“Quando partì la protesta, iniziammo subito a battere sulle sbarre con le gavette, partecipando al concerto che si era scatenato in sezione,condito di slogan e urla alle finestre. Il rumore era assordante. La collera sembrava moltiplicarsi per mille. Le voci scavalcavano i recinti del carcere. Proprio questo era il punto. Bucare le mura. Giungere alle orecchie della gente. Rendere l’indisciplina un vettore di legame sociale” DOMENICA 19 NOVEMBRE ore 18:00 Presentazione del libro “Correvo pensando ad […]
Ott 272017