Attività - Napoleone

storie di partigiani

2004
Lady Godiva Teatro
presenta
Napoleone - storie di partigiani

di Eugenio Sideri
con Enrico Caravita e Matteo Timo
musiche Alessandro Taddei
regia Eugenio Sideri

Con il contributo di Comune di Ravenna – 60°LIBERA.
Ravenna sessant’anni di libertà - Fondazione Cassa di Risparmio e il patrocinio Regione Emilia Romagna – Provincia di Ravenna - Circoscrizione Prima -A.N.P.I provinciale di Ravenna

Ci sono storie che hanno fatto la Storia.
Storie di uomini che non hanno esitato a scegliere e non hanno esitato a lottare. Uomini che erano ragazzi, giovanissimi ragazzi che forse non sono mai stati giovani. La vita, la Storia, li ha costretti ‘uomini’ da subito. E nella ferocia della gabbia che li voleva uomini hanno scelto la lotta.
Napoleone, prima ancora che un progetto, è un viaggio in bicicletta.
Pedalano, i due attori, e pedalando incontrano nomi e fatti, storie e vicende. Partigiani. In città, nella pianura e fra le colline. Tra i canneti della palude ed in pineta. Spesso e volentieri in bicicletta.
E proprio su due biciclette parte questo progetto, questa storia. Due biciclette che attraversano la Romagna per portare armi, per combattere, per fuggire, per nascondersi, per piangere, per gridare, per morire, per ricostruire. Due biciclette e due ragazzi di oggi, due giovani lontani di quasi 60 anni da quella guerra, che però, proprio in virtù di questa lontananza, si fanno domande.
E chiedono alla strada su cui pedalano di raccontare fatti e nomi. E la strada parla, eccome se parla. Forse a volte potrà essere imprecisa, non ricordare bene, o confondere una versione con l’altra, ma resta impressa una memoria di fondo: partigiani.



Napoleone, prima ancora che un progetto-spettacolo, è un viaggio in bicicletta.
Pedalano, gli attori, e pedalando incontrano nomi e fatti, storie e vicende.

Ad ogni appuntamento incontreremo figure e personaggi che hanno contribuito alla lotta partigiana e di liberazione.
Uomini che abbiamo incontrato sui libri, per le strade, lungo le vie nelle lapidi commemorative, tra le lacrime ed i racconti, e nelle testimonianze di partigiani ancora vivi.

La compagnia Lady Godiva Teatro si sta occupando da anni di tematica a forte impegno sociale e civile. Il lavoro sulla drammaturgia contemporanea ha condotto verso una ricerca in cui ci si addentra nelle storie, quelle che possiamo ascoltare e raccontare, per parlare della STORIA.

Siamo così, quasi inevitabilmente, giunti a raccogliere testimonianze sulla Memoria e sulla Resistenza, e non per porci come filologi del passato né con criteri documentaristici. Ci siamo invece posti come giovani che si fanno domande e attraverso storie e racconti, trovano delle risposte

Ci sono storie che hanno fatto la Storia.
Storie di uomini che non hanno esitato a scegliere e non hanno esitato a lottare.
Uomini che erano ragazzi, giovanissimi ragazzi che forse non sono mai stati giovani.
La vita, la Storia, li ha costretti ‘uomini’ da subito. E nella ferocia della gabbia che li voleva uomini hanno scelto la lotta.
Partigiani
. In città, nella pianura e fra le colline. Tra i canneti della palude ed in pineta. Spesso e volentieri in bicicletta.

E proprio in sella alle biciclette parte questo progetto, questa storia. Biciclette che attraversano la Romagna per portare armi, per combattere, per fuggire, per nascondersi, per piangere, per gridare, per morire, per ricostruire.

Biciclette e ragazzi di oggi, giovani lontani di quasi 60 anni da quella guerra, che però, proprio in virtù di questa lontananza, si fanno domande.
E chiedono alla strada su cui pedalano di raccontare fatti e nomi.
E la strada parla.

E racconta della Lotta e Resistenza contro l’oppressione nazi-fascista.

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Eugenio Sideri – Enrico Caravita
“…e quest’aria, poi, creata dalla Resistenza, è semplicemente l’aria della libertà. Se dovessi dire in breve quel che distingue un regime di libertà da un regime di servitù direi che mentre la servitù è un malanno per tutti, anche per coloro che ne traggono vantaggio, la libertà è un beneficio per tutti, anche per coloro che la sconfessano”.

