21 MARZO 2005

dal Giornale di Vicenza

Smog.Sabato registrati 197 microgrammi: primato nero del 2005
Scuola.Gli studenti dopo il corteo e la “porcilaia” «Abbiamo pulito e rischiato di tagliarci»
Aiuto!«Non siamo un partito di ex missini. Ma il pregiudizio rimane»

Lo stop dopo il giorno più inquinato
Sabato registrati 197 microgrammi: primato nero del 2005
Ultimo blocco delle auto fra corse e shopping
Non sono previsti altri blocchi totali delle auto. «Ora speriamo - dice Cicero - nella pioggia, che manca da 3 mesi»

di Gian Marco Mancassola

«E adesso basta con i blocchi alla viabilità. Piuttosto, speriamo venga finalmente un po’ di pioggia, che - neve a parte - non si vede da tre mesi». L’assessore alla mobilità Claudio Cicero prova a voltare pagina e a chiudere con la stagione delle ordinanze di lotta allo smog, che in tre mesi hanno prodotto in tutto cinque giorni senza auto nel centro della città: roba da fargli venire l’orticaria, come ha ironizzato in più di un’occasione. Ieri l’ultimo stop totale. Per la parola fine vera e propria bisognerà attendere giovedì e venerdì, quando si concluderà anche la lunga tornata delle limitazioni alla circolazione di vecchi diesel e non catalizzati. E tuttavia, a rovinare la festa di sport e shopping imbastita ieri in centro storico, è arrivato il responso degli ultimi rilevamenti sui livelli di polveri sottili, che sabato hanno sfiorato quota 200 microgrammi per metro cubo d’aria. In viale Milano, infatti, è stato registrato il valore record di 197 microgrammi di pm10: ben quattro volte superiore alla soglia di 50 microgrammi, indicata dalla normativa per la protezione della salute. Numeri da capogiro, che arrivano al termine di un inverno annerito dai ripetuti sforamenti: oltre 70 dall’inizio dell’anno, e non avrebbero dovuto essere più di 35. Il valore attributo a sabato 19 marzo è il picco più alto del 2005 e bisogna risalire all’inverno del 2003 per trovare numeri più elevati. Uno sbalzo verso l’altro che arriva al termine di una scalata iniziata il 14 marzo, con 79 microgrammi e proseguita nei giorni successivi: 121 microgrammi il 15 marzo, 146 il 16, 148 il 17, 175 il 18 fino ai 197 del 19. Oggi sapremo se almeno la domenica ecologica è servita a frenare la corsa impazzita delle micropolveri. Senza troppe illusioni, tuttavia, come aveva fatto capire l’assessore all’ecologia Valerio Sorrentino alla vigilia, quando aveva puntato tutto sul valore educativo dell’iniziativa. A spiegare in parte l’alto livello di polveri sospese nell’aria ci sono naturalmente anche le condizioni meteorologiche, come rilevato dall’assessore Cicero: per uno strano caso, nei primi tre mesi del 2005 il maltempo ha prodotto soltanto neve, al massimo nevischio, mai pioggia. Finora sembra ricalcare l’andamento della stagione siccitosa di due anni fa. «Il persistere di condizioni di stabilità atmosferica - si poteva leggere nel bollettino di previsioni delle polveri sottili stilato dall’Arpav per sabato 19 marzo - manterranno alte le concentrazioni di pm10, la qualità dell'aria sarà ancora generalmente pessima». E così puntualmente è andata. Ora c’è da sperare che qualche beneficio possa portarlo il passaggio di nuvolosità previsto per i prossimi giorni. La tendenza prospettata dall’agenzia regionale per l’ambiente, infatti, parla di ingresso di correnti da nord-est che potrebbe portare a un miglioramento della qualità dell'aria già da ieri. In una città che ha fatto il callo alla maglia nera regionale e nazionale per i livelli di inquinamento, i record e i primati si conquistano o migliorano (pardon, peggiorano) giorno dopo giorno. A marzo, tanto per farsi un’idea, sono risultati fuori norma 18 giorni su 19. Sul fronte degli interventi e investimenti strutturali, ieri mattina sono entrati in azione due nuovi bus ecologici di Aim, silenziosi e non inquinanti, che hanno destato curiosità e apprezzamenti, come conferma l’assessore Cicero: «È filato tutto liscio, i nuovi bus sono stati molto apprezzati dagli utenti e dai cittadini che li hanno visti in funzione. In generale, il sistema dei bus, per questa giornata senza auto, ha retto bene. In particolare il centrobus, che era gratuito e potenziato per l a Stravicenz a. Nel primo pomeriggio, quando si è registrato un momento di carico maggiore per l’affluenza verso il centro, è stata aggiunta una vettura. E adesso, basta con i blocchi: è ora che si faccia viva la pioggia».


Arrigo Abalti ha scritto un libro per chi a Fiuggi non c’era
La new generation di An si ispira ai valori di sempre

«Non siamo un partito di ex missini. Ma il pregiudizio rimane»

di Silvia Maria Dubois

È la new generation della nuova Alleanza Nazionale, quei quarantenni tutti coetanei della classe dirigente che sono riusciti ad aprire la porta della modernità, pur promettendo di non rinnegare la lezione primordiale e un naturale sentire che accomuna gli aderenti ad un partito. Una generazione spesso non conosciuta o, nell'immaginario comune, liquidata ancora come quella di transizione, di "post" o di "neo" . A far chiarezza, però, ora ci pensa proprio uno di loro, Arrigo Abalti, che ha raccolto nel suo primo libro, "Una nuova generazione, i valori di sempre", l'identità della nuova An e alcuni fra i pensieri più brillanti inerenti ad un'analisi tutta vicentina delle nostre problematiche, necessità ed aspirazioni.
- Perché questo titolo?
«Perché noi siamo la nuova generazione di Alleanza Nazionale, una nuova generazione che fa politica. Un quadro così ben definito non lo vedo in nessuno degli altri partiti dell'arco istituzionale. In An esiste un elemento generazionale forte, ma, nello stesso tempo, i valori rimangono quelli di sempre, quelli di fondo in cui tutti ci riconosciamo. Magari dentro comportamenti aggiornati e stili nuovi, ma che affondano sempre nelle medesime radici lontane».
- Da cosa è nata l'esigenza di scrivere un libro?
«È da tempo che ci pensavo. Ho voluto riunire molte riflessioni, frutto di numerose chiacchierate con i miei colleghi e compagni di partito, riflessioni che spesso all'esterno non sono conosciute. Noi "quarantenni" siamo la nuova generazione, quelli che Fiuggi l'hanno conosciuta un po' di riflesso perché non ne erano i protagonisti e che ora compongono An come partito più adulto: insomma, abbiamo una diversità mentale e culturale rispetto a chi ha “fatto Fiuggi”».
- Qual è il più grosso pregiudizio che "marchia" ancora questa nuova generazione?
«An non è un partito di ex missini. È un partito nuovo all'interno di un quadro di destra europea. Lo dimostrano anche tutte le simpatie che riscuote. Però rimane, appunto, ancora un pregiudizio a monte».
- In particolare, chi vorrebbe che leggesse il suo libro?
«I giovani soprattutto. Scoprirebbero un dinamismo e una freschezza del nostro partito che non c'è in nessun altro partito del centro-destra».
- E rivolgendosi ai malinconici di Fiuggi, cosa dice?
«Di non avere paura. Di fidarsi di noi. La malinconia, dopotutto, cos'è se non espressione di diffidenza e preoccupazione?»


L’Unione degli studenti interviene in seguito ai rimproveri e alle accuse del vicesindaco. «Non siamo violenti»
Gli studenti dopo il corteo e la “porcilaia” «Abbiamo pulito e rischiato di tagliarci»

di Anna Madron

«Abbiamo a cuore la pulizia della nostra città e ripetutamente abbiamo invitato i manifestanti a non sporcare». I ragazzi dell'Uds, l'organizzazione studentesca che venerdì scorso ha indetto uno sciopero contro la riforma della scuola, rispondono così a quanti, a cominciare dal vicesindaco Valerio Sorrentino, hanno fatto notare che il centro storico a fine mattinata, dopo il passaggio di 6000 giovani, era ridotto ad un "porcile", disseminato di carte, lattine e bottiglie. «Più volte, sia durante che al termine della mobilitazione - spiegano gli esponenti dell'Uds Silvia Darteni e Taddeo Mauro- abbiamo raccomandato ai partecipanti di non gettare per terra nulla. Quando poi il corteo si è sciolto, abbiamo ripulito dove ce n'era bisogno, dando priorità alla raccolta di cocci e bottiglie di vetro. Per evitare dunque che altre persone si facessero del male, ci siamo dati da fare come potevamo, in qualche caso rischiando anche di tagliarci e farci del male». Nessuna volontà di sporcare le strade del centro, dunque, almeno da parte dei ragazzi dell'Uds che hanno organizzato la manifestazione e che ora respingono al mittente anche le accuse di slogan urlati alla volta della sede di Alleanza Nazionale. «Non corrisponde al vero - replicano Darteni e Mauro - che abbiamo gridato 'Fucilate i fascisti'. Il corteo di venerdì era composto da migliaia di studenti pacifici e pacifisti: la non-violenza e il pacifismo sono valori fondanti l'Unione degli Studenti che si ispira alla democrazia e al rispetto reciproco». Anche se qualche motivo di attrito con il vicesindaco resta. «Non abbiamo problemi a ribadire il concetto espresso davanti alla sede di Alleanza Nazionale - proseguono gli studenti dell'Uds - e cioè la nostra contrarietà al revisionismo storico, ossia la folle idea di paragonare i repubblichini ai partigiani. Questi ultimi, infatti, sono morti per difendere i valori di libertà, uguaglianza, antirazzismo nei quali noi studenti ci riconosciamo, gli altri invece sono vissuti seguendo i dogmi di una dottrina politica basata sul privilegio, la discriminazione, il terrore e la paura».