Il vecchio capo dell’esecutivo luganese ha scritto una delle pagine più vigliacche e infami della storia ticinese. Certo, abbiamo capito perché l’equazione richiedente l’asilo = spacciatore o criminale è così di moda. È sempre stato facile prendersela con degli indifesi e trasformarli, da vittime dello sfruttamento a capri espiatori, attirando facili e ipocriti consensi; dissimulando le vere cause delle diseguaglianze e delle ingiustizie di questo mondo. Volete metterli nei bunker della Protezione civile? Magari nelle capanne in cima alle montagne… o sui battelli in disuso sui laghi ticinesi!
Ma cosa credete che passati i regimi fascisti e nazisti non esista più la possibilità che si possano ripetere? Allora riuscirono a radicarsi nella società in un crescendo mistificatorio di paure e ignoranza, nel contesto di una grave crisi economica.
Niente panico, ma buonsenso civico! Esigiamo che i politici rispettino le “loro” costituzioni e dichiarazioni sull’uguaglianza dei diritti, per tutte le donne, gli uomini, i bambini ed a maggior ragione per chi si trova in condizioni disperate!
Esigiamo che riaprano i centri della Croce Rossa chiusi recentemente e l’apertura di nuove strutture d’accoglienza per persone senza documenti o fissa dimora e ai cosiddetti “clandestini”. Luoghi dove possano dormire, mangiare e lavarsi con dignità, senza il timore di essere perseguitati, affinché non ci siano più morti come Marta, Enrique o altri dei quali non sapremo mai il nome.
Questo esigiamo, subito, fermamente!

Aderiscono:
Csoa il Molino, Arnaldo Alberti, Gioventù biancoblù, Gioventù comunista, Giullari di Gulliver, Movimento dei senza voce, Movimento per il socialismo, Partito Comunista, Giovani Mps, Rifondazione comunista Ticino, Sindacato indipendente studenti e apprendisti (Sisa), Tobias Schnebli (Gsse), Ufficio svizzero accoglienza profughi, Voce libertaria

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