Avanguardia comunista
La rivista nasce con la costituzione dell'organizzazione omonima nel febbraio 1974 (nome intero: 'Organizzazione marxista-leninista Avanguardia comunista'), in seguito all'unificazione del gruppo Il comunista (a sua volta formatosi dall'unione dei 'Nuclei comunisti rivoluzionari' di Franco Russo e Paolo Flores D'Arcais con il 'Fronte comunista rivoluzionario calabrese') con il 'Comitato comunisti romani m-l', meglio conosciuto come 'Viva il comunismo', di cui era leader Augusto Illuminati. Giornale e organizzazione conclusero la loro esperienza nell'ottobre '76.

Avanguardia operaia
Tra la fine del '67 e i primi mesi del '68 la testata Avanguardia operaia compare come foglio "a cura di un gruppo di lavoratori della Sit-Siemens" di Milano, e ben presto diventa il giornale ufficiale dell'omonima organizzazione (nome intero: 'Organizzazione comunista Avanguardia operaia'), sorta dall'unione degli stessi operai della Sit-Siemens e della Pirelli, Sip e Borletti, con alcuni militanti trotzkisti fuoriusciti dal Pci. L'organizzazione, che ebbe sempre Milano come centro operativo, ebbe diverse testate di riferimento - oltre Avanguardia operaia, Politica comunista (1972), Quaderni di Avanguardia operaia (1972), Quotidiano dei lavoratori (1974) - e durò fino al 1976 quando, in seguito all'adesione al cartello elettorale di 'Democrazia proletaria', confluì in parte nel 'Partito di unità proletaria' e in parte nella stessa 'Democrazia proletaria'.

Centro Karl Marx
Dapprima 'CKM pisano', poi 'toscano', ebbe la sua sede principale a Pisa. È una delle tre formazioni (le altre sono 'Lotta continua' e la 'Lega dei comunisti') nate dalle ceneri de 'Il potere operaio pisano', nell'autunno del 1969. Riferimenti principali furono Gian Mario Cazzaniga, Giuliano Foggi e Vittorio Campione. La sua azione politica, basata su princìpi leninisti e non-spontaneisti, si estese fino al 1972 quando, dall'unione con alcuni Circoli Marx e Circoli Lenin locali, diventò 'Organizzazione dei lavoratori comunisti', per poi confluire nel Pci poco dopo.

Circoli Ottobre
Strutture di cui comincia a dotarsi 'Lotta continua' verso l'inizio degli anni '70, che costituirono punto di riferimento per la socialità e per le attività culturali, in particolare musica e teatro, espressi dalla "base" dell'organizzazione.

Comitati unitari di base (CUB)
Organizzazioni operaie nate nelle fabbriche, in opposizione alle Commissioni interne dei sindacati istituzionali, a partire dal 1969. Costituirono il punto di riferimento più rimarchevole del lavoro sindacale di 'Avanguardia operaia'.

Il manifesto
Foglio politico nato (giugno '69) da una dissidenza interna del Pci (Aldo Natoli, Luigi Pintor, Rossana Rossanda), radiata dal partito in seguito all'uscita del secondo numero (novembre '69). Con la trasformazione in quotidiano (aprile 1971) il gruppo si costituisce anche come struttura politica. Partecipa alle elezioni del 1972 e, in seguito all'unificazione con il Pdup, fonda (1974) il 'Partito di unità proletaria per il comunismo'.

Il potere operaio
Nasce nel 1966 come Il potere operaio, prima "pisano", poi "toscano", foglio diretto ai nuclei operai delle città toscane della costa. Il gruppo che lo promuove è attivo nelle vertenze di fabbrica della zona, e non solo. Il dibattito che avvenne al suo interno nel 1968 intorno alla necessità o meno di un'organizzazione più o meno rigida, coincise con la fine del giornale e dell'organizzazione. I suoi militanti (tra gli altri: Luciano della Mea, Adriano Sofri, Vittorio Campione, Romano Luperini) furono tra i fondatori di altri gruppi: la 'Lega dei comunisti', il 'Centro Karl Marx' e 'Lotta continua'.

Lega dei comunisti
Nasce nel 1969 come 'Lega dei comunisti pisani' in seguito alla scissione da 'Il potere operaio', su proposta di Luciano Della Mea che ne uscì però poco dopo. Raccoglie la componente della rivista Nuovo impegno (Paolo Cristofolini, Romano Luperini) che gravitava intorno alle posizioni de 'Il potere operaio' pisano. Nuovo impegno costituì l'organo teorico del nuovo gruppo. In seguito all'aggregazione di altri gruppi toscani diventa 'Lega dei comunisti toscani', per poi diventare semplicemente 'Lega dei comunisti' nel 1974, quando subentrano altre organizzazioni di Roma e Verona. Si scioglie nel 1977 confluendo in 'Democrazia proletaria'.

