Il pm Severi chiede la chiusura del fascicolo aperto per l’esposto di “Cittadini per l’Ulivo”
di Diego Neri
Il Comune, finora, sul fronte della lotta allo smog ha agito in maniera congrua, facendo quello che poteva fare. È la tesi del pm Alessandro Severi, che nei giorni scorsi, a ridosso del paventato blocco della circolazione per far abbassare la concentrazione di pm 10 nell’aria vicentina, ha chiesto l’archiviazione del fascicolo che aveva aperto alcuni mesi fa in seguito ad un esposto sottoscritto dall’associazione “Cittadini per l’Ulivo” a firma dell’ex consigliere comunale Adriano Verlato.
Il magistrato ha motivato con dovizia di dettagli la sua richiesta di archiviazione già inoltrata al gip. Lo stesso Verlato ora è in attesa di leggere l’articolato provvedimento, e ammette che sostenere l’omissione da parte del sindaco è effettivamente complesso.
L’esposto inviato in procura nel marzo di un anno fa ipotizzava infatti l’omissione di atti d’ufficio da parte di Enrico Hüllweck e della sua giunta di centrodestra. In particolare, sarebbero mancati un monitoraggio capillare sull’inquinamento atmosferico a tempo debito, l’attuazione di un pano del traffico che scoraggi l’uso delle auto migliorando in contemporanea il servizio pubblico, ed infine - era il marzo di un anno fa - l’esposto segnalava il ritardo nell’applicazione di provvedimento restrittivi della circolazione. In particolare, però, Verlato aveva sottolineato come a Vicenza non ci fosse un piano preciso e a lungo termine. Il ragionamento dei “Cittadini per l’Ulivo” è quello che il sindaco, essendo primo responsabile della salute pubblica, dovrebbe attivarsi di più nella battaglia contro le polveri sottili. Inoltre, lo stesso Verlato nell’esposto aveva indicato alcune soluzioni per combattere lo smog, fra cui la creazione di parcheggi d’interscambio fuori città e collegamenti verso il centro con bus elettrici che non inquinano.
Recentemente, i legali del sindaco avevano opposto a questa tesi il fatto che il Comune si fosse mosso in più modi per combattere l’inquinamento atmosferico, e che in ogni caso si tratta di questioni dalla valenza amministrativa e politica più che giuridica. È questa la tesi sposata dalla procura, che ha chiesto di mandare all’archivio il fascicolo per omissione, in quanto non ci sarebbero i presupposti per mandare a processo il sindaco. Lo stesso percorso dovrebbe seguire anche un altro esposto, di Legambiente, sul tavolo del pm Vartan Giacomelli. Ma l’ultima spetta al gip.