In particolare molti hanno sollevato obiezioni relative ad una disparità di trattamento utilizzata dal Municipio di Lugano che con questo modo di agire fa un palese distinguo tra i cittadini silenti – quelli onesti che rispettano le leggi ed i regolamenti comunali – e i “molinari” che da sempre hanno dimostrato un disprezzo verso il nostro stato di diritto». Con queste parole Umberto Marra (UDC), Raniero Gonnella (PLRT), Michele Foletti (Lega) e Paolo Sanvido (PPD) introducono la loro interrogazione – 37 domande! – inoltrata ieri al Municipio.

Sabato, i quotidiani ticinesi hanno riportato la notizia secondo cui l’ex macello di Lugano diventerà la sede provvisoria del centro sociale autogestito. E’ quanto ha confermato la direttrice del Dipartimento sanità e socialità, Patrizia Pesenti, al termine di un incontro con i rappresentanti della comunità del Molino, il sindaco di Lugano Giorgio Giudici, il municipale Giovanni Cansani e il cancelliere dello Stato Giampiero Gianella. «Un incontro che la consigliera di Stato ha definito positivo; come consiglieri comunali e rappresentati dei cittadini onesti di Lugano non nascondiamo il nostro vivo disappunto».
Dell’autogestione si era parlato nell’ultima seduta di CC, e dai banchi di Lega ed UDC era emersa chiara la necessità di promuovere un referendum affinché sia la popolazione ad esprimersi sull’eventuale concessione di una sede. Non solo, il Consiglio comunale aveva chiesto che qualsiasi soluzione, anche quelle transitorie, venisse approvata dal Legislativo: «Il Municipio con questo modo d’agire non ritiene di contravvenire all’impegno esplicito che ha assunto davanti al CC?». E’ questa la prima di una lunga serie di domande che riportiamo in parte.
Legge – «Il Municipio ritiene che la legge ed i regolamenti comunali sono uguali per tutti? La verifica della loro applicazione è fatta usando due pesi e due misure, nel senso che i cittadini onesti devono rispettare le regole mentre ai “molinari” il Municipio permette di non rispettarli?».
Pressioni – «Il Municipio si è piegato per paura delle minacce con le quali i “molinari” hanno più volte ribadito che se non verrà concesso loro uno stabile si riverseranno nelle piazze cittadine?».
Anonimato – Sembra che la trattativa sia improntata sulla base di fiducia reciproca. «Non sappiamo però nulla della rappresentativa degli autogestiti. Possiamo conoscere le generalità di chi siede nella commissione? Quale garanzia e quale garante è stato dato al Municipio per ogni atto illegale futuro che verrà perpetrato al macello?».
Manifestazioni – Il macello è sicuro per manifestazioni tipo quelli del Maglio? Qual è la capienza massima? Le norme di sicurezza e antincendio sono adeguate? Quanto costano al contribuente luganese i lavori per assicurare la sicurezza del luogo? Il macello è insonorizzato?
Soluzione provvisoria – La soluzione del macello è stata scelta perchè il Municipio è in ritardo nel presentare la soluzione che permette lo sviluppo dell’area? Dopo i due/tre mesi di permanenza, come si prevede di agire?
Tutti a Mendrisio – «Il Municipio non ritiene che un centro sociale nel Cantone (a Mendrisio nell’ex deposito FOFT) sia più che sufficiente?».
Polizia – «La polcomunale – a differenza di quello che succedeva al Maglio – effettuerà controlli e sopralluoghi per verificare la sicurezza ed il rispetto delle leggi e dei regolamenti comunali? Sarà possibile la vendita di bibite alcoliche? Sarà concesso o tollerato il consumo di canapa? Quali sono i limiti di orari imposti? Nel corso dell’occupazione abusiva del deposito ex-ACT sono stati causati danni per diverse migliaia di franchi: chi li pagherà?».
Depositi – Dopo lo sgombero al Maglio, il Municipio di Lugano avrebbe offerto spazi per depositare il materiale degli autonomi: «Questi sono spazi che tutti i cittadini possono utilizzare per depositare gratuitamente il loro materiale? Se no, perché questa disparità di trattamento?».
Parentela – Si parla di rapporti di parentela tra politici locali e cantonali (o ex consiglieri di Stato) che sono all’origine di questo comportamento permissivo delle istituzioni a favore dell’autogestione. E’ vero?
Età – Quanti, fra militanti del CSOA, sono sotto i 25 anni domiciliati a Lugano o nei Comuni della Nuova Lugano? E quanti sono quelli con età superiore ai 30 anni?
Posteggi – Esistono in zona posteggi riservati per le auto per coloro che si recheranno al Macello? Sarà rinforzato il controllo per evitare che si occuperanno abusivamente quelli dei residenti? Saranno concessi permessi per i posteggi residenti in “zona blu”?

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