Lega della gioventù comunista servire il popolo
Gruppo giovanile dell''Unione dei comunisti italiani (marxisti-leninisti)', nata nel 1968 con l'uscita di uno dei suoi "organi", il giornale Servire il popolo. Tra le figure di maggior spicco Aldo Brandirali, Enzo Todeschini e Angelo Arvati. L'Uci (m-l) fu caratterizzata da una visione dogmatica e, per certi versi, caricaturale, del marxismo. Nel 1972 diventa 'Partito comunista italiano (marxista-leninista)', e partecipa alle elezioni. Il Pci (m-l) si dissolse nel 1977.

Lotta continua
Formazione nata nell'autunno del 1969 (il primo numero del giornale risale al novembre di quell'anno), in seguito a una scissione (l'altra parte si costituirà in 'Potere operaio' - senza "il" - con base nel nord-est) in seno al 'Movimento operai-studenti' di Torino che aveva infiammato l'estate delle lotte all'università e alla Fiat. In contiguità ideologica e territoriale a Il potere operaio pisano, ebbe tra i militanti più in vista Adriano Sofri, Mauro Rostagno, Guido Viale. Il primo periodo, fino al 1972, fu contraddistinto da una forte connotazione movimentista e spontaneista. La stretta organizzativista che seguì portò ad un notevole accentramento dell'organizzazione fino al 1974, quando l'apertura ai nuovi movimenti non resse però al mutato clima politico della seconda metà degli anni '70: l'organizzazione si sciolse infatti nel 1976, il giornale continuò ad uscire fino al 1982.

Viva il comunismo - Organizzazione marxista-leninista
Il nome corretto dell'organizzazione è 'Comitato comunisti romani marxisti-leninisti', Viva il comunismo è il titolo della testata di riferimento. Nasce da una scissione da 'Unità operaia', gruppo romano legato alla 'IV Internazionale', in seguito all'uscita di Augusto Illuminati e Claudio De Tovo. Nel 1974 confluisce in 'Avanguardia rivoluzionaria'.

Lega rivoluzionaria della scuola (Stella rossa)
Organizzazione studentesca del gruppo 'Stella rossa', costituitosi nel 1968 insieme all'omonima testata di riferimento, per iniziativa di Vincenzo Calò, Angelo Caria e Gian Piero Cerichelli. Nel 1970 viene fondato il 'Fronte rivoluzionario marxista-leninista Stella rossa', un partito rigidamente organizzato con una disciplina quasi paramilitare, pur se molto critico verso i gruppi armati clandestini. Nel 1976 si trasforma in 'Partito della rivoluzione socialista'. La testata cessa le pubblicazioni nel 1981.

Lega comunista rivoluzionaria IV internazionale
Gli aderenti al movimento trotskista della 'IV Internazionale' sono attivi in Italia sin dal dopoguerra, ad opera soprattutto di Livio Maitan, Edgardo Pellegrini ed Elettra Deiana. I presupposti teorici sono quelli di un recupero delle battaglie fondamentali che Trotzkij condusse nella Russia, e contro la degenerazione burocratica e stalinista della dittatura del proletariato. Movimento eminentemente di studio e di analisi, in successive incarnazioni i trotskisti della 'IV Internazionale' hanno assunto i nomi 'Gruppi comunisti rivoluzionari', 'Lega comunista rivoluzionaria' ed oggi 'Associazione Quarta internazionale', la cui continuità è stata espressa dal giornale Bandiera Rossa, uscito ininterrottamente dal 1948 al 2002.

Lega degli obiettori di coscienza
A partire dal 1968 con la ripresa dell'antimilitarismo e l'incremento delle obiezioni "illegali", il problema dell'obiezione al servizio militare trovò un eco crescente nel paese: nel 1969 si costituisce la 'Lega per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza', riferimento organizzativo per le frequenti campagne di obiezione. Con il varo della legge Marcora, che riconosceva l'obiezione pur limitandolo fortemente (venivano esclusi i motivi politici), il movimento di lotta degli obiettori si unisce nel 1973 nella 'Lega obiettori di coscienza': dapprima federata al Partito radicale, assume dal 1979 la più totale autonomia politica e di iniziativa.

