Attività - milano openScreen

http://openscreen.splinder.com/


Milano openScreen è un’esperienza di intrattenimento attivo.
Milano openScreen è uno spazio creativo che dà spazio ai creativi.
Milano openScreen è un canale aperto a chiunque abbia qualcosa da dire, da fare, da proiettare (e la voglia di farlo).
Milano openScreen crede poco nei diritti e molto negli a utori.
Milano openScreen è un’uscita d’emergenza dall’ossessione economica della produzione.
Milano openScreen vi incita a bigiare la Scuola, disertare l’Accademia e togliervi il dolcevita nero prima di uscire la sera.
Milano openScreen lascia a casa Critici, Giurie e Filmfestival tutti. Milano openScreen mette fine ai fini di lucro.
Milano openScreen non giudica.
Milano openScreen serve buon cinema caldo.



Milano openScreen è un non-progetto di cinque studenti di Milano che hanno sentito il bisogno di offrire la possibilità di fare, e non l’ennesima cosa da fare; uno schermo aperto che superi una buona volta la divisione elitaria fra pubblico e creativi e riporti la pratica artistica ad una dimensione sociale, paritaria, libera, collaborativa.
Abbiamo sentito il bisogno di uno spazio di incontro in cui la creatività tornasse ad essere principalmente un’occasione di scambio, di contatto, di confronto, al di là delle solite logiche commerciali o festaiole. A Milano mancava. Ora non più.

Milano openScreen apre le danze domenica 12 novembre 2006, con il primo di una serie di eventi tesi a fornire un canale di diffusione artistica aperto e nuovo a chiunque abbia voglia di mostrare il proprio lavoro al di fuori dei circuiti commerciali.
Nella storica casa occupata di via Morigi 8, nel cuore della città vecchia stretta d’assedio dal sistema della moda, terremo un aperitivo inaugurale con proiezione libera di tutti i cortometraggi indipendenti che ci saranno pervenuti, senza biglietti, senza giurie, senza selezioni di merito – uno spazio di confronto per chiunque voglia mostrare il proprio lavoro, discuterlo, vedere cosa bolle in pentola o semplicemente sedersi comodo con un buon bicchiere di vino e godersi lo spettacolo con un po’ di jazz.
Aperto il pubblico, aperto il portone, aperto lo schermo. Adesso c’è solo da riempirlo.