita' che darsena pioniera potrebbe curare con piu' calma e organizzazione in un "settembre culturale a cura di Darsena Pioniera". Martina chiama Alessandra Mauri e le spiega di cosa stiamo ragionando.

25 maggio,

stagno con rigoli d'acqua verde, 15 bottiglie emerse dal prosciugamento delle acque piu' i due secchi di sempre. Sole caldo, 31 gradi. Giuliana Zoppis Martina Gerosa e io incontriamo Marisa Cengarle con cui condividiamo parole, parole, persone, persone. Marisa conosce Marco Montanari, connetto idee passate e presenti: il maglione da portare in india, la grande tela collettiva...

26 maggio,

bottiglia sul muretto. Odor di piscio intenso. Uccellino longilineo nella melma. Cielo coperto-scoperto, bianco-azzurro. Conosco Andreas di 'orti in conca', lo invito domani al Biancopensare, per i pomodori in pentola. Passo da Melina Mulas , mi mostra dove sta il meccanico, la sua officina meravigliosa.

27 maggio,

bottigllie e vetri infranti a pioggia. Stato punk. Sole. Ieri incontro al Bianco Pensare con Darsena Pioniera, presenti alcuni di Ortiinconca e Marisa Cengarle. Rimandiamo alla primavera prossima l' idea di svolgere attivita' in darsena. Marisa ci suggerisce di proporci al comune come" laboratorio sperimentale".

28 maggio,

sole. Danza.

29 maggio,

giorno senza scatto. Assenza di osservazioni.

30 maggio,

giorno senza scatto. Assenza di osservazioni.

31 maggio,

giorno senza scatto. Assenza di osservazioni.

1 giugno,

giorno senza scatto. Sms scambiati con Marco Montanari. Dico che lo stato italiano e' un inconsapevole punkabestia amante dei paesaggi urban- selvatici e abile creatore di terzi anche quarti paesaggi storti. Tra un fraintendimento e l' altro, sembra possibile una involontaria coincidenza di eventi tra lo stato politico e personale. Misunderstending congeniti alla trasmissione senza corpo a corpo.

2 giugno,

giorno senza scatto. piove. Assenza di osservazioni. Vedo Stefano Giannotti, che registra una nota cantata da me e Andrea per un organo vocale. Gli racconto evoluzioni della faccenda darsena.

3 giugno,

spianate le montagne di terra a sinistra. Una ruspa fa la retro sull' altra sponda .Due uomini al lavoro in maglietta blu. Un pescatore pesca. Sole e aria fredda. Nuvole vicine. Immagino discese in darsena. Allineamenti di botttiglie in fuga.

4 giugno,

uno scatolone di carta ribaltato, la gallinella madre senza piccoli sullo stagno prosciugato. Sole. Una ruspa con pinza al lavoro sul lato opposto. Nessun uomo alla pulizia. Penso che l' inappartenenza di questo luogo renda possibile il suo stato. Stato di verita'-varieta' del non-fare. Osservo. Nel non-fare dell' uomo, la natura invade noi mentre noi invadiamo lei: lei ci da fiori, noi immondizie. Questo il paesaggio-darsena attuale: un connubio di movimento umano distruttivo-impulsivo e movimento naturale costruttivo-evolutivo. Entropia. Alessandra Mauri manda mails, che hanno per oggetto: sponsor e contatti per le attivita' in darsena.

5 giugno,

a terra sparse: 12 bottiglie in vetro, di cui una rotta, di cui 2 di plastica; 3 lattine; uno scatolone di carta. Nello stagno prosciugato 8 bottiglie sbiancate. 1 sacchetto di plastica. Pizza con Marco e Cristina Montanari per meditare un allineamento di rumenta.

6 giugno,

h 8.00 scendiamo in darsena per la "accumulazione-apparizione 1". Prima provo ad accumulare le bottiglie sdraiate in file alternate collo a destra- collo a sinistra, poi scegliamo di allinearle in piedi. Con i cocci facciamo un piccolo cerchio.