Potere operaio
Nel nord-est e in Emilia sin dal 1967 è attivo il gruppo 'Potere operaio di Portomarghera'; nel settembre 1969, in seguito alla scissione in seno al 'Movimento operai e studenti' di Torino, confluisce in 'Potere operaio', organizzazione nazionale e giornale. Il gruppo, in linea diretta discendente dalla rivista Classe operaia, a sua volta nata dalla scissione dei Quaderni rossi, si contraddistingue per una prevalente predisposizione all'analisi teorico-politica volta all'esplicitazione della "linea di massa", e si collega alle lotte operaie in funzione della costruzione dell'organizzazione autonoma della classe. In seguito a contrasti tra due dei maggiori leaders, Toni Negri e Franco Piperno, l'area negriana padovana si scinde da quella romana (maggio 1973). Il giornale, che dal 1972 si chiama Potere operaio del lunedì, continua ad uscire fine al 1975, fino a quando i vari spezzoni dell'organizzazione decideranno di disperdersi nell'"area dell'autonomia"

Unione della gioventù comunista (M-L) d'Italia
Raggruppamento giovanile del 'Partito comunista d'Italia (marxista-leninista)', formazione nata nel 1966 in seguito a una serie di scissioni del movimento marxista-leninista che aveva come riferimento la testata Nuova unità. Ebbe tra i dirigenti più in vista Fosco Dinucci, Walter Peruzzi e Osvaldo Pesce, e si basò su una visione politica ispirata a Stalin e a Mao Tse-tung come alternativa al "riformismo" del Partito comunista italiano. Nuova unità rimase l'organo del partito che, dopo una prima frattura tra una "linea rossa" e una "linea nera" (1968), si frantumò in una miriade di scissioni e sottogruppi ('Unione dei comunisti (m-l)', 'Organizzazione dei comunisti italiani (m-l)', 'Partito comunista d'Italia (m-l) "Lotta di lunga durata"', ecc.) che attraversarono la galassia m-l durante gli anni '70.

Federazione anarchica pisana
Gruppo storico dell'anarchismo pisano, attivo sin dal dopoguerra, raccolse l'eredità della lunga e combattiva tradizione anarchica cittadina. Nel 1965 la Fap aveva promosso la formazione dei 'Gruppi di iniziativa anarchica', in opposizione alla politica accentratrice della Fai. E proprio dalla metà degli anni '60 la sede, nella centralissima via San Martino, divenne punto di riferimento per le iniziative del 'Potere operaio pisano', del nascente movimento studentesco, e per tutti i gruppi della vivace scena dell'estrema sinistra cittadina. Attivi soprattutto nel campo della controinformazione (pubblicano Iniziativa anarchica e Seme anarchico) e dell'antifascismo per tutti gli anni '70, nel 1983 si trasformano in 'Gruppo comunista anarchico "Ugo Rindi"' e nel 1985 in 'Federazione comunista anarchica pisana', per poi rientrare nella Fai nel 1988. Tra gli animatori più in vista, Italo Garinei, Unico Pieroni, Cafiero e Foresto Ciuti.

Gruppo anarchico "Giuseppe Pinelli"
Nasce a Pisa nel 1970, autonomo dalla 'Federazione anarchica pisana', il gruppo è costituito in maggioranza di giovanissimi (tra i quali Franco Serantini, che finirà ammazzato di botte dalla polizia nel 1972), e si caratterizza per il suo attivismo a fianco delle formazioni di estrema sinistra nate in città in seguito alla fine del 'Potere operaio', nel periodo più infuocato degli anni del movimento pisano. Il gruppo ha, fra l'altro, il merito di aver ritrovato il famoso "bando di Almirante", nell'archivio del comune di Massa Marittima, che testimonia la partecipazione attiva del futuro capo del 'Movimento sociale italiano' alla repressione contro i partigiani, e che all'epoca ebbe un effetto dirompente nella campagna per la messa fuorilegge del Msi. È attivo fino al 1973.

Gruppi anarchici toscani
Si costituiscono in seguito all'arresto di Giovanni Marini, un militante anarchico condannato a 14 anni di carcere per essersi difeso, nel 1972, dall'assalto di due fascisti, uno dei quali morì in seguito allo scontro. Nel periodo gennaio-febbraio 1973 fanno uscire il quotidiano Processo Marini, con redazione a Viareggio. L'organizzazione si sciolse nel 1975.

Federazione anarchica italiana
La Fai viene fondata a Carrara nel 1945 e rappresenta la principale organizzazione di riferimento per il composito universo anarchico italiano. Testata di riferimento è Umanità nova.

Studenti greci
Minerva - Associazione degli studenti greci
Fronte di lotta dei greci all'estero antimperialista
L'arrivo dei primi gruppi di studenti greci in Italia comincia negli anni Sessanta, ma il ritmo aumenta più tardi, durante la dittatura militare (1967-1974), quando agli studenti emigrati per ragioni di studio si aggiungono coloro che cercano condizioni di maggiore libertà e democrazia. Le associazioni anti-regime di greci in Italia si strutturarono anche a secondo della loro provenienza politica. La 'Minerva' apparteneva alla 'Federazione delle Associazioni degli studenti greci in Italia', legata alla sinistra comunita istituzionale. Il 'Fronte' era invece aderente invece all'Amee, il Partito comunista greco marxista-leninista.

