Libro bianco

testimonianze dei lucchesi sui fatti di Genova


 Fronte al muro 20001

Cronaca di ordinaria incostituzionalità

Elicotteri rombano sopra le nostre teste… H 10:00 i bus ci portano verso la manifestazione….. Arrivano i bus e diligentemente saliamo fino a riempimento. Dentro si sente ancora di più il caldo con l'odore acre del sudore che ti riempie i polmoni, siamo stivati, le braccia sudate si appiccicano…. ancora battute e scherzi, tutto serve a sdrammatizzare. Una calma nervosa pervade tutti, gli occhi guardano intorno…… la città scorre tra i finestrini e il nostro vocio. Ci fermiamo a raccogliere altri manifestanti, sono portoghesi, salgono ma ormai siamo veramente carichi….il bus si muove stancamente e dondolando per l'eccessivo peso rende più forte il senso di precarietà di tutto Siamo sempre più vicini al punto di incontro la città ha un aspetto irreale …. il grigiore dello smog ha dipinto tutto, le facciate incombenti ti opprimono ulteriormente, la strada è quasi deserta, solo i servizi pubblici e le solite forze dell'ordine…in strada pochi curiosi… pulotti in borghese? mi estraneo e subito penso ad immagini viste e riviste in quei vecchi film sulle guerre,con quei poveri soldati stivati sui camion mentre vengono portati in prima linea ignari del loro destino…..e mi sento uno di loro. Strani presagi ….. faccio finta di nulla e torno a parlare con gli altri. Elicotteri rombano sopra le nostre teste… Ormai siamo arrivati, urlando imponiamo all'autista di scaricarci prima della fermata prefissata ed il barcollante bus riversa il suo carico di carne nella strada…. C'è gente sparsa tra i palazzi e si iniziano a vedere i colori della manifestazione, il rosso di una rabbia che da lì a poco verrà repressa con la solita forza di stato padrone. Forze dell'ordine barricate sullo sfondo. h. 10,30 Raccolta. In strada vengono fatti gli ultimi preparativi,siamo quasi pronti, la gente inizia a raggrupparsi e lentamente si formano gli spezzoni di corteo…cobas, rifondazione, network,b.b.,infiltrati dai movimenti circospetti etc. C'è confusione, molti non sanno dove andare…..la testa del corteo viene rovesciata, urli secchi chiamano a ricomporci…c'è confusione…cordone…Finalmente partiamo. mi ritrovo nel servizio d'ordine interno…non siamo in molti,ma per ora sembriamo bastare… È caldo, veramente caldo e i movimenti sono limitati…camminiamo Dal dietro alcuni iniziano a sfasciare qualcosa….la gente inveisce e vengono fermati La "testa" continua a procedere nella strada verso il mare. continuiamo ad avanzare scandendo le parole d'ordine del corteo è tutto sotto controllo, ma alle nostre spalle qualcuno si agita ancora. improvvisamente il corteo si blocca e inverte la marcia. Tornando indietro cambiamo percorso c'è confusione…. sempre più concreta si fa in me la convinzione di un'organizzazione sommaria, ma continuiamo a procedere forti dei nostri numeri e delle nostre idee, mi volto…ed è stupendo…un fiume di persone prorompe ed inonda la strada…siamo veramente tanti, ed è solo l'inizio….. Forze dell'ordine barricate sullo sfondo e sui fianchi. Elicotteri rombano sopra le nostre teste… La strada inizia a salire Alcuni continuano a sfasciare ciò che trovano sul percorso con furia barbara, sono b.b….altri si incazzano contro di loro minacciandoli….vengono fatti sfilare sui fianchi e allontanati dai nostri spezzoni. Il corteo si tranquillizza, ma la calma non dura….pochi minuti più tardi sono nuovamente tra noi che si accaniscono contro i simboli dell'economia capitalistica…e sono aumentati. C'è confusione…. Il servizio d'ordine prova a fermarli, ma riesce solo a rallentare la loro azione. Una parte di manifestanti si arrocca su una scalinata, altri,più in alto protetti dalle balaustre delle terrazze, in basso, ai fianchi della scalinata i b.b. continuano imperterriti la loro azione.Di fronte, oltre il monumento vedo avanzare una falange scudata. Lo scandirsi del tempo si dilata….sono attimi densi…la confusione aumenta, intorno i