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COMUNICATO
Oggi 26 marzo alle ore 9.00, noi, ex occupanti della fornace di garbagnate, siamo entrati in uno stabile dismesso situato nelle vicinanze della stazione di rho, liberandolo dallo stato di inutilizzo e abbandono in cui versava da anni.
Con noi, una rete di singoli e realtà sensibili alla mancanza di spazi sociali, a quei 10 milioni di mq di aree dismesse che in una metropoli come quella milanese, ne definiscono le carenze in termine progettualità e di valorizzazione delle risorse, in una prospettiva che troppo spesso è incline a massimazzare i profitti derivanti da anni di forzata inattività e da repentine speculazioni, rimanendo sorda alle ragioni di chi, invece, questa città la vive di giorno in giorno.
Accade allora, che in un tessuto urbano già frammentato da trasformazioni non condivise del territorio, i cittadini debbano essere spettatori inerti di un nuovo polo fieristico, il più grande d'europa, che proprio in questi giorni viene ultimato in una delle aree a più alta densità di popolazione e inquinamento di tutta la lombardia, servita da arterie viabilistiche storicamente deficitarie e implementate con grave insufficienza, a due passi inoltre dal polo intermodale nell'area dell'ex alfa romeo.
Non basta un'operazione di polizia e un giudice incredibilmente solerte per troncare le nostre domande: continua il nostro percorso di riqualificazione e condivisione degli spazi, come per due mesi è stata la fornace, luoghi di socialità aperta, di autogestione in modo allargato, all'insegna della libera circolazione dei saperi e della cultura, una risorsa per i giovani della provincia.
Ma un luogo non vale l'altro, e se a garbagnate siamo riusciti a raccogliere simpatia e rispetto da parte della cittadinanza, ponendo l'attenzione sui problemi che la interessavano in primis, anche qui a rho cercheremo di avviare un dialogo costruttivo e sinergico con le associazioni, gruppi giovanili, forze politiche e non ultima l'amministrazione: crediamo nel valore di uno spazio sociale solo se in stretta relazione con la realtà di cui è parte.
Rivolgiamo tutta la nostra attenzione al quartiere che ci ospita, cercando di coglierne le esigenze, cercando di far comprendere come lo spazio oggi liberato sia loro restituito, con tutta la sua ricchezza e potenzialità

 

 

 

 

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sosfornace@inventati.org