Se da un lato il ristretto numero di partecipanti accorsi a questa riunione straordinaria (otto) – complici le vacanze e varie manifestazioni – non ha permesso di raggiungere il quorum necessario per un’Assemblea, dall’altro non ha certo impedito ai presenti di formulare una chiara e precisa presa di posizione. In essa i giovani liceali si dicono delusi del comportamento del Consiglio di Stato e delle autorità politiche, ree di «smentire le affermazioni fatte al Forum» .
Il primo oggetto di discussione e disaccordo riguarda i centri autogestiti. Già nel primo Forum del 2001, al quale avevano partecipato oltre 150 giovani di tutto il Cantone, era stato chiesto alle autorità di impegnarsi in favore della creazione di centri giovanili e di centri socio-culturali, considerati «importanti luoghi di aggregazione e di crescita sociale e culturale presenti e operanti da anni in tutta la Svizzera». Anche al Forum svoltosi nell’aprile di quest’anno con 90 partecipanti era stata ribadita la rivendicazione, e nel rapporto del Consiglio di Stato sulle risoluzioni questa esigenza veniva formalmente riconosciuta quale «occasione qualificata per assicurare la partecipazione giovanile». Poi, due settimane fa, lo sgombero del Maglio di Canobbio, l’unico centro socio-culturale autonomo presente in Ticino, senza la proposta di una soluzione alternativa: una misura secondo i partecipanti in netta contraddizione con le affermazioni fatte in precedenza. Ora i liceali ribadiscono la richiesta di concedere «entro breve termine uno spazio che permetta la ripresa delle attività del centro socio-culturale di Canobbio» e «di favorire l’istituzione di un centro socio-culturale in ognuna delle cinque regioni del Cantone». Trattative sono nel frattempo state avviate fra autonomi, Città di Lugano e Cantone: questa settimana si saprà probabilmente qualcosa di più preciso rispetto a quanto emerso dall’incontro tenutosi a palazzo civico giovedì scorso.
Per la riforma dell’insegnamento delle lingue (francese obbligatorio dalla terza elementare alla seconda media, tedesco a partire dalla seconda media e inglese dalla terza), i liceali lamentano una scarsa presa in considerazione delle loro opinioni nella procedura di consultazione. Chiedono pertanto che essa venga ritirata e ridiscussa democraticamente tra tutte le componenti della scuola, compresi gli studenti, le persone maggiormente coinvolte dalle decisioni prese.
Infine, almeno una nota positiva proviene dal Dipartimento della sanità e della socialità, che ha proposto a quattro giovani di partecipare a un Forum per la promozione della salute nella scuola. I liceali hanno accolto l’invito con soddisfazione. Sperano, tuttavia, che non si tratti del classico “zuccherino”.

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