compagni ancora compatti, ai fianchi ancora b.b. che continuano…. coglioni!! mi incazzo e bestemmiando contro di loro in inglese gli urlo di lasciar perdere la vetrina e di difendere insieme a noi il corteo. Si fermano, mi guardano con fare quasi stupito…poi si voltano verso la polizia. mi volto anch'io e la vedo fare una carica … i lacrimogeni iniziano a saturare l'aria, alcune decine di persone contrastano l'avanzata dei "tutori dell'ordine", sono BB…mi butto in quella direzione per cercare di fare qualcosa…. Dietro, la gente confusa e impaurita starnazza non sapendo cosa fare e dove andare. Il contrattacco è efficace, rallenta l'avanzata poliziesca…ma ora deve retrocedere. Continua comunque a coprire le spalle ai manifestanti. Anch'io retrocedo con loro e voltandomi vedo un corteo disfatto con gente che corre alla rinfusa. sono attimi gestiti da rapidi movimenti degli occhi che si muovono in un'aria già pregna chimicamente. non riconosco più nessuno dei miei compagni….ho gli occhiali rotti, i gas iniziano a fare effetto…mi muovo con altri che sono nelle mie stesse condizioni.Cerco di prendere tempo x pensare e bestemmio! Ed era soltanto l'inizio Mi fermo e sciacquo gli occhi con del collirio….è subito efficace, per un po' gli occhi non mi bruceranno. Vedo di nuovo chiaramente e cerco intorno facce conosciute…. non c'è nessuno dei miei, sono solo insieme ad altra gente divisa dalla carica, riconosco alcune associazioni nelle bandiere arrotolate in fretta, vedo alcuni b.b. che chiudono la strada alle loro spalle usando cassonetti, gente spaurita corre confusa. La carica è terminata, o perlomeno non continua nella nostra direzione. Inizio a capire la dinamica dei fatti e perché non riconosco nessuno…il corteo è stato diviso in due spezzoni e questi hanno preso direzioni opposte ….la solita tattica, spezzetta, indebolisci e circonda, dopo puoi pure pestare a sangue! Cammino guardandomi intorno Sono solo e non so come comunicare con gli altri…maledetta organizzazione! Odore di plastica bruciata Allargo il campo e vedo colonne di fumo nero e denso che iniziano ad alzarsi …alcuni cassonetti in fiamme ….. improvvisamente lo scenario è cambiato….anche in lontananza flutti di fumo si conquistano l'aria nel cielo caldo mescolandosi al fumo bianco dei lacrimogeni…. colonne nere si innalzano tra le strette vie, i palazzi grigi sembrano ancora più imponenti nella rigidità dei loro stili architettonici…e guardano severi quello che sta accadendo… Ormai è guerriglia urbana! L'aria torna ad essere irrespirabile, il vento porta il gas di chissà quale altro scontro. Arrivo in via Tolemaide dove poco prima è passato il bus che ci ha portato in piazza…e dove ho avuto quello strano presagio. Genovesi affacciati alle finestre di casa ignari di quello che sta avvenendo guardano incuriositi la gente sparpagliata nello spiazzo….alcuni applaudono. non capiscono quello che sta avvenendo! Mi guardo intorno…i segni della devastazione stanno arrivando. Gente impaurita sparsa sui lati della strada…alcuni cercano rifugio. Decido di andare avanti e seguendo la discesa vado verso Brignole Nella strada parallela a quella dalla quale son venuto stanno accendendo fuochi con dei cassonetti riversi…anche qui fumo denso Proseguo, uno strano via-vai di scooters e moto, non presto troppa attenzione, devo trovare i miei compagni…intorno gente spaesata Forze dell'ordine barricate sullo sfondo e sui fianchi Rotori di elicotteri sopra le nostre teste… Camminando incontro finalmente una faccia conosciuta, un compagno di Lucca, anche lui è stato disperso e sta cercando il modo di telefonare …ci uniamo e proseguiamo insieme alla ricerca di un telefono ancora intatto (perché se quello che rimane della manifestazione dispersa è alle nostre spalle troviamo segni di distruzione pure qui?). finalmente un telefono ancora funzionante. telefona…io ne approfitto x asciugarmi il sudore e sedermi per alcuni istanti…ma sono istanti interminabili, non posso stare fermo, devo agire, devo