Avete qualcosa da raccontaci? A noi, a una parte della popolazione, all'intera nazione o a tutto il mondo? O avete qualcosa da segnalarci?
Bene, se l'argomento del quale ci volete parlare rientra nei nostri ambiti di lavoro, valuteremo volentieri quello che avete da proporci. Soprattutto ci piacerebbe ricevere delle segnalazioni sui casi delle violazioni dei diritti umani e sugli episodi di attacchi alla dignità umana, perché questi li vogliamo combatere, ed estirpare. Ancora più volentieri ci piacerebbe ricevere casi quando violazioni dei diritti e della dignità umana sono stati risolti con successo. Magari ci date delle dritte come possiamo agire nei casi simili se si dovessero verificare.
Tuttavia, i testi che pubblichiamo, o che inoltriamo a chi di dovere, devono esseri conformi a criteri di scrittura che vi esponiamo sotto. Per adesso vi diamo solo alcune semplici dritte, ma dateci tempo, questa pagina ha l'ambizione di crescere parecchio. :-)
Ogni testo dovrebbe, per quanto possa essere possibile, seguire un rigore giornalistico nella presentazione della notizia. E' importante che il testo risponda alle domande (non necessariemente in questo ordine): Chi? Cosa? Dove? Quando? Seguito dalle risposte (anche multiple) alle domande: Come? e Perché?
Conviene sempre tenere in mente la prima frase della Divina Commedia:
"Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita."
Da questa frase si vede che Dante sarebbe stato un ottimo giornalista, oltre che l'ottimo scrittore, perché risponde in un unica frase a quasi tutte le domande:
Quando?: "Nel mezzo del cammin di nostra vita"; Chi? "mi" (=io, Dante); Cosa?: "ritrovai"; Dove? "per una selva oscura"; Perché: "la diritta via era smarrita".
Ricordatevi che avete sempre sei buoni amici: Chi? Cosa? Dove? Quando? Come? e Perché?
Siete stati testimoni diretti di un fatto? Bene, fate rifereimento alle domande elencate sopra. Ma quando vi arriva una notizia di seconda mano, o terza, quarta, ecc, occorre essere cauti, VERIFICARLA e porsi tutta una serie di domande importanti. Qui il rigore al quale deve sottostare l'indagine, non solo giornalistica ma, osiamo dire, quello di una ricerca scientifica. Non sempre siamo in grado di trovare subito tutte le risposte che desideriamo trovare, ma la prima fase che dobbiamo svolgere è quella di eliminare le notizie palesemente false o inaffidabili. I principi da tenere sempre in mente sono tre:
Quando, invece, stiamo facendo noi stessi la verifica di una notizia, dobbiamo porci le seguenti domande;
E' chiaro che non sarà possibile sempre avere le prove, o non tutte le prove, insomma, e non subito, a volte quelle le dovremo cercare, e sudare sette camice per trovarle, o passare la ricerca nelle mani di qualcuno più qualificato di noi, ma per poter cercare dobbiamo almeno avere dei forti indizi, che ci aiutino a capire meglio la situazione.
Se siamo stati noi stessi a verificare la notizia, è buona regola esporre il proprio metodi di verifica, in modo che anche gli altri possano ripeterla, se questo è possibile.
A volte la notizia merita ulteriori approfondimenti, e quelli a volte sono di dovere. In ogni caso, attenetevi alle prime sei domande sopra elencate, per esporre ulteriori approfondimenti, e alle successive sette domande per le verifiche.
Meglio peccare per difetto che per eccesso, ne va di mezzo la vostra credibilità. Comunque, ci sono casi quando affrettarsi, prima di aver fatto tutte le verifiche, potrebbe avere una validissima giustificazione. Se c'è di mezzo la vita di una o più persone, o i loro diritti umani, qualche strappo alle regole ci sta anche.
In ogni caso, le domande elencate sopra non sono la Sacra Scrittura e sono passibili alle revisioni (è probabile che anche noi stessi lo facciamo di tanto in tanto; In modo permanente, se troviamo metodologie migliori, o in modo temporraneo, se la situazione lo richiede). Comunque, ogni discostamento dalle linee guida di sopra deve essere consapevole, con cognizione di causa. Se si salta qualche risposta, o si decide di fornirla incompleta o non completamente verificata, deve esserci una ragione ben precisa per farlo, e la scelta di agire così deve essere consapevole, e come tale esplicitamente segnalata.