Comunicato stampa del 19 giugno 2015 a cura del Forum italiano movimenti per l’acqua e rete Trivelle Zero Marche

Comunicato stampa del 19 giugno 2015 a cura del Forum italiano movimenti per l’acqua e rete Trivelle Zero Marche

TRIVELLE, UNDICI I DECRETI PER ALTRETTANTI PROGETTI CON L’AIRGUN, LE MARCHE COINVOLTE IN DUE INTERVENTI. TRIVELLE IN ADRIATICO, ANCHE IL NEO PRESIDENTE DELLA REGIONE PUGLIA EMILIANO CONTRO LE POLITICHE DI RENZI. LE MARCHE SI ALLEI CON LE ALTRE REGIONI, CERISCIOLI IMPUGNI I DUE PROVVEDIMENTI E DICA CHIARAMENTE AL GOVERNO DI CAMBIARE POLITICA ENERGETICA.

Il ministero dell’Ambiente in pochissimi giorni, tra il 3 e il 12giugno, ha emanato ben 11 decreti per altrettanti progetti di prospezione di idrocarburi in mare con la tecnica dell’airgun, che prevede continue emissioni di aria compressa in mare con un impatto su pesci e cetacei.

Due di questi decreti riguardano direttamente la Regione Marche.

Si è trattato di un vero e proprio blitz a favore del petrolieri che sta provocando un terremoto sociale soprattutto in Puglia, interessata da ben nove di questi interventi tra Adriatico e Ionio. La novità assoluta riguarda un progetto della società inglese Appennine Energy approvato dal Ministero dell’Ambiente il 12 giugno scorso riguarda un’area più ristretta di fronte a Porto S.Giorgio-Marotta.

Qui tutte le informazionie il Decreto: http://www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Info/534

Un secondo progetto, approvato il 3 giugno, della società Spectrum geo, riguarda tutto l’Adriatico da Rimini fino al Salento. Milioni di ettari di mare (1,4 milioni nel tratto tra Rimini e Termoli e 1,6 milioni trail Gargano e il Salento) consegnati ad un’azienda in un’unica soluzione.

Qui tutte le informazioni e il Decreto:http://www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Info/428

L’intero Adriatico è, quindi, sotto attacco. Il neo presidente della Regione Puglia ieri a Polignano si è schierato contro questi progetti. Non solo ha assicurato che l’ente che guiderà a breve farà ricorso contro tutti i decreti ma ha attaccato duramente l’intera politica governativa pro-trivelle, parlando di lobby dei petrolieri favorita da Renzi. Le dichiarazioni del neo Presidente della Regione Puglia Emiliano, riportate anche dalla stampa nazionale, dovranno essere verificate con i fatti, ma in Puglia, una regione chiave per peso economico e per estensione delle coste, si stanno creando le condizioni per una mobilitazione molto ampia. Infatti tanti comuni, Federalberghi Puglia e altre realtà hanno preso posizione in maniera netta chiedendo di salvare l’Adriatico dalle trivelle. In Abruzzo il 23 maggio a Lanciano si è tenuta una manifestazione con 60.000 persone. Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e la campagna Trivelle Zero Marche ritengono indispensabile continuare a costruire una rete con le altre regioni sia dal punto di vista istituzionale che sociale per andare alla radice del problema: cambiare le politiche del governo. Apprezziamo l’iniziativa di 11 comuni costieri delle Marche che su iniziativa del comune di Civitanova marche hanno iniziato un percorso in questo senso firmando un documento comune contro la proliferazione delle trivelle in Adriatico. Ormai è chiaro che non è possibile solo inseguire i decreti del Governo favorevoli ai petrolieri per poi cercare di impugnarli davanti alla Corte Costituzionale e ai Tribunali Amministrativi regionali, un’azione necessaria per i provvedimenti già adottati ma non sufficiente perché altri ne seguiranno se non si costringe il Governo a cambiare rotta. Auspichiamo che il presidente Luca Ceriscioli si impegni direttamente impugnando i due decreti già emanati dal Ministero dell’Ambiente, che avevano ricevuto parere negativo da parte della Regione Marche, e dicendo chiaramente al Governo che non è possibile imporre la deriva petrolifera all’Adriatico, un golfo in un mare chiuso come il Mediterraneo, estremamente vulnerabile in caso di incidenti.

Ne basterebbe uno per distruggere l’intera economia delle regioni rivierasche. Si allega la mappa delle aree coinvolte dal progetto della Spectrum Geoe della Appennine Energy nel tratto di mare antistante la regione Marche.

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