Messaggi di solidarietà
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Non è arrivata la disdetta promessa. Al suo posto, il 27 maggio scorso è giunto invece, tramite letterina (vedi allegato) non intestata e titolata «Un gruppo di lavoro per la ricerca di una sede al centro sociale», l’invito a incontrare un «puntuale gruppo di lavoro», designato da Cantone e Comune, «per iniziare a valutare la situazione ex Macello e di riflesso la vostra posizione». Se non si conoscesse la storia e il passato, potrebbe sembrare una parvenza di apertura.
Lunedì 13 maggio 2019, seduta del Consiglio comunale di Lugano. 23 anni dopo. Il messaggio è di quelli caldi. Finalmente tutt* riuniti e pronti a cimentarsi nell’esercizio che riesce loro meglio: la concessione dei crediti. Il momento è storico. (Per chi non conosce la storia o la narra dall’alto) Ma di fatto…nulla di nuovo sotto questo cielo. A loro dire, la recente approvazione del credito per una nuova progettazione dell’ex-Macello era il tassello mancante e fondamentale per una fuga
Nonostante i continui attacchi, le costruzioni e le menzogne, l’autogestione dal basso, popolare aperta a tutte e tutti, continua. Perché uno spazio di libertà dove sperimentare, costruire, resistere, solidarizzare, sognare, condividere non ha bisogno né di supervisioni, né di investire 23 milioni e mezzo per un ennesimo progetto esclusivo e securizzato. E per festeggiare degnamente 22 anni all’insegna della solidarietà e della resistenza, ospiteremo per il quinto anno la Sagra del Peperoncino Ribelle, il 20 ottobre 2018, a sostegno
Riceviamo e diffondiamo questa piccola azione di solidarietà per il Molino La solidarietà arriva anche da lontano… il Molino non si tocca! Venerdì 13 luglio 2018, in piazza riforma a Lugano (città che negli ultimi anni ha esponenzialmente aumentato il suo livello di controllo e repressione sopratutto negli ambienti culturali e aggregativi), il gruppo cileno Chico Trujillo ha regalato a tutt* i/le presenti un magnifico cocktail di cumbia classica, bolero, musica latinoamericana, balcanica e reggae. Dal pubblico felice e
Il Molino di Lugano rischia lo sgombero. Ne parliamo con un compagno che ci racconta anche la situazione dei frontalieri. Intervista a un compagno del Molino uscita su Radio Onda Rossa il 4 Luglio 2018. Scarica file audio Qui il comunicato del CSOA Il Molino
Non c’è cuore che lo Stato possa reprimere. I sogni corrodono la sua ragione con l’acido. (Joseph Andras, Dei nostri fratelli feriti) Non ci ha per niente sorpresx. Anzi. Dopo la batosta del museo di storia naturale assegnato a Locarno e dopo le voci che davano il vice-sceriffo leghista Bertini assiduamente impegnato, durante l’inverno, a convocare i vari gruppi cultural-artistici del luganese per lanciare IL nuovo progetto per l’ex macello, quest’ennesima proposta di ristrutturazione non ci crea particolari malesseri.
Camminando tra i marciapiedi del centro i pensieri s’incupiscono, si sprofonda nel cemento e si soffoca fra il lusso e la frenesia cittadina. Dalla freddezza delle stressate figure in completo e la tristezza delle vetrine che offrono l’ennesimo “giro di saldi da non perdere” si scivola lontano velocemente. Il cuore s’impietrisce pensando allo sfruttamento celato dietro la produzione di quel paio di scarpe alla moda, a quanto sangue sporca i soldi che riempiono le dannate banche e immaginando le