(Norberto Bobbio, 20 aprile 1955, in occasione di un discorso sulla Resistenza tenuto al centro Universitario Cinematografico di Torino)

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“ Più efficace di cento celebrazioni di piazza, Napoleone è uno spettacolo di profondo coinvolgimento emotivo, intelligente, spietatamente onesto. Ancora una volta Eugenio Sideri dimostra quindi la sua abilità letteraria, affrontando una sfida difficile e piena di insidie, dalla quale se ne esce con un lavoro sobrio, ma di grande spessore artistico e drammaturgico, destinato a farsi ricordare. Chapeau”.
Alessandro Fogli, Corriere di Ravenna, 7/12/04

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“ […] Un teatro carico di pathos, lontano dal bieco revisionismo storico e dalla retorica, che riesce a trascinare gli spettatori in luoghi simbolici dove si intrecciano la storia universale, fatta di sangue e morte, con le storie di ogni partigiano fatte di amori e speranza. E ci riesce tra un pubblico al quela le vicende risultano lontane, lette sui libri piuttosto che vissute. Ma lo fa con la forza dei testi –spesso in dialetto-e con le musiche che riprendono i temi della resistenza […] Un’opera teatrale che ha chiuso con grande successo la rassegna sassarese “
Valentina Careddu, La Nuova Sardegna, 5/11/2005

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“ […] Si tratta di una vera e propria drammaturgia, articolata ed ispirata al genere della narrazione, ma che da questa si distacca accentuando aspetti simbolici e interpretativi […] Il viaggio virtuale nello spazio della scena diventa quindi viaggio nel tempo, per recuperare nomi e luoghi di quella epopea partigiana nel corso della quale anche i nostri narratori in scena hanno perso la vita. Certamente un intento didatticamente ineccepibile, utile a richiamare un pubblico forse altrimenti disattento, nel quale, però, le spinte a rinnovare i linguaggi appaiono attenuate dall’esigenza di allargare la capacità di comunicazione e di ascolto”
Maria Dolores Pesce, Diario di Santarcangelo, www.dramma.it, agosto 2005

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“ Sobrio, di impianto tradizionale, due attori in scena a cavallo di una bicicletta. E’ il testo narrativo di Eugenio Sideri, giovane e promettente drammaturgo ravennate del gruppo Lady Godiva Teatro […]due ragazzi che, pedalando, ricordano o cercano di ricordare gli avvenimenti della guerra, la morte loro e dei loro amici. Questi dialoghi cuciono il tessuto narrativo di uno spettacolo a “episodi”, in cui il dramma si alterna facilmente al sorriso. Ma non si scende mai nella retorica: il tono è asciutto […]Napoleone, da vedere e rivedere, da portare in giro e nelle scuole, è anche un libro, edito da Fernandel, contiene un cd con le bellissime musiche scritte per lo spettacolo dal giovane ravennate Alessandro Taddei”
Vera Bessone, Il Corriere di Romagna, 11/07/2005

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“ Napoleone è prima di tutto uno spettacolo emozionante, carico di pathos e libero dalla retorica. Il che significa per Eugenio Sideri e i suoi collaboratori avere raggiunto il massimo risultato […] E’ dunque con soddisfazione che arriviamo oggi alla pubblicazione del testo dello spettacolo e, con esso, del cd con le musiche della colonna sonora, composte con misurata tensione dal giovane talento di Alessandro Taddei”.
Alberto Cassani, Assessore alla Cultura Comune di Ravenna

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“Un andare in un tempo non consegnato alla storia. E’ la vita che va. Quei ragazzi, quei partigiani in bicicletta che vivono il ’43 e il ’44 e il ’45, ci fanno accorgere di una vicinanza temporale, ci dicono che la Resistenza ha avuto un aspetto politico-ideale, che l’”epica” di quel momento serve all’oggi, e riprenderlo vuol dire fare un’operazione di memoria, ma anche progettare una società. Ed è questa la parte più significativa di Napoleone, un’opera che deve essere assolutamente vista”.
Ivano Artioli, Presidente ANPI provinciale di Ravenna



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