2010.03.23



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Presentare il Terzo paesaggio, frammento indeciso del Giardino planetario, non come un bene patrimoniale, ma come uno spazio comune del futuro.
— Gilles Clément - Manifesto del Terzo paesaggio (Sullo statuto)

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#4

Progetto Orti Urbani: l'"Arte del Coltivare" dentro le città

Gli orti urbani sono piccoli appezzamenti di terreno ricavati in aree urbane di proprietà del Comune, la cui coltivazione può essere data in gestione a soggetti pubblici e privati per la produzione e la vendita diretta ai cittadini di ortaggi per uso domestico.

Questi spazi coltivati, che (abusivi o regolamentati) hanno da sempre accompagnato lo sviluppo e le trasformazioni urbanistiche delle nostre città e sono largamente diffusi in molte metropoli europee, possono oggi rappresentare un collegamento concreto e diretto tra realtà urbana e cultura contadina, luogo di aggregazione multietnica e multigenerazionale, scambio di conoscenze e di educazione ambientale, strumento di recupero dei prodotti stagionali naturali ormai dimenticati o a rischi di estinzione.

Con l'intento di sostenere la conoscenza e la diffusione su tutto il territorio italiano di questi progetti di riqualificazione territoriale di tipo ecologico ed ambientale, il 30 settembre 2008 l'Associazione Nazionale Comuni Italiani e l'Associazione Italia Nostra hanno firmato un Protocollo d'Intesa per favorire il trasferimento delle conoscenze tra Comuni e la diffusione delle iniziative volte alla valorizzazione e riqualificazione degli Orti Urbani...

(... continua...)

... L'ANCI provvederà a supportare le Amministrazioni interessate attraverso l'organizzazione di seminari tecnici e corsi illustrativi e la diffusione di manuali e guide. In particolare, con la collaborazione di Italia Nostra e della Facoltà di Agraria dell'Università di Perugia, sarà reso un disponibile un documento contente le linee guida per la progettazione, l'allestimento e la gestione di orti urbani e periurbani (metodi di coltivazione, irrigazione e raccolta dei prodotti, smaltimento dei rifiuti, scelta delle specie da coltivare con riferimento sia alla salvaguardia delle diversità genetiche locali sia all'eventuale valenza storica ed architettonica del contesto microambientale, attività di educazione ambientale ed alimentare, ecc.).

#3

Riqualificazione di ex-cave

... Proprio il sistema naturale ambientale territoriale garantisce un'elevata risorsa e ricchezza per la provincia, valorizzare e ripristinare le zone dismesse delle cave significa dare nuovo vigore al paesaggio già così ricco dal punto di vista vegetazionale e faunistico.

Pensando anche alla disponibilità e alla qualità delle acque sotterranee e superficiali e alle caratteristiche dei suoli, in rapporto alla loro permeabilità, riteniamo che l'acqua sia un elemento fondamentale per una riquali-ficazione delle aree in questione, simbolo della vita, della fertilità, nel nostro progetto l'elemento acqua si candida a diventare la fonte d'ispirazione dell'intero intervento.

In altre parole il nostro obiettivo primario è quello di rivitalizzare l'intero territorio provinciale attraverso una vasta progettazione ambientale e paesistica che ha nel suo sistema idrico il punto di forza: proprio l'acqua ,con il suo intricato sistema nevralgico, è elemento di riconnessione e di ricucitura tra le vecchie cave, ormai vere e proprie cattedrali immerse questa volta non in deserto ma in uno stupefacente sistema naturale. I fiumi argillosi e ricchi di inerti dialogano con il terreno, con il sistema rurale, con le campagne modenesi, con il sistema del verde, con il sistema forestale e boschivo; da questa profonda dialettica capiamo che il file rouge dell'intervento sono le "vie dell'acqua e della terra", delle vie verdi, dei percorsi ciclo-pedonali naturalistici che attraversano tutta la provincia e riconnettono le varie zone dismesse, punti d'interesse inter-modale di una più ampia rete nevralgica...

(continua)

#2

La 'città paesaggio': 10 punti per l'urbanistica virtuosa...

... "Crediamo infatti sia necessario costruire una speranza concreta e praticabile di una città 'altra', aprire un processo di rianimazione e rivitalizzazione dei luoghi verso ambienti di vita significativi: la proposta che avanziamo è quella della città/paesaggio, che potrebbe trovare a Firenze e nella Piana fiorentina un caso di sperimentazione utile come modello anche per molti altri luoghi d'Italia. Le grandi potenzialità di Firenze possono riemergere rapidamente, solo che se ne abbia la volontà e che si metta la città in grado di essere se stessa"

"Per città/paesaggio intendiamo un contesto dove le città storiche e l'urbano contemporaneo, i residui assetti paesistici di valore, i luoghi abbandonati e le ruralità sopravvissute, le porzioni di naturalità e le strutture ecologiche dissestate riescono a riorganizzarsi e a produrre un inedito organismo molteplice. Una struttura composta di due entità che convivono intrecciate ed interattive, la città e l' ambiente: fiumi rigenerati e campagne produttive per gli abitanti urbani, città di pregio e brani dell'urbano contemporaneo, boschi ed aree produttive"...

La partecipazione dei cittadini deve essere posta a fondamento dell'elaborazione del Piano Strutturale...

L'amministrazione comunale si deve dotare di strumenti operativi efficaci per il buon governo pubblico del territorio...

Le previsioni del Piano non possono distruggere risorse ambientali essenziali e non rinnovabili: è necessario azzerare il consumo di suolo (non un metro quadro di verde in meno!)

Rete ecologica urbana: Proposta di Piano direttore delle aree verdi, per costruire la rete ecologica urbana che diviene anche rete del verde di quartiere e interconnessione dei percorsi alternativi leggeri della città intera.

Infrastrutture verdi: Non solo orti urbani passatempo, ma sentieri, corridoi ecologici, cunei verdi, come tessuto connettivo del territorio comunale.

Laboratori di sperimentazione urbana in cui attrezzare spazi di relazione: lo spazio urbano si riorganizza mediante una rete di isole urbane connesse da percorsi ciclopedonali protetti.

...

(continua)

#1

"Oggi cambiamo il corso dell'acqua": firmato a Ravenna il manifesto sindaci-Hera

Incentivare l'utilizzo dell'acqua di rete, meglio nota come Acqua del Sindaco, nei 225 comuni in cui gestisce il servizio idrico integrato: è questa la sfida lanciata da Hera, in occasione della giornata mondiale dell'acqua.

Città scelta per suggellare questo impegno è Ravenna, dove in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua, una delegazione di Sindaci del territorio ha firmato il manifesto "Oggi cambiamo il corso dell'acqua": un documento che impegna i sindaci ad incentivarne l'utilizzo dell'acqua di rete...

(continua)