MORE CABERNET, LESS WAR!!!!

Poco prima delle 8 di mattina la stazione di grisignano si presentava come una qualsiasi stazione,diciamo intermedia,ossia vuota,se non fosse per un piccolo particolare:un treno lunghissimo pieno di blindati,jeep,tritasassi,piccoli carroarmati con un centinaio di militari americani che stavano lavorando.
Un'immagine non certo piacevole,ma non tanto da scoraggiare i 9 ragazzi/e a proseguire dritti al binario morto dove era fermo il treno.Nemmeno il tentativo di 2 carabinieri riesce a fermarci e dopo alcuni attraversamenti di binari i 9 si trovano davanti all'imponente treno della morte.Si srotolano gli striscioni("fermiamo i treni della morte" e "dai un calcio alla guerra" del coord.studentesco) e si osserva la situazione.Dopo pochi minuti arriva la prima macchina della polizia,la quale sarà seguita da alcuni defender e altre macchine.I poliziotti si avvicinano,si assicurano che stiamo facendo "un' azione tranquilla" e ci lasciano fare.In questo momento emerge la nostra "arma segreta": una bottiglia di cabernet!!!! Il clima che si respira è abbastanza surreale:da un lato un treno lunghissimo carico di morte,dall'altro si crea una sorta di allegria e gogliardia,infatti ai cori "make love,not war" e "more cabernet,less war" anche i militari u.s.a. lì vicino se la ridono....
Questa,tutto sommato,allegria viene interrotta dal solito guastafeste,ossia il nostro vicequestore che ci invita ad andarcene dal binario,visto che dovevano attaccare la motrice.Noi, ovviamente non avevamo intenzione di interrompere il nostro "pic nic" sui binari e decisi non ci siamo mossi.
Dopo pochi minuti di inutili tentativi verbali di farci allontanare, arrivano circa 30 poliziotti pronti a far di tutto a guastarci la mattinata.Immaginatevi la scena: noi seduti sui binari sorridenti con la mitica bottiglia di cabernet in mezzo a noi,sulla sinistra l'imponente treno con il muso di un jeppone che ci sovrasta,e davanti a noi 30 poliziotti in tenuta antisommossa,tutti indaffarati a consultarsi come procedere,se fare un cordone o meno.
Nel frattempo anche un militare americano ci stava filmando,non so se x mandare il video alla cia,dicendo"ecco gli amici di bin laden o di saddam" oppure se mandarlo alla famiglia come ricordo di una mattinata un po' diversa dal solito.
Tornando a noi,finalmente dopo un ultimo "brifing" il vicequestore dà l'ordine di sgombrarci dai binari,dove eravamo seduti.Così uno dopo l'altro veniamo spostati di peso e così,per la gioia delle forze dell'ordine, il treno della morte potrà partire in santa pace.
Scortati e circondati come fossimo dei terribili criminali,i poliziotti ci accompagnano fuori la stazione,senza prima non identificarci uno a uno nel tunnel della stazione.Una volta usciti,dopo essere stati accerchiati senza possibilità di muoverci,possiamo finalmente andarcene, ma sarà solamente una ritirata tattica perchè già da mezzogiorno eravamo di nuovo là in presidio permanente......