Teatro, su il sipario: entra l’opposizione
provinciale
« Stravagante parlare di piano culturale quando in
cantiere succedono fatti gravissimi»
di Silvia Maria Dubois
«Se l'atteggiamento del Comune è vergognoso, quello
della Provincia è ben peggiore». Sulla travagliata
vicenda del teatro, ora si fa sentire l'opposizione di
palazzo Nievo, annunciando una battaglia dura che già
gode di un fitto programma: organizzare un'imminente
conferenza stampa con i colleghi del centro-sinistra
di palazzo Trissino, una serie di visite al cantiere
di viale Mazzini e urgenti riunioni con il sindacato
dei lavoratori. Il tutto mentre oggi pomeriggio la
terza commissione consiliare provinciale e la
commissione cultura del Comune si riuniranno per
discutere del piano culturale e gestionale del nuovo
teatro civico di Vicenza.
«Mi sembra che sia abbastanza stravagante parlare di
un piano culturale e gestionale quando il teatro è
ancora in costruzione con enormi problemi di
realizzazione - spiega il consigliere Giorgio Langella
(Comunisti Italiani) - e mi sembra quasi offensivo
discutere di queste cose quando ne succedono altre ben
più gravi, come quelle di questi giorni, per chi
presta manodopera. L'attacco ai più elementari diritti
dei lavoratori del cantiere del teatro con il
licenziamento di chi ha scioperato perché protestava
per non essere stato pagato e per le condizioni di
lavoro precarie è un fatto gravissimo».
«Come al solito la Provincia ricopre il ruolo della
grande assente - gli fa eco la consigliera dei Ds
Daniela Sbrollini, che già in giornata passerà al
cantiere - davanti alle vere emergenze si preferisce
sempre parlare d'altro, magari concentrandosi su
argomenti come la Fiera. La Provincia, invece di
starsene in disparte, dovrebbe sollecitare il Comune
ad agire per il meglio, invece manca, come sempre, la
sua voce autorevole. Basti pensare che noi del
centro-sinistra chiediamo da mesi una tavola rotonda
per parlare di questa e di altre preoccupanti
situazioni lavorative. Nel 2004 si sono persi ben
3mila e 500 posti di lavoro, ma evidentemente questo
non è un argomento che merita di essere trattato dal
nostro consiglio provinciale».
«Tutti, e in primo luogo le istituzioni, dovrebbero
dire qualcosa sulla vicenda, agire per far applicare
le regole, le leggi e la Costituzione - aggiunge
Langella - io e i comunisti italiani diamo la piena
solidarietà ai lavoratori e alla loro lotta e faremo
tutto il possibile perché i diritti di chi lavora non
siano calpestati da imprenditori scorretti e
amministratori "poco attenti". Penso che alla riunione
di oggi si debba parlare di questo. Anche il rispetto
della Costituzione e dei diritti è cultura. Purtroppo
per chi ci governa questi diritti vengono dopo il
profitto e la speculazione. Per noi bisogna dare
priorità assoluta al lavoro e ai diritti di tutti i
lavoratori, cancellando i privilegi di qualcuno».
«Chiedo alla Provincia di sollecitare il Comune a
risolvere la situazione - conclude la Sbrollini - mi
auguro, inoltre, che venga organizzato al più presto
un consiglio provinciale monotematico dove si parli
dell'emergenza di questi e di altri lavoratori nel
Vicentino».