 

Fascisti

Lega del popolo
Risale all'ottobre 1968 la formazione 'Organizzazione Lotta di popolo', da parte di un gruppo di studenti romani appartenente all'ala dei cosiddetti "nazi-maoisti": gruppi fascisti che, seguendo una linea, a loro dire, "nazional-rivoluzionaria", sfruttavano le parole d'ordine, i riferimenti politici (Mao, l'antiamericanismo), l'immaginario proprio della sinistra rivoluzionaria di quegli anni, con l'intento di reclutare militanti anche tra quelle fila. 'Lotta di popolo' si presentava con una testata di riferimento dallo stesso nome, ed ebbe una certa rilevanza soprattutto a Roma e in Lombardia. A Pisa, città che spesso costituì un loro punto d'osservazione, compaiono nel '69 con volantini firmati come "compagni della Sinistra", e poi 'Lega del popolo'. Tra i suoi esponenti, Sergio Donaudi, Gianni Marino, Serafino Di Luia. Si sciolse nel 1973.

Gruppo nazional-popolare de l'orologio
Negli anni '60 i gruppi fascisti della "sinistra nazionale" ebbero come punto di riferimento la rivista L'orologio, espressione di una linea cosiddetta "nazional-popolare" con forti accenti anticlericali, fondata da Luciano Lucci Chiarissi. Al centro, l'idea di una nazione Europa, lo sganciamento dalla Nato e l'antiamericanismo, che li spingeva anche a manifestare per il Vietnam. Stretta è la parentela con le teorie di Jean Thiriart, il più famoso ideologo del "fascismo di sinistra" di quegli anni. 'Gruppo nazional-popolare dell'Orologio' fu la firma con cui si presentarono a Pisa. Alla fine del '68 gruppi dell'Orologio occupavano l'ateneo di Messina in risposta ai tragici fatti di Avola altre agitazioni a Roma e a Perugia avevano visto il protagonismo del Movimento studentesco europeo, altra emanazione universitaria della rivista.

Gruppi giovanili del movimento sociale italiano
L'iscrizione ai sottogruppi del Msi non comportava l'automatica iscrizione anche al partito istituzionale della destra fascista: tattica che impediva l'eventuale coinvolgimento della direzione nelle azioni "extralegali" dei gruppi giovanili. Il 'Fronte della gioventù' raccoglieva giovani dai 14 ai 18 anni; la 'Giovane Italia', fondata nel 1950, era l'organizzazione parallela missina degli studenti medi, e forniva agli adepti preparazione ideologica e addestramento militare. Quando il gruppo fu sciolto nei primi anni '70 i suoi circa 70.000 adepti passarono al Fuan o si riorganizzarono in nuovi gruppi con nomi simili. Il 'Fronte universitario d'azione nazionale' (Fuan) era la struttura universitaria, fondata nel 1950, avente come obbiettivi i classici temi della difesa dalla "tradizione" e della "cultura" nazionale italiana, nel sogno di una futura "Europa Nazione". Fautore quindi di incontri con altri gruppi fascisti europei, e di turbolente lotte elettorali nelle università.

Fronte nazionale rivoluzionario
"Gruppo armato di lotta contro il sistema", fondato da Mario Tuti nei primi mesi del 1972 e attivo in Toscana, si rifaceva al fascismo rivoluzionario e agli ideali della Repubblica sociale italiana. Rappresenta, nella figura del suo leader, il punto di rottura tra la vecchia guardia del fascismo golpista e la nuova generazione lottarmatista. La formazione si scioglie in seguito alla perquisizione e al ritrovamento dell'arsenale del gruppo a casa del leader dell'organizzazione agli inizi del 1975, che si conclude con l'uccisione di due agenti e con la fuga di Tuti, il quale verrà poi arrestato sei mesi dopo.

Lega nazionale degli studenti greci in Italia
In seguito al colpo di stato dei colonnelli greci del 21.4.1967, salutato con entusiasmo dai gruppi di estrema destra italiani, già nel giugno 1967 era stata fondata a Roma l'Esesi (Etnikòs Syndesmos Ellinon Spudastòn Italias), con sedi nelle principali città universitarie italiane. Fu subito punto di riferimento della giunta militare golpista di Atene, incaricata dell'attività propagandistica in favore del nuovo governo e della "vigilanza morale sul credo nazionale degli studenti greci in Italia": in sostanza quindi con un compito di controllo di schedatura degli studenti greci antifascisti residenti in Italia. In più occasioni, fra cui a Pisa nell'ottobre 1969, cercheranno unitamente a neofascisti italiani di impedire con la violenza iniziative indette dalle associazioni degli studenti ellenici contrarie al regime dei colonnelli.