7giugno,

1sola bottiglia dell' accumulazione e' a terra, mentre il cerchio di cocci rotti e' stato scompigliato al centro. Marco pubblica in rete immagini e parole del 6 giugno, su http://www.inventati.org/noviglob/calendar/DarsenaPioniera.html. Mi chiedo cosa abbiamo fatto? Una land-art metropolitana, una urban land-art, un illogical land-scape, un IV paesaggio, un paesaggio accontentato, un cromo-paesaggio urbano, un filo di paglia imbottigliato..........? Compro due secchielli di plastica azzurri. Non so piu' se Marco o Cristina parlavano di "castelli di sabbia"...

8 giugno,

2 bottiglie dell' accumulazione a terra. 1 merlo cammina dietro le bottiglie. 1 papera nuota tra le becks nello stagno. Cerco di numerare le becks nello stagno, circa 20. Con quelle becks sbiancate immagino realizzati dei fiori di loto nella melma, piccoli cerchi di bottiglie concentriche affondate con una inclinazione di 45°. Marco Montanari mi scrive indicandomi l' idea di nome multiplo. Mi trova completamente d' accordo. Gioco a dare il nome al gioco giocato, tiro fuori il ' Japanese- english character dictionary' e salta fuori NARIMACHI, combinazione dei cognomi presenti all' accumulazione 1, che significa " in attesa di prendere forma'.

9 giugno,

5 bottiglie della 'accumulazione 1' a terra, 3 bicchieri di plastica bianca sul prato. Attendo risposte sui giochi di parola e sulla tempistica del gioco.... Intanto da ieri mi interrogavo se e' il caso di rendere visibile il mio lavoro. La rete? La rete mi rende inquieta. Forse e' il caso che aspetti il giorno sui campi di riso. Limitarmi ai segni della contemplazione, all' anonimato attivo, ad una leggera demenza, a sgocciolare idee in grammi...

10 giugno,

ancora 5 bottiglie della 'accumulazione-apparizione 1' a terra, mentre a destra cresce materiale: circa 12 i lanci di bottiglia intatti, e innumerabili lanci infranti. Apparso un tubo lungo 2 metri circa sulla destra. Nessun animale. Sole. Da sta mattina ho in mente l' immagine di un funerale di parole morte: ecosostenibile, condivisibile, biodiverso, equosolidale, critico...... le parole mangiate da una moltitudine di persone, sparite nei loro ventri, consumate. Sta gia' facendo la stessa fine la parola "pioniere"? Penso che si dovrebbe vivere in uno stato di "immanenza delle parole" e passare da una all' altra organicamente senza esserne voraci possessori. Riporto dal Devoto -Oli: immanenza, la situazione di una realta' ( parola) in quanto intimamente legata ad un' altra, di cui generl. costituisce le premesse e le garanzie di sviluppo e affermazione...... Per preservare le parole da una morte sicura, da uno svuotamento di senso, mi propongo di ricordarmi lo stato, nella mia testa nato ora, di immanenza delle parole.

11 giugno,

sole caldo.

12 giugno,

2 merli, fiori viola fioriti tra gli arbusti della macchia, terra cracle' nella parte secca dello stagno.

13 giugno,

5 rane nello stagno, una nutria, cielo coperto. Proseguiamo l' accumulazione del 6 giugno e realizziamo il NARIMAKI "fiore di loto". Nasce l' idea di un COMUNISMO DEI FIORI "togli dal troppo coltivato per mettere nel non-coltivato". La comunico a Marco Montanari per una situAzione in ScaldaSole "invece dei fiori sono fiorite le bottiglie". Realizziamo "il silenzio nell' aia", NARIMAKI 3.

14 giugno,

sole e accumulazione di nuovo intatta con fiore di loto nello stagno e piccoli volatili tutto intorno.

15 giugno,

piove, scatto il giorno dopo, un falso. Con Marco e Cristina abbiamo immaginato un" filone di filo-fiore land art" per ScaldaSole, in mente si delineano NARIMAKI 4 "il filo-fiore da campo", NARIMAKI 5 "tessitura a sbarre", NARIMAKI 6 "dimenticammo la scala", una scala-scavalco intessuta ieri sera.

