MOZIONE&MOBILITAZIONE

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Assessora Daniela Colla | Richiesta di chiarimenti e smentita‏

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Gentile Assessora Daniela Colla,
apprendiamo da un articolo sul web di alcune dichiarazioni attribuitele; dichiarazioni imbarazzanti e inopportune che, per la gravità e infondatezza dei contenuti, ci auguriamo attribuiti a Lei strumentalmente. Dichiarazioni  preoccupanti e gravi per le sorti del Pagiannunz e del territorio nel caso, invece, corrispondessero effettivamente al suo pensiero.

Leggiamo:
Il Comune di Abbiategrasso non ritiene che esistano i presupposti per compiere ulteriori atti nei confronti dell’Essedue oltre a quelli già compiuti in passato. Del resto, contrariamente a quanto affermano gli ambientalisti, non mi risulta che la stessa società bergamasca abbia finora distrutto l’area; nessun intervento è stato compiuto dall’Essedue contro il quale possiamo chiedere lo stop immediato. Ripeto: al momento da parte nostra non è possibile compiere ulteriori atti amministrativi“.
Come gruppo, come Comitato cittadino chiediamo se tali affermazioni corrispondono al vero o se le siano state attribuite per arbitraria manipolazione di chi ha scritto l’articolo. Perché è evidente un contrasto stridente con quanto proclamato sinora dall’amministrazione.
Ad una dichiarazione di questo tipo, da parte dell’Assessore all’Ambiente e alla Cultura corrisponderebbe non solo una gettata di spugna da parte dell’amministrazione ma la negazione di una qualsiasi volontà di difendere il Pagiannunz.
Nelle affermazioni attribuitele si sostiene scorrettamente che la Essedue srl non ha eseguito quegli interventi che rischiavano di prosciugare definitivamente l’area umida del Pagiannunz: tubi in cemento armato, scavi, montagne di terra, argini dei fossi alzati, chiuse divelte, passatoie in granito danneggiate.
Una miriade di interventi dunque. Dannosi oltre che fuori di regola.
La Essedue srl ha tentato in tutti i modi di non far arrivare più acqua all’area umida. Non riconoscere questo dato di fatto sarebbe molto grave.
Non accorgersi degli interventi compiuti in quell’area per cancellare l’area umida sarebbe altresì preoccupante e dannoso per la credibilità stessa della Amministrazione.

Oggi il Pagiannunz è rigoglioso, condizione fondamentale per proseguire l’iter, per questo benedetto progetto col Parco del Ticino.
Senza acqua non vi sarebbero specie animali e vegetali da censire.
Auspichiamo arrivi da parte sua una smentita alle suddette dichiarazioni e una pubblica riprovazione nei confronti di chi le ha fatte circolare.

Auspichiamo di poter condividere ancora le battaglie necessarie per impedire la cancellazione dell’area umida e la costruzione del centro commerciale o di qualsiasi progetto che prevede cemento su quell’area.

In attesa di un Vs. riscontro
le porgiamo il nostro saluto.

Comitato per la Difesa del Territorio Abbiatense

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Allarme Area Umida

Alle istituzioni competenti

Negli ultimi giorni intorno all’area umida meglio nota in città come Parco Giardino dell’Annunziata, Pagiannunz, si sono verificati una serie di avvenimenti che giudichiamo gravi e tali da pregiudicare, oltre alla sopravvivenza stessa dell’Ecosistema dell’area, la procedura di studio che il Parco del Ticino ha avviato per determinarne il valore in termini naturalistici, in merito comunque già esistono relazioni di professori universitari e della Società Botanica Italiana.

Tutte queste azioni messe in atto dalla proprietà, già ampiamente documentate anche da rapporti degli organi di vigilanza, sono state messe in atto, a quanto ci risulta, senza nessuna autorizzazione preventiva e senza quantomeno informare chicchessia.

Riteniamo questo gravissimo e in contrasto con quanto già scritto dall’attuale Pgt, gravissimo perché rischia di compromettere gravemente le forme di vita presenti e gravissimo perché non vorremmo preludesse ad altre azioni ancora più distruttive.

Chiediamo quindi l’intervento immediato degli uffici competenti di Comune e Parco per permettere  di mantenere un regolare flusso d’acqua, verificare con la dovuta urgenza gli eventuali doli, infrazioni e manomissioni commessi dalla proprietà, chiedendo loro di ripristinare le condizioni che hanno naturalmente permesso nel corso degli anni la formazione di questa importante Area che è ormai entrata nel comune senso di appartenenza di tanta parte di città che si sta mobilitando affinché non avvenga l’irreparabile.

