CLOD

è nato in Lombardia almeno credo. Una cosa che ribadiva spesso era che aveva imparato a cadere al Don Gnocchi (Istituto di Ricovero x disabili) e non solo metaforicamente.
Era così naturale nella sua claudicanza che non si poneva limiti nel muoversi, nel viaggiare, nel conoscere, sempre , volentieri, supportato da innumerevoli amici.
Ma la cosa più veloce in lui era la lingua. Spesso ironica, tagliente e provocatoria, anche con gli sbirri con cui abbiamo rischiato di prenderle spesso.
Ha fatto tutto nella sua breve vita: clochard - occupante - manifestante di dissenso ma anche assenso ed entusiasmo, alla faccia della sua poliomielite.
Girando e frequentando i più svariati ambienti e situazioni ma soprattutto persone ha raccolto il materiale del suo prezioso archivio anche per propensione a collezionare e circondarsi di oggetti e scritti che mostrassero vari aspetti di culture e idee.
Clod era anarchico non per ideologia ma per naturale appartenenza. Di veramente invalidante c'è stata la mancanza della voce (negli ultimi anni di vita) che rendeva i suoi rapporti con le persone immediati, ironici e spesso intricanti! Era instancabile e generoso nell'ospitare e il suo testamento ne è un chiaro esempio. Abbiamo voluto spargere le sue ceneri nel golfo del Tigullio perché amava godere del sole e della sensazione di libertà che gli dava il mare e, io ho la presunzione di credere che abbia passato momenti, in questo luogo, belli e intensi (come la nascita di mia figlia in diretta).

Aurelia