Scritte sui muri, ancora scambi di accuse tra partiti. Intanto il Comune le cancella
I giovani comunisti rispondono a Bastianello (Lega) e Cioni (alternativa sociale)
(l. v.) Scritte politiche sui muri della città, va in scena l’atto finale: il Comune ha reso noto che la cancellazione è stata avviata, a partire dal sottopasso della zona industriale e dal Castello. Proseguendo peraltro in un compito - si sottolinea - che l’Amministrazione ha sempre seguito con costanza. In breve tempo, dunque, tutte le scritte, di qualunque colore politico, saranno eliminate. Stenta però a sopirsi il tono della polemica, ancora alto dopo le dichiarazioni del segretario della Lega Nord Pietro Bastianello e del portavoce di Alternativa Sociale Alex Cioni. Gianmarco Anzolin dei Giovani comunisti replica: «Diffidiamo Bastianello dal rivolgere accuse gratuite sull’imbrattamento della sede del suo partito: se dovessero ripetersi, agiremmo direttamente per vie legali. Né i Giovani comunisti né il Prc se ne vanno in giro per le strade di Schio a fare scritte: anzi, un paio di anni fa prendemmo posizione contro alcune scritte di sinistra apparse nei giorni precedenti la manifestazione fascista. Quanto a Cioni, per noi la presenza a Schio di Libera Zone non rappresenta un motivo di preoccupazione anzi, con l’amministrazione che ci ritroviamo possiamo solo essere contenti di avere un altro alleato sul terreno dell’antifascismo».
Accuse rispedite al mittente, dunque, e dichiarazioni che chiamano in causa nuovamente il Comune: «Nessuno ha colto le vere motivazioni dell’iniziativa: il nostro unico obiettivo era quello di portare al centro del dibattito politico il problema della preoccupante crescita di fenomeni razzisti e neo fascisti. Se il Comune avesse accettato la nostra richiesta non avremmo certo fatto a meno di cancellare anche le scritte di segno opposto. Prendiamo atto ancora una volta che il neo sindaco Dalla Via ha dimostrato un totale disinteresse rispetto al problema, ma attendiamo ancora fiduciosi una risposta su quale sarà il suo comportamento nel caso che anche il prossimo anno i neo fascisti di tutta Italia chiedessero le piazze della nostra città».