no border no nation no prison!


cronache dal campeggio [ torna all'indice delle cronache ]

sabato 20 luglio

Come prima assemblea della mattina c'e' quella del Barrio (zona/quartiere) dove si parla di cani, rifiuti differenziati, docce e cessi da costruire e la cucinada organizzare. Si finiscono di coordinare le azioni e si decide di incontrarsi a Palce de la Gare alle 15 dove gia' si trova il Public Theatre Caravan. Dopo 30 minuti avviane la prima azione simbolica scritte sul muro accanto al commissariato di polizia della stazione, dove due settimane prima era stato ucciso una ragazzo dalla polizia con 5 colpi nella schiena. Il concentramento si trasforma in corteo sfilando per la vie del centro di Strasburgo Ci fermiamo nella piazza principale che e' Place Kleber, dove un ragazzo si sdraia per terra e con una bomboletta viene designata la sagoma di una persona morta... con la scritta "Baisse le polices". Tramite il megafono si legge il comunicato del corteo e poi viene lasciato libero spazio agli interventi degli immigrati che parlano davanti ad una piazza piena di turisti della loro situazione. Si decide collettivamente di continuare il corteo e fare delle azioni per il centro della citta'. Il primo obbiettivo si trova proprio sulla piazza dove ci troviamo, e' l'agenzia turistica "Accor", nota per organizzare le deportazioni degli immigrati vendendo i biglietti alla polizia. L'azione consiste in scritte sulle vetrine e slogan contro la politica infame della deportazione (deportation class). Il corteo continua a percorrere le strade di Strasburgo fino ad arrivare al secondo obbiettivo: un albergo della catena "Accor", degno compare della stessa infamia. Infatti si occupa del "soggiorno" dei clandestini quando i lager sono pieni, ma consiste in un soggiorno non certo piacevole! Qui si occupa la hall dell'albergo e di nuovo scritte e slogan. Si continua con slogan come:
NO JUTICE NO PEACE FUCK THE POLICE!
FREEDOM OF MOVEMENT IS A RIGHT WE ARE HERE AND WE WILL FIGHT!
NO BORDER NO NATION STOP DEPORTATION!
NO LAW NO BORDER FUCK ALL ORDER
Si ritorna a Place de la Gare dove il corteo si scioglie, andiamo alla stazione ad occupare un treno per ritornare al campeggio e la stazione piu' vicina: Kehl in Germania. Da qui si riparte in corteo destinazione: attraversare la frontiera!! :)) Camminando sul Pont d'Europe la bandiera dell'UE viene solennemente ammainata, fatta a pezzettini e gettata nel Reno.
FUCK EURO ORDER!!!
Creiamo una fila lughissima di macchine su tutte e due le frontiere alimentando l'ira degli automobilisti. Varchiamo simbolicamente la dogana, e dopo andiamo alla spicciolata verso il campeggio. La polizia non si e' fatta vedere per niente, solo all'inizio sono arrivate tre macchine della polizia e una dei digos locali, e non ci hanno neanche seguito al centro della citta'. La giornata e' stata pacifica, ma non pacificata e il corteo tramite le sue azioni simboliche/comunicative e' riuscito ad esprimere molto della sua radicalita'.

 




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