Le assicurazioni del Municipio agli autogestiti giungono a calmare le inquietudini provocate da alcune dichiarazioni, segnatamente della municipale Giovanna Masoni, e dall’annuncio del progetto per un diverso sfruttamento dell’ex Macello, con l’inserimento di una nuova struttura chiamata “ Città dei bambini” e una ristrutturazione generale di questa proprietà del Comune. Per ottenere un chiarimento circa le intenzioni del Municipio, e per ricordare gli obblighi presi a suo tempo nei confronti degli autogestiti – partenza dal Macello solo per una nuova sede – il consigliere comunale Martino Rossi, a nome del gruppo socialista, aveva inoltrato un’interpellanza.
Bignasca ha risposto testualmente che
« la convenzione è scaduta, ma per il momento il Municipio ha garantito l’uso di questo spazio al centro sociale.
Quella della collega municipale Masoni è una posizione personale, la maggioranza del Municipio è invece per mantenere lo status quo » .
Ricordando che la questione riguarda solo una parte della gioventù luganese, Bignasca ha ribadito che
« il progetto per il Molino in effetti c’è: il blocco centrale per scuole di giorno e associazioni la sera, la biblioteca civica e la zona didattica nelle parti laterali. Ma dove metteremmo gli autogestiti? Non credo che sarebbe molto elegante mandarli in qualche ex comune appena fusionato con Lugano… »
. Nel dibattito seguente Martino Rossi ha definito Giovanna Masoni
“ sconfessata”
dal resto del Muni cipio, quest’ultima ha ribadito di avere semplicemente espresso le proprie opinioni.
Risolta così, almeno per il momento, la questione autonomi, e anche, tra qualche malumore, le nomine dei delegati comunali che voteranno con le azioni del Comune nelle assemblee degli azionisti di società che appartengono in parte o del tutto all’ente pubblico. Delegati che altro non sarebbero se non gli stessi municipali che poi siedono pure nei consigli d’amministrazione, e in questo senso il socialista Martino Rossi ha messo in discussione questa pratica.
« Una prassi consolidata »
ha detto il vicesindaco Erasmo Pelli. Più precisamente, ha ricordato il consigliere comunale Davide Enderlin, la conseguenza di una perizia giuridica già svolta anni fa secondo cui la nomina spetta al Consiglio comunale, ma l’eletto – municipale o consigliere che sia – avrebbe dovuto comunque sottostare alle disposizioni del Municipio, sicché tanto vale. Così la proposta municipale, che in pratica lascia carta bianca allo stesso municipio, è stata votata tra le perplessità: 39 favorevoli, 2 contrari e 10 astenuti. Oltretutto è stato nominato “ azionista” della Casinò Lugano Sa il sindaco Giorgio Giudici, ma l’assemblea degli azionisti come noto s’è già svolta, per cui si tratta di una specie di sanatoria a cose fatte.
Le altre risposte alle interpellanze: per le azioni della
Motor columbus
, cui le Aziende industriali di Lugano sono interessate, non c’è ancora una decisione di vendita; il criticato ( dai socialisti)
“ Lugano passport”
è edito da privati; verso l’istituto
Isalp
c’è apprezzamento e apertura da parte del Comune, mentre per quanto riguarda le
licenze edilizie
alla Manor e ai gazebo della piazza, accordate dal Municipio e poi annullate dal Tribunale amministrativo, Giovanna Masoni rivendica un diritto municipale a “ interpretare” le normative.

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