2009.06.18



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Elevare l'indecisione fino a conferirle dignità politica. Porla in equilibrio col potere.
— Gilles Clément - Manifesto del Terzo paesaggio

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Diary

pagare 15,00 euro del pesce


Notes

#2

Non aspettare: osservare ogni giorno

Ieri all'incontro "orti urbani: hack the city!" che c'e' stato in torchiera, chiacchierando con la rappresentanza di landgrab mi son fatto dire al volo il nome di una presenza che ho sempre notato in giro nelle aree incolte (ce ne sono begli esemplari pure in darsena), la "Buddleja".

Un bell'arbusto, molto resistente, appariscente nella sua bella e profumata fioritura, amato dalle farfalle... pure lui, come il tasso barbasso della famiglia delle Scrophulariaceae... Dall'Asia provengono diverse specie native dell'Himalaya e del Giappone (oltre che dalla Cina). Mi appunto questa informazione perche' la associo all'origine sia degli ailanti che dei nespoli giapponesi e della paulownia

#1

Buddleja

[Wikipedia]

Nominare gli esseri

Buddleja L., 1753 è un genere di arbusti e alberi sempreverdi o caducifoglie appartenenti alla famiglia delle Buddlejaceae (Scrophulariaceae secondo la classificazione APG II) notevoli per le infiorescenze i cui fiori si raccolgono in lunghe pannocchie.

Diffusione e habitat

L'area nella quale vivono le specie del genere Buddleja allo stato spontaneo è molto ampia : dall'Estremo Oriente alla America del Sud. In quest'ultima regione è diffusa la Buddleja globosa (originaria del Cile) una delle prime ad essere importata nei giardini europei. Dall'Asia invece provengono diverse specie native dell'Himalaya e del Giappone (oltre che dalla Cina). Si sono trovate specie anche nel Madagascar.

Usi

Giardinaggio

L'utilizzo principale delle specie di questo genere è nel giardinaggio per la formazione di gruppi arbustivi sui prati, contro i muri, o nei boschetti. L'introduzione delle prime specie, nel giardinaggio europeo, risale alla fine del 1700. In genere nei giardini le "buddleje" sono disposte in modo sparso in quanto la forma (più arborea che arbustiva) si presta meglio ad una disposizione isolata.

Sono piante poco esigenti, gradiscono posizioni calde e soleggiate, al riparo dai venti gelidi in terreno sciolto e permeabile e richiedono un'energica potatura primaverile prima della ripresa vegetativa per mantenere una forma compatta alla chioma e per ottenere un'abbondante fioritura. Si moltiplicano per talea erbacea durante l'estate, o con la semina. L'unica attenzione è che non possono sopravvivere agli inverni duri dei climi continentali nordici, in quanto non resistono a temperature sotto i -15 °C, -20 °C.

(continua)

10:48 ErBe#2