di Gianfranco Cabiddu, italia 1997,

In Sardegna, alla fine degli anni Trenta, Antoni Saba, proprietario di una calzoleria in un paesino di minatori, vive con spirito libertario e indipendente, al punto di avere ricevuto da tutti il soprannome di Bakunin. Tullio Saba diventa quindi, per quanti lo conoscono, il figlio di Bakunin. Dagli anni Trenta alla fine degli anni Cinquanta, Tullio, cresciuto e diventato uomo, intreccia la propria storia con quella dell’isola, la guerra, il difficile dopoguerra, le lotte sociali, la ricostruzione, i problemi legati allo sviluppo e alla modernizzazione della terra, del lavoro, della vita familiare. Si susseguono, tra una ricostruzione e l’altra di vari episodi, le testimonianze di chi l’ha conosciuto, di chi l’ha amato, di chi ne ha avuto paura. Chi era Tullio in realtà? Un capopopolo, un opportunista, un idealista, un traditore, un eroe? Quando Tullio muore, lascia un figlio, che oggi, a sua volta cresciuto, è tornato in quei luoghi per ricostruire la vita di un padre che non ha mai conosciuto di persona e che cerca di scoprire, facendo parlare uomini e donne, amici e nemici.

CineMolino
tutti i giovedì 20.30
entrata libera

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