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Marx e la pena N. 1. Dalla farsa tedesca "Von den sieben Schwaben" (sec. sedicesimo). Hahnemann è uno dei sette svevi.
N. 2. Chourineur (che è un forzato liberato e che ha ricevuto tale soprannome in carcere) nell'argot della malavita significa «uno che dà colpi di coltello», cioè squartatore (parte I, cap. 1, del romanzo "I misteri di Parigi"). Prima di diventare assassino, Chourineur lavorava in un mattatoio, in uno scannatoio di cavalli. Nella parte VIII, capp. 11 e 12, Chourineur, redento, si paragona spesso a un cane.
N. 3. Chourineur si vanta di non essere un ladro. Il ma”tre d'école, di cui Marx parla ampiamente nel paragrafo 3 di questo capitolo, è un ergastolano evaso, con la faccia sfigurata dal vetriolo. E' così soprannominato per l'istruzione che, da giovane, ha ricevuto.
N. 4. Scheletro (Squelette), un assassino evaso; il soprannome allude alla sua magrezza.
N. 5. Fleur de Marie è la figlia di Rodolphe e di Sarah MacGregor (l'agnizione ha luogo solo verso la fine del romanzo). Tale soprannome, datole nella taverna dei delinquenti, è dovuto al «candore verginale dei suoi tratti». Fleur de Marie, in argot, spiega Sue, significa la Vergine. Essa è insieme dentro e fuori il male, è insieme colpevole e incolpevole. Szeliga, nel paragrafo che le dedica, gioca su questa duplicità.
N. 6. Confer GOETHE, "Zahme Xenien" (uno degli ultimi di questi epigrammi «mansueti» o «domestici» che Goethe viene componendo e pubblicando dal 1820).
N. 7. Harun l'onesto (763/66-809), il quinto dei califfi Abbassidi, celebre per le sue campagne contro i Bizantini e per gli umilianti tributi imposti ai vinti.
N. 8. Goualeuse: argot: ragazza che ama cantare, la canterina; altro soprannome di Fleur de Marie.
N. 9. Il pubblicista liberale Gustave Auguste de Beaumont de la Bonninière (1802-1866) e Alexis-Charles Clérel de Tocqueville (1805-1859), autori, dopo uno studio diretto del sistema carcerario nordamericano, del "Traité du système pénitentiaire aux Etats-Unis et de son application à la France" (1832).
N. 10. E' la figlia dell'artigiano Morel, sedotta dal notaio Ferrand e poi da questi fatta imprigionare sotto l'accusa di infanticidio.
N. 11. Il barone di Graun è l'ambasciatore di Gerolstein a Parigi.
N. 12. Nel Sacro Romano Impero si chiamavano "immediati" i territori, le città, i principi, gli ordini religiosi, che erano liberi, sovrani, cioè che stavano rispetto all'imperatore in un rapporto diretto di dipendenza. "Mediati", cioè non sovrani, erano invece i principi, i territori eccetera che dipendevano da un sovrano «intermedio», interposto fra essi e l'imperatore. Durante la Rivoluzione e l'Impero, l'annessione alla Francia di parte della Germania occidentale e poi la costituzione della Confederazione del Reno determinarono la «mediatizzazione», la desovranizzazione, di vari territori e principi tedeschi.
N. 13. Young England, gruppo del partito tory, costituitosi intorno al 1840, che assumeva atteggiamenti demagogici al fine di trascinare e di utilizzare le classi lavoratrici nella lotta aristocratica contro la borghesia.
N. 14. Marx gioca sull'equivocità di "Bauernwerk": significa «lavoro dei contadini» e può significare anche «lavoro dei Bauer».

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