fare qualcosa…decido di finire la cicca prima di rimettermi in movimento. Lo saluto Elicotteri rombano sopra le nostre teste… Forze dell'ordine barricate sullo sfondo… Fanno dei gesti, ma non si muovono…qualcuno trascina cassonetti poco vicino a loro In lontananza tamburi scandiscono rigide marce militari Torno sui miei passi, in salita. La gente per strada è aumentata…ora stanno arrivando anche i bb ufficiali (almeno credo)…lo scenario è cambiato drasticamente, vetture in fiamme e nuovi cassonetti ardenti opacizzano l'aria.. la gente disorientata lascia agire, non sa cosa fare e assiste passiva alla distruzione..proprio come le forze dell'ordine vampate plastiche avvolgono ora vetture di vario tipo, i roghi dei cassonetti mi ricordano scene passate, il loro tanfo mi invade i polmoni…ed una rabbia nevrotica sferra un pugno sul mio stomaco…non posso fare nulla. scendo nuovamente lungo via Tolemaide, una scena cattura la mia attenzione qualche decina di metri avanti…c'è gente intorno al distributore chiuso davanti al quale ero passato pochi minuti prima…le pompe ora sono per terra, anche quella del gasolio…un "fotografo" sta dando le sue macchine ad un collega e si copre il volto con un chefir, altri si stanno accingendo a fotografarlo e a riprenderlo…. Bottiglie di vetro allineate di fronte alle pompe mostrano la loro intenzione di costruire l'ennesima informazione fasulla…un compagno si scaglia su di loro colpendo il "fototeppista" e prendendo a calci le bottiglie che si frantumano contro la sua rabbia. Uno del gruppetto, parlando in genovese, mi dice qualcosa ed io inizio a vomitargli addosso imprecazioni…istantaneamente mi rendo conto di alcuni particolari: la porta del casottino è aperta, non sfondata e non vedo da nessuna parte i lucchetti che solitamente bloccano le pompe (arrivati in città è stato inevitabile notare come i distributori di carburante fossero stati blindati)…è passato troppo poco tempo perché sia stato possibile spaccare tutti e tre i lucchetti, aprire dolcemente la porta ed iniziare a costruire la messa in scena…possibile che il genovese sia il benzinaio? Quelli si sparpagliano sotto le mie urla e ci allontaniamo pensando che è stato tutto inutile: probabilmente tra poco proveranno a costruire un altro falso poco più là. Sono schifato…il mio odio nei confronti dei giornalisti prezzolati prende ancora più forza. continuo a discendere per la via Forze dell'ordine barricate sullo sfondo ed ai fianchi Rotori di elicotteri sopra le nostre teste… Alla fine della discesa giro a destra per passare sotto il tunnel, è l'unica strada che posso percorrere ed è libera. oltre il tunnel , in lontananza, gente sparsa Sbuco fuori, anche qui scene di distruzione…qualcuno sta attaccando un ufficio postale, altri li guardano agire…movimenti di moto e di scooters. Vado oltre, in una piazzetta poco più avanti un buon numero di manifestanti e gente del posto assiste allo sfondamento di un discount… non mi piace. cerco altre strade. faccio il giro del primo isolato che incontro sulla mia sinistra e avvicinandomi al fiume incontro altri manifestanti in cerca di strade alternative che, come me, non riescono a trovare…completo il giro dell'isolato e mi ritrovo tra il tunnel e l'ufficio postale, ormai è stato sfondato…la gente si è spostata verso la piazza del discount…un attimo…e decido di ripercorrere il tunnel Rotori di elicotteri sopra le nostre teste… Lo percorro e mi affaccio all'altra uscita del tunnel…il fronte della polizia si è ingrossato, fanno dei cenni, come se volessero invitarmi tra loro. Torno indietro…lo spezzone ufficiale dei bb è ormai vicino al tunnel, ed io li precedo. Passando guardo nuovamente quello che resta dell'ufficio postale, vado oltre e mi ritrovo nella piazzetta del discount…c'è molta più gente di prima…è già iniziato il saccheggio, vedo passare carrelli della spesa carichi di merce, prosciutti in spalla a manifestanti…alcuni offrono a dei pensionati di servirsi dal loro bottino…e questi