EDUCATION IS NOT FOR SALE!!!



documenti e appelli raccolti in Rete:

Appello unitario di Barcellona 2002 (catalano)

Appello unitario di Salamanca 2002 (eng)

Appello per le demo del 15 marzo (fra)
[Invito ad azioni decentralizzate e diverse nelle forme e nei tempi]

Comunicato e appello sul 15/16 marzo degli spezzoni anarchici e autonomi (ita)
[con appuntamenti di piazza per il 15]

Appello per lo sciopero inter-europeo degli/lle studenti/esse (ita)
[appello di studenti tedeschi e austriaci per unire le lotte studentesche]

resoconto assemblea europea studentesca (ita)
[resoconto di un italiano presente durante il D14 in Belgio]

Di cosa discute l'UE a Barcellona? (ita)
[estratto da una pagina ufficiale dell'Unione Europea]

Banca Mondiale e privatizzazioni (ing)
[i "consigli" della BM riguardo la privatizzazione dei settori pubblici]

 

 

 


cronologia:
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Barcellona, ore 16:30 15 marzo

manganellate catalane!

Ci siamo!
Prima di farvi la cronaca di quello che e' successo finora, vi diciamo subito che siamo in un internet point "nasconti", per scampare alle violente cariche che sono iniziate un'ora e mezza fa alla rambla, nel centro di Barcellona, al concentramento autonomo/anarchico. La polizia in questo momento sta cercando i/le compagn* ha piazzato 9 camionette davanti al centro di convergenza.

Dunque vi scriviamo in una situazione molto critica e non molto chiara ancora.

Iniziamo con calma:
il primo appuntamento di oggi era alle 9:30 davanti la Sagrada Famiglia, per il Caça-lobbies, l'Acchiappa-lobbies.
Appena arrivati i poki compagni presenti erano circondati da giornalisti e guardie che, arrogantemente, hanno fermato e perquisito presenti a caso (fotografi compresi). Alle 10:30 la piazza finalmente si riempie con quasi mille persone e si decide di partire per un corteo.
L'atmosfera, nonostante le guardie, e' serena, teatrale e colorata. Si decide di fare un percorso simbolico che passi davanti alle maggiori multi spagnole e non, e creare performance comunicative davanti alle sedi delle compagnie.

Il corteo a ritmo di musica, con strumenti arrangiati e autocostruiti, si muove per uscire dal parco dove si era dato l'appuntamento. Un passo oltre il marciapiede e la polizia, senza preavviso e motivo, carica a brucipelo.
Un ragazzo rimane ferito, la piazza, sbigottita, arretra.
Restiamo un po' senza parole per la risposta cinica e inaspettata delle guardie. Partono gli slogan e si ritenta, pacatamente, di avanzare, cercando di far ragionare le forze dell'ordine.
Testardamente ricaricano, in maniera breve ma accanita.
Un altro ragazzo viene ferito alla testa e l'aria si surriscalda nel parapiglia. Solo la responsabilita' degli organizzatori di piazza riporta tutto nelle righe. I manifestanti, ancora una volta, non rispondono alla provocazione, si siedono a terra, mentre altri fanno cordone di fronte alle guardie.

Capiscono, finalmente, che il corteo ha intenzioni piu' che PACIFICHE.
E allora puo' partire, anche se la rabbia ci bolle dentro, la demo/performance.

Il corteo, rumorosissimo, strada facendo aumenta e ingrossa le sue file. Si sfila di fronte al BlockBuster, agli uffici dell'Afga, a "la Caixa", alla Telefonica, alla Agua de Barcelona, alla Fecsa (energia elettrica e nucleare catalana) e infine alla Repsol (proprietaria della Total).

Di fronte a ogni sede vengono recitate alcune delle "malefatte" di queste compagnie, si invitano i dipendenti a scendere in piazza, si informa la gente sulla strategia antiambientalista e sanguinaria che persegue ogni corporazione.

Queste compagnie ai vertici UE hanno un esercito di quasi 10.000 (cosi' si stima) uomini che fanno parte dei "gruppi di pressione", ovvero le lobbies che di fatto determinano, con il loro peso economico, le scelte delle politiche europee. Le scelte dei capi di stato, gia' penose di per se, sono quindi sempre in linea con le direttive di questi gruppi, cioe' con le scelte di mercato delle multi.

Dopo un po' ci spostiamo all'appuntamento del collettivo MaRC-Attack, al Canaletes, nel cuore di Barcellona.

Ci sono quasi mille compagn* e a dispetto dalle voci di corridoio nessuno pare "armato" (stando al clima creato dai media ufficiali). L'appuntamento e' alle 13, ma ci si muove alle 14 verso il Liceu, un teatro lungo la stessa via.

La polizia e' tanta, nervosa e in assetto antisommossa. Chiedono documenti a tutti, uno per uno, piazzandosi su tutti e quattro i lati della via. La tensione sale alle stelle, nessun@ vuole accettare queste provocazioni, e, inevitabilmente, le guardie, che qui come altrove hanno il manganello facile, caricano su tutti i lati.
Fortunatamente anche gli sbirri sono un po' presi alla sprovvista, ignorando le mosse di un fronte con l'altro. Questo permette di reggere tranquillamente la prima carica e arretrare un poco.
Subito pero' parte una seconda e piu' violenta carica che infrange il corteo nell'affollatissima Rambla (piena di bancarelle e chioschi). Le guardie si infiltrano pure ai lati e spezzano la folla. Vediamo degli sbirrri farsi largo nella folla a manganellate, prendere un compagno caduto a terra e trascinarlo via. Inutile la pioggia di bottiglie che vola su di loro.

Vengono fatte piccole barricate ma si decide di allontarsi da quella via trafficata e piena di passanti, e si punta verso il MACBA e l'universita'.
Ma qui i gruppi vengono via via frammentati e spezzati da continui inseguimenti nelle viuzze. Nonostante tutto focolai di resistenza si diffondono con barricate, alberghi di lusso con vetri infranti e insegne delle multi di stamane che cadono giu'.

Dopo di che ci siamo rifugiati qui dentro, quindi altro non sappiamo tranne che le guardie sono di fronte all'universita' dove si sta tenendo un'assemblea dei gruppi.

Vi terremo aggiornati in un modo o nell'altro ;-)

ciaoz!


Barcelona Crew - Mw4k

 

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