16 giugno,

pioggia costante," il fiore di loto" dal secco si trova, oggi, sul bagnato, Sono all' osservazione con Marco Montanari e le consideraizioni sono un fiume, pure le conseguenze. Per esempio collateralmente, nasce l' idea di "gas inverso", seme per l' autunno prossimo."Aspettavo i fiori ma sono arrivate le bottiglie" puo' essere il titolo anche dei 60 scatti....Intanto ho scritto un NARIMAKI-manifesto, che riporto. Mentre mi allontano sempre di piu' da posizioni formali-ufficiali e sistemi lavorativi non spontanei, di cui discuto con Martina Gerosa per darsena pioniera.

Nasce l' idea di "gas inverso", seme per l' autunno prossimo.

17 giugno,

piove, piove fiito, nella notte temporali, in pomeriggio grandine e temporali. Non scatto. Sto a casa. Scrivo a SchiZo che " il concerto all' alba per sole piante" e' un NARIMAKI purissimo, un "Miraggio", essenza delle assenze, e non puo' stare in una lista per umani. Oggi darsena pioniera incontra i blogghisti che hanno risposto all' invito ad apporre dei post-it con idee da realizzare in darsena.

Comincio a sentir oppressione da lavori forzati per committenti sbagliati, e non riesco ad andarci., Mando un sms che indica che avrei scritto sul post-it..... "green performances" condotte da una cittadinanza multidisciplinariamente aggregatesi...., e aggiungerei che conserva il carattere di spontaneita' come arte della improvvisazione legata al momento e allo stato del suolo. Paola Savoldi mi risponde che, all' incontro, era presente la Vallone e la cosa non e' stata gradevole. Io mi conforto della scelta di prendere per il momento distanze e riconquistare una certa autonomia.

18 giugno,

sole. Paola Savoldi mi chiama e mi racconta dell' incontro al Bianco Pensare di Darsena Pioniera - Vallone, all' invito hanno risposto 5-6 blogghisti ; sento imbarazzo a distanza. Comincio a capire che, con il tempo, mi sono legata piu' al gracchiare delle rane che a quello delle polemiche, piu' alle papere che alla Moratti, piu' alla Liberta' che alla organizzazione di essa...intanto , con Marco Montanari-famiglia e amici, realizziamo in ScaldaSole il NARIMAKI "Silenzio nell' aia".

19 giugno,

piove

20 giugno, 10

sole. Io e Arturo scoviamo una discesa piena di fiori gialli, ne facciamo un mazzo e poi andiamo a sistemarlo nella fila di bottiiglie "aspettando i fiori, sono fiorite le bottiglie". Arriva Marco in darsena e disegna una fila con i soli fondi di bottiglia "abbiamo toccato il fondo", mentre Arturo fa un "fior- fiore di latta". NARIMAKI+++.

21 giugno, 10

solistizio d' estate." Oggi finisce il diario dei 60 giorni" Lassu' c' e' un ingegnere svizzero....verso le h11:28 la luce e' particolarmente bella. Sento violini risuonar nella mente. "Essenza d'assenza"- NARIMAKI 4. Purissimo e bellissimo, nessun oggetto-consumabile, nessuna auto- celebrazione...mi dedico alla creazione di una pacciamatura profumata e di 13 'fior di foglia cuciti' . In pomeriggio posiziono NARIMAKI 5 "dalle stalle alle stelle, eco-trattamento per sterco urbano" di fronte al playground , altra zona di coltivazioni spontanee. In serata scruto il dizionario Devoto -Oli:

1 Politica,

teoria e pratica che hanno per oggetto la costituzione, l' organizzazione dello stato e la direzione della vita pubblica.

2 Urbanistica,

tecnica relativa al coordinamento costruttivo nella creazione delle zone di insediamento demografico allo scopo di realizzare le condizioni + favorevoli alla vita e alle attivita' produttive degli abitanti.

3 Naturalismo,

affermazione della riconducibilita' dei contenuti e delle esigenze della vita pratica e spirituale all' ordine o all' esempio della natura.

darsena pioniera si muove tra 1 e 2 . Scopro di essermi mossa a mio agio solo in 3, anche se 3 ha delle conseguenze in 2 e 1.

FINE