In attesa di un Vs. riscontro

Comitato per la Difesa del Territorio Abbiatense
http://www.inventati.org/pagiannunz/

 

AdesivoSI ALLA TUTELA DEL PAGIANNUNZ!
NO AL CEMENTO!
NO AL CENTRO COMMERCIALE!

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STANNO DEVASTANDO IL PAGIANNUNZ | SALVIAMO IL PAGIANNUNZ

964821_528703423833938_100122439_oAGGIORNAMENTO AL 1° di AGOSTO

Sono passati appena pochi giorni da quando il presidente del Parco del Ticino Gianni Beltrami ha attaccato la mobilitazione a difesa del Pagiannunz mettendo in discussione un’area oggettivamente di pregio ambientale. Dichiarazioni più consone ad un appartenente al partito del cemento che al presidente di un Parco riconosciuto a livello internazionale, inserito nella Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera, nell’ambito del programma MAB dell’Unesco.
A studiare il percorso curricolare del presidente non ci sorprende.
A questo fa seguito il Tar che ha respinto l’ordinanza contingibile emessa dal Sindaco Arrara, lo scorso 13 giugno, a difesa del Pagiannunz.
Neanche questa è notizia che ci sorprende.
L’ordinanza era strumento debole fin dall’inizio e lo sapevamo.
L’amministrazione ci ha provato ma è andata male, tuttavia ha avuto il pregio importante di ridurre i danni del Pagiannunz, fortemente compromesso dai lavori della proprietà che già
avevano cancellato una cospicua fetta di area umida.
Stamane, 31 luglio,  Mauro Contini, ruspista di Robecco Sul Naviglio, al soldo della Essedue srl e accompagnato dall’avvocato di quest’ultima, si è presentato al PAGIANNUNZ continuando la devastazione che aveva iniziato prima che la mobilitazione lo fermasse…
L’avvocato della proprietà ha canzonato pubblicamente il Sindaco e l’Amministrazione autori, a suo dire, di un’ordinanza che ha fatto ridere tutti.
L’area umida e tutto il Pagiannunz sono ancora sotto attacco e rischiano di diventare terreno sacrificato per più di 20 mila metri quadrati di cemento e asfalto.
Si può ancora fare qualcosa in qualità di cittadine/i? A nostro avviso sì.
Siamo pronti a mobilitarci di nuovo come già fatto nei mesi scorsi.
Anzi, saremo ancora più determinati nel farlo.
All’amministrazione, al Sindaco Arrara, agli assessori Brusati e Colla chiediamo di elaborare, condividendo con tutti i cittadini e le forze politiche che vorranno partecipare, ulteriori
azioni, atti forti e formali che vadano a tutelare quell’area.
La proposta di mozione presentata da Cambiamo Abbiategrasso all’intera città e rivolta soprattutto a coloro che siedono nei banchi della maggioranza è sia una proposta oltremodo valida sia un’occasione da cogliere – pubblicamente – nell’immediato. Anche su questo chiediamo che venga aperto un tavolo di lavoro per presentare una mozione condivisa e partecipata con la città e con i cittadini che vogliono fermare la devastazione in corso.
Ad oggi è una delle poche cose concrete che si possono fare se si ha la sincera intenzione di difendere il nostro territorio.
Abbiamo bisogno di coraggio politico e onestà intellettuale.
È venuto il momento di decidere chiaramente se si vuole il PAGIANNUNZ così com’è continuando a valorizzarlo o se si vuole un Centro Commerciale e l’abbaglio di una qualsiasi compensazione urbanistica o mitigazione ambientale.
È necessario capire con chiarezza chi vuole veramente opporsi ad un progetto che andrà a devastare una riserva di biodiversità unica  e un patrimonio culturale, architettonico e artistico come il convento dell’Annunciata.
Un centro commerciale di quelle dimensioni oggi ad Abbiategrasso, oltre al danno al paesaggio, all’ambiente e alla nostra qualità della vita, rappresenterebbe un colpo mortale alle centinaia di piccole attività commerciali presenti sul nostro territorio.

Chiediamo all’assessora Colla e al Sindaco di consegnare una propria relazione al Parco del Ticino in merito all’area e di sollecitare quest’ultimo ad un monitoraggio e ad uno studio serio al fine di constatare le effettive presenze floro-faunistiche.
Al Parco del Ticino e al suo Presidente invece chiediamo semplicemente di attenersi a quanto scritto nello statuto dello stesso Parco: tutelare, conservare e recuperare l’ambiente storico, paesaggistico e archeologico… tutelare, recuperare e conservare l’ecosistema… promuovere e sostenere la ricerca scientifica e di educazione ambientale.

IL PAGIANNUNZ NON SI TOCCA!

COMITATO PER LA DIFESA DEL TERRITORIO ABBIATENSE

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