accettano, altri mi offrono una bottiglia di whisky…li guardo in cagnesco e capiscono che non tira aria favorevole. Un passante accanto a me guarda la scena e inizia a parlarmi, non lo ascolto e riprendo la mia strada. Torno verso il Bisagno. Rotori di elicotteri sopra le nostre teste… Sono nel corso che costeggia il torrente, il clima è lievemente più calmo ma la gente continua ad essere disorientata e confusa…alcune civette ferme mostrano i loro uomini sparsi per la strada, vicino ambulanze aperte con gli infermieri mascherati antigas… Mi avvicino all'inizio del ponte che attraversa il torrente, gente che esita nell'attraversarlo…alcune civette stazionano sulle campate…anch'io esito, siamo completamente allo scoperto e c'è qualcosa che non convince, ma sembrano abbastanza innocue…nel giro di pochi attimi si forma un gruppetto e attraversiamo il torrente, ci lasciano passare…oltre il ponte gente sparsa, qualcuno nel piazzale inizia a prendersela con delle macchine…vado oltre e insieme ad altri inizio a dare la scalata a una collinetta, (Carignano) la strada si inerpica tortuosa, gruppetti e persone sparse si arrampicano alla ricerca di vie di fuga. Rotori di elicotteri sopra le nostre teste… Arrivo ad un lungo muretto…un cartello lo chiama "belvedere" ma quello che vedo è tutt'altro, oltre la ferrovia lo spiegamento di polizia è enorme, il numero di blindo azzurri conferma le loro intenzioni, un muro di containers li protegge. Sulla sinistra in via Tolemaide sembra che squadre di tutori dell'ordine stiano agendo contro i manifestanti sparsi x la strada, in lontananza informi cumuli di fumo nero avvolgono parti di città, in contrasto sull'orizzonte l'ironica quiete marina. Chiedo informazioni su quanto sta accadendo ad un gruppo piemontese di rifondazione e mi dicono che pure loro ne sanno quanto me. Mi propongono di unirmi a loro, esisto un istante nel decidere tra il restare con loro e il proseguire nel tentativo di cercare il mio spezzone di corteo. Opto x la seconda ipotesi anche se sento che me ne pentirò e discendendo la collinetta per ripide scale mi porto nel piazzale dove ora alcune macchine sono in fiamme. I pompieri sono all'opera con la polizia che li protegge. Usando un altro tunnel attraverso nuovamente la ferrovia. Dentro il tunnel persone che camminano. Quando sto x uscire un presagio mi dice di andare via, ma ormai è tardi. Dappertutto polizia. Mi stanno arrestando, il primo mi blocca il braccio dal dietro…il secondo, aiutando il primo , mi solleva di peso; non faccio resistenza, è inutile, sono praticamente circondato da agenti in borghese…mi portano verso la loro postazione, protetta dal muro di containers e da una decina di blindo…è una postazione comandata dalla digos e fa da supporto anche agli altri corpi di polizia. Gli agenti presenti sono circa una trentina, ma un via-vai continuo li fa variare costantemente come numero. Mi sbattono contro il ferro arroventato di un container insieme ad un altro ragazzo arrestato con me. Ci sono già altre persone con le gambe divaricate, le braccia aperte e la faccia appiccicata alla lamiera….sono ragazzi e ragazze, molti di loro, questo lo scoprirò più tardi, non sono neanche maggiorenni. Sono in prevalenza genovesi che come me passavano di lì cercando di evitare i B.B. e la confusione che esponenzialmente stava degenerando e che come me si sono trovati tra due fuochi: come me stavano camminando per strada con un comportamento assolutamente normale, ma soprattutto nessuno di noi era in "assetto da combattimento" con caschi, maschere, oggetti contundenti. Un ragazzo genovese, con il quale purtroppo farò amicizia in carcere, mi dice che siamo stati arrestati in "piazza delle americhe" all'uscita della galleria di Brignole….sono le tredici, le tredici e trenta circa (di questo non ne ho la certezza perché non indosso l'orologio, ma è l'orario approssimativo che ho ricostruito i giorni seguenti all'arresto).

Federico

 

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