L’iniziativa promulgata dall’UDC svizzero non fa che cavalcare le paure della gente criminalizzando gli immigrati e dirigendo l’attenzione dell’opinione pubblica su problemi nettamente in secondo piano e distogliendola da problemi reali quali la cassa malati, i bonus ai manager finanziati dalla confederazione e il disagio sempre più presente. L’invito ad un personaggio ambiguo e volutamente rozzo quale Prosperni si inserisce perfettamente nel progetto dell’UDC teso a creare sempre di più una società escludente e riservata a pochi eletti. Sue le proposte di legge: quali la reintroduzione della legittima difesa, l’assegnazione di alloggi popolari ai residenti da almeno 5 anni lasciando gli altri in strada , l’introduzione di reato di terrorismo urbano organizzato per chi decide di occupare case vuote per viverci. Tutto questo esposto in lunghi proseliti televisivi dove intrattiene discorsi in dialetto lumbard con la solita è ormai radicata carica di razzismo e di sessismo. Il tutto condito da becero attaccamento alla religione cattolica, probabilmente innescato per equilibrare tutti quei concetti così lontani dalla tolleranza e dal “porgi l’altra guancia”.

L’atteggiamento della città di Lugano, ancora una volta, si dimostra ambiguo con il classico un colpo alla botte e uno al cerchio. Da una parte finanzia eventi di pseudo-integrazione come “Trasguardi” e dall’altra apre le porte a personaggi ignobili e meschini. Ci preoccupa l’escalation di proclamazione violenta e il susseguirsi di incontri con personaggi pericolosi, dopo Pinera, gerarca nella dittatura fascista cilena, Prosperini esempio del basso neofascismo italiano. Non vogliamo nemmeno immaginare chi potrebbe essere il prossimo “illustre” invitato… Personaggi e movimenti di questo stampo cercano di traghettare la nostra società sempre più verso un mondo dove l’odio e la paura del diverso diventino valore essenziale ed assoluto lasciando ai margini chi non riesce o non vuole corrispondere alla loro immagine di persona perbene. Noi crediamo in una società dove il diverso diventi veramente risorsa per tutti, dove l’integrazione passi da relazioni dirette e spazi vissuti assieme e dove il rispetto per le altre persone sia anteposto al rispetto per i soldi. Per questo come centro sociale sentiamo l’esigenza di comunicare il nostro disgusto nei confronti di politici nazionali o esteri che portano messaggio di odio, nascondendosi dietro finto perbenismo da chiesa. E riteniamo Prosperini persona non gradita. Chiediamo a tutta la società civile di esprimere il proprio disaccordo rispetto ad appuntamenti del genere e di alzare la voce per fermare questa spirale di odio, razzismo e violenza.

Prosperini stesso si epiteta:”Baluardo della Cristianità, Flagello dei centri sociali e condottiero del Nord”. A noi ricorda terribilmente l’epoca delle santissime crociate e ci domandiamo se è questo il periodo storico nel quale vogliamo cadere.

C.S.().A Il Molino

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