Trattativa con il Comune di Milano

cronistoria Nel corso di questi anni abbiamo elaborato e gli abbiamo sottoposto molte e diverse proposte di risanamento dell'edificio dalle pił semplici alle pił complesse,che ci sono costate lavoro,tempo e denaro.

Gią nel 1981 gli architetti (famosi!) della rivista "Spazio e Societą" vedevano nella nostra esperienza la possibilitą di realizzare anche a Milano un esempio di autocostruzione e proponevano in un convegno cittadino di creare qui un "cantiere -laboratorio" per risanare una casa storica con tecniche leggere e a costi bassi (prevedevano la partecipazione degli abitanti e della Scuola Edile del Comune).

Negli anni successivi abbiamo commissionato ad uno studio di architettura un progetto completo di risanamento accompagnato da una proposta di convenzione che prevedeva l'assunzione da parte nostra di oneri anche finanziari.

Il progetto successivo, commissionato nel 1992 all'ing. M. Marcosano, che si occupa in dettaglio del consolidamento strutturale e della messa a norma dell'edificio ( "Non solo una casa "), il Consiglio approva una mozione favorevole alla convenzione da noi proposta e sollecita una presa di posizione dell'Amministrazione comunale.
Senza risultato

Passano alcuni anni.

Al primo incontro (da noi sollecitato) il neo-assessore al Demanio Verro si mostra propenso a stipulare contratti d'affitto e ci chiede se saremmo disposti a farci carico del restauro della facciata del palazzo.
Facciamo eseguire un progetto e un preventivo di spesa.

Il Comune dispone un sopralluogo tecnico che noi facilitiamo in tutti i modi, mettendo a disposizione le nostre mappe, il nostro tempo e energie, accompagnandoli in tutti gli angoli della casa.

Proponeva a chi ne aveva i requisiti di iscriversi nelle liste per l'assegnazione di case popolari (ai tempi si poteva ancora fare) e prevedeva dopo la ristrutturazione, il rientro in affitto per quei pochi che avrebbero potuto pagare prezzi di mercato.

Decidemmo di pagare una prima quota di indennita' per dimostrare la nostra volonta' nel trovare un accordo ma vincolammo il pagamento di una seconda quota alla firma di un protocollo d'intesa fra l'Amministrazione comunale e gli abitanti della casa.
L'Amministrazione ritenne non ci fosse altro da dire.
Il 10/11/2005 gli abitanti della casa ricevono dal Settore Demanio e Patrimonio la comunicazione dell'avvio di un procedimento amministrativo volto al rilascio forzoso dei locali siti in via Morigi 8 in quanto occupanti senza titolo.