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Bologna - 28/29 settembre 2006
TAKE YOUR TIME
DUE GIORNI DI CONFRONTO NAZIONALE SULL'UNIVERSITA'

@Aula III Facoltà di Lettere e Filosofia
Via Zamboni 38 (dov'è?)
 due giorni di confronto nazionale sull'università
giovedì 28 settembre
h 14: La centralità dei saperi
       a seguire  aperitivo sociale   

venerdì 29 settembre
 h 10:Università e precarietà
  h 15: Come aprire nuovi spazi politici per i linguaggi e le pratiche del conflitto?

h 22: Festa di autofinanziamento
dancehall reggae w/ Forward The Bass
@VAG61 Officina dei Media - via Paolo Fabbri 110 (dov'è?)
bus 20-28 fermata S.Egidio / bus notturno 61 fermata Dehon

AUTORGANIZZAZIONE SOCIALE DENTRO E FUORI L’UNIVERSITÀ
Rete Universitaria 
C38 (Collettivo Autorganizzato di Lettere e Filosofia)
 CASSeUr –  Collettivo Area Scientifica Selvaggi Urbanizzati
Collettivo SPA (Soggettività Precarie Autorganizzate - Scienze Politiche)
Collettivo Studenti Migranti
Collettivo Ora d’aria (Giurisprudenza)

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L'appuntamento di Bologna nasce da un desiderio di confronto, di scambio,di voglia di ricominciare. veniamo da un anno segnato da un
ciclo di mobilitazioni e di lotte che hanno attraversato lo spazio europeo: l'Italia, la Francia, la Grecia....
In un tempo in cui la formazione si fa permanente e la produzione eccede qualsiasi  determinazione spaziale i linguaggi e le pratiche del conflitto si sono dispiegati dalle università alle città, dai licei alle piazze.
Questo ciclo di lotte  mostra inoltre l'emergere di una soggettività che rivendica l'accesso ai saperi e che rifiuta la precarietà della vita.
questa 2 giorni vuole essere un momento di confronto  con tutti quei soggetti autorganizzati che hanno attraversato l'autunno ribelle delle facoltà italiane e che continuano a praticare iniziativa politica all' università su queste tematiche.

1 CENTRALITA DEI SAPERI
il sapere è comune. Le nostre città sono innervate da flussi comunicativi continui.
L'innovazione di qualsiasi sapere è dunque un esercizio collettivo, una pratica comune  dell'intellettualità diffusa. l'università è parte integrante di questo tessuto produttivo.
La conoscenza è sempre più considerata dal capitale come una forza produttiva da valorizzare, captare e governare: il capitale prova a rinchiudere e a privatizzare, per mezzo di copyright e brevetti, quel potenziale creativo che è costitutivamente comune, espressione della
cooperazione produttiva di molteplici singolarità. negli ultimi anni stiamo assistendo al consolidarsi del nesso università-impresa, di reti che mettono sempre più in relazione continua i luoghi pubblici della formazione con i profitti delle imprese. L'università del 3+2  è caratterizzata da una parcellizzazione dei saperi,da una didattica confinita in moduli didattici scadenti e ridotti, dal moltiplicarsi degli esami e da corsi di laurea che lasciano ben poche opzioni  nella scelta degli esami.
il sapere non è neutrale, è il terreno di uno scontro all'interno del quale il pensiero critico si va continuamente reinventando, aprendo nuove strade e possibilità teoriche.
le battaglie contro i numeri chiusi,l'autogestione del percorso formativo, l'autoformazione, i seminari autogestiti. pensiamo che l'incontro di bologna sia un'ottima occosione di confronto sulle modalità attraverso le quali questi esperimenti sono portati avanti nelle facoltà.

2 UNIVERSITA' E PRECARIETA
la precarietà si va sempre più configurando come la principale forma contemporanea di governo del lavoro vivo.
se la precarietà  è il nome comune del nostro tempo ,le nostre lotte devono decostruire quei dispositivi di ricattabilità economica che
investono la nostra vita.
rivendichiamo il diritto all'abitare, la gratuità dei trasporti, il libero accesso alla cultura e ai saperi. la possibilità per tutti e tutte di accedere a qualsiasi grado della formazione. per queste ragioni una sessione di discussione sarà dedicata alle tematiche del diritto allo studio e del reddito.

3 COME APRIRE NUOVI SPAZI POLITICI PER I LINGUAGGI E LE PRATICHE DEL
CONFLITTO?
PROSPETTIVE A CONFRONTO.
chi pratica l'autorganizzazione sociale sa bene che ogni prospettiva di trasformazione passa attraverso la capacità dei movimenti sociali di riconfigurare lo spazio politico, di dare vita ad eventi e a mobilitazioni in grado di coniugare radicalità e partecipazione.
l'ultimo momento di discussione sarà dedicato ad un confronto tra le realtà autorganizzate sulla fase attuale, sulle possibilità di costruzione, nelle specificità delle singole realtà territoriali, di azioni comuni.



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