indice


Far soffrire fabbrica crimine e criminali criminalizzando un numero sempre maggiore di persone come dimostra la crisi attuale della giustizia dopo due soli secoli di vita del nuovo sistema di pene. Ormai è una minaccia sociale poiché colpisce ceti sociali che fino a ieri si sentivano al riparo dalla sanzione penale, tanto che a costoro la crisi appare anzitutto come «eccesso» di diritto penale. Tutto questo era chiaro a qualcuno già nel 1899, giacché così scriveva Tolstoj nel romanzo Resurrezione:

«L'eterna obiezione: "Che cosa fare, dunque, dei malfattori? Possibile mai lasciarli senz'altro impuniti?" non lo turbava più.
Tale obiezione avrebbe avuto valore se fosse stato dimostrato che la pena diminuisce i reati e corregge i trasgressori; ma una volta che era dimostrato precisamente il contrario, ed era manifesto che non è in potere degli uni correggere gli altri, la sola cosa razionale che si potesse fare era cessar di fare quanto non solo non era utile, ma dannoso, oltre che immorale e crudele».

L'abolizionismo di Tolstoj era, come ogni nuovo pensiero, necessariamente utopico: come direbbe Erich Fromm, richiedeva «un altro tempo» dato che ai giorni di Tolstoj l'avvento del modo di produzione industriale doveva ancora vedere la tecnoburocrazia compiere tutto il suo nuovo ciclo.



Leone Tolstoj

RESURREZIONE




INDICE.



- Parte prima.
- Parte seconda.
- Parte terza.



indice


informativa privacy