31 AGOSTO 2006

Spirò nel Memorial Day Fatale l’intruglio d’alcol
MONTEVIALE. Distributore, sit in dopo il taglio Comitato pronto a dar battaglia

Un parà della Ederle era deceduto nella notte del 29 maggio
Spirò nel Memorial Day Fatale l’intruglio d’alcol
L’autopsia ha accertato la miscela fatale di alcolici e sostanze varie

Morì a causa di una intossicazione d’alcol e farmaci (droga?) nel “Giorno del Ricordo”, il Memorial Day che si celebra l’ultimo lunedì di maggio, una delle feste che accomuna il popolo statunitense. Il soldato Michael Jared Leonard di 25 anni, originario del New Jersey, la sera del 29 scorso ha esalato il suo ultimo respiro davanti alla porta carraia della Ederle, poco prima dell’alba. Un’ambulanza lo stava trasportando nell’ospedale della base per essere sottoposto alle cure necessarie, quando un sospetto rigurgito, unito a uno stato di quasi coma etilico, l’avrebbe ucciso. L’autopsia eseguita per conto della procura dal medico legale Giampaolo Antonelli, che l’ha depositata nei giorni scorsi, ha accertato che Jared Leonard morì perché aveva fatto un miscuglio fatale. Il suo amico e commilitone, Robert Pearson di 21 anni, invece, nonostante si trovasse nelle stesse condizioni psicofisiche, si salvò. Era stato lo stesso sopravvissuto, ascoltato dai superiori, a fornire una ricostruzione del dramma. L’inchiesta del sostituto procuratore Alessandro Severi, visto che la morte è avvenuta all’esterno della base, ha accertato che i motivi dell’assurdo decesso sono da ricercarsi in una sbornia di alcol e altre sostanze. Per la ricostruzione della tragedia è stato importante il ruolo di Pearson, che appena si riprese dalla notte di festa finita in tragedia, spiegò per filo e per segno la bisboccia che si è conclusa in maniera drammatica. Accadde che data la giornata festiva i parà della Ederle potevano rientrare più tardi e, pertanto, Leonard e l’amico se l’erano presa comoda, accompagnando le ore piccole da un locale all’altro, fino a quando non ce l’hanno fatta più a forza di ingurgitare alcol, e si erano accasciati in stradella della Racchetta in centro storico, tra le contrà della Fascina e Mure Pallamaio. Avevano bevuto davvero tanto, e non solo, anche se sarebbe stato Pearson a riuscire a dare l’allarme alla Ederle, prima che qualcuno riuscisse ad allertare il 118. Ecco spiegato perché prima dell’ambulanza del Suem arrivò un monovolume della Ederle con i soccorsi per i due ubriachi. Le condizioni di Jared Leonard apparvero serie, ma non pareva così drammatiche com’è poi risultato, perché altrimenti sarebbe stato accompagnato direttamente al San Bortolo, invece che trasferirlo in caserma. Oltre tutto, questi recuperi notturni di paracadutisti che alzano il gomito sono frequenti. L’irreparabile avvenne a dua passi dalla caserma, quando la fatale miscela innescata dall’alcol ha stroncato il pur atletico ragazzo americano. Aveva bevuto davvero troppo, oltrepassando il limite, e il suo cuore non aveva retto. La baldoria lo aveva ucciso.


Monteviale. Un volantino informerà gli automobilisti sulle ragioni del no
Distributore, sit in dopo il taglio Comitato pronto a dar battaglia

di Nicola Rezzara

La protesta contro la costruzione della stazione di servizio di villa Zileri entra nel vivo. Dopo il blitz dell'altra mattina, durante il quale sono stati tagliati vari pioppi del viale alberato per fare spazio al distributore, il coordinamento "No al distributore" lancia l'appuntamento per domani mattina. Dalle 8,30 fino al primo pomeriggio ci sarà un presidio all'altezza dell'area, saranno consegnati volantini agli automobilisti per spiegare i motivi del no. «Insceneremo varie forme di protesta - spiega Nicola Corato del coordinamento di protesta -. Il Comune non può opporsi all'opera perché la ditta ha le autorizzazioni, ma ci ha dato il suo appoggio morale. Vogliamo far capire che questo distributore è inutile, perché ce ne sono venti in tre chilometri e non farebbe altro che rovinare un luogo di alto valore paesaggistico. È anche pericoloso, perché si troverebbe vicino alla roggia in una zona a rischio esondazione. Proponiamo un referendum consultivo per estendere i vincoli ambientali anche alla zona della stazione di servizio, e siamo pronti a lanciare una campagna di boicottaggio del distributore». Per quanto riguarda i vincoli ambientali, la zona del distributore non è sottoposta a divieti. «È colpa di una svista di chi ha segnato le zone protette nel dopoguerra - spiega Serena Motterle che ha il suo studio di architettura all'interno di villa Zileri -. Sulle mappe c'è un solo centimetro non protetto da vincoli paesaggistici e nemmeno dalla legge Galasso per le acque: è proprio la zona dove vogliono costruire il distributore». La protesta dei cittadini di Monteviale sembra essere tutta in salita: ci sono le autorizzazioni per costruire, anche se ottenute attraverso un iter passato per vari tribunali e la zona non è sottoposta a vincoli, anche se si trova al confine fra due zone tutelate. Ma in paese cresce il malcontento per la futura opera, incastonata nella campagna: «Non è un problema solo per Monteviale - conclude Motterle -. Chi viene da Vicenza non potrà più godere della vista della campagna integra. Un patrimonio negato a tutta la collettività».

Monteviale. Interrogazione regionale
I Verdi contro il distributore a pochi metri da Villa Zileri
«Uno scempio ambientale»

(n. rez.) «Uno scempio inaccettabile, una ferita inferta al patrimonio ambientale e culturale della nostra regione». Non usa mezzi termini il consigliere regionale dei Verdi, Gianfranco Bettin, nel criticare il progetto di costruzione di un distributore di carburanti a pochi metri da Villa Zileri di Monteviale. «Una villa del Muttoni affrescata da Giambattista Tiepolo è un patrimonio che non può essere deturpato dalla presenza di un distributore a poche centinaia di metri - afferma l’esponente dei Verdi -; già il taglio di numerose piante del viale alberato che conduce allo splendido manufatto settecentesco è grave, visto che si altera l’armonia e l’equilibrio paesaggistico del luogo. Villa Zileri, oltretutto, ha il suo biglietto da visita nel parco esterno, opera di particolare bellezza dell’architetto Giuseppe Balzaretti, ed è inimmaginabile pensare ad una colata di cemento nel viale di accesso alla villa». Il consigliere dei Verdi, nell’annunciare un’interrogazione urgente alla giunta regionale, chiede che il progetto venga riconsiderato dagli stessi proponenti. «La stessa amministrazione comunale, così come i cittadini di Monteviale e il Consorzio Riviera Berica, è contraria. Auspico - continua Bettin - che la ditta proponente e l’amministrazione trovino una soluzione concordata, visto che vi sono le autorizzazioni. Bisogna verificare se vi siano stati abusi in assenza del pronunciamento del tribunale superiore delle acque di Roma. La soluzione migliore, a questo punto, è spostare altrove il distributore, magari attraverso forme di compensazione previste agli articoli 36 e 37 della L.R. n° 11 sul governo del territorio, rispettando così le finalità della legge regionale, laddove si punta a tutelare le identità storico-culturali e la qualità degli insediamenti urbani ed extraurbani e del paesaggio rurale. Penso che questo sia proprio un caso esemplare».