E oggi pomeriggio è prevista un’altra manifestazione pro-autogestione con tutte le incognite del caso.
«Il Maglio, una delle poche voci fuori dal coro, una realtà politica, sociale, culturale, un luogo d’incontro delle individualità e delle culture di tutto il mondo, una proposta concreta, che in questi sei anni di esistenza è andata consolidandosi, è stato chiuso – sottolineano gli autonomi in un comunicato – Ma non ci diamo per vinti. Il Molino Vive». Così oggi, con partenza alle 14 dal parco del Tassino, «scendiamo nuovamente nelle strade di Lugano a urlare il nostro dissenso e a rivendicare i nostri diritti, con un rumoroso corteo dai mille colori dell’autogestione. Una giornata a favore degli spazi liberati, alla quale hanno finora aderito 80 organizzazioni e collettivi ticinesi, svizzeri e internazionali, che si concluderà con cena popolare e concerti».
Occupata la sede
del PS svizzero
Intanto solidarietà agli autogestiti sfrattati arriva da più parti. L’ultima da Berna: il gruppo anti-WTO ha occupato ieri, appunto in segno di protesta contro la chiusura forzata del Maglio, i locali del partito socialista svizzero a Berna. Sostiene il gruppo: «L’ordine di sgombero è stato dato dalla consigliera di Stato Patrizia Pesenti; una simile candidata al Consiglio federale per il PS la riceveremo a torte in faccia».
Contestata
Patrizia Pesenti
Ricordiamo come critiche, anche feroci, all’indirizzo di Patrizia Pesenti sono state formulate giovedì sera dagli autogestiti nel corso della seduta del comitato cantonale del PS. Dito puntato contro la consigliera di Stato, rea di non aver difeso la posizione degli autonomi e di aver anzi avallato l’ordine di sbombero forzato. «Una scelta condivisa all’interno del PS? – si chiedono gli autogestiti – Può darsi, visto che una buona parte del partito socialista oramai non rappresenta più gli ideali di lotta che dovrebbe contraddistinguerlo ed è oramai sempre più lontano dalla propria base. E Patrizia Pesenti ne è la sua più triste e vergognosa esponente».
Lugano: paura
per il prossimo CC
Da segnalare infine come in una lettera indirizzata ieri al Municipio, il consigliere comunale Paolo Sanvido (PPD) esprime la sua preoccupazione in vista di lunedì 4 novembre quando il CC discuterà della situazione dei molinari. «Dopo gli insulti che abbiamo ricevuto in occasione dell’ultimo consiglio comunale, sono molto preoccupato per il clima che si svilupperà in quell’occasione. Sono particolarmente preoccupato per la sicurezza che sarà garantita all’interno della sala del Consiglio Comunale ed in particolare per la mia incolumità personale». Sanvido chiede pertanto al Municipio di chiudere i cancelli, istituire un registro degli ospiti e di permettere l’accesso all’area del pubblico unicamente alle persone che firmeranno questo registro completandolo di nome cognome e indirizzo, espellere dalla sala chi non si comporterà in modo civile ed educato.
(r.g.)

GDP 26.10.02

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