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COS'E'

Attraverso un processo chimico per riscaldamento (spesso rudimentale), aggiungendo ammoniaca, bicarbonato o cherosene, si libera la base dalla polvere di cocaina, ottenendo una sostanza cristallina tra l’azzurrino e il biancastro.

Il crack (la base) si assume fumandolo o inalandolo.

 


E
FFETTI

La sostanza circola nel sangue attraverso i polmoni, arrivando direttamente al cervello. Nel giro di pochi secondi si provano: sensazione di euforia, benessere interiore e forti scariche di piacere. L’effetto dura qualche minuto.
Con la discesa degli effetti subentra spesso un desiderio fortissimo di rifumare. Per queste ragioni nei consumatori di crack è molto diffusa la tendenza ad abusare della sostanza e a cadere nella dipendenza con rischi e danni molto seri.


RISCHI E DANNI

Il crack, oltre a provocare gli stessi danni della cocaina in minor tempo, provoca ulteriori conseguenze negative: un abuso continuativo può portare a forti crisi depressive; insonnia o stanchezza e sonnolenza cronica; nervosismo, ansia e agitazione; per arrivare a paranoie, schizofrenia, deliri e allucinazioni.
Il fumo della cocaina espone i polmoni ai vapori di cocaina e ai prodotti della combustione e del taglio, risultando una modalità di assunzione particolarmente tossica nei confronti dell’apparato respiratorio (può procurare tosse con produzione di espettorato nero, dolori toracici, infezioni e emorragie polmonari, bronchite, polmonite). Con dosi spropositate di crack si rischia la morte per arresto cardiaco e respiratorio.

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