Il Pagiannunz è stato distrutto. 24 ore di Far West ad Abbiategrasso

SABATO 21 SETTEMBRE 2013 | ORE 16
PRESIDIO all’ANNUNZIATA

PER DENUNCIARE LA DEVASTAZIONE PER RIPORTARE PUBBLICAMENTE DUE GIORNI DI ORDINARIA FOLLIA.

 

La devastazione è partita giovedì mattina, all’alba.

La proprietà si presenta al Pagiannunz con ruspino, avvocato e guardaspalle.
Le intenzioni sono chiare: accelerare i tempi, arrivare in fretta al dunque, distruggere il più possibile nel minor tempo possibile.

Hanno cominciato a devastare partendo dall’area di maggior pregio naturalistico, il punto più bello, l’approdo degli aironi; hanno sradicato la vegetazione palmo a palmo; prosciugato definitivamente l’area umida scanalando il suolo con solchi di scolo.

Comitati, cittadini, associazioni ambientaliste, avendo immediatamente chiara la gravità della situazione, si sono mobilitati subito presidiando l’area, cercando di interrompere i lavori, chiedendo ripetutamente l’intervento delle istituzioni, dell’amministrazione, degli organi e delle forze preposte per sospendere al più presto quell’intervento devastante e fuor di regole.

È l’inizio di una storia di tempi dilatati, attese, disattenzioni sbalorditive.

Autorità preposte e istituzioni, Parco del Ticino e Provincia, non sono riuscite a trovare nell’arco di 24 ore un modo per intervenire e bloccare in tempo lo scempio.

Per 24 ore gli operai della proprietà hanno devastato, senza tregua, senza soste, senza mai fermarsi.
Un paio di operai al soldo della proprietà ha triturato suolo, piante, terra, animali, al buio, nella notte, senza tutele per loro, non in sicurezza.

Nella notte è stata interrotta per poche ore grazie all’intervento dei cittadini che hanno messo a repentaglio la propria incolumità. Ci sono stati momenti di forte tensione, fronteggiando gli energumeni al soldo della proprietà, che più volte si sono palesati in modo minaccioso.

Nell’arco delle 24 ore mai si è visto l’assessore all’ambiente Colla, mai ha fatto sentire voce e parere, mai ha dimostrato sostegno a quella parte di cittadinanza attiva che metteva se stessa a repentaglio per il territorio che l’assessore amministra.
Poche le figure politiche che si sono palesate, alcuni militanti e consiglieri di Cambiamo Abbiategrasso.
Polizia Locale, Carabinieri, addirittura l’Esercito, tutti si sono detti impotenti, anche di fronte a gravi soprusi e a vistose negligenze.

L’interfaccia politico e istituzionale è stato l’Assessore Brusati, che dovendo farsi carico dei solleciti e delle pressioni dei cittadini e delle cittadine, si è convinto ad attivare si è convinto ad attivare i dirigenti del comune Lazzaro e Ambrosini per arrivare a formulare un ordinanza utile a bloccare i lavori.

Un’ordinanza che è arrivata troppo tardi, all’ultimo minuto, all’ultimo centimetro quadro, nonostante le numerose sollecitazioni pervenute all’amministrazione in questi mesi.

La devastazione è stata fermata solo qualche ora fa, quando non rimaneva più niente di intatto, solo un’area sfregiata per sempre.

Ora rimangono solo l’amaro in bocca e molti perché.

Perché questi estenuanti silenzi, perché questo lassismo, perché e come si permette che un’area di pregio sia devastata sotto gli occhi di tutti?

Dopo 24 ore di ordinaria follia, di rimpalli, minacce, dita puntate, accuse, silenzi assordanti, attese, sberleffi, rimangono molti interrogativi, si moltiplicano le domande, sullo stato di questa città. Sul malessere diffuso dei suoi cittadini, di chi qui ci lavora e vive.

La devastazione non fermerà questa cittadinanza viva e attenta. Non colerà il cemento.

Indiciamo per domani un presidio alle ore 16 alle spalle dell’Annunziata.

 

Comitato per la Difesa del Territorio Abbiatense

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L’area umida che non ci sarà più

Ieri sera c’è stato un blitz all’area umida.
Stavano ancora lavorando e sono poi andati avanti tutta la notte. Stamattina si è aggiunto un mezzo molto più grosso di quello di ieri.

Entro stasera dell’area umida non rimarrà più NIENTE.

Dobbiamo essere in tanti!!!
Fate girare a tutti i vostri contatti.
Stamattina dalle 9 siamo in Villa Sanchioli ad Abbiategrasso a pressare il Comune perché esca subito l’ordinanza, unica cosa capace di fermare i lavori immediatamente.
Saremo anche tutto il giorno a presidiare l’area.

Stiamo sparando le ultimissime cartucce. Quello che verrà dopo sarà solo una triste testimonianza alla città di ciò che non c’è più.

Abbracci. E naturalmente grazie.

Sabato pomeriggio alle 16 presidio. Ritrovo nel prato dietro all’Ex-Convento dell’Annunciata.

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Devastazione in corso al Pagiannunz. Giovedì 19 settembre ore 21 assemblea pubblica al Folletto 25603

Stasera ore 21:00 assemblea pubblica al Folletto25603.
TUTTI INVITATI!

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Devastazione al Pagiannunz

 

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Da tre ore una ruspa nell’area umida: il Comune prova a fermare i lavori con un’ordinanza. Stasera assemblea aperta a tutti al Folletto

da Ordine e Libertà

Nuovo intervento della ruspa nei terreni della società Essedue srl alle porte di Abbiategrasso, nei pressi dell’Annunciata. Stamattina i lavori sono stati però effettuati direttamente all’interno dell’area umida di maggior pregio, operazione che ha subito richiamato l’attenzione degli ambientalisti e degli attivisti del Comitato per la Difesa del Territorio abbiatense che hanno sollecitato quello dell’amministrazione comunale. Ben presto lungo viale Paolo VI si è andato formando un nutrito capannello di persone, comprese pattuglie della polizia locale, l’assessore all’Urbanistica, Giovanni Brusati, e funzionari dell’Ufficio Tecnico comunale. Di primo acchito, l’amministrazione si è detta impotente di fronte alla nuova iniziativa della proprietà e impossibilitata, tout-court, a porre rimedio impedendo la prosecuzione dei lavori. Che sono continuati e sono di fatto tuttora in corso. Nel frattempo però è stato convocato per le 13.45 (prarticamente adesso) un incontro tra amministratori e tecnici che dovrebbe dare come esito un’ordinanza del Comune che consenta appunto la sospensione dell’intervento della ruspa. Non avendo infatti la proprietà Essedue srl mai risposto per iscritto alla richiesta del Comune di illustrare il tipo di intervento in atto e le sue finalità, e dunque nel dubbio che quella debba sottostare al vincolo paesaggistico, l’amministrazione comunale sarebbe così legittimata a ordinare lo stop ai lavori. Intanto comunque alcuni ambientalisti avrebbero voluto che a fermare la ruspa andasse fisicamente con loro l’assessore Brusati, che logicamente se ne è ben guardato. «Mica ci possiamo andare con i vigili – ha commentato un esponente del Folletto – Quello che a noi interessa è la presa di posizione politica e purtroppo la sensazione è sempre che non si voglia fino in fondo, da parte dell’amministrazione, preservare il parco giardino dell’Annuciata». E per questa sera alle 21, proprio nella sede del Folletto, in via Lattuada, è convocata un’assemblea pubblica alla presenza di rappresentanti dei vari comitati e di Legambiente Terre di Parchi, aperta a tutta la cittadinanza, per fare il punto sulla situazione.

redazione.
Altre notizie su Ordine e Libertà da venerdì 20 settembre nelle edicole.

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