Cicero rassicura gli americani «Diremo sì...»
«L’operazione andrà in porto, la volontà politica
supererà i problemi tecnici» dice l’assessore
a proposito della nuova base Usa da 2000 soldati
(g. m. m.) «L’operazione andrà in porto, noi siamo favorevoli, la volontà politica supererà i problemi tecnici». Parola di Claudio Cicero, assessore alla Mobilità e ai Trasporti, «che non vuol dire solo autobus, ma anche strutture come un aeroporto», dice lui. Ed è in questa veste che da mesi, su incarico del sindaco Enrico Hüllweck, si sta occupando di una delle più complesse trattative che il Comune abbia mai dovuto affrontare: l’ampliamento del contingente militare americano di stanza a Vicenza, creando una nuova base che possa accogliere altri duemila soldati circa.
La caserma Ederle, infatti, è circondata da abitazioni e non può essere ulteriormente potenziata. La soluzione concordata fra il precedente governo e i vertici Usa è allora l’utilizzo dell’aeroporto “Dal Molin”, dove le forze militari italiane hanno progressivamente abbandonato il settore off-limits.
La trattativa va avanti da oltre due anni e ora avrebbe assunto una fisionomia abbastanza precisa: l’inversione dei due settori, con il civile-commerciale al posto del militare e questo ultimo al posto del civile, sul lato di strada S. Antonino, dove ci sono i campi da rugby. È in questa zona che prenderebbe forma la nuova caserma a stelle e strisce, con strutture logistiche ed edifici residenziali per oltre 1.800 soldati.
In cambio, Vicenza si ritroverebbe con un aeroporto completamente ristrutturato, ammodernato e potenziato. In realtà, il “piccolo” Comune di Vicenza si trova a sgomitare per farsi spazio in un tavolo dominato da rappresentanti dei due governi. L’area militare del “Dal Molin”, infatti, è demaniale e ogni decisione potrebbe essere calata dall’alto senza possibilità di dire qualcosa a livello locale. Tuttavia, il livello locale ha avuto una doppia voce in capitolo: da un lato, c’è il lavoro diplomatico condotto da Cicero, che sta cercando di strappare qualche opportunità anche per Vicenza; dall’altro, invece, la procedura di autorizzazione ministeriale prevede di assegnare le valutazioni tecniche a una speciale commissione regionale, che nei giorni scorsi ha chiesto un parere al Comune.
Ed è questo parere, che rammenta il contrasto dell’operazione con le previsioni del Piano regolatore, ad aver scatenato la polemica, sfiorando un incidente diplomatico con le autorità statunitensi. Per questo, nella prossima riunione di Giunta si cercherà di porre rimedio. Nel frattempo, l’assessore Cicero tira dritto per la sua strada: «Il parere del dirigente dell’Edilizia privata non fa altro che fotografare l’attuale situazione normativa del Prg, ma poiché si tratta di un’operazione che coinvolge tutta l’Amministrazione nel suo insieme, è ovvio che spetti a questa il parere decisivo sul nuovo insediamento, a prescindere dagli aspetti tecnici che vengono definiti dalla apposita commissione regionale».
«L’Amministrazione comunale - conclude Cicero - in questi anni ha più volte manifestato la volontà di accogliere questa iniziativa positivamente. Il problema tecnico è superabilissimo e la commissione potrà aggiornare i parametri del Prg». Il matrimonio, quindi, s’ha da fare: al “Dal Molin”.