2009.06.06



<

Ignorare le scadenze amministrative, politiche, di gestione del territorio.
— Gilles Clément - Manifesto del Terzo paesaggio (Sul rapporto con il tempo)

Tasks

Schedule

Diary

No entries


Notes

#2

FELTRAIE - il sito di quelle che lavorano le lane del vicino

Associazione culturale per la valorizzazione delle lane locali

Siamo un gruppo di "ragazze" che nel 2006 hanno incontrato per caso il feltro sulla strada dell'autoproduzione, del rispetto e della tutela dell'ambiente.

Nello stesso anno abbiamo organizzato un circolo di studio nell'ambito del quale abbiamo raccolto, lavato e cardato la lana delle pecore dei pastori che allevano le pecore vicino a dove abitiamo.

Riteniamo assurdo usare per fare il feltro lane che hanno fatto migliaia di chilometri per arrivare fino a noi quando quasi tutta la lana delle pecore europee viene "smaltita" o interrata...

http://www.feltraie.it/

#1

Alcuni appunti di cardatura e filatura

La cardatura è un'operazione che fa parte del processo di filatura della lana. Consiste nel liberare dalle impurità, districare e rendere parallele le fibre tessili, al fine di permettere le successive operazioni di filatura.

Deve il suo nome alla pianta del cardo, anticamente le infiorescenze seccate del cardo dei lanaioli (che sono coperte di aculei) venivano usate per questo lavoro... (continua)

Il fuso è uno strumento che permette di filare a mano. La filatura si ottiene con la torcitura di fibre tessili in modo da trasformare un ammasso di fibre in un filato... (continua)

  • Filatura e formazione delle matasse
  • Laboratorio della Zona: La logica del fare
  • ... la signora Tina, utilizzando il fuso (video, 3.3 MB, 21 secondi) ... mostra come trarre dalla lana grezza il filato

    Catullo (Nozze di Peleo e Tei, LXIV, 311-319) così descrive le Parche che filano i destini umani: "Laeva colum molli lana retinebat amictum dextera tum leviter deducens fila supinis formabat digitis: tum prono pollice torquens Libratum tereti versabat turbine fusum: Atque ita decerpens aequabat semper opus dens Lanaeque aridulis haerebant morsa labellis, quae prius in leni fuerant extantia filo: ante pedes autem candentis mollia lanae vellera virgati custodiebant calathisci".

    "La sinistra teneva la conocchia coperta di morbida lana, la destra, leggermente tirando i fili, li formava con le dita supine, mentre col pollice supino torceva le fibre e faceva ruotare il fuso librato in aria dalla fusaiola. Al tempo stesso i loro denti, staccando le asperità, senza posa rendevano uniforme il filo e alle labbra disseccate aderivano le fibre della lana che dianzi fuoriuscivano dalla superficie compatta del filo; ai loro piedi i flosci bioccoli di candida lana empivano corbe di vimini"... (La filatura)