24 MARZO 2005

dal Giornale di Vicenza

"In Comune assunzioni illegittime"
"Gioia per la Mussolini a Roma" e Alternativa punta al "sociale"

Lo denuncia il sindacato Rdb-Cub, che ha inviato una lettera al procuratore Salvarani sui contratti a tempo determinato
«In Comune assunzioni illegittime»
Raniero: in servizio anche vicini di casa della dirigente del personale

(g. m. m.) «Ci risulta che da alcuni mesi l’Amministrazione comunale, con provvedimenti della dott. Carla Marcolin, dirigente del settore Risorse umane, ricorra sistematicamente ad assunzioni di personale a tempo determinato a “chiamata”, senza nessuna dichiarata e documentabile motivazione e, in massima parte, in violazione delle norme sull’accesso al pubblico impiego e sulla trasparenza». A lanciare il sasso è Germano Raniero, dell'organizzazione sindacale Rdb-Cub. Il riferimento è all’assunzione di almeno 30 dipendenti. «Per accedere a un posto pubblico - argomenta - deve esserci necessariamente una graduatoria concorsuale. Si può quindi assumere personale solo attraverso una selezione. Le assunzioni intuitu personae nel pubblico impiego non sono previste. Addirittura, una decina di queste assunzioni pare riguardino persone residenti a Monticello Conte Otto, che, guarda caso, è anche il Comune di residenza della dott. Marcolin». Sulla base di queste considerazioni, Raniero chiede che vengano accertati i fatti e revocati i provvedimenti illegittimi. «Da parte nostra non accetteremo che nel Comune di Vicenza vengano assunti gli amici degli amici, in barba ai diritti dei lavoratori di poter accedere al pubblico impiego rispettando le regole». Raniero ha inoltre inviato una lettera al procuratore Nelson Salvarani, chiedendo di poter essere sentito su «presunti illeciti». Dalla direzione del personale si limitano a replicare che «non c’è nessun problema: è tutto in regola». In tema di assunzioni di personale precario c’è anche un’interrogazione che vede primo firmatario Sandro Guaiti della Margherita, che chiede quali siano i criteri con i quali viene selezionato e assunto il personale a tempo determinato e se non sia ipotizzabile l’avvio di un graduale percorso finalizzato all’assunzione definitiva attraverso concorsi pubblici, «ma privilegiando le professionalità e i titoli conseguiti dai lavoratori in questione». Infine, le componenti Rsu di Rdb-Cub Patrizia Cammarata, Teresa Turetta e Franca Bassanese in una lettera aperta al sindaco, alla Giunta e al direttore generale, chiedono ufficialmente di correggere l’anomalia che si è venuta a creare nell’ufficio disciplinare, a loro dire in capo alla sola dirigente Marcolin. «Serve la nomina di un vero ufficio di disciplina composto da più membri, che garantisca equità, imparzialità e trasparenza».


Nel Lazio otterremo un grande successo» dichiara il candidato scledense Alex Cioni che ieri ha presentato la squadra provinciale della federazione di destra allo sfidante per la presidenza veneta, il veronese Roberto Bussinello
«Gioia per la Mussolini a Roma» e Alternativa punta al “sociale”

di Silvia Maria Dubois

«Quando ci è giunta la notizia della riammissione delle liste nel Lazio, non siamo riusciti a trattenere la gioia». Giornata di riscatti e festeggiamenti, ieri, anche per la sezione locale di Alternativa Sociale, impegnata nel pomeriggio al Gran Caffé Garibaldi per presentare la propria lista elettorale, capeggiata dal candidato alla presidenza della Regione Roberto Bussinello. Ad illustrare stati d’animo e programmi ci pensa il coordinatore (e candidato) provinciale Alex Cioni. «La decisione del Consiglio di Stato è arrivata inaspettata, dunque è stata ancora più gustosa - spiega Cioni - questa sentenza è un pugno micidiale allo stomaco di Storace e all’arroganza di Alleanza Nazionale. Per fortuna in Italia esiste ancora un barlume di giustizia: siamo sicuri che nel Lazio otterremo un grande risultato a sostegno di As e della Mussolini per cui rigettiamo al mittente le accuse di essere funzionali alla sinistra. La smettano di accusare noi per colpire il loro malgoverno». Lotta alla privatizzazione della sanità, alla delocalizzazione industriale e al lavoro precario rappresentano alcuni dei cardini del programma di Alternativa Sociale. «Nell’ambito della sanità - racconta Cioni - non sono i malati che costano, ma le truffe e gli sprechi. Un esempio tutto vicentino? A Schio si vuole mandare in pensione una struttura come il “De Lellis”, che avrebbe tutte le carte in regola per diventare ospedale unico, perché gli affaristi del centro-destra ne vogliono uno nuovo, con minori posti letto e costi altissimi. Dove sta il bene dei cittadini, in questo genere di operazioni?» Altrettanto dura la linea mantenuta contro la delocalizzazione industriale. «Negli ultimi anni, anche nella nostra provincia, sono migliaia i posti di lavoro persi a causa della delocalizzazione - prosegue il coordinatore di As - il rischio che stiamo correndo è che tra qualche anno siano i nostri connazionali a dover rivestire il ruolo di immigrati. È di primaria importanza, dunque, difendere il lavoro italiano che è seriamente minacciato dalla concorrenza straniera, in particolare cinese». Una preoccupazione che si lega a quella del lavoro precario, verso il quale «è necessario arginare l’attuale tendenza di trasformare il lavoratore in un oggetto da usare a proprio piacimento» e al fenomeno immigratorio, sul quale «è bene bloccare le entrate indiscriminate per difendere l’identità nazionale e per contrastare lo sfruttamento di uomini e merce alla base di uno sporco affare dove a farla da padroni sono la criminalità organizzata, i moderni negrieri e gli speculatori senza scrupoli». Ma a fianco di quelle che vengono considerate le battaglie prioritarie da fronteggiare, ieri, non sono mancate le proposte targate Alternativa Sociale. «Proponiamo un mutuo sociale da destinare agli italiani, e dunque ai veneti, per l’acquisto della prima casa e liberarli quindi da un sistema grazie al quale l’affitto è diventato vera e propria usura, viste le cifre e i tassi di interessi caricati - conclude Cioni - noi non proponiamo assistenzialismo, ma prestiti d’onore perché la casa è il centro materiale della famiglia e la famiglia è il centro fondamentale della società».