2007.10.01



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#1

nè di destra nè di sinistra

In giro per la rete alla ricerca di produttori biologici sono passato dal sito della rete nazionale di collegamento dei GAS, a quello di Civiltà Contadina a quello Terra e Libertà/Critical Wine; da quest'ultimo sono andato a fare un giro su EcologiaSociale che nella sezione "bioregionalismo" avverte "Attenzione! Attenzione! Attenzione! - Monitoraggio delle infiltrazioni fasciste nei movimenti e nelle tematiche ecologiche e regionaliste".

Si parla di...

tendenze mistiche presenti ella "rete bioregionale" organizzata da "AAM terra nuova" che fanno riferimento alla "ecologia profonda"

...,...

infiltrazione di componenti della cosiddetta "nuova destra" che fanno riferimento per esempio a quel tale Edoardo Zarelli

... e di...

un rappresentante della "rete bioregionale" (Moretti) che di fronte ai nostri rilievi su presenze strane nella "rete bioregionale" sosteneva testualmente:

"Come bioregionalista non posso che essere ecologista profondo e quindi, nè di destra nè di sinistra, ma per la Terra e per tutte le creature che su di essa vivono, compreso l'uomo/donna.
Sinceramente pensavo che il tempo avesse influito positivamente e, nel rispetto delle differenze, foste giunti alla conclusione che quello che conta è lavorare su ciò che ci unisce e non su ciò che ci divide. In questo senso era rivolto il mio invito per un 'cammino comune'...

Anche Nuovi Mondi Media e Zmag sono cascati nella trappola di Zarelli

[NUOVI MONDI MEDIA] Quale cultura per l'ecologismo di Eduardo Zarelli

[ZMag] Quale cultura per l'ecologismo Eduardo Zarelli

[Girodivite] Eduardo Zarelli risponde ad alcuni quesiti sull'ecologia profonda - Eduardo Zarelli è responsabile della Arianna Editrice

L'agricoltura naturale di Fukuoka: alla scoperta del quarto elemento è un articolo pubblicato sul sito dell'Arianna Editrice nella sezione "Ecologia e Localismo" (alcuni sono tratti da "Il Manifesto")

E' con imbarazzo che ritrovo alcuni autori pubblicati da Arianna Editrice nel mio percorso evolutivo di studio; mi scombussola trovarli nel fumo dell'ambiguità perchè mi fanno sentire in pericolo di deriva reazionaria di stampo mistico spirituale.

Voglio dire che animismo, spiritualismo, misticismo e altre simili amenità sebbene possano essere quanto di più lontano da una classificazione dx/sx (così radicata nella materialità dell'esistenza e dei comportamenti umani) è anche vero che si accompagnano spesso ad un atteggiamento spaventosamente destrorso nell'esistenza concreta dei soggetti. Penso a concetti come Terra, Sangue, Patria, Famiglia, Dio ed altre varie esaltazioni come il superomismo e le ripercusioni che hanno avuto sulla nostra storia e minacciano di averne sul nostro futuro.

C'è però una considerazione da fare, alcune, se non tutte, le cose e i concetti sono spesso neutri, nel senso che la loro accezione si definisce con le condizioni al contorno, con il resto delle personalità e dei comportamenti che li accompagnano, dai punti di vista da cui li si guarda. Penso che sia da attribuirsi a ciò l'altalenarsi di nietsche tra un rivendicazione di un tipo e una dell'opposto. Ed è proprio in questo senso, immagino, che gli autori che seguono, pur essendo classificabili di sinistra, possono trovarsi ambiguamente ma coerentemente mescolati ad altri indiscutibilmente di destra.

  • Edward Goldsmith
  • Gary Snyder
  • Luisa Bonesio
  • Serge Latouche

    [Socialpress] L'ambiguo Latouche

    articolo apparso su Liberazione e riportato anche su

    [decrescita.it] Crescita e decrescita - di Andrea Ricci

    Stefano Panzarasa Un Antico Futuro - Le radici del Bioregionalismo nella Civiltà neolitica dell'Antica Europa - Supplemento a Gaia newsletter n.13, primavera 2000 - Lilliput Edizioni

    e qui si fanno considerazioni sulle credenze antiche che m'han ricordato il testo che accompagnava l'adesione alla lotta NO-TAV degli Uomini Casalinghi

    Botta e risposta fra Ecologia Sociale e Stefano Panzarasa della Rete Bioregionale

    Orbene la questione, magari, non è tanto se si è di fronte ad "infiltrazioni" della "nuova destra" in ambiti considerati legati alla tradizione dei movimenti di sinistra quanto più che provo un certo fastidio a trovarmi a condividere atteggiamenti e aspirazioni con persone con le quali per altri argomenti mi trovo apertamente in contrapposizione (che considero palesemente di destra addirittura estrema).

    E' una sorta di repulsione per lo slogan "nè di destra nè di sinistra" che mi rimanda ad una discussione alla quale ho partecipato su Civiltà Contadina sugli Orti Urbani

    Alla fine poi questa avversione alla coesistenza è una mia contraddizione se è vero, come scrivo che

un coerente approccio alla biodiversità,
che ne abbracci le molteplici sfaccettature,
non può che essere di sinistra.
la valorizzazione dell'alterità, dell'altro,
che non nasce da un'esigenza di arroccamento identitario,
ma parte dalla constatazione che
le differenze negli esseri e nelle culture
sono l'alimento fondamentale dell'infinità delle relazioni
che costituiscono la vita biologica e spirituale
degli esseri viventi
è caratteristica basilare della cultura
dei movimenti libertari considerati di sinistra.