Ferros Guitars
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Cassa

Il mogano

Ok partiamo nella costruzione della cassa. Questa è la prima parte che abbiamo fatto perchè ci sembrava la più facile, ed in effetti lo è stata. La parte inferiore della cassa (quella fatta in mogano per intendersi) è alta 4 cm mentre la parte superiore (in acero) varia la sua altezza dal bordo (0,5 cm) al centro (1,5 cm), vedremo fra poco come rendere graduale questa differenza di altezza.
La prima parte che va affrontata è quella inferiore: incolliamo le due tavole di mogano lateralmente come visto nell'immagine della sezione riguardante il legno e le attrezzature. E' consigliabile avere il mogano già alto 4 cm, in modo da non doverlo ribassare, dato che la quantità di legno da togliere sarebbe molta e sarebbe uno spreco, oltre al fatto che in questo modo avremmo più probabilità di essere imprecisi. Ricordiamo che la colla bicomponente ha bisogno di tante ore per asciugarsi e tirare , la nostra ha bisogno di circa 20 ore, per cui abbiamo incollato le due tavole, le abbiamo fermate con dei morsetti e le abbiamo lasciate li fino al giorno dopo.

Dopo aver incollato le tavole è necessario scartare un pò la superficie ottenuta per levare eventuali residui di colla che può essere fuoriuscita a causa della stretta dei morsetti.
Una volta finito tutto ciò dobbiamo disegnare sulla superficie del mogano i contorni della cassa, compresi gli spazi adibiti ad ospitare i pickup, la scanalatura per il passaggio dei cavi, il dente di incastro del manico, l'alloggio per i potenziometri e quello per il selettore dei pickup. Utili disegni per i contorni di cassa, paletta e intarsi del manico possono essere trovati in questo pacchetto realizzato da John Catto.
Fatti i debiti disegni iniziamo a fare i fori per l'alloggio dei potenziometri e per il selettore dei pickup, avendo cura di non fare le cose alla grezza rovinando il legno. Per effettuare questi fori abbiamo utilizzato un trapano per fare un foro iniziale dal quale pi siamo partiti nel taglio col seghetto alternativo. Levato il grosso abbiamo rifinito tutto con lime, carta a vetro ed una punta cartavetrata montata su un trapano (che ci ha fatto risparmiare tanto tempo:)). Entrambi gli scassi devono passare da parte a parte del mogano.

Lo scasso successivo è la scanalatura per i cavi, che deve essere larga ed alta 1 cm. Per realizzare questo scasso abbiamo usato una fresatrice, e per andare diritti abbiamo fatto apposite guide in modo che la fresa non andasse oltre la larghezza necessari a del taglio.

Dopo questo abbiamo realizzato gli scassi per i pickup sempre con la fresa limitata da altre guide. Tutte le guide usate possono essere realizzate facilmente con morsetti e pezzi di legno, l'unica funzione che devono avere è quella di impedire alla fresa di tagliare oltre un certo punto.

Ultimo scasso da effettuare nel mogano è quello del dente che ospiterà l'incastro del manico, e anche in questo caso le guide su cui far scorrere la fresa si rivelano fondamentali. Le profondità di questo scasso e di quelli per i pickup sono arbitrarie, ma ovviamente devono essere abbastanza profonde da permettere l'alloggio dei pezzi. Per lo scasso del dente vi consiglio di farlo di 3cm (noi l'abbiamo fatto meno profondo ma poi abbiamo dovuto rimediare sul manico, vedremo poi...).

Nella foto seguente vediamo un esempio di come realizzare le guide che dicevamo prima per la fresa: due pezzi di legno fermati con dei morsetti delimitano il massimo campo d'azione della base della fresa e permettono di fare tagli diritti. In questo caso sono state usate per fare gli scassi per i pickup.

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Dopo aver realizzato gli scassi opportuni passiamo a sagomare la tavola di mogano. Seguendo il disegno dei bordi che avete realizzato prima (l'avete fatto vero??) togliete le parti superflue col seghetto alternativo stando attenti a non andare a tagliare sul segno , ma stando un pò più larghi (il meno possibile comunque), in modo da poter rifinire il tutto con più precisione successivamente. Fatto qusto otterrete una forma che si avvicina a quella finale della cassa. Vi consigliamo di non buttare via le parti segate, in quanto possono tornare molto utili in seguito.

Ora che abbiamo una forma somigliante alla cassa possiamo passare al rifinimento, in modo da togliere le parti superflue. Per far questo c'è chi lavora di lima ed olio di gomito, ma noi abbiamo preferito usare la fresa, in modo da ottenere un taglio sicuramente perpendicolare alla superficie della cassa e di risparmiare molto tempo:). Sfortunatamente la più grande punta della fresa che avevamo a disposizione era alta circa 3cm e quindi con un taglio unico non siamo riusciti a coprire tutta l'altezza della cassa, per cui è stato necessario effettuare più tagli, sia partendo dalla parte superiore della cassa che da quella inferiore. Notate nella sconda foto un pezzo di mogano usato per fare da appoggio alla base della fresa: quello è un pezzo che è stato tagliato in precedenza col seghetto alternativo (ecco perchè è bene conservarli). State sempre attenti ad avere un pefetto appoggio della fresa, altrimenti correte il rischio di fare delle buche nel legno, che non è proprio bello a vedersi...

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Dopo aver tolto queste parti inevitabilmente la superficie presenterà alcune piccole imperfezioni, a meno che non abbiate il braccio bionico e siate stati perfettamente omogenei nel taglio, che è umanamente impossibile. Per eliminare queste imperfezioni andiamo a limare e scartare la superficie, stando attenti a non rovinare il lavoro fatto fin'ora, infatti in questa fase definiamo la forma finale della cassa.

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In ogni caso, anche se avete una fresa che copre l'intera altezza della cassa state molto attenti a togliere molta quantità di legno tutta insieme, perchè la fresa si sfroza parecchio e rischiate di sciuparla (fidatevi succede:)...). In genere è bene affondare nel legno 3 mm per volta se la punta deve fare un buco nel legno, altrimenti se dobbiamo solo tagliare da un lato (come nel nostro caso, per rifinire il bordo) si può scendere anche un pò di più, sui 6-7 mm per volta. Tutto questo comunque dipende dalla potenza del vostro attrezzo.

Adesso che la parte inferiore è finita occupiamoci di quella superiore.

L'acero

Come per il mogano anche con l'acero andranno incollate le due parti in modo da formare una tavola unica. L'altezza di questa tavola dovrebbe essere 1,5-2cm dato che nel punto più alto l'acero è 1,5 cm. Consigliamo di restare sempre un pò più alti, in modo da poter riprendere eventuali errori, a levare roba siamo sempre in tempo ma ad aggiungere no:).

Per prima cosa disegnate ancora i contorni della cassa sulla tavola e tagliatela col seghetto alternativo come avete fatto col mogano per avvicinarsi alla forma finale. Fate gli scassi per i pickup, sempre mantenendovi larghi (li perfezioneremo dopo averla incollata, in modo da trovare l'esatto livello col mogano), incollatela sul mogano sempre con la colla epossidica e lasciatela asciugare per bene.

Ora, dato che la parte superiore della cassa di una Les Paul è bombata e degrada dal centro verso i lati con una curva, sarà necessario creare degli stati a differenti altezze che ci permettano di modellare questa curva in modo abbastanza semplice. Per il disegno di questi livelli sono andato un pò a caso facendo riferimento ad altri siti trovati sul web. Nella foto qua sotto vedete i contorni di questi livelli, con dei numeri vicini nella parte bassa della cassa: quei numeri rappresentano quanto la punta della fresa deve scendere rispetto alla superficie, infatti, dato che la tavola che abbiamo modellato noi era alta 2 cm il primo livello dovrà scendere di 0,5 cm. Tutti i livelli tranne il secondo sono 2 mm più profondi del precedente.

ATTENZIONE: notate che il disegno dei livelli sul corno seguono l'andatura della curva del corno stesso, e questo è un ERRORE!!! Il disegno deve essere esattamente uguale a quello dell'altra spalla della chitarra. Ho pagato a caro costo questo errore, in quanto solo dopo aver sagomato i livelli mi sono accorto che quei disegni erano sbagliati, ed abbiamo dovuto rimediare rimaneggiando il legno...Non fate questo errore anche voi!!! Purtroppo dai disegni rinvenuti sul web quella parte non si vedeva...e come si suol dire sbagliando s'impara. Purtroppo non ho foto del disegno corretto perchè come ho detto me ne sono accorto dopo, quindi vi metto quella che ho.

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Prima di iniziare a fresare per realizzare i livelli è necessario fare lo scivolo sul quale appoggerà la tastiera (nei disegni del pacchetto detto prima ne vedete la larghezza a sinistra e destra dello scasso per il dente del manico; riportate questo disegno sulla cassa). Per fare uno scivolo pefettamente piano e liscio ci conviene usare la fresa, ma ovviamente se il taglio deve andare a scendere è necessario creare degli scivoli sui quali far scorrere la fresa: usando un pezzo di mogano avanzato creiamo quindi due pezzetti che partono da un'altezza di 5-6 mm fino ad arrivare a 0, e di lunghezza del disegno trovato nel diagramma del pacchetto, cioè circa 8,1 cm. Una volta creati attacchiamoli sul disegno realizzato anche con del nstro isolante biadesivo, tanto poi dovremo toglierli.
A questo punto ci siamo creati un piano inclinato sul quale far scorrere la fresa, e, mettendo le solite guide, possiamo realizzare lo scivolo.

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Dopo aver creato lo scivolo iniziamo a fresare i livelli, con taaaanta pazienza. Dopo averli realizzati l'acero si presenterà a scalini, ed ora con scalpelli, pialla e carta a vetro eliminiamo gli spigoli per andare a creare la curva desiderata.
Devo dire che la bombatura è stata realizzata dal mio super babbo, che in fatto di manualità col legno ha una grande esperienza, ed in poco tempo è riuscito a dare una curvatura dolce ed omogenea alla cassa. Vediamo nelle foto i particolari.

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A questo punto facciamo i fori per l'alloggio del ponte e del fermacorde sempre seguendo le indicazioni di John Catto. Ricordate di fare un foro che va dallo scasso dove vanno i potenziometri fino al buco del fermacorde, questo servirà poi per collegare la massa alla vite del fermacorde, come vedremo nella pagina del setup.

La cassa a questo punto è finita, dovremo fare i fori per potenziometri e meccaniche, ma ce ne occuperemo in seguito.


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