Blitz nell’ex “Domenichelli”
Sgomberato l’ostello abusivo
(g. m. m.) Si erano creati un varco per entrare e uscire indisturbati dagli edifici dell’ex Domenichelli, in via Torino, dove avevano dato vita a un ostello abusivo. È scattato ieri mattina dopo le 9 il blitz con cui due pattuglie della polizia locale, guidate dal comandante Cristiano Rosini, hanno posto fine al bivacco e al dormitorio che un gruppo di stranieri e sbandati aveva imbastito nei capannoni abbandonati che si trovano nella zona della stazione delle corriere.
L’ex Domenichelli si trova in un triangolo “a rischio” disegnato da viale Milano, via Torino, corso Ss. Felice e Fortunato. L’area è da tempo al centro di lamentele e proteste da parte dei residenti, che hanno a più riprese richiesto l’intervento del Comune per rimediare a un contesto di degrado igienico e civico.
Lo stabile che ospitava l’impresa di trasporti è dislocato in un contesto residenziale nell’occhio del ciclone per la difficile convivenza fra vicentini e stranieri, ma anche fra le diverse etnie. Abbandonato da numerosi anni, l’ex insediamento artigianale è periodicamente preso di mira da senza tetto, tossicodipendenti e sbandati, per lo più stranieri, che utilizzano gli spazi in disuso per ricavare dormitori precari, vivendo di espedienti e senza alcun tipo di autorizzazione per l’agibilità dei locali.
Era già accaduto in passato, facendo scattare lo sgombero da parte delle forze dell’ordine. E si è ripetuto in queste settimane. La decina di stranieri che alloggiava all’ex Domenichelli aveva iniziato a frequentare gli edifici sfruttando un varco rimasto aperto dallo scorso gennaio - spiega il vicesindaco e assessore alla pubblica sicurezza Valerio Sorrentino - da quando cioè alcuni giovani no global avevano occupato lo stabile per organizzare la loro protesta contro la militarizzazione della città e contro la Gendarmeria europea alla caserma Chinotto.
Nei mesi successivi si è creato un via vai di clochard, già avvistati in altre zone del capoluogo, che hanno alla fine preso dimora in quello che Sorrentino definisce un «camping a tutti gli effetti, con tanto di precari allacciamenti all’acqua e all’elettricità, naturalmente mai autorizzati. Gli abusivi sono stati accompagnati all’esterno e dopo l’identificazione sono stati lasciati andare, senza denuncia». Dopo il blitz, alcuni operai hanno sigillato il varco con mattoni e malta. «Dopo le segnalazioni dei residenti - prosegue Sorrentino - abbiamo preso contatto con la proprietà per organizzare lo sgombero, a cui hanno assistito molti cittadini, e